Per prima cosa, visto che Boris Rozhin [Colonel Cassad] si è preso il tempo per scrivere [in russo] il riassunto della giornata, inizierò col condividerne la sua traduzione automatica:
- I negoziati fra la Federazione Russa e l’Ucraina si terranno domani in Bielorussia. Oggi Mosca ha chiarito ancora una volta che se Kiev non accetta le condizioni (senza nessuna concessione), le conseguenze per l’integrità dello Stato dell’Ucraina saranno severe. Gli Stati Uniti dicono che la seconda fase delle operazioni potrebbe cominciare lunedì, incluse le operazioni per stabilire il controllo su Odessa e Kiev, così come per completare l’accerchiamento del gruppo dell’esercito ucraino nel Donbass. Nelle dichiarazioni della banda di Zelensky ci sono sempre più note isteriche e accuse all’Occidente lanciate da lui (non era mai avvenuta una cosa simile).
- I corridoi umanitari a Mariupol e Volnovakha sono stati ancora interrotti da Azov, nonostante tutti gli accordi. Qualcuno è sorpreso? Io no. Finora è stato possibile liberare 300 persone dalle mani dei terroristi rintanati a Mariupol. Molte decine sono riuscite a fuggire da Volnovakha. I terroristi ucraini non vogliono rinunciare ai loro scudi umani in nessun modo. Il che condanna a morte molta gente quando inizieranno le operazioni di anti-terrorismo a Mariupol, e ripartiranno le azioni per ripulire Volnovakha.
- Continuano gli equivoci su dove si trovi davvero Zelensky, e le fonti ucraine e americane diffondono le notizie sulla prossima evacuazione di Zelensky in Occidente e sulla ricerca di spie e traditori che continua ancora. Kivu è stato accusato di “alto tradimento” e messo nella lista dei ricercati. Loro lo prenderanno e, probabilmente, lo uccideranno come hanno fatto con Kireev. E lì penseranno già chi è un” traditore “o un”eroe”. Zelensky stesso ha detto oggi che l’Occidente vuole che gli ucraini siano uccisi (buongiorno!) e che “stiamo combattendo per stabilire dove passeranno i nuovi confini”. I vecchi confini non esisteranno più ovviamente. I confini cambieranno in ogni caso, la questione interessante sarà naturalmente da dove passeranno.
- Oggi, manifestazioni contro la guerra stanno avvenendo nella Federazione Russa, come aveva richiesto Zelensky per fermare le operazioni in Ucraina. A giudicare dal numero dei partecipanti, perfino l’arresto di Navalny (chi è, a proposito?) e le restrizioni per il coronavirus (a proposito, dov’è il coronavirus?) avevano preoccupato di più i cittadini. Ma vedremo, forse in serata ci sarà più gente. Nel frattempo, il tutto è piuttosto patetico, apparentemente facilitato dalla violenta campagna informativa che continua anche oggi.
- La legge per la diffusione di notizie false sulle Forze Armate della Federazione Russa ha cominciato oggi ad essere messa in pratica. Il primo fortunato se l’è cavata con una multa di 60.000 rubli [circa 500 euro]. Avevo l’idea di scrivere sui problemi presenti nell’operazione offensiva (naturalmente, ne esistono), ma per ora aspetterò, voglio vedere prima come la legge verrà messa in pratica. Bene, tanto dopo la fine dell’operazione ci sarà del materiale, quando la censura militare non sarà così pressante. Per quanto riguarda l’operazione in sé, vale la pena notare che perfino in Occidente ci sono delle discrepanze sui piani dello Stato Maggiore delle Forze Armate della Federazione Russa, sebbene i progressi sulla mappa suggeriscono alcune idee su cosa stiano cercando di fare. Da un punto di vista soggettivo, la priorità numero uno è la distruzione del gruppo dell’esercito ucraino in Donbass, accerchiandolo e sconfiggendolo, privando così l’Ucraina della maggior parte delle sue forze armate e dei suoi equipaggiamenti pesanti.
