La Tass riporta [in russo] questa dichiarazione di Aleksandr Grushko, Vice Ministro degli Esteri della Russia:

Abbiamo soltanto chiarito di essere pronti a discutere di come tradurre lo scenario militare o quello tecnico-militare in un processo politico che rafforzi veramente la sicurezza militare … di tutti gli stati dell’area, OSCE, euro-atlantica ed euroasiatica. Se questo non avviene, noi li abbiamo già avvertiti [gli Stati Uniti, NdT] che passeremo a creare contromisure; allora sarà troppo tardi per chiederci perché abbiamo preso tali decisioni e posizionato tali sistemi d’arma.

Mosca ha emesso un ultimatum agli Stati Uniti/NATO. È questo: negoziate seriamente sui problemi illustrati qui e qui [in inglese]. Alcuni di essi non sono negoziabili.

Gli ultimatum hanno sempre una clausola “o altrimenti”. Qual’è l’”altrimenti” in questo caso? Io non lo so, ma ci ho pensato e letto cosa ne pensa altra gente, e alcune idee/ipotesi/supposizioni mi sono venute. Sono ordinate in ordine cronologico. Che Mosca abbia una lista simile di fronte a sé oppure no, certamente ha molte “contromisure” da poter utilizzare.

Perché ora? Due possibili risposte, entrambe possono essere vere. Per anni gli Stati Uniti/NATO hanno usato la tecnica del “salame” contro la Russia; Mosca ha deciso che una seconda crisi ucraina in una anno è una fettina di troppo. Seconda: Mosca può aver giudicato che nel precipitoso declino statunitense, questa è l’ultima possibilità di avere una sufficiente autorità centrale per siglare un accordo genuino; un accordo che eviti una guerra disastrosa (la cosiddetta Trappola di Tucidide).

Naturalmente non so cosa faranno Putin & C., e dobbiamo considerare la nascita di un nuovo attore internazionale: Putin, Xi e Partner. Xi ha appena dichiarato [in inglese] che Pechino sostiene gli “interessi fondamentali” di Mosca. È probabile che qualsiasi “contromisura” sarà coordinata. I tabaqui [in italiano] hanno risposto come al solito, ma forse (si spera) Washington la sta prendendo sul serio.

Altri commentatori da seguire credo siano Martyanov, Saker, Bernhard, Doctorow [i primi due in italiano, gli altri in inglese]. I media occidentali non hanno alcun valore come sorgenti di pensiero indipendente (il tipico festival dei cliché della BBC , rinvigorita dalle citazioni errate [entrambi in inglese]) ma forse il Washington Post fa vedere [in inglese] che il vento inizia a soffiare da un altro quadrante: “La Guerra Fredda è finita. Perché continuiamo a trattare la Russia come l’Impero del Male?”.

Ai miei lettori del CSCI [in inglese]: il mondo è a un serio punto di svolta, e l’Occidente farebbe meglio a concentrare la sua attenzione. Mosca e Pechino non dipendono da me per avere consigli, e io non parlo con loro: considerate queste come le note informative che sono solito scrivere. Mosca è seria, e ha “contromisure” reali.

MISURE MILITARI

• Mosca può pubblicare una lista di bersagli nei paesi della NATO che sarebbero colpiti da armi a distanza, nucleari o no, nel caso di ostilità. Questi includerebbero quartier generali, base aeree, installazioni portuali, snodi logistici, depositi di munizioni, basi militari, fabbriche di munizioni, e così via.

• Mosca può dispiegare missili nucleari a corto e medio raggio a Kaliningrad e in Bielorussia. Per quest’ultima occorre l’assenso di Minsk, ma il Presidente bielorusso Lukashenko ha già fatto capire che sarebbe assicurato. Mosca poi può chiarire che sarebbero puntati contro bersagli della NATO.

• Mosca può dispiegare gli Iskander [in inglese] e ha molti aerei in volo con i Kinzhal [in inglese], e può rendere noto che sono puntati su bersagli della NATO.

