L’aggressività di Washington nei confronti della Russia è già pericolosamente fuori dalla realtà. Ma forse il prossimo Vice Presidente della Casa Bianca porterà un elemento ancora più allarmante nel processo decisionale: fantasy televisivi e militarismo NATO.

Non prendete i pop corn e gli snack, è tutto vero gente.

Questa settimana, il Boston Globe riporta [NdT:in inglese] che il candidato presidenziale democratico Hillary Clinton sta pensando di affidare il lavoro numero due della Casa Bianca al suo vecchio amico, l’ex Comandante Ammiraglio Supremo della NATO James Stavridis [NdT:in inglese].

Si sa che Stavridis è un grande fan della serie televisiva di successo,“Il Trono di Spade” [NdT:in inglese]. Non che ci sia qualcosa di sbagliato con la scelta di intrattenimento di per sé, tranne cioè quando viene utilizzata come materiale di riferimento per fare politica.

Infatti, in un recente articolo d’opinione [NdT:in inglese], l’ammiraglio statunitense in pensione ha invocato la serie fantasy medievale cavalleresca come inspirazione sul perché l’alleanza militare NATO dovrebbe essere rafforzata per sconfiggere la presunta aggressione russa.

Davvero, non è uno scherzo. Il potere politico americano è stato a lungo pieno di nozioni deliranti di “eccezionalismo” e “destino evidente” di “leader del mondo libero”. Ora, sembra che chi occuperà prossimamente la Casa Bianca prenderà decisioni strategiche sulla guerra e la pace basate sulle emozioni provocate da una serie TV incentrata su intrighi feudali e sanguinosi e su tribù in guerra.

Durante le due precedenti amministrazioni statunitensi sotto Obama, le relazioni con la Russia si sono rapidamente deteriorate, sulla spinta del tema immaginario secondo cui Mosca stia rappresentando una minaccia alla sicurezza globale.

Questa narrativa è stata amplificata a livelli allarmanti negli scorsi due anni, tanto che le sanzioni europee contro la Russia, decise dagli USA, sono immodificabili  e la militarizzazione dell’Europa dell’est, imposta dagli USA, è bruscamente aumentata.

All’inizio di questo mese, il summit della NATO a Varsavia ha dato via libera a più truppe, missili, aerei di guerra e carri armati, da ammassare sui confini della Russia con l’apparente scopo di “difendere l’Europa dall’invasione russa”. Le presunte ragioni per una tale aggressione, decisa dagli Stati Uniti e a cui i governi europei hanno docilmente acconsentito, non reggono ad un controllo oggettivo. La destabilizzazione dell’Ucraina, favorita dall’Occidente  con un colpo di stato neonazista nel 2014, è stata capovolta e presentata come una “prova” di come la Russia stia rappresentando una “minaccia” [NdT:in inglese] per il resto dell’Europa.

Sicuro, una spiegazione più plausibile è che il conflitto artificioso fra Est e Ovest abbia consentito, al Pentagono ed ai suoi contraenti, una espansione del giro di denaro nella NATO e, allo stesso tempo, abbia seminato zizzania fra la Russia e l’Europa a tutto vantaggio, immenso e storicamente da sempre voluto, di Washington.

Questo intrigo politico della vita reale ha il pericolo che il confronto potrebbe portare ad una guerra mondiale, con armi nucleari incluse.

La politica americana sconsiderata è ancora più preoccupante quando si considera Hillary Clinton probabile successore di Obama come presidente.

La Clinton è emersa come candidata alla presidenza preferita dalla classe dirigente statunitense  rispetto al suo rivale repubblicano Donald Trump, il quale è visto come un anticonformista troppo chiacchierone. Wall Street, il Pentagono e i mezzi di informazione, questi ultimi di proprietà di solo sei conglomerati, non lo vogliono come uomo di punta alla Casa Bianca.

Alle prossime elezioni a  novembre, le possibilità della Clinton di arrivare alla Casa Bianca  hanno avuto questa settimana una ulteriore spinta con il sostegno fornitole dal suo rivale democratico di un tempo, Bernie Sanders. La campagna “percepisci il Bernie” si è esaurita, o forse si dovrebbe dire “è stata svenduta”, ed il sostegno di Sanders servirà per portare molti democratici dell’ala liberale verso la Clinton, così come molti degli elettori in generale.

La presunta amministrazione Clinton sta conformandosi come una di falchi aggressivi sotto steroidi. Si vocifera fortemente che Michele Flournoy, un addetto ai lavori del Pentagono, sarà il suo Segretario della Difesa e Capo del Pentagono, lo stesso che pubblicizza a gran voce il mantra dell’ “aggressore russo” ed ha richiesto pubblicamente un intervento militare statunitense più diretto in Siria, anche se questo dovesse comportare uno scontro con le forze russe.