Ieri Putin ha avuto un colloquio molto interessante con i membri di quello che sembra essere un sindacato di assistenti di volo. Speriamo di pubblicare oggi l’intero episodio sottotitolato in inglese, ma questa è la frase chiave che Putin ha fatto durante la conversazione:
Traduzione: Se i leader dell’Ucraina continuano a fare quello che stanno facendo, verrà messo in discussione il futuro dell’Ucraina come Stato, e sarà tutta colpa loro.
Penso sia importante capire il contesto in cui Putin ha fatto questa dichiarazione. Ricordiamo:
- Le forze armate ucronaziste sono calate al 25% della loro dimensione originale.
- Quasi tutte le forze rimanenti sono in un qualche tipo di calderone.
- La Russia ha la totale supremazia aerea.
- La flotta ucronazista non esiste più.
- Nonostante la propaganda, nessun aiuto influenzerà il risultato finale di questa guerra.
- Si comincia a vedere che la Russia circonderà Odessa e prenderà infine il controllo dell’intera costa ucraina sul Mar Nero.
In altre parole, ciò che sembra formarsi è che la Russia avrà presto il controllo sull’intera Ucraina eccetto le province occidentali (ad ovest di Vinnitsa e Zhitomir). Cioè, la guerra è finita, almeno dal punto di vista militare. Domani ci sarà una riunione dei negoziatori russi e ucraini, e sarà interessante vedere se ne uscirà fuori qualcosa, una qualunque cosa.
L’Occidente è chiaramente determinato a combattere eroicamente la Russia fino all’ultimo ucraino. La Russia vuole fermare prima possibile questa operazione, ma solo dopo aver raggiunto il doppio obbiettivo di 1) disarmo e 2) denazificazione.
Ora la questione più grossa è Kiev. È una grande città piena di civili e, probabilmente, di 30-50 mila combattenti di vari tipi (esercito ucraino, forze speciali, volkssturm, squadre della morte, razziatori, eccetera). La soluzione più logica sarebbe quella di offrire ai combattenti (e ai civili) corridoi per uscire dalla città, ma l’Occidente non lo può permettere.
Per ora sembra che gli ucraini non vogliano lasciare Kiev, allora ci saranno alcuni combattimenti alquanto seri dentro la città, e ripulire la città dai nazisti richiederà l’uso di un’importante forza russa. Sembra che queste forze necessarie siano ora ai loro posti intorno la città (ad eccezione del sud).
Pensatela così: la linea del fronte (linea di contatto) è molto lunga e gli ucraini, nel contesto attuale, non hanno le forze necessarie neanche per provare a tenerne alcun tratto.
Tuttavia, vi ricordate a quanto ammontavano le forze russe dispiegate lungo i confini ucraini, circa centomila soldati o giù di lì? Ora sembra che non ci siano abbastanza forze russe per sfruttare pienamente l’avanzata russa degli ultimi dieci giorni. In alternativa, possiamo dire che la forza russa è grande abbastanza, ma che ora deve repentinamente aumentare la sua potenza di fuoco per sviluppare ulteriormente le operazioni.
Per tutti questi motivi, ecco cosa suppongo sia in preparazione:
- Se la delegazione ucraina acconsente alla resa, le cose possono essere risolte con il minor numero di morti e sofferenze inutili. Tuttavia, l’Occidente non permetterà agli ucraini di arrendersi, e quegli ucraini che potrebbero accettare di parlamentare si uccideranno da soli (sta succedendo in tutto il Banderastan in questo momento).
- Dopo aver ricevuto un rifiuto ucraino, credo che la Russia introdurrà più forze e inizierà a ripulire i calderoni (o quelli “presto pronti”) di Mariupol e Odessa.