• Mosca può eseguire una rapida incursione con armi a distanza e forze speciali per distruggere il Battaglione Azov nell’Ucraina orientale. Mosca ci vedrebbe due vantaggi: rimuoverebbe la principale minaccia alla Novorussia e cambierebbe i rapporti di forza a Kiev. Sarebbe anche una dimostrazione in diretta della tremenda forza militare della Russia.

• Mosca può ricordare all’Occidente il significato dell’osservazione del Maresciallo sovietico Ogarkov, per cui la precisione delle armi ha, per un certo grado, reso obsolete le armi nucleari. Un commento preveggente, in anticipo rispetto ai suoi tempi di 35 anni fa, ma oggi realizzato dall’arsenale di precisi missili ipersonici della Russia.

• La Marina russa ha [in inglese] i più silenziosi sottomarini al mondo; Mosca può registrare e rendere pubblico un filmato di qualche nave della NATO vista attraverso il periscopio.

• Io credo (sospetto/ipotizzo) che le Forze Armate russe abbiano la capacità di accecare le navi equipaggiate con i sistemi Aegis. Mosca può farlo pubblicamente in modo da non poter essere negato. Senza gli Aegis, le navi di superficie statunitensi sono dei semplici bersagli. Obiezione: questo è un segreto che potrebbe far vincere la guerra e non deve essere usato con leggerezza. A meno che, ovviamente, le Forze Armate russe non abbiano qualcosa di ancor più efficace.

• Mosca può formare più forze d’assalto, come la Prima Armata Corazzata della Guardia.

• La Russia ha numerose e molto potenti forze aviotrasportate, molto più forti della fanteria leggera di altri paesi, e possono catturare un territorio e reggere agli assalti di forze che non siano pesantemente corazzate. E ne stanno addestrando altre [in inglese]. Mosca può dimostrarne la capacità in una esercitazione che mostri la rapida cattura di installazioni chiave del nemico come un porto o un grande aeroporto, invitando i rappresentanti della NATO ad osservare dall’interno dell’area bersagliata.

• Le Forze Armate russe possono mirare a qualche ovvio bersaglio la prossima volta che un elemento della NATO arriva vicino ai confini russi; possono avvicinarsi aggressivamente alle navi e agli aerei troppo vicini, e pubblicizzare il fatto.

• Mosca può dimostrare pubblicamente cosa possono fare i Poseidon [in inglese] far vedere chiaramente che sono dispiegati al largo delle coste statunitensi. Lo stesso può fare con i Burevetsnik [in inglese]. In breve, Mosca può minacciare direttamente la madrepatria statunitense con armi non nucleari. Un qualcosa che nessuno è riuscito a fare fin dal 1814.

• Mosca può rivelare nuove armi sorprendenti (alcune sono state rivelate questa settimana: super torpedini, missili guidati lanciati da droni, un drone che abbatte un elicottero [tutti in inglese]).

• Esiste veramente il sistema missilistico Container Club-K [in inglese]? Se sì, Mosca può darne una dimostrazione pratica, se no, può affermare di averlo. In entrambi i casi, Mosca può affermare pubblicamente che tali sistemi saranno distribuiti ovunque e venduti ai paesi minacciati dagli Stati Uniti/NATO.

MISURE DIPLOMATICHE E INTERNAZIONALI

• Mosca può trasferire pubblicamente alcune tecnologie militari chiave alla Cina, con licenza di produzione propria.

• Mosca può siglare un trattato formale con la Cina, corredato dell’equivalente “Articolo 5”.

• Mosca può siglare un trattato militare formale con la Bielorussia che includa il posizionamento di forze d’assalto significative.

• Mosca può stazionare forze militari nei paesi confinanti in Asia centrale.

• Navi da guerra russe e cinesi accompagnate da aerei incursori a lungo raggio possono fare una crociera nel Golfo del Messico per dimostrare la “libertà di navigazione”.

• Mosca può richiamare gli ambasciatori, ridurre le rappresentanze all’estero, restringere i movimenti dei diplomatici in Russia.

• Mosca può espellere tutte le ONG immediatamente, senza necessità dell’attuale processo.

• Mosca può riconoscere la Novorussia e siglare un trattato di difesa con essa.

• Mosca può agire sulla Turchia, l’Ungheria e altri membri dissidenti dell’Unione Europea e della NATO.

• Mosca può fornire aiuti militari alle nazioni dell’emisfero occidentale o dispiegarvi propri armamenti.

• Pechino può fare qualcosa nella sua parte del mondo per mostrare il suo accordo e la sua coordinazione con Mosca, per rendere concreta la minaccia di una guerra su due fronti.

MISURE ECONOMICHE

• Mosca può chiudere il suo spazio aereo ai voli civili delle nazioni che sanzionano la Russia.

• Mosca può chiedere che le esportazioni russe vengano pagate in rubli, oro, renminbi o euro (euro? Dipende).

• Mosca può annunciare che il gasdotto Nord Stream 2 sarà abbandonato se la sua certificazione non avverrà entro una certa data. (Personalmente, sono divertito da quanta gente pensi che chiuderlo causerebbe più danno alla Russia che alla Germania: per prima cosa, è solo una questione di soldi, e la Russia ne ha parecchi, secondariamente[entrambi in inglese]).

• Mosca può interrompere la vendita di qualunque cosa agli Stati Uniti (specialmente motori per razzi e petrolio).

• Mosca può annunciare che, alla scadenza degli attuali, non verranno siglati ulteriori contratti per il gas con i paesi che sanzionano la Russia. Questo è un primo passo, vedere il seguito sotto.

• Come secondo e più severo passo, Mosca può interrompere tutti i contratti con i paesi che sanzionano la Russia, sulla base che c’è uno stato di ostilità. Cioè, le forniture di petrolio e gas si fermerebbero immediatamente.

• Mosca può annunciare che nessuna fornitura di gas sarà spedita all’Ucraina o vi transiterà, sulla base che c’è uno stato di ostilità.

• La Russia e la Cina possono rilasciare prima possibile il loro sistema anti-SWIFT.

MISURE SOVVERSIVE

• Mosca può creare problemi nell’Ucraina orientale sostenendo i movimenti secessionisti.

• Mosca può ordinare attacchi delle sue forze speciali contro le principali organizzazioni naziste in tutta l’Ucraina.

• Mosca può ordinare attacchi delle sue forze speciali contro le installazioni militari in tutta l’Ucraina.

Ma, ne sono certo, qualunque “contromisura” tirerà fuori Mosca sarà poderosa e sorprenderà l’Occidente. Raccomando agli Stati Uniti/NATO di prendere seriamente l’ultimatum.
Dopotutto, le proposte russe sono davvero mutualmente benefiche, il loro tema è che nessuno deve minacciare nessuno e se qualcuno si sente minacciato, ci devono essere colloqui seri per risolvere il problema.

La sicurezza è mutua:
se tutti si sentono sicuri, allora tutti sono sicuri;
se qualcuno si sente insicuro, allora nessuno è sicuro.

Come stiamo ora vedendo: quando la Russia si sente minacciata dalle azioni degli Stati Uniti/NATO, allora può minacciare a sua volta. Meglio vivere in un mondo in cui nessuno minaccia nessuno, e tutti si sentono sicuri.

George Kennan l’aveva previsto [in inglese] venticinque anni fa:

Io credo che i russi reagiranno gradualmente alquanto contrariati, e ciò influenzerà le loro politiche. Credo sia un tragico sbaglio, senza che vi sia alcuna ragione per commetterlo. Nessuno stava minacciando nessun altro.

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Articolo di Patrick Armstrong apparso su Russia Observer il 21 dicembre 2021
Traduzione in italiano di Fabio_San per SakerItalia
[le note in questo formato sono del traduttore]

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