Questo editoriale vuole smontare fin dall’inizio la concezione che in Ucraina la Russia si è impantanata, che l’operazione speciale stia andando male, o che ci siano dubbi all’interno delle forze armate russe.
Dico ciò semplicemente perché sono settimane che ho a che fare con queste voci. Tutto materiale proveniente dalle “nostre” fonti mediatiche. Se non erano credibili ieri per mille ragioni, perchè credere loro oggi? Questo mi sfugge, ma va a braccetto con mille altri problemi dei nostri giorni.
Nei mesi precedenti l’operazione abbiamo potuto assistere all’arrivo ai confini russi di una quantità di mezzi incredibile, paragonabile solo all’impegno americano durante Desert Storm (operazione che è cominciata nell’agosto del 1990 e finita nel febbraio del 1991, l’operazione è durata 7 mesi!). Che qualcosa di serio stesse per capitare era ovvio, mancavano solo la data e l’ora. C’è sicuramente una battaglia di cifre sul numero di unità utilizzate in questa missione, che copre un’area grande tre volte l’Italia. Eppure le stime danno un impiego che va dal 10% al 30% dei numeri totali. Numeri che non conosciamo, che non possiamo conoscere, e che anche se li conoscessimo non potremmo certo raccontare in giro. Il vero punto della questione è che il vero dispositivo militare è intatto e pronto ai confini.
Ciò che si sta aggirando in Donbass e in Ucraina dell’Est e del Nord è un dispositivo altamente funzionale atto a smilitarizzare l’Ucraina e il suo esercito. Compito che l’Occidente non ha mai neanche osato intraprendere contro i suoi nemici, se non da decine di chilometri di distanza, con migliaia di bombe guidate e totale noncuranza per i civili. Chi ha seguito il nostro canale Telegram o le mie conversazioni con Stefano Orsi dovrebbe aver capito ormai che l’intento non è spianare le città ucraine, è liberarle. Ed è per questo che vediamo le forze russe andare casa per casa. E’ per questo che ogni città riconquistata gode di uno scudo antiaereo capace di proteggerla da attacchi continui con missili balistici.
L’esercito ucraino è armato con oltre 750 missili Tochka-U, non si conosce l’esatto numero dei dispositivi di lancio, in queste ore saranno in corso le ricerche di tali sistemi, ma il solo fatto che vengano abbattuti dimostra la determinazione russa a non causare perdite civili.
Sempre a disposizione di battaglioni nazisti ci sono migliaia di dispositivi antiaerei (manpad) e un numero decisamente superiore di armi anticarro, provenienti da più nazioni, europee e non. Alcuni di questi giocattoli sono scaduti tempo fa, alcuni si rompono in mano come degli RPG di produzione occidentale, oppure altri funzionano perfettamente e causano danni e vittime. Invece che criticare le forze armate russe per quanto sta succedendo io criticherei chi invia questi “aiuti” in teatri di guerra. Se l’intento è fare meno vittime, perché armare chiunque e renderlo un legittimo bersaglio? I nostri politici dovrebbero andare di persona in prima linea a vedere come va la guerra con i loro occhi, invece che basarsi sulle informazioni di qualche influencer di TikTok. Inoltre vorrei sottolineare come non si trovino denari nelle borse del governo quando serve sostenere la sanità o l’educazione a casa nostra, ma per l’Ucraina si trovano milioni di euro in pochi giorni. A chi vadano o come siano poi impiegati questi soldi resta un mistero a cui non sappiamo dare risposta.
L’evacuazione di Mariupol continua sotto il fuoco incessante e i combattimenti con i nazionalisti asserragliati. A giudicare dai video si sta veramente procedendo casa per casa, in un ambiente urbano che rende il combattimento un vero inferno. Eppure a giudicare dagli sviluppi i successi non mancano, e i tempi per la caduta della città si stringono. Gran parte della nostra logica ruota attorno alla mancanza di rifornimenti alla parte ucraina e sempre meno scudi umani di cui disporre. Esauriti gli uni, gli altri o entrambi ci troveremo con una resa di massa o una fine simile a quella dell’aeroporto di Donetsk. Eroicamente inutile, ma l’unica via d’uscita per molti che hanno dedicato la vita a tatuaggi nazisti, fiaccolate, torture, crimini di guerra e tanto altro. L’ordine finale per l’insediamento nemico di Mariupol è giunto qualche sera fa, abbandonare la città come si poteva, fingendosi civili. Peccato che la città sia completamente circondata, e che non ci sia modo di lasciarla. Ad ogni varco la polizia russa esamina i civili, e tra loro trovano costantemente militanti e soldati. Un ordine tardivo quindi che ricorda quelli insensati del Reich in ritirata. I nostri media chiaramente non vedono niente di tutto questo, e continuano ad incensare i combattenti nazionalisti con svastiche trattandoli da eroi. Una scena disgustosa che fa da parodia ai discorsi di Goebbels.
A Kharkov non si contano più i bombardamenti e le battaglie attorno alla città. E’ una città la cui periferia è prevalentