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Questo è il terzo libro di Andrej Martjanov che recensiono: il primo è stato “Recensione – “Perdere la supremazia militare” di Andrej Martjanov”, il secondo è stato “Recensione del libro “La (vera) Rivoluzione nelle Questioni Militari” di Andrej Martjanov”. Ho anche intervistato Andrej su questo secondo volume qui [in inglese]. Il libro che sto recensendo oggi, “Disintegrazione: gli Indicatori del Futuro Collasso Americano” può essere preordinato da Clarity Press qui
Il fatto che gli USA stiano affrontando una profonda crisi, forse la peggiore della loro storia, è accettato dalla maggior parte degli osservatori, eccetto forse i più illusi. La maggior parte degli americani di sicuro questo lo sa. Infatti, se c’è una cosa su cui possono essere d’accordo quelli che hanno sostenuto Trump e quelli che lo odiano appassionatamente, è che la sua elezione è un chiaro sintomo di una
Cari amici, è passato un mese dal mio ultimo aggiornamento [in inglese] e ho deciso di scrivere questo post per condividere con voi alcuni pensieri. Per prima cosa, la roba noiosa: la mia salute sta migliorando decisamente e, mentre mi spiace molto di esser stato fuori gioco tutto questo tempo, adesso sono sicuro di aver preso la decisione giusta, sia per me che per il blog. Spero di tornare a
I piani cambiano sempre, perciò gli Stati Maggiori pianificano ventiquattrore il giorno, senza fermarsi. Le forze militari statunitensi non sanno cosa sia la vera guerra, quella in cui i soldati statunitensi siano soggetti all’impatto dei colpi (огневое воздействие [impatto del fuoco]) provenienti da un nemico che ha i mezzi per rispondere al fuoco e lo fa efficacemente. Il solo vantaggio rimasto adesso agli Stati Uniti è che il loro sistema
Né la NATO né la Russia ci stanno dicendo cosa è veramente accaduto al Moskva, la leggendaria nave ammiraglia della Flotta del Mar Nero. La NATO perché, in teoria, lo sa. Mosca, da parte sua, ha chiarito che non dirà niente finché non sarà sicura di ciò che è successo. Una cosa è certa: se il Ministero della Difesa russo trovasse che la colpa è della NATO, scatenerà tutti i
Cari amici, voglio farvi notare un’eccellente analisi [in inglese] di Bernhard su Moon Of Alabama intitolata “Un funzionario del controspionaggio militare statunitense respinge le affermazioni sulle ‘atrocità russe’”. Perciò adesso possiamo “considerare ufficialmente” l’operazione sotto falsa bandiera di Bucha come un “flop ufficiale” 🙂 Poi vi suggerisco il commento [in inglese] di Andrei Martyanov su ciò che è successo all’incrociatore missilistico Moskva, l’ha intitolato semplicemente “Sulla RKR Moskva”. Leggete entrambi
Oggi cominciamo con questa nuova notizia [in inglese] “Sette americani su dieci ritengono che la Russia abbia un atteggiamento ostile verso la NATO” Dovete proprio amare la logica di questa gente! La Russia interviene in una nazione vicina, lontana migliaia di miglia, e gli statunitensi lo vedono come una minaccia per gli Stati Uniti d’America. E fa niente che gli Stati Uniti sono la nazione che ha costretto la Russia
Cominciamo con l’Ungheria: Viktor Orban ha vinto con una maggioranza schiacciante le ultime elezioni. Ciò ha senso, poiché le politiche di Orban hanno garantito che l’Ungheria riceva, per i prossimi 15 anni (se ricordo bene), la sua energia a prezzi bassi e stabili, mentre gli Eurolemmings avranno la loro agli astronomici prezzi del mercato libero avendo scelto di preferirlo ai contratti a lungo termine. Lo stesso per i vari cibi,
Mandare nuove armi all’Ucraina (un argomento popolare fra i politici americani e britannici) è un gesto stupido e vuoto. Perché? Non c’è una forza militare ucraina organizzata e intatta, capace di ricevere e usare queste armi. Volete le prove? Vi ricordo ancora i resoconti senza fiato che riempivano i media occidentali, due settimane fa, sulla colonna russa di carri armati e camion “bloccata” a nord di Kiev. Alcuni media affermavano
Cari amici, per quattro settimane abbiamo parlato dell’operazione militare speciale della Russia, e la gran parte degli eventi discussi avvenivano o in Ucraina o lì vicino. Mi ricordo di tutte le volte in cui menzionavo “non riguarda solo l’Ucraina ma la futura configurazione della sicurezza collettiva in Europa”, il che è vero. Ma anche questo non mostra il quadro completo. Allora, oggi, propongo di allargare la vista e guardare ad