- In almeno un caso (nei pressi di Voznesensk) un contrattacco ucraino ha sfondato le linee difensive russe. Ciò dimostra che le linee russe si stanno assottigliando in conseguenza dei loro stessi successi, e ciò consente quindi alle forze naziste di organizzare con successo contrattacchi.
- È anche abbastanza chiaro che gli USA/NATO stanno offrendo agli ucraini il loro pieno supporto di ricognizione/intelligence, e che mentre le loro reti e i loro posti di comando sono scomparsi, gli USA/NATO continuano a sostenere le operazioni dell’Ucraina.
Per tutti questi motivi, e in mancanza di una sorta di cessate il fuoco, i prossimi 7-10 giorni dovrebbero vedere un forte aumento delle operazioni russe non solo in aria e a terra, ma anche in mare, dove sarà impegnata la Flotta del Mar Nero per proteggere la linea costiera ucraina. I russi potrebbero anche dover fare qualcosa per il supporto di intelligence/ricognizione della NATO alle forze ucraine, apertamente o con un minimo di plausibile negabilità.
Il che fa sorgere una domanda: fino a che punto sono disposti a spingersi ad ovest i russi?
Non lo so. Ma so che, durante il suo discorso di ieri, Putin ha indicato che “solo” sostenere e difendere l’LDNR non sarebbe stato sufficiente, perché le forze ucraine nel Donbass avrebbero ricevuto un flusso costante di sostegno dall’Occidente.
Quindi lo Stato Maggiore russo ha deciso che doveva prima fare due cose: 1) distruggere le infrastrutture di difesa ucraine e 2) circondare le forze ucronaziste nel Donbass con un movimento di avvolgimento/tenaglia da sud e nord. Sto ancora aspettando una conferma che questo calderone a livello operativo sia bloccato, ma nessuno (che io sappia) ha prodotto mappe recenti per oggi. Tuttavia, penso che possiamo tranquillamente presumere che il calderone sarà bloccato molto presto (o che è già stato bloccato).
Tuttavia, le principali (relativamente parlando) concentrazioni di forze ucraine si sono trincerate e sono pronte per lunghe operazioni di combattimento urbano almeno nelle seguenti città: Odessa, Dnipro e Kiev. L’esercito russo potrebbe sfrattare i nazisti da queste città? Sì, Mariupol viene ripulita mentre parliamo, ma solo a un costo umano elevato (per tutte le parti) e portando più potenza di fuoco (a terra e in aria).
La mia ipotesi è che i russi abbiano deciso di liberare prima l’intero fronte sud. Le forze russe sono già tra Nikolaev e Odessa e, secondo quanto riferito, la flotta del Mar Nero ha condotto attacchi a sud-ovest di Odessa. In questo momento la Flotta del Mar Nero sta facendo arrovellare gli ucraini sul se ci sarà un assalto anfibio e se sì, dove.
Non sono un profeta, ma mettere al sicuro una testa di ponte a sud-ovest di Odessa, per poi far sbarcare una forza d’assalto anfibia e sviluppare tutto da lì mi sembra un’idea ragionevole.
Una volta che sia Odessa sia Nikolaev saranno state prese o, almeno, solidamente circondate, la Russia potrà liberare più forze per spostarsi a nord. Allo stesso modo, non appena il calderone operativo nel Donbass sarà bloccato, anche questo libererà più forze per poi spostarsi a ovest. Se questo avrà successo, la Russia avrà creato un calderone strategico che comprenderà l’intera Ucraina a ovest della linea Vinnitsa-Zhitomir.
Se ciò non avesse successo e i russi perdessero il ritmo, l’unica soluzione rimasta sarà aumentare notevolmente l’intensità dell’intera operazione. Penso che questo fosse esattamente ciò che aveva in mente Putin quando ha detto “Se i leader dell’Ucraina continuano a fare quello che stanno facendo, verrà messo in questione il futuro dell’Ucraina come Stato, e sarà tutta colpa loro”.
