Il Saker va in pausa per qualche mese: colgo l’occasione per affrontare il discorso della censura sul sito che amministro.

Oggi mi trovo costretto ad intraprendere nuove misure di moderazione atte a proteggere gli utenti e il sito stesso. Non ci possiamo permettere di pubblicare i vostri sfoghi se tra le righe scrivete che bisogna radere al suolo una nazione intera, qualsiasi siano le conseguenze per la popolazione. Nonostante sul nostro canale e sul sito si possano ammirare apparecchiature militari e operazioni di questo tipo, incitare alla violenza o gioire delle disgrazie altrui non nobilita nessuno.

Il pericolo per chi commenta è relativo, il nostro è decisamente più grande. Desideriamo quindi portare alla vostra attenzione che se sarete moderati le ragioni saranno probabilmente queste. So bene che ci saranno persone che non saranno d’accordo, ma questo non è Facebook, questo è il nostro sito e decido io quello che viene pubblicato, nel bene e nel male me ne assumo le dovute responsabilità. Non posso più permettere che odio, violenza e vendetta siano ripetute tra i commenti giorno e notte. Giuro che capisco l’insofferenza, la voglia di miglioramenti, la fretta che questi accadano, tuttavia la guerra condotta tramite emozioni funziona solo mediaticamente, ed è così che vogliono usare sia voi che noi. Non permettiamo dunque che accada, e chiedo a tutti i commentatori di fare molta attenzione a ciò che scrivono. Molti ci conoscono da tempo, e sanno quale atteggiamento tenere per passare “inosservati” alla moderazione.

Il mio consiglio è di usare giudizio e mantenere la mente fredda. Avremmo potuto mostrarvi decine di migliaia di cadaveri, freschi, decomposti, fatti a pezzi. E’ di questo che volete nutrirvi quotidianamente? Perché è questo lavoro che ci tocca fare 24h su 24: vediamo morti a colazione, a pranzo e a cena. E’ questo che volete subire anche voi? Se è così potete tranquillamente andare sui canali russi e nuotare tra immagini che noi censuriamo per correttezza nei vostri confronti. Dopotutto non abbiamo idea di quante donne, giovani o anziani ci seguano. Il nostro compito è soprattutto evitare che il nostro canale diventi una macelleria con corpi dilaniati esposti. In tutta sincerità per alcuni di noi è ormai impossibile condurre una vita regolare per le ragioni che vi ho elencato sopra. E’ dal 24 Febbraio che vediamo la morte a distanza, e se da un lato corriamo il rischio di abituarci a quelle immagini, dall’altro hanno un costo sulla nostra stessa salute che è immenso.

Vorrei che non vi abituaste a questa spirale di morte e dolore. Ricordarsi ogni volto, ogni posizione e sentirne l’odore senza neanche essere lì è una esperienza che vi evito volentieri, e spero che capiate la mia scelta editoriale. Non pretendo che la mia decisione sia gradita, ma perlomeno compresa.

Ed è su questa linea che vi ringrazio per la pazienza infinita che dimostrate, e ringrazio tutti gli utenti che si sono iscritti al canale Telegram e coloro che hanno cominciato a seguirci sul sito. Il nostro lavoro quotidiano nel postare ciò che capita in Ucraina è ricompensato da una costante crescita grazie alle vostre condivisioni e alla fiducia nei nostri confronti. Infine desidero sottolineare che il Saker va in pausa, ma noi continueremo regolarmente.

Sascha Picciotto
SakerItalia.it

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