Al momento in cui scrivo, le 20:00 ora di Mosca, i russi non hanno ricevuto alcuna risposta dagli Stati Uniti. Quindi sembra che la parte americana, che aveva dichiarato che una risposta sarebbe arrivata per venerdì, ha cambiato idea.
Ieri Putin ha tenuto una conferenza stampa lunga 4 ore, che ha ulteriormente fatto infuriare il Partito della Guerra e la sua macchina di propaganda (alias “media liberi e democratici dell’Occidente”).
A giudicare dalle numerose dichiarazioni che emergono dai politici occidentali “mainstream”, la risposta degli Stati Uniti, quando arriverà, sarà quella che Putin ha chiamato “chiacchiere per sempre”, ovvero vogliono trascinare la Russia in negoziati senza fine e per lo più privi di significato, pur continuando il loro protagonismo pubblico. Se è così, c’era da aspettarselo.
Potrei sbagliarmi, ma ho la sensazione che uno dei motivi per cui i russi hanno reso il loro ultimatum molto inequivocabile e pubblico è che si aspettavano assolutamente che l’Occidente non offrisse alcuna risposta significativa. In effetti, sospetto sempre più che abbiano deliberatamente creato le condizioni per assicurarsi che l’Occidente ignorasse le richieste russe. Perché?
Perché questo libererebbe le mani del Cremlino per intraprendere azioni unilaterali. Di che tipo? Nessuno lo sa, ma me ne vengono in mente tre in testa:
- Schierare il Belgorod con i suoi Poseidon
- Lasciare che l’UE si congeli e paghi 2000 dollari per 1000 m3 di gas
- Fare una mossa politica verso la LDNR, la Bielorussia o la Cina
Questi sarebbero alcuni possibili primi passi per “alzare il quadrante del dolore”, come ho detto ieri.
Putin ha appena annunciato che per la prima volta i russi hanno sparato una raffica di missili ipersonici Zircon. Il test ha avuto successo.
Vediamo cosa succederà.
I russi (sia a Mosca che nella LDNR) riferiscono che attualmente ci sono 4.000 “consiglieri militari” statunitensi in Ucraina, e che i mercenari statunitensi hanno portato armi chimiche sulla linea di contatto per avere la possibilità di organizzare un attacco sotto falsa bandiera. Secondo i funzionari della LDNR, queste munizioni chimiche possono essere lanciate dai droni. Al personale adetto è stato fornito un antidoto.
Auguro una festa serena e gioiosa a quanti celebrano oggi il Natale occidentale.
Vi lascio con un open thread per tutto il fine settimana.
Il Saker.
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Pubblicato su The Saker.is il 24 dicembre 2021
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia
Grande Saker!
Putin rispondendo alla domanda precisa: cosa succederà se gli USA non rispondono?
Risposta: Valuterò le opzioni militari che i militari mi offriranno.
Questo breve articolo è di 5 minuti fa, pubblicato da Komsomol’skaja Pravda on-line.
Questa risposta invero contiene anche una seconda risposta: Quindi basta con le trattative politiche!
L’ultima speranza la offre Lavrov che disse ( però un giorno prima della conferenza presidenziale di fine anno) che dagli USA arrivavano segnali di disponibilità a discutere.
Nel frattempo ho letto qualcos’altro… però non cito la fonte perché mi sembra un’idea un pòfantastica.
Cioé… per quanto, tutto sommato.
Una risposta possibile sarebbe quella di tipo israeliano nella guerra eterna con la Siria..
Distruggere con aerei e missili le postazioni missilistiche anche in costruzione e le basi navali ucraine nel Mar d’Azov.
E rientrare nelle basi.
Nuovi impianti? Nuova distruzione, ma sempre limitatissima e ben circoscritta.
Con Assad padre Israele faceva così: distruggeva gli aerei a terra, e finiva lì. Quando Mosca sostituiva con altri MIG, dopo un anno nuova distruzione.
Alla fine si trova l’equilibrio: Arabi si limitano a sbraitare a parole, e gli Israeliani non hanno più motivo di intervenire.
Nel breve articolo si lascia intendere, se non vado errato, che l’ultimatum è stato dato pubblicamente dal Presidente Putin e dal suo gruppo di potere sapendo a priori che, di fatto, sarebbe stato respinto e con ci sarebbero state, con la fogna usa, trattative vere “a livello di esperti” (e non di paggliacci sub-politici, come ad esempio blinken) …
Spero che i Russi abbiano un biuon piano, per combattere l’impero del male occidentaloide e giudaico, e che abbiano coinvolto anche i cinesi (soprattutto, vista la loro crescente potenza!) e gli iraniani (alleati orgogliosi della loro indipendenza, ma leali).