Quindi, per riassumere il tutto:
- La Russia preferirebbe porre fine a questa guerra al tavolo dei negoziati
- L’Occidente vuole combattere la Russia fino all’ultimo ucraino
- e gli ucraini… In realtà, non ho idea di cosa stiano combinando, cosa sperano ancora, cosa capiscono o no, ma la cosa migliore che potrebbero fare sarebbe insorgere contro i nazisti, disarmarli e dichiarare le loro città aperte. O quello, oppure emigrare.
Questo è un pensiero totalmente deprimente, ma non vedo altra opzione per la Russia se non girare la “manopola del dolore” sia sugli ucraini che sull’Occidente, e vedere se a quel punto sono disposti a fermare questa guerra.
In caso contrario, alzarlo di nuovo e poi ripetere tutte le volte necessarie fino a quando 1) l’Occidente capitola o 2) l’Ucraina viene disarmata e denazificata unilateralmente dalla Russia.
Ecco anche ciò che è fondamentale capire:
La Russia era disposta, quando costretta, ad intervenire in Ucraina. Se costretta, la Russia affronterà qualsiasi paese, incluso qualsiasi paese membro della NATO, che assisterà militarmente gli ucraini. Se costretta, la Russia combatterà insieme anche tutta la NATO e gli USA e, se costretta, utilizzerà tutte le sue armi, comprese quelle nucleari. E se questo significa che l’intero pianeta verrà bombardato, allora, come ha detto Putin, “non abbiamo bisogno di un pianeta senza la Russia”. Tutto questo per dire che la Russia non sta bluffando, Putin non si tirerà indietro, e che non c’è prezzo che la Russia non sarebbe disposta a pagare per prevalere in questa guerra esistenziale.
La Russia non si fermerà finché la sua esistenza non sarà resa sicura
E l’Occidente?
Credo che l’Occidente abbia una “politica da furbone”: combattiamo fino all’ultimo ucraino, e facciamo in modo che tanti Negri della Steppa e Negri della Neve si uccidano a vicenda, ma poi ci fermiamo poco prima della guerra nucleare con la Russia.
Domanda: vi fidate dei geni al potere in Occidente per camminare con successo su questa corda tesa?
Io, di sicuro, no.
Traete le vostre conclusioni.
The Saker
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Articolo di The Saker pubblicato su The Saker il 6 marzo 2022
Traduzione in italiano di Raffaele Ucci e Fabio_san per SakerItalia
[le note in questo formato sono dei traduttori]
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–,avevo letto in precedenti segnalazioni che gli ucraini ,in qualche zona, avevano o avrebbero respinto le forze Russe Federazione(RF) e questo mi pareva assai strano, pericoloso o, (da non escludere), un fermarsi e retrocedere per allungare la linea degli ucraini,per rovesciarli quando si sentissero sicuri di avercela fatta, tenendo conto che si tratta di una tattica tipica ,fin dall’antichità , delle popolazioni che stanziavano in questi territori. Insomma mordi e arretra che servì agli eserciti russi nel 1812 a fare il mazzo al piccolo generale corso(Bonaparte).
Rimane da chiarire se il controllo dei cieli è effettivo ma parziale e non totale.
Il controllo totale dovrebbe favorire l’utilizzo delle risorse umane(da proteggere e non da mandarle al massacro),considerando che non siamo più all’epoca di Stalin.
In buona sostanza non è una passeggiata ma fra una decina di gg. potrebbero rovesciarsi le piogge che potrebbero favorire gli assedianti dei calderoni, incoraggiando gli ucraini ,in grado di fuggire ,quando le vie di fuga siano o saranno un pantano denso di fango.
