Cari amici,

è il decimo giorno dell’Operazione Speciale russa e in questo articolo cercherò di tirare la somma su alcuni sviluppi fra i più critici. Vediamoli.

Per prima cosa, la mappa, ormai obbligatoria, della situazione a ieri sera [venerdì]:

Non la commenterò a lungo, perché o vi è auto-evidente e i miei commenti sarebbero superflui oppure vi appare come un’imminente vittoria ucraina contro un Putin “che sbaglia i calcoli” e, in tal caso, nessun mio commento aiuterebbe. Quindi niente più commenti sulla mappa per ora 🙂

Passiamo oltre.

  • Un documento interno ucraino, che sembra originato da una fuga di notizie dal Consiglio di Sicurezza Ucraino, sta circolando nella Runet, e ammette che il 40% del territorio ucraino è sotto il controllo russo e più del 75% dell’esercito ucraino è stato distrutto. Vista la quantità di notizie false  diffusa, non posso garantire sull’autenticità di questo documento, ma noto che queste due stime (40% del territorio e 75% dell’esercito) sono esattamente uguali alla stima che ho fatto io stesso, specie quella sugli effettivi militari rimanenti (che è molto più importante del controllare il territorio).
  • Perché i russi la chiamano “Operazione Speciale”? Direi che questo è un tipo di operazione mai visto prima. Mai. Il mio amico Andrei Martyanov ha coniato un termine molto buono, la chiama “operazione di polizia a forze combinate”. Lasciatemi spiegare che “forze combinate” è, nella terminologia militare russa, la “principale forma di combattimento degli eserciti moderni, in cui gli sforzi delle formazioni, delle unità e delle unità dei vari tipi di forze terrestri sono combinati e coordinati con le azioni di altri tipi di forze armate”. Questo tipo di guerra può essere condotto solo da unità di armi combinate e implica la dimensione a livello operativo. In altre parole, un’operazione a forze combinate non ha niente in comune con una operazione di polizia, eppure in questo caso Andrei Martyanov ha ragione, assistiamo ad un’operazione di polizia mirata a disarmare e catturare/neutralizzare una forza criminale che è così grossa da poter combattere a livello operativo. Normalmente, le operazioni di polizia interessano sempre la parte più bassa dello spettro del livello tattico (divisione, brigata, reggimento, battaglione, compagnia, plotone) e coinvolgono raramente più di qualche blindato da trasporto truppe. Chiaramente, non è questo il caso oggi in Ucraina, dove le operazioni di combattimento raggiungono chiaramente i livelli operativo e perfino strategico.
  • Cosa significa in pratica tutto ciò? Prima di tutto, l’obbiettivo dell’operazione è negare al nemico l’uso di tutte le tecnologie e le infrastrutture necessarie al livello operativo di combattimento: comunicazioni, munizioni, petrolio, olio, lubrificanti, supporto aereo, ricognizione e individuazione dei bersagli, eccetera, eccetera. Una volta che questo obbiettivo è raggiunto, non si può più parlare di “forze armate ucraine”, ma solo di sub-unità che combattono a livello tattico. Ancora, l’obbiettivo non è di uccidere il massimo numero di ucraini o di radere al suolo le città. L’obbiettivo è di abbassare il livello o le operazioni di combattimento di cui sono capaci gli ucraini. Questo obbiettivo è stato quasi completamente raggiunto. L’indicatore chiave di questo successo è che gli ucraini non sono più capaci di manovrare in modo coordinato. Ancor meglio (o peggio, a seconda per chi parteggiate), i russi hanno una superiorità totale, che rende molto pericoloso ogni movimento (le operazioni russe di supporto aereo con i velivoli ad ali fisse o rotanti, includono “cacce libere” nelle zone di fuoco a volontà).
  • E le città? Le città forniscono un ambiente molto desiderabile per le operazioni difensive, specie se si è disposti ad avere un sacco di vittime civili. Nel nostro caso, gli ucronazisti non solo sono disposti, ma hanno anche messo in piedi un intero sistema per massimizzare le perdite. In numerose città, gli ucraini trattengono i locali come scudi umani (ricordatevi che nell’ideologia di Bandera, gli ucraini dell’est del paese sono “separ” che si meritano comunque la morte, perciò ammazzarli è una bazzecola). In alcuni casi, le parti si sono accordate sull’aprire corridoi umanitari, ma in ogni città in cui ci sono le squadre della morte naziste dure e pure, ai civili viene impedito di allontanarsi e perfino ordinato di stare in specifici dormitori, scuole, edifici usati dagli ucronazisti.
  • Tornando alla “operazione di polizia a forze combinate” di Martyanov, tenete per favore presente che questa non è una “operazione di polizia” nel senso attribuito a queste parole dagli Stati Uniti durante la guerra contro la Corea, in cui la Air Force statunitense si trovò senza bersagli da bombardare e allora distrusse totalmente tutta la Corea del Nord. In questo caso, i russi fanno VERAMENTE di tutto per risparmiare non solo le vite umane ma anche le infrastrutture civili, e non soltanto perché i russi vedono gli ucraini come gente propria, ma anche perché ogni edificio distrutto dalla Russia è un edificio che la Russia dovrà pagare per la sua ricostruzione. Perciò questa è veramente un’operazione speciale nel senso che è condotta su una scale e con dei metodi mai prima d’ora visti nella storia umana.
  • Ora dobbiamo guardare ancora alle operazioni psicologiche. Direi che le operazioni psicologiche occidentali sono state assolutamente superbe per la loro coordinazione ed efficacia. Oh, certo, i russi se le aspettavano, ma la loro scala credo che abbia sbalordito il Cremlino. Ed ora, a distanza di una settimana, i russi sono chiaramente stufi. I russi hanno appena approvato una legge che prevede il reato penale per la diffusione deliberata di notizie false sulle forze armate. Come risultato, tutte quelle agenzie di operazione psicologica occidentali stanno lasciando la Russia: ABC News, BBC, Bloomberg, CBC, CBC News, CNN, e ce ne saranno delle altre. Inoltre, sia Twitter che Facebook sono bloccati in Russia. E i peggiori organi di stampa della quinta colonna in Russia (Dozhd, Meduza) stanno per essere chiusi anche loro. Francamente, e considerando come l’Occidente blocchi non solo RT e Sputnik, ma perfino interi domini come .ru o .su, credo che era l’ora di contraccambiare contro gli organi occidentali di stampa usati dalle operazioni psicologiche. Lo stesso, per il modo in cui i governi statunitense e di altri paesi hanno agito per silenziare perfino blog individuali e siti web, io direi meglio tardi che mai.
  • L’attuale narrativa dell’operazione psicologica statunitense sui russi sconfitti e in piena ritirata non sopravvivrà a questo fine settimana, quindi ora si sposterà su “il Gulag Mordor di Putin si allarga sull’Ucraina sofferente”. Inoltre, ricordate tutte le accuse di genocidio contro i serbi in Bosnia, Croazia e Kosovo? Questo è ciò che accadrà alla Russia in seguito, una massiccia ondata di accuse di atrocità e genocidio. In qualità di qualcuno che ha avuto accesso a informazioni riservate durante la guerra contro la nazione serba, posso attestare che, anche se i fatti sul campo dimostrano inequivocabilmente il contrario, alle operazioni psicologiche occidentali e alle loro prostitute della stampa non importa nulla e, francamente, nemmeno a coloro che volontariamente ascoltano o leggono il flusso costante di vomito sprigionato dalla cosiddetta “stampa libera e democratica”.

