La Gran Bretagna è in una fase di frenesia mediatica per il recente avvelenamento a Salisbury, in Inghilterra, dell’ex colonnello dell’intelligence russa, diventato spia britannica, Sergei Skripal e di sua figlia. Il primo ministro inglese Theresa May ha chiesto alla Russia di dare spiegazioni, affermando che sono stati avvelenati da un agente nervino chiamato Novichok (russo per “newbie”) [novizio], prodotto della ricerca sovietica sulle armi biologiche. Il Novichok non si produce più, e la distruzione delle scorte è stata verificata da osservatori internazionali. Comunque, la sua formula è di pubblico dominio e può essere sintetizzato da qualsiasi laboratorio chimico propriamente attrezzato, come quello di Porton Down di proprietà britannica, che, per inciso, si trova a soli 18 minuti di macchina da Salisbury.

La May non ha fornito prove a supporto delle sue dichiarazioni in merito alla complicità della Russia nel tentato omicidio. Il ministro degli esteri russo ha richiesto alla Gran Bretagna di consegnare tutte le prove disponibili a supporto dell’accusa di uso di armi chimiche (in base a quanto previsto dalla convenzione sulle armi chimiche, l’Inghilterra dovrebbe farlo entro 10 giorni) ma l’Inghilterra si è rifiutata. Quindi il ministro degli esteri Serghei Lavrov ha annunciato che la Russia non risponderà a tali accuse infondate.

Una chiave importante per identificare una “false flag” è che il “nome” del colpevole viene reso disponibile prima che ogni prova sia presente. Per esempio, nel caso dell’abbattimento dell’MH-17 della Malaysian Airlines nei cieli dell’Ucraina orientale, tutti in occidente erano convinti che i “separatisti pro-Russia” erano i colpevoli prima ancora che si potessero definire i mezzi. Fino ad oggi, non si è capito come l’abbiano potuto fare visto l’equipaggiamento che avevano a disposizione. In questo caso la Russia è stata accusata quasi immediatamente, mentre il ministro degli esteri britannico Boris Johnson si è subito affrettato a dire che l’Inghilterra non dovrebbe mandare in Russia la sua squadra alla Coppa del Mondo di quest’estate, rivelando la ragione reale dietro il tentativo di omicidio.

C’è qualcosa di nuovo e differente dietro quest’ultima provocazione? No davvero. Sembra un replay dell’omicidio di Litvinenko nel novembre 2006. La scelta di un veleno esotico (Polonio 210), la mancanza di prove (l’Inghilterra ha dichiarato l’esistenza di prove circostanziali stringenti che però non ha fornito) e l’immediato salto per dire “è colpa della Russia”, sono uguali. I russi si sono offerti di perseguire chiunque sia il responsabile se solo l’Inghilterra gli avesse fornito le prove, ma l’Inghilterra non lo ha fatto.

Dando alla storia britannica il beneficio del dubbio, vediamo che cosa costringerebbe i servizi segreti russi ad inseguire Skripal. In Russia è stato condannato per tradimento e poi graziato, rilasciato e consegnato agli inglesi per uno scambio di prigionieri che comprendeva dieci spie russe che avevano lavorato negli USA, tra cui la memorabile Anna Chapman. E’una regola molto importante nel business delle spie: non si agisce mai contro le spie rilasciate a seguito di uno scambio con altre spie. Se fosse violata questa regola, la conseguente cattiva fede renderebbe lo scambio di spie impossibile da negoziare. Quindi, se le autorità russe avessero ordinato di colpire Skripal, quest’azione non sarebbe solo immorale e illegale. Non avrebbe molta importanza, dal momento che ci sono dei casi in cui la ragion di stato ovvia la necessità di tali scrupoli. Peggio ancora, tale comportamento sarebbe stato poco professionale.

Poi c’è la questione del tempismo. Le elezioni presidenziali russe si terranno tra pochi giorni, il 18 marzo. E’ un momento particolarmente inopportuno per causare uno scandalo internazionale.  Quale possibile urgenza ci sarebbe dovuta essere dietro l’omicidio di un’ex spia russa, graziata, che non era più da tempo in possesso di alcuna informazione di intelligence aggiornata, che viveva in pace da pensionato, e che in quel momento era impegnato a pranzo con sua figlia? Se il governo russo fosse coinvolto nell’avvelenamento, che ragione plausibile sarebbe stata data per non aspettare fino a dopo le elezioni?

L’attacco a Skripal è senza dubbio un incidente isolato; ci sono state molte morti sospette di russi di alto profilo in territorio inglese per cui non sono state date adeguate spiegazioni. C’è uno schema coerente: uno strano omicidio, un salto immediato ad “accusare la Russia” e un tentativo di sfruttare l’incidente politicamente. Sarebbe utile contestualizzare questo incidente ma sarebbe necessario un articolo molto più lungo.

Si sarebbe giustificati a pensare che nessuno di queste cose ha molto senso. Data la mancanza di prove, per dare un senso a questa storia dobbiamo per forza indulgere un po’ nella teoria della cospirazione. Comunque, se la teoria della cospirazione è ciò che serve per produrre la spiegazione più semplice, più elegante e più intrinsecamente coerente, allora quella in sé può essere considerata come prova circostanziale per l’esistenza di una cospirazione. Ecco la mia spiegazione semplice e coerente, espressa in una sola frase:

Sotto la direzione dei loro colleghi negli USA e seguendo attentamente una sceneggiatura elaborata precedentemente nel caso Litvinenko più di dieci anni fa, i servizi segreti britannici [MI6 il dipartimento militare] – in stretta collaborazione con il governo e la stampa britannici – hanno avvelenato Skripal e sua figlia con un agente nervino prodotto nella base militare di ricerca di Porton Down, al fine di ottenere una scusa per compromettere i giochi della Coppa del Mondo, previsti in Russia quest’estate, e creare uno scandalo immediatamente prima delle elezioni presidenziali russe.

Tutto questo è, certamente, deplorevole ma c’è un lato positivo per quanto riguarda la Russia: la Gran Bretagna (e, per associazione, gli USA) faranno molta più fatica a reclutare agenti che facciano il doppiogioco all’interno del governo russo, dal momento che i loro candidati al reclutamento ora sapranno che saranno vulnerabili anche se scappano o vengono graziate e scambiate. Chiaramente, la Gran Bretagna li considera usa e getta e idonei per essere uccisi in maniera insolita, e quindi sfrutta l’incidente per motivi politici.

E per quanti riguarda proprio Skripal… beh, questa è davvero una storia molto triste: una reputazione e una vita rovinata, l’esilio, la moglie morta di cancro, il figlio morto per insufficienza epatica e ora questo. Tutto ciò per servire come monito agli altri, e cioè: non fidatevi degli inglesi perché sono subdoli e senza vergogna.

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Articolo di Dmitri Orlov pubblicato su cluborlov.blogspot.it il 13 marzo 2018
Traduzione in italiano a cura di Elvia Politi per SakerItalia.it

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