Già da qualche tempo i diplomatici russi hanno apertamente dichiarato che le loro controparti americane sono недоговороспособны, o “incapaci di un accordo”. Cominciò tutto ai tempi di Obama, quando Kerry andò ad incontrarsi con Lavrov e dichiarò ‘A’, poi ritornò a Washington e dichiarò ‘B’. Poi ci sono stati gli episodi in Siria, quando gli USA accettarono un accordo per poi infrangerlo in meno di 24 ore. Fu a quel punto che i russi iniziarono a dire apertamente che i colleghi americani sono principianti che difettano della più basilare professionalità necessaria per risolvere le cose.
Ora gli USA sono scesi ancora più in basso: i russi parlano di “buffoneria diabolica” e di “stupida delinquenza” americana.
Wow!
Per i Russi, solitamente iper-diplomatici, questo tipo di linguaggio è assolutamente inaudito, e non ha precedenti. Potreste pensare che i Russi siano ingenui, ma loro credono che i propri diplomatici debbano sempre essere, beh, diplomatici, e che le dichiarazioni pubbliche di disgusto non sono cose che debbano appartenere loro. Fa ancora più specie come, oltre al definire gli Americani come “malvagi” o “subdoli”, esprimano chiaramente il più totale disprezzo per loro, chiamandoli stupidi, incompetenti, maleducati e, riguardo le loro azioni, illegali (leggasi la dichiarazione di Maria Zakharova a proposito di quest’effetto su Facebook).
Lasciatemi spiegare cosa sta succedendo, e come i Russi abbiano interpretato l’ultimo atto criminale americano nei riguardi del consolato russo a San Francisco e dei distaccamenti consolari a Washington e New York.
In primo luogo, i Russi si aspettavano una reazione americana dopo l’espulsione di personale diplomatico USA dalla Russia. Questo, di per sé, non è un problema. I Russi sanno che Trump è un presidente debole e messo alle corde, costretto a dimostrare quanto sia “forte”. Certo, ci ridono su, ma credono che sia parte del gioco. I Russi sanno anche che gli USA non potrebbero mai accettare la più grande riduzione di personale diplomatico americano della storia senza reagire. Di nuovo, non è una cosa che possono davvero apprezzare, ma pensano che sia comunque parte del gioco.
Sapete cosa ha realmente innervosito i Russi? Il fatto che gli Americani abbiano concesso loro solo due giorni per sgomberare gli uffici, e che abbiano messo in piedi una specie di bizzarra perquisizione. Lasciatemi spiegare come i russi non vogliono assolutamente sollevare un polverone. Ma così è come loro penserebbero alla cosa:
“Perché ci hanno concesso solo due giorni? Pensano davvero che non potremmo liberarci dalle informazioni importanti in 60 minuti, se necessario? O stanno cercando di provocare il nostro personale? Se è così, pensano che reagiremmo in modo isterico? Gli Americani credono davvero di trovare qualcosa? E cosa, poi? Documenti che proverebbero che Trump è un nostro agente? Forse un ordigno nucleare nascosto? O i computer che avremmo usato per hackerare i server americani?” Per un russo, queste domande hanno una sola risposta: certamente no. E allora che sta succedendo? Ecco l’unica spiegazione possibile:
“Li abbiamo battuti in Siria, li stiamo battendo in Ucraina, hanno perso l’Afghanistan e l’Iraq, la loro Marina sembra che non sappia usare un radar, i loro soldati sono terrorizzati dal combattere chi è capace di resistere, hanno fallito nel cercare di spaventare non solo la Cina, ma persino la Corea del Nord, che gli sta apertamente ridendo in faccia. Hezbollah gli ride in faccia. Anche il Venezuela si rifiuta di spaventarsi! Gli Iraniani li minacciano apertamente di ritorsioni se dovessero tirarsi indietro dall’accordo che hanno firmato. Persino il Pakistan esprime palesemente il proprio disgusto verso gli USA. Idem la Turchia. Gli Americani stanno perdendo su tutti i fronti, e il meglio di cui sono capaci è cercare di provare soddisfazione molestando illegalmente il nostro personale diplomatico. Patetici, inetti, perdenti!”