Questo è fondamentale: l’Impero delle bugie sta mentendo, ovviamente, ma conosce anche il vero risultato. Cioè, ora che l’Occidente ha perso la guerra in Ucraina, ha bisogno di due cose: il maggior numero possibile di morti (da tutte le parti) e ricavare il massimo capitale politico possibile da questa guerra, il che significa che non solo deve durare il più a lungo possibile, ma deve “produrre” il maggior numero di morti, mutilati e feriti. Inoltre, quel genere di cose schiaccia tutti i “pulsanti emotivi” corretti e impedisce al pubblico di utilizzare le sue capacità analitiche, per quanto piccole possano essere.

Qualsiasi comandante militare semi-competente che guardi la mappa qui sopra vedrebbe immediatamente che l’unica decisione razionale a questo punto è che gli ucraini si arrendano: quella mappa è davvero un gioco da ragazzi. Ma poiché gli ordini provengono dallo Zio Shmuel e poiché lo Zio Shmuel odia i Negri della Steppa non meno dei Negri delle Nevi, lo Zio Shmuel ora punterà le sue immense risorse a prolungare quella guerra il più a lungo possibile e con il maggior numero possibile di vittime.

In una nota più personale, devo dire che essere russo in Occidente è assolutamente doloroso. Posso solo immaginare cosa devono aver provato gli ebrei negli anni ‘30 in Germania. La parte peggiore non è vedere le mandrie di infantili e passivi telespettatori idioti che fanno gli idioti, la cosa peggiore e più straziante è vedere le persone che ami e rispetti, essere totalmente raggirate e accettare pienamente la narrativa occidentale delle operazioni psicologiche. Nel mio caso, è successo con amici intimi e persino ecclesiastici che dovrebbero davvero saperne di più (se sei Ortodosso, allora sei l’erede spirituale dell’Impero Romano, il che significa che dovresti sapere non solo cosa fecero i Franchi e i Crociati in passato, ma anche capire la piena continuità tra loro, i Franchi e i Crociati del passato, e i Franchi e Crociati moderni; a quanto pare non tutti i Cristiani Ortodossi riescono a collegare questi punti, che peccato, davvero!). Comunque, questi sono giorni solitari per me e la mia famiglia. Poi, in rapida successione, ieri ho visto l’intervista di Roger Water per RT, seguita dai seguenti titoli israeliani [tutti in inglese] :

  • Roger Waters, l’ultimo vergognoso servo della Russia
  • Roger Waters accumula amore per la Russia e Assad con le ultime osservazioni vergognose
  • L’ipocrisia di Roger Waters in piena mostra

In questa intervista a RT, Roger ha ricordato il giorno in cui ha chiesto al suo amico Etienne cosa gli abbia dato coraggio, ed Etienne ha risposto “Roger, forse non sono solo?”.