Intanto ,gli occidentali stanno in cattedra e dirigono le manovre degli ucraini e questo solo fatto sarà molto utile ai russi per valutare quanto siano evoluti gli alti comandi Nato che stanno imparando che le guerre con gli straccioni sono finite e dovranno nel futuro sperimentare che la tecnologia non basterà per farli vincere.
mi sembra che il controllo dei cieli sia effettivo come no-fly-zone, ma gli ucraini hanno ancora sistemi missilistici a terra in grado di abbattere gli aerei russi
che dire…..tempi interessanti ci attendono, per quanto riguarda l’Italia non c’è problema: è quasi ora di cambiare alleato in corso d’opera…..non l’avessimo mai fatto
La conclusione, molto amara, qui da noi, paese interamente occupato dagli statunitoidi-nato e retto da collaborazionisti, è che se “non abbiamo bisogno di un pianeta senza la Russia”, il pianeta potrà fare a meno dell’Italia, senza che nessuno si accorga …
I draghi, i di maio, i letta e i salvini andrebbero immediatamente giustiziati con un processo stile Ceaușescu, ma ciò non accadrà e se si arriverà allo scontro nucleare l’Italia sarà coinvolta nella distruzione (100 basi usa-nato!), nonostante i buffoni “sinistroidi-massimalisti”(!) starnazzino “niente puntin e niente nato” … Il niente Putin glielo hanno già concesso, ma il niente nato non si verificherà mai e questi ratti di fogna lo sanno bene.
Cari saluti
il DPR ha riferito che I MILITANTI AZOV (filonazisti) STANNO MINANDO gli edifici residenziali nel centro di Mariupol
https://russian.rt.com/ussr/news/972081-mariupol-doma-minirovanie
Come specificato, i militanti hanno piantato a caso circa 10 mila mine.
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https://russian.rt.com/ussr/news/971682-mariupol-azov-vzryv
“Solo pochi minuti fa, i militanti di Azov hanno fatto esplodere un ordigno esplosivo piantato in precedenza”, ha detto a Pushilin RIA Novosti.
Come risultato dell’esplosione, una casa è crollata all’indirizzo: Meotida Boulevard, 15/20.
Secondo lui, fino a 200 persone rimangono sotto le macerie al momento nel seminterrato, la maggior parte delle quali donne e bambini.
Il Tempo di Roma informa del previsto colpo di stato di Shoigu contro Putin che sta per arrestarlo e giudicarlo per Alto Tradimento.
Che dire…?
Il mio vecchio prof. che era pure parroco avrebbe risposto:
Non c’è più religione!
Sì, i media italiani e occidentali, non passa giorno che diano notizie volte a scoraggiare le truppe russe impegnate al fronte e al contempo illudere quelle ucraine che, fatto fuori Putin, il gioco è fatto.
_ i servizi segreti russi vogliono disfarsi di Putin( ma chi glielo avranno riferito ai giornali il piano segreto per deporre il Presidente che certamente ha i suoi informatori?
Poi, qui in Italia decine di manifestanti in piazza contro il governo sono cosa risibile da nascondere alle TV mentre qualche migliaia di manifestanti a Mosca significherebbe che Putin sta preparando la fuga?
I giornali e TV che pompano notizie per intimorire il popolo non sanno che saranno i primi a sparire quando cambierà il vento politico a livello europeo?
Corea del Sud ha ottenuto da USA esenzione da obbligo di sanzioni.
Il parco macchine russo è di 90 mil. autoveicoli…
Europei non possono vendere ai Russi, a chi venderanno?
I Russi non comprerenno marchi europei… ma Sudcoreani e cinesi sì.
Idem per l’esportazione agroalimentare italiana apprezzatissima lì…
Poi la storia, che penso tutti conoscano, dei 530 aerei passeggeri in leasing rimasti in Russia…
Le società proprietarie inglesi non possono riprenderseli, devono pagare le rate mensili, non hanno i soldi… stanno fallendo e conoro le company di assicirazione!
Stamattina litigio nell’alimentari sotto casa fra il proprietario e il rappresentante di Barilla… um kg. di pasta a 1,20, Divella ha sospeso la produzione per mancanza di materia prima…
Garbatamente dico che le sanzioni sono un boomerang… spiego che Russia da anni è il primo produttore ed esportatore di grano, il secondo fi carne… il rappresentante dice… infatti le sanzioni le paghiamo noi, i Russi non si danneggiano.
Dentro di me pensavo… allora la gwnte incomincia a riflettere!
Per quanto riguarda la disinformazione e le operazioni psicologiche occidentaloidi-europoidi, segnalo che esite addirittura un sito riguardante la “propaganda russa” (e non solo) nello spazio europoide/ eurolager:
https://euvsdisinfo.eu/
EUvsDIDINFO(!)
Cioè, loro sono maestri nella disinformazione, nell’alterazione della realtà, nelle psyop e accusano la Russia di fare disinformazione, nonché accusano fantomatici movimenti secessionisti nella ue!
Costoro raccolgono informazioni per “mappare” i siti e altro nemici dell’occidente a guida statunitoise!
Si tratta di una sorta di schedatura …
Cari saluti
Se mai il progetto antiumano e anticristico postumanista, partorito dall’occidente e portato avanti con il nome di nuovo ordine mondiale ( che prevede il controllo biosecuritario di ogni individuo anche dall’interno del corpo, l’eugenetica, lo spopolamento, il post-trans-umanesimo ovvero il regno dell’anticristo) dovesse avere la meglio, noi cristiani fratelli dei cristiani ortodossi Russi, preghiamo le autorità della mitica Federazione Russa di non pensarci due volte, se fosse necessario, ovvero se l’esistenza della Russia ( unico vero baluardo contro le barbarie occidentaloidi, oggi apertamente sataniche) fosse resa impossibile dalle azioni terroristiche dell’occidente, di scatenare l’inferno atomico su tutto l’occidente, anche e soprattutto con armi al cobalto, noi ci ritroveremmo in paradiso, mentre satana non potrebbe più regnare sul pianeta Terra. La Russia non auspica la distruzione dell’occidente ( che l’occidente si autogoverni come meglio creda, ma che non imponga le sue scelte al resto del mondo) ma se l’occidente satanico proverà a distruggere la Russia essa risponderà con una forza diametralmente opposta e che lo faccia per pietà cristiana! La Russia è per la pace e la convivenza tra le varie civiltà e lo ha dimostrato pazientando ben otto anni prima di intervenire in ukraina dove la popolazione russofona era ed è terroristicamente sotto attacco di un regime nazista.
Un pò è aumentata la pressione militare e… miracolo!
Zel pronto al compromesso!
Tz… tz… quando si dice che le buone maniere aprono tutte le porte…
Un paio di bastonate in testa in più e… miracolo!
Ma in fondo siamo fratelli!
erano anni che mi domandavo perchè la Russia non reagiva, ora ho capito che si stava preparando per far fronte alla reazione della belva prossima all’implosione.
Il fatto è che in occidente stiamo vivendo l’inferno in terra e la maggior parte della popolazione non riesce a rendersene conto
…e cmq, quella del capo nazi catturato travestito con una pelliccia da donna per tentare di sfuggire è un top!
…e così Mustafà consente arruolamento e invio in Ucraina di volontari dalla Siria…
Fa venire in mente quel simpatico detto…
Chi trova un amico trova un tesoro…
ma quando l’amico vede il tesoro…
perdi l’amico, …e pure il tesoro!
FRANÇAIS
Il piano strategico degli Stati uniti contro la Russia è stato ela-borato tre anni fa dalla Rand Corporation [1]. La Rand Corporation, il cui quartier generale ha sede a Washington, è «una organizzazione globale di ricerca che sviluppa soluzioni per le sfide politiche»: ha un esercito di 1.800 ricercatori e altri specialisti reclutati da 50 paesi, che parlano 75 lingue, distri-buiti in uffici e altre sedi in Nord America, Europa, Australia e Golfo Persico. Personale statunitense della Rand vive e lavora in oltre 25 paesi. La Rand Corporation, che si autodefinisce «organizzazione nonprofit e nonpartisan», è ufficialmente fi-nanziata dal Pentagono, dall’Esercito e l’Aeronautica Usa, dal-le Agenzie di sicurezza nazionale (Cia e altre), da agenzie di altri paesi e potenti organizzazioni non-governative.
La Rand Corp. si vanta di aver contribuito a elaborare la stra-tegia che permise agli Stati uniti di uscire vincitori dalla guerra fredda, costringendo l’Unione Sovietica a consumare le pro-prie risorse nell’estenuante confronto militare. A questo mo-dello si è ispirato il nuovo piano elaborato nel 2019: «Overextending and Unbalancing Russia» [2], ossia costringere l’avversario a estendersi eccessivamente per sbilanciarlo e ab-batterlo. Queste sono le principali direttrici di attacco tracciate nel piano della Rand, su cui gli Stati Uniti si sono effettiva-mente mossi negli ultimi anni.
Anzitutto – stabilisce il piano – si deve attaccare la Russia sul lato più vulnerabile, quello della sua economia fortemente di-pendente dall’export di gas e petrolio: a tale scopo vanno usate le sanzioni commerciali e finanziarie e, allo stesso tempo, si deve far sì che l’Europa diminuisca l’importazione di gas natu-rale russo, sostituendolo con gas naturale liquefatto statuniten-se. In campo ideologico e informativo, occorre incoraggiare le proteste interne e allo stesso tempo minare l’immagine della Russia all’esterno. In campo militare si deve operare perché i paesi europei della Nato accrescano le proprie forze in funzio-ne anti-Russia. Gli Usa possono avere alte probabilità di suc-cesso e alti benefici, con rischi moderati, investendo maggior-mente in bombardieri strategici e missili da attacco a lungo raggio diretti contro la Russia. Schierare in Europa nuovi mis-sili nucleari a raggio intermedio puntati sulla Russia assicura loro alte probabilità di successo, ma comporta anche alti rischi. Calibrando ogni opzione per ottenere l’effetto desiderato – conclude la Rand – la Russia finirà col pagare il prezzo più alto nel confronto con gli Usa, ma questi e i loro alleati dovranno investire grosse risorse sottraendole ad altri scopi.
Nel quadro di tale strategia – prevedeva nel 2019 il piano della Rand Corporation – «fornire aiuti letali all’Ucraina sfrutterebbe il maggiore punto di vulnerabilità esterna della Russia, ma qualsiasi aumento delle armi e della consulenza militare fornite dagli Usa all’Ucraina dovrebbe essere attentamente calibrato per aumentare i costi per la Russia senza provocare un conflitto molto più ampio in cui la Russia, a causa della vicinanza, avrebbe vantaggi significativi». È proprio qui – in quello che la Rand Corporation definiva «il maggiore punto di vulnerabilità esterna della Russia», sfruttabile armando l’Ucraina in modo «calibrato per aumentare i costi per la Russia senza provocare un conflitto molto più ampio» – che è avvenuta la rottura. Stretta nella morsa politica, economica e militare che Usa e Nato serravano sempre più, ignorando i ripetuti avvertimenti e le proposte di trattativa da parte di Mosca, la Russia ha reagito con l’operazione militare che ha distrutto in Ucraina oltre 2.000 strutture militari realizzate e controllate in realtà non dai gover-nanti di Kiev ma dai comandi Usa.Nato. L’articolo che tre anni fa riportava il piano della Rand Corporation terminava con queste parole: «Le opzioni previste dal piano sono in realtà solo varianti della stessa strategia di guerra, il cui prezzo in termini di sacrifici e rischi viene pagato da tutti noi». Lo stiamo pagando ora noi popoli europei, e lo pagheremo sempre più caro, se continueremo ad essere pedine sacrificabili nella stra-tegia Usa-Nato.
Manlio Dinucci
Fonte
Il Manifesto (Italia)