E hanno ragione al 100%.
L’ultimo atto criminale americano contro i diplomatici russi è tanto stupido quanto insensato. Penso che i diplomatici statunitensi dell’era di James Baker sarebbero mortificati nel vedere in che razza di idiozie indulgono i loro successori.
Questa è anche la fine di Rex Tillerson. Al pover’uomo sono rimaste due opzioni: dimettersi (il che sarebbe una cosa onorevole) o rimanere dov’è, e diventare così un altro eunuco castrato incapace persino di trattare con gente della risma di Nikki Haley, figuriamoci coi Nordcoreani!
Un “portavoce” della Casa Bianca ha dichiarato che quest’ultimo atto criminale è stato ordinato personalmente da Trump. Questo vorrebbe dire che o Trump è così debole da non poter neanche licenziare un portavoce bugiardo, o che è sceso così in basso da permettere il comportamento criminoso del Dipartimento di Stato. In entrambi i casi, è un disastro.
La cosa fa anche veramente paura. La combinazione di, da una parte, asservimento supino ai Neocon con mediocrità intellettuale, mancanza grossolana di professionalità, atteggiamento delinquente di solito associato alle bande di strada e, dall’altra, il possesso di armi nucleari, fa molta paura. Nel frattempo, gli altri pazzoidi dotati di armi nucleari hanno appena dichiarato di avere un ordigno termonucleare che avrebbero testato ieri solo per dimostrare il loro disprezzo verso Trump e i suoi schiavetti. Non credo che abbiano davvero una bomba all’idrogeno. Non penso che abbiano un vero missile balistico intercontinentale. Non penso neanche che abbiano testate nucleari pronte all’utilizzo. Ma se mi sbagliassi? Che succederebbe se li avessero davvero presi – come i motori dei missili – dagli Ucraini?
In un angolo, il Leader Eccezionale, il Brillante Compagno, il Giovane Padrone e il Grande Successore, Kim Jong-Un e, nell’altro, The Donald, “Grab them by the xxxxx” e “Make ‘Merica Great”, il Grande Covfefe Donald Trump. Entrambi dotati di armi nucleari.
Roba paurosa. Molto paurosa.
Ma ancora più pauroso e deprimente è che il più forte dei due è senza dubbio Kim Jong-Un.
Tutto quello che vedo nella Casa Bianca sono segni di camere libere.
The Saker
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Articolo pubblicato su TheSaker.is il 3 settembre 2017
Traduzione in italiano a cura di barg per Sakeritalia.it
però Kim non è pazzoide, né cretino…
La bomba H,Kim Jong Un,stavolta ce l’ha x davvero!
Ne fanno fede i 2 terremoti,il primo di 6,4 ed il secondo di 4,5 gradi della scala Richter,susseguiti all’ultimo test di una esplosione nucleare sotterranea,effettuati dalla RDPdK il 6 settembre,i quali possono essere stati causati solo da un ordigno nucleare di almeno 100/120 KT,quindi con questi dati si evince che la bomba(se è stata una sola ovviamente)può essere solo all’idrogeno cioè H,con buona pace di quegli”esperti”USA od altri i quali dicevano che la RDPdK NON avrebbe avuto la bomba H almeno fino al 2020/2021.
ps
Questa storia mi ricorda tanto quella più vecchia di quando l’URSS fece esplodere la prima bomba H nel 1953,facendo fare la figura dei peracottari agli esperti USA i quali cianciavano che,l’Unione Sovietica NON avrebbe avuto la suddetta bomba H,prima di 10 anni dall’esplosione iniziale della bomba atomica di Stalin avvenuta nel 1949,cioè dopo solo 4 anni dalla fine della 2^ GM!
Sti “esperti”USA arrivano sempre dopo la puzza!
un saluto
Alexfaro