Veniamo spesso colpiti dall’eloquenza e dalla tempra di determinate figure di politici e analisti. Non è un segreto che a codeste persone vengano spesso affibbiati soprannomi che, in un modo o nell’altro, possono essere connessi alle loro abitudini. Molte volte i suddetti personaggi scelgono vicendevolmente i nomignoli dell’altro.
Per esempio non c’è dubbio che il segretario dei liberaldemocratici inglesi, Timothy James Farron, abbia colpito nel segno soprannominando il suo ministro degli Esteri, Boris Johnson, “Washington poodle” [il cagnolino di Washington].
Secondo le informazioni diffuse da WikiLeaks, i diplomatici americani usano riferirsi al presidente russo Vladimir Putin come “Alpha dog” [capobranco] durante le loro discussioni private. Sembra che Putin abbia ricevuto questo nomignolo per il polso fermo con cui è noto condurre le questioni di Stato.
Ancora: l’ex presidente USA George W. Bush, a seconda dei contesti nei vari Stati occidentali, era soprannominato “Cowboy” o “Donut” [ciambella].
L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy, sempre secondo i documenti resi pubblici da WikiLeaks, era chiamato “Naked King” [re nudo] dai diplomatici occidentali; tra i francesi, invece, era noto come “Sarko Zizi”, per la sua debolezza al fascino femminile.
È chiaro che il comportamento e la maniera di comunicare con l’altro definisce il successo o il fallimento di una persona, specialmente nel mondo della grande politica. Dopotutto fu proprio Jean-Jacques Rousseau a definire la politica come un processo di negoziazione tra un leader e i suoi sudditi.
Non sorprende quindi che il comportamento politico di Donald Trump in alcune circostanze abbia attratto l’attenzione di molti esperti ed analisti, che hanno pubblicato le loro analisi su varie fonti d’informazione nel tentativo di definire determinati aspetti della “particolare natura del presidente USA”.
Ad esempio, l’autorevole esperto austriaco di mimica facciale e gestuale Stefan Verra ha recentemente condiviso [in tedesco] le sue scoperte sul tabloid tedesco Bild. Dopo aver analizzato il linguaggio del corpo del nuovo presidente americano, egli ha sottolineato come Trump sia, da questo punto di vista, un soggetto molto curioso da osservare, dato che mostra sia una gestualità aggressiva che una gestualità tipicamente femminile.
Verra rivolge l’attenzione sul mento di Trump, che domina le sue espressioni facciali. Lo studioso afferma che gli uomini, durante la pubertà, sviluppano la mascella inferiore e le sopracciglia in relazione al proprio livello di testosterone. Più testosterone un corpo produce, più duri saranno questi connotati, rendendo l’aspetto più mascolino. Trump cerca di migliorare l’impressione prodotta dai propri connotati spingendo avanti il mento ed enfatizzando le sopracciglia. Allo stesso tempo tiene spesso i gomiti molto vicini alla cima del torace, che è una tendenza tipicamente femminile. Un ulteriore esempio della gestualità femminile di Trump è la sua abitudine di distendere i mignoli.
Un’altra peculiare caratteristica di Trump osservata da Stefan Verra è il modo in cui il neopresidente piega la bocca, alla stregua di un bambino dispettoso. In particolare, afferma lo scienziato, Trump lo ha fatto molto spesso durante la campagna elettorale.
Il neurologo e psichiatra Karl-Joachim Zander ha dichiarato, in un’intervista [in tedesco] con la rivista tedesca Focus, che sarebbe ora di iniziare un programma speciale di assistenza psicologica per la Casa Bianca. Nella Storia degli Stati Uniti, nota Zander, ci sono stati presidenti che soffrivano di malattie mentali, eppure reputati capaci di svolgere le proprie funzioni. Ad esempio Abramo Lincoln era afflitto da una grave depressione, mentre Theodore Roosevelt aveva molto probabilmente un disordine bipolare.
Il professor Zander è convinto che Donald Trump possa avere una deviazione mentale tendente al narcisismo. Inoltre, la posizione che attualmente occupa potrebbe trasformare questa deviazione in qualcosa di più pericoloso, soprattutto considerato che Trump è convinto di poter gestire gli Stati Uniti come se fossero un’azienda, e difficilmente riuscirà nell’intento.
Trump, continua lo psichiatra, è una persona molto irascibile, dato che il narcisismo muta repentinamente e improvvisamente in aggressività, che è spesso seguita dal desiderio di fare causa a qualcuno. Oggi Trump assale verbalmente giudici e giornalisti, laddove in passato è stato capace di intentare oltre 3.500 cause legali. Quando una persona tende al narcisismo ha anche una propensione all’isteria e, in certi momenti, i problemi mentali di Trump si manifestano in dichiarazioni improbabili e bugie spudorate. La sua personalità ha già sviluppato tratti psicotici, e ciò si evidenzia nella sua convinzione di essere circondato da persone di intelligenza subnormale. L’immagine perfetta di sé che ha nella testa l’attuale presidente americano, diventa così fonte di irritazione, dato che non sarà mai capace di realizzarla pienamente; e, in questo modo, è destinato ad un fallimento continuo. Dunque, Karl-Joachim Zander è convinto che Trump non sarà capace di affrontare tutte le battaglie che gli si presenteranno in quattro anni di presidenza.
A detta di Zander, il fatto che Trump guidi ancora la Nazione tramite Twitter è un’ulteriore dimostrazione del suo narcisismo, tenendo anche presente la sua convinzione di non essere tenuto a controllarsi nelle parole e nelle azioni. Trump sarebbe anche convinto della propria potenza sessuale – e infatti, aggiunge il Professore, parecchie donne considerano il suo atteggiamento come molto erotico.
Il professor Zander sostiene che Donald Trump abbia necessità di un urgente aiuto professionale; altrimenti, avvisa, il suo comportamento potrebbe scatenare processi potenzialmente disastrosi per gli Stati Uniti.
Il fatto che molti psicologi americani sostengano che il presidente Trump soffra di disturbi della personalità, manifestantesi sotto forma di narcisismo, è stato riportato [in tedesco] dal quotidiano svizzero Tagesanzeige, e poi menzionato anche dall’Independent. Secondo la testata, che ha citato il Campbell’s Psychiatric Dictionary, il narcisismo maligno è una miscela estrema di narcisismo, personalità antisociale, aggressività e sadismo. Com’è stato dichiarato dall’autore della succitata pubblicazione, John D. Gartner, Donald Trump soffre di una pericolosa malattia mentale e, dunque, non è adeguato ad occupare la poltrona presidenziale. In una delle sue interviste [in inglese], Gartner ha dichiarato che il narcisismo maligno è diverso dal narcisismo ordinario, ed è incurabile.
Comunque, secondo gli esperti, il problema non è la diagnosi in sé: ciò che è più allarmante è l’impatto che la deviazione mentale potrebbe avere sul comportamento di Trump. Ad esempio, la dottoressa Julie Futrell ha dichiarato al quotidiano New York Daily News che il narcisismo del presidente influenzerà negativamente la sua percezione della realtà, al punto che diventerà impossibile riportarlo al buonsenso.
Dunque chi sei, signor Trump?
*****
Articolo di Grete Mautner pubblicato da New Eastern Outlook il 18 aprile 2017
Traduzione in Italiano a cura di barg per SakerItalia.it
No comments!
There are no comments yet, but you can be first to comment this article.