Ebbene, Roger, se leggi queste righe, sappi che grazie a te sento che forse non sono solo nemmeno io. Mi hai dato coraggio per tutta la vita, e la tua voce mi ha consolato nei momenti più bui, ed ecco, di nuovo, sei con me. Grazie Roger, non so esprimere a parole cosa significhi per me!

Francamente, ero sicuro che la vastità delle operazioni psicologiche statunitensi avrebbe influenzato Roger proprio come ha colpito anche alcuni dei miei amici russi e ortodossi. E Roger è un artista, un compositore, un poeta e un musicista, ma di certo non è un fanatico di scienze politiche. E potrebbe non avere tutti i dettagli di ciò che sta accadendo (è troppo occupato, tanto per cominciare), ma il suo cuore lo ha guidato, e questo dimostra che ciò che manca all’Occidente oggi non sono i cervelli, anche se mancano totalmente anche questi, ma semplicemente un cuore gentile?

L’autore francese Rabelais (XV secolo) scrisse una volta “science sans conscience n’est que ruine de l’âme” che significa “scienza senza coscienza non è che la rovina dell’anima”.

Un appropriato epitaffio sulla tomba dell’Occidente, se me lo consentite.

E anche un avvertimento alla Russia di non seguire il vergognoso percorso dell’Occidente verso l’autodistruzione: quale sarebbe lo scopo di una vittoria militare se la Russia diventasse solo l’ultima iterazione di una nazione in via di occidentalizzazione? Come potrebbe la Russia salvare l’Ucraina se non può nemmeno salvare se stessa spiritualmente? Neanche le migliori forze armate del pianeta salveranno la Russia se le anime e i cervelli dei giovani, e non così giovani, russi sono costantemente inquinati dal materialismo, dalle bugie, dai compromessi con il proprio onore e, soprattutto, dal materialismo grossolano, brutto e volgare.

La coscienza della Russia era la Chiesa Ortodossa russa. Quello che vediamo oggi in Russia è che il Patriarcato di Mosca è un portavoce fedele e obbediente del Cremlino, il che va bene ed è carino quando un uomo come Putin siede al potere, ma il Patriarcato di Mosca ha servito Eltsin altrettanto fedelmente e se domani Putin se ne andrà e qualche Eltsinoide riuscirà a prendere il potere, il Patriarcato di Mosca servirà lui.

La Chiesa di Cristo non può essere un servo leccapiedi dello stato laico E la coscienza di una nazione. O è l’uno o l’altro. Se Dio vuole, gli eventi in Ucraina influenzeranno la Russia in modo spirituale profondo, proprio come la LDNR serve a ricordare alla Russia ciò che è chiamata ad essere. Come mi ha detto ieri un buon amico sacerdote, “Andrej, Dio può agire anche attraverso i Sergianisti”. Ha ragione, e questo mi ha dato coraggio in un momento in cui mi sentivo francamente disperato per la cecità dei miei compagni Cristiani Ortodossi.

Quindi sì, le cose in Russia vanno male, soprattutto spiritualmente, ma non rinuncerò alla speranza. Forse un nuovo Patriarca come Sant’Ermogene o un nuovo Metropolita di Mosca come San Filippo II sarà concesso alla nazione russa se tutti ci pentiamo per i nostri peccati, compromessi, codardia e mancanza di fede (si veda pagina 105 qui [in inglese])? Sì, oggi suona impossibile, soprattutto quando guardo il “Patriarca Cirillo” e la sua banda, ma ho scelto di riporre la mia fiducia nelle parole di Cristo stesso: “agli uomini questo è impossibile; ma a Dio ogni cosa è possibile” (Mt 19,23-26).

Il mio prossimo aggiornamento, a meno che non accada qualcosa di importante, dovrebbe essere domani. Primo, ho bisogno di passare un po’ di tempo con la mia famiglia e, secondo, entro domani in tarda serata (ora di Mosca) le cose dovrebbero essere molto più chiare (non che il risultato sia in dubbio, davvero).

Cordiali saluti

The Saker

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 Articolo di The Saker pubblicato su The Saker il 5 marzo 2022
Traduzione in italiano di Raffaele Ucci e  Fabio_san per SakerItalia

[le note in questo formato sono dei traduttori]

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