Nei primi anni ’80 l’economia americana stava conoscendo la stagflazione: un’economia stagnante e una valuta inflazionata. Paul Volcker, che all’epoca era Presidente della Federal Reserve, aveva fatto un passo decisivo, e aveva portato il tasso di interesse federale, che determina il tasso di interesse a cui può accedere la gran parte degli operatori economici, al 18%, bloccando così l’inflazione. Questa era stata una mossa ardita, non priva di conseguenze negative, ma aveva tenuto l’inflazione sotto controllo e, dopo un certo periodo, l’economia americana era uscita dalla stagnazione.

Beh, non proprio. I salari non avevano smesso di stagnare: sono stati stagnanti da allora. Ma la ricchezza di quell’1% di Americani molto ricchi è sicuramente aumentata! Inoltre l’economia degli Stati Uniti è cresciuta di un bel po’ daus-debt-graph-2020 allora. Naturalmente, la maggior parte di questa crescita si è verificata a spese di un esorbitante deficit strutturale e di un’esplosione dell’indebitamento ad ogni livello, ma dov’è il problema? Certo, il debito pubblico è aumentato in maniera esponenziale e il deficit statale supera ora i 200 trilioni di dollari, ma va tutto bene. Deve solo piacervi il debito. Continuate a ripetere “Il debito è bello!”. Perché, se tutti cominciano a pensare che il debito è brutto, allora tutto il castello di carte finanziario crollerà e a noi non rimarrà nulla.

Ma, dopo aver raggiunto il picco nei primi anni ’80, da allora i tassi di interesse sono stati costantemente in ribasso, con piccoli alti e bassi ogni tanto, ma con un trend chiaramente in discesa. La Federal Reserve ha dovuto comportarsi così perché, per dirlo in Federalese, “bisognava sostenere l’attività economica e la formazione di posti di lavoro, creando un ambiente finanziario più accomodante”. Una volta iniziato, si sono accorti di non potersi più fermare. Gli Stati Uniti sono entrati in una spirale che li ha portati sempre più in basso: pigrizia, obesità, ignoranza, tossicodipendenza, corruzione pesante a tutti i livelli: in questa situazione occorrono soldi sempre più a buon mercato per impedire al castello di carte finanziario di crollare.

E poi, alla fine del 2008, la Fed aveva finalmente raggiunto il tanto agognato obbiettivo: il tasso di interesse federale era sceso fino a zero. Questo stato di cose è conosciuto come ZIRP (Zero Interest Rate Policy, sistema a tasso di interesse zero). Sfortunatamente, di lì non si è mosso.

Non si è mosso, invece di continuare a scendere gentilmente verso il basso come stava facendo prima, a causa di una difficoltà concettuale: come fa un tasso di interesse a diventare negativo? Diventa forse un “tasso di disinteresse”? Come potrebbe funzionare? Dopo tutto i prestatori sono “interessati” a prestare perché alla fine riavranno indietro più di quanto hanno prestato (assumendosi una certa dose di rischio) e i correntisti sono “interessati” a tenere i soldi in banca perché riavranno più di quanto depositato. Se queste attività diventano “a interessi zero”, perché i prestatori dovrebbero prestare e i correntisti depositare? Non lo farebbero, e perché dovrebbero farlo? Comprerebbero oro o Bitcoin o investirebbero nel settore immobiliare.

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Ma ultimamente, altre banche centrali nel resto del mondo sono uscite con una brillante trovata: i tassi di interesse negativi. Le banche centrali giapponese ed europea hanno incominciato ad applicare tassi negativi. Proprio così, adesso i soldi non sono più gratis, ti pagano per farti indebitare! Addio ZIRP, ben’arrivato NIRP! E se siete così stupidi da tenere i vostri soldi in banca, la banca questo privilegio ve lo fa pagare. Naturalmente la gente non è così stupida e, invece di mettere i soldi in banca, comprerà metalli preziosi.

E se non avrà soldi per comprare metalli preziosi, potrà sempre farsi pagare per farsene prestare un po’, con cui comprare metalli preziosi. E tutto questo causerà una carenza di metalli preziosi. Non preoccupatevi, voi ed io potremo sempre comprarci una manciata di monete d’oro o d’argento, ma che cosa succederà alle ricchezze dell’1%? Questi l’oro se lo comprano in quantità, a tonnellate, e se non potranno farlo, faranno i capricci e daranno un calcio al tavolo da gioco, facendo cadere tutto il castello di carte della finanza, e a noi non lasceranno niente.