La scelta, come viene riportata, da parte della Clinton dell’Ammiraglio James Stavridis come Vice Presidente è quindi totalmente coerente con una linea più dura della Casa Bianca.

Stavridis è stato il Comandante Supremo della alleanza NATO fra il 2009 e il 2013, nello stesso periodo in cui la Clinton aveva l’incarico di Segretario di Stato È stato durante il mandato della Clinton che Washington ha adottato una politica ostile senza precedenti nei confronti di Mosca, preparando il terreno per la successiva crisi ucraina, le sanzioni e la attuale militarizzazione NATO dell’Europa dell’est.

La Clinton era abilmente assistita da James Stavridis, l’allora comandante in capo della NATO, in quella linea politica diretta verso la belligeranza contro la Russia e si dice che entrambi abbiano lavorato fianco a fianco nella formulazione della politica antirussa.

Con Stavridis chiamato ad essere Vice Presidente sotto l’amministrazione della Clinton, il futuro delle relazioni USA – Russia sembra ancora più tetro.

Stavridis rimane fortemente collegato al comando americano della NATO e sembra che sia un grande amico, lo chiama amichevolmente “Scap”, del suo attuale comandante, il generale dell’esercito americano Curtis Scaparrotti. Quest’ultimo, alla sua recente entrata in carica di maggio, ha gettato ulteriore carne sul fuoco dell’ “aggressore russo” dichiarando che l’alleanza “deve essere pronta a combattere se la deterrenza fallisce”.

Ma ciò che rende più perplessi è il fatto che il sessantunenne Stavridis cerchi ispirazione dalla serie TV “Il trono di Spade” per la pianificazione militare della NATO.

 Stavridis dice [NdT:in inglese] che “le due sfide più grandi di fronte alla NATO” sono “l’ascesa del cosiddetto Stato Islamico e la resurrezione della recalcitrante e combattiva Russia”.

Nello stesso articolo, colui che forse verrà scelto dalla Clinton come Vice Presidente, menziona tre volte “Il Trono di Spade” come fonte di intuizioni su come la NATO dovrebbe sviluppare le sue forze in vista di un confronto con la Russia.

 “È un grande ed ambizioso piano”, scrive Stavridis, “Ma comparato a quello che Jon Snow [NdT: un personaggio della serie TV] sta affrontando quando apre i suoi occhi e vede il caotico mondo del Trono di Spade, ci sono molte strategie ragionevoli e opzioni funzionali che attendono la NATO”.

Se Hillary Clinton dovesse essere eletta alla Casa Bianca, e la classe dirigente statunitense si sta muovendo certamente per assicurare questa conclusione, la sua probabile compagine governativa sembra sempre più simile ad un Governo di Guerra. È ragionevole mettere in guardia sul fatto che le tensioni fra Washington e Mosca potrebbero diventare un confronto militare.

Clinton, Flournoy e Stavridis vivono nella stessa camera di eco deliranti in cui echeggiano ripetutamente le parole vuote “aggressione russa”. L’uno rinforzerà l’altra nella loro visione collettiva maniacale del mondo, e della Russia in particolare, e questa mentalità belligerante della Casa Bianca rinforzerà, a sua volta, un comando NATO altrettanto belligerante e delirante innescando un circolo vizioso di ostilità crescente verso la Russia.

E come se questo diabolico anello di retroazione non fosse un male già sufficiente, possiamo aggungere alla miscela il principale aiutante della Clinton alla Casa Bianca che sarà un ex falco aggressivo che forma la sua visione del mondo basandosi una serie TV fantasy la cui trama è imperniata sulle azioni di nemici malvagi.

Le politiche americane e il loro impatto sul mondo sono un autentico spettacolo degli orrori e lo è stato per decenni, guerre, colpi di stato, cambi di regime, assassinii e povertà forzata di miliardi di persone, il tutto per gratificare una élite mondiale capitalista.

Ma l’ultimo episodio horror potrebbe essere una terza guerra mondiale dovute alle farneticazioni deliranti dei leader politici statunitensi che sembrano fondare su una soap opera medioevale la loro percezione di ciò che accade nel mondo.

Il popolo americano ha bisogno di organizzarsi e di spegnere questa TV di abominii.

 

Le idee espresse in questo articolo sono quelle del solo autore e non rispecchiano necessariamente la posizione ufficiale di Sputnik.

 

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Articolo di Finian Cunningham pubblicato da Sputnik il 13 luglio 2016
Tradotto in Italiano da Chiara per SakerItalia.it

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