Quanto a noi, forse passeremo almeno un inverno al freddo, se i Russi alzeranno il quadrante del dolore …
Alcuni, qui, non se lo meritano, ma sono una minoranza, ma abbiamo pur sempre la speranza che alzando il quadrante del dolore le bestie elitiste occidentaloidi siano (almeno) costrette a trattative vere e serie con la Santa Russia e, magari, anche con la Cina.
Cari saluti
Come diceva il Saker, potrei sbagliarmi …ma se accettano le condizioni dei russi, questo vuol dire che i loro piani per lo smembramento della Russia andrebbero almeno per metà in tilt . Ciò significa che l’unica opzione che li rimane è farla crollare dal interno. Cmq da entrambe le parti si sente l’odore di fretta, la “finestra” del Occidente sta per chiudersi presto. E loro lo sanno benissimo.
Bellissimo 25 Dicembre a Mosca!
Un guppo di attivisti-artisti ha proiettato sulla facciata della ambasciata USA a Mosca il filmato con le dimissioni di Gorbaciov… accompagnato dalle scritte:
“Buon Natale, zio Sam, 30 anni fa hai avuto un regalo meraviglioso, ma d’ora in poi i regali non ci saranno più. La Grande Russia sta rinascendo”
Слава России, всегда! …questo l’ho aggiunto io… 🙂
Gli occidentali ,(USA e UK) in particolare ,hanno esperienza storica per tenere in tensione l’avversario, consapevoli che la tensione dovrà scaricarsi e che seguirà( forse) una divisione nel campo avverso( la Russia Intendo).
A mio avviso questa è la linea politica che terranno gli USA mentre sia daranno da fare perché aumentino sabotaggi di una certa importanza che non potranno essere nascosti ( la corvetta andata a fuoco alcuni giorni fa).
Chi trarrà vantaggio dal ” Affrettarsi lentamente”( un adagio dell’antica Roma),lo si vedrà entro gennaio.
Per finire ,Putin ed i suoi sanno che dovranno prepararsi al peggio ; alcuni provvedimenti non verranno dichiarati ma le voci pro occidente che da varie parti si facevano sentire saranno zittite e alcune attività di propaganda pro UE saranno soppresse .I comportamenti del blocco occidentale ,non lo si può negare, hanno lo scopo di creare il Clima di Guerra che considerano necessario per scatenarla, persuasi che la Russia interna si rivolterà contro Mosca, condizione indispensabile per vincere lo scontro.
https://actualidad.rt.com/actualidad/414960-secretario-general-otan-propone-convocar
Una nota grottesca.
Sembre che il buffone Stolenberg abbia proposto una sorta di consiglio (probabilmente inutile) fra i criminali nato e la Santa Russia per i primi di gennaio, stranazzando che si discuterà “delle preoccupazioni della Nato sulle azioni della Russia” …
Evidentementente i padroni del pagliaccio Stolenberg lo hanno incaricato di perdere tempo …
Nulla cambia e l’élite occidentaloide tira drtitto per la sua strada, a rischio di portare il mondo in guerra.
Spero che la risposta russa sia adeguata e tranchant.
Cari saluti
si, per il 12 Gennaio 2022
https://agenparl.eu/stoltenberg-ha-proposto-di-convocare-una-riunione-del-consiglio-russia-nato-il-12-gennaio/
https://sicurezzainternazionale.luiss.it/2021/12/21/usa-pronti-al-dialogo-diplomatico-la-russia/
in ogni caso, la Cina come alleata (di cui fidarsi fino ad un certo punto sicuramente già valutato) non è così all’avanguardia come sembra, sia rispetto alla Russia per tecnologia militare che verso l’Occidente anglofono per tecnologia in generale.
Vedere qui:
https://www.youtube.com/watch?v=S4Jh9Oo3DCM
un campo, quello dei microchips necessari per la moderna tecnologia intorno ai quali girano i miliardi, dove gli USA superano e boicottano i Cinesi praticamente in tutto quello che vogliono
“Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg, in qualità di presidente del Consiglio Russia-NATO, ha deciso di convocare una riunione della NRC il 12 gennaio 2022. Siamo in contatto con la Russia per quanto riguarda questo incontro”, ha affermato il servizio stampa dell’alleanza.
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Invito a valutare questo comunicato del segretario generale Nato nell’inciso( ha deciso di convocare una riunione etc ,il 12 gennaio p.v) in cui si comprende che vorrebbero i Russi a Bruxelles, in ginocchio, come nel medioevo quando l’imperatore di Germania dovette recarsi a Canossa e piegarsi al volere del Papa di quel tempo.
E’ evidente che con questa risposta la Nato/Usa ha confermato che non c’è alcuna possibilità di trovare l’accordo sul Limes da non superare da ambo le parti. L’Impero ,se firmasse un accordo avrebbe il valore del Patto Molotov del 1941.