Certo, questa è una possibilità, ma il mondo è un posto pericoloso, e nel frattempo ci troviamo davanti ad un problema più serio: la deflazione. A differenza degli anni ’80, quando il dollaro americano doveva convivere con un’inflazione a due cifre, ora tutto cala di prezzo. I costi delle materie prime sono al ribasso: petrolio, gas, rame, tutto quanto, e questo fa male agli affari, di qualunque genere. Certo, scuola, sanità, affitti e un po’ di altre cose non sono mai state così costose, ma questi sono optional perché, a differenza dei poveri magnati affaristi, voi potete in ogni caso rimanere ignoranti, malati e senza un tetto sulla testa. La cosa importante è che un gallone di latte al pesticida sia a buon prezzo, e che Walmart continui ad importare prodotti scadenti ma economici. Ma c’è un problema: quando tutto cala di prezzo, con il business non si fanno più soldi e si perdono i posti di lavoro. Salve, Federal Reserve!

Penso sia chiaro ciò che devono fare alla Fed per combattere la deflazione e “sostenere l’attività economica e la creazione di posti di lavoro creando un ambiente finanziario più accomodante”. Hanno bisogno di rendere negativi i tassi di interesse. Negli anni scorsi la Fed non è stata al passo con il suo stesso programma di tassi di interesse sempre più bassi, e ha permesso che si creasse un pericoloso gap, che io chiamo “il gap ZIRP-NIRP”. In realtà, per continuare la bella tradizione dei tassi di interesse sempre in calando, dovrebbero fissare il prime rate a -1%, idealmente, in questo momento, ancora un po’ più in basso. Trovo questa pigrizia assolutamente da irresponsabili!

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Perciò la mia raccomandazione è che la Fed molli tutto quello che sta facendo e cominci a lavorare per portare subito i tassi di interesse giù a -1%. E non dovrebbero fermarsi qui: per rimanere nel trend che la Fed ha seguito per decenni e che ora è diventato tradizione, devono continuare ad abbassare il tasso di interesse da ora fino a sempre. Questo perché dobbiamo finanziare 200 (e passa) trilioni di dollari di passività di bilancio, cosa che saremo in grado di fare solo con un indebitamento così massiccio da far sembrare dei nani tutti quelli precedenti e, indebitarsi con un interesse annuo del -1% potrebbe non essere sufficiente. Ma se potessimo indebitarci al, diciamo, -5% o al -7% tutti i conti quadrerebbero perfettamente.

Ora, lo so che alcuni non credono che questo farebbe quadrare perfettamente i conti. Sembra che ci siano delle cose chiamate “conseguenze inattese”, qualunque cosa esse siano. Ho parlato prima di uno dei possibili scenari: quelli dell’1% che fanno i capricci perché l’oro e l’argento vanno alle stelle, e non possono più comprarne perché il mercato dei metalli preziosi è fallito. (Oops, sembra che questo stia già accadendo: il Gold Forward Rate – GOFO – è già da qualche tempo in territorio negativo. Questo significa che la gente vi dà dei soldi solo per tenere il vostro oro come garanzia).

Ma forse c’è una spiegazione migliore del chiamare in causa vaghi concetti del tipo “conseguenze inattese” sul perché il NIRP non funzionerà. Dopo tutto, l’altro lato dello 0% è una specie di terra incognita, il mondo dietro lo specchio, dove il sole sorge ad occidente e i topi mangiano i gatti, e dove potrebbero valere leggi economiche completamente diverse, di cui non abbiamo nessuna idea.

Forse è un mondo dove i rapinatori stanno all’angolo della strada e vi costringono a prendere soldi gratis minacciandovi con la pistola, dove andare a lavorare è una cosa stupida perché i banchieri prendono la vostra busta paga e dicono: “E… non ce n’è più!” e dove tutta la gente produttiva e di successo sta a letto tutto il giorno, cantando canzoni di lavoro e facendo ballare i piedi.

Perciò, se riuscite a trovare una (o magari anche due o tre) ragioni particolarmente buone che vi fanno pensare che “NIRP per sempre” finirà con il far crollare tutto il castello di carte della finanza, non lasciandoci nulla in mano, allora sentiamole. Ma se non vi viene in mente nulla, allora, cos’è di “SOLDI GRATIS” che non vi piace, i soldi o il fatto che siano gratis?

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Articolo Pubblicato su ClubOrlov il 17 maggio 2016

Tradotto in italiano da Mario per Sakeritalia.it

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