Non ci sono ancora risultati ufficiali dall’incontro di Ginevra. Gli Stati Uniti hanno promesso di dare ai russi una risposta ufficiale per iscritto entro una settimana. I russi hanno dichiarato di aver spiegato la posizione russa alle loro controparti statunitensi nei minimi dettagli, senza lasciare ambiguità. Secondo fonti russe, la posizione degli Stati Uniti è stata “irriducibile/testarda”.

Chiaramente, il Partito della Guerra negli USA, almeno finora, sta prevalendo. Quando ascolto le dichiarazioni deliranti di gente del calibro di Blinken, Psaki, Kirby & Co., ho la forte sensazione che per queste persone tutto sia un gioco a somma zero, e che per loro un accordo con la Russia, qualsiasi accordo, sia semplicemente impensabile.

Se è così, allora queste sono tutte buone notizie. Francamente, è abbastanza chiaro che il Partito della Guerra ha vinto la gara, almeno finora, il che non lascia alla Russia altra opzione che intraprendere ulteriori azioni unilaterali che è, credo, l’unico modo rimasto per riportare i leader dell’Occidente nel mondo reale.

Sono previsti ancora ulteriori colloqui con il Consiglio Russia-NATO e l’OSCE. Mai dire mai e forse una svolta dell’ultimo minuto è possibile, ma personalmente non vedo come ciò possa accadere, non quando una delle due parti è assolutamente, maniacalmente, determinata a trattare l’altra come una specie di razza inferiore semi-selvaggia con il quale nessun leader occidentale civilizzato negozierà mai. La cassetta degli attrezzi diplomatica occidentale si è ridotta sostanzialmente a quanto segue:

  • Eccezionalismo, messianismo, razzismo e adorazione di sé.
  • Minacce e imposizione di sanzioni per “cattiva condotta”, come un insegnante punirebbe un bambino delle elementari per essere chiassoso e non ascoltare l’insegnante.
  • Una convinzione totale sia nell’invincibilità che nell’invulnerabilità dell’Occidente, indipendentemente da quale sia effettivamente la “realtà reale”.
  • Un totale rifiuto categorico di ammettere, anche implicitamente, che il mondo è profondamente cambiato e che l’Anglosfera non “domina più le onde”.

C’è solo una cosa che la Russia può fare per riportare alla realtà i leader dell’Occidente: alzare quello che chiamo il “quadrante del dolore”.

Operatore di pace russo in Kazakistan.

Nel frattempo, l’esercito russo ha dichiarato di sperare di lasciare il Kazakistan entro una settimana, ma solo se/quando la situazione in questo paese si sarà completamente stabilizzata.

Il Presidente Tokaev ha affermato che il ritiro delle forze della CSTO avverrà tra 48 ore e non durerà più di 10 giorni. Spero che abbia ragione.

Tuttavia, ci vorranno mesi prima che il Kazakistan e la Russia affrontino gli insorti, specialmente nell’ovest e nel sud del Kazakistan. Ma sarebbe già un’operazione di rastrellamento che Russia e Kazakistan possono coordinare su base bilaterale senza che sia necessario coinvolgere la CSTO.

Per il momento, dobbiamo aspettare e vedere cosa accadrà effettivamente nei prossimi giorni, le cose dovrebbero diventare molto più chiare.

Il Saker

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Pubblicato su The Saker.is l’11 gennaio 2022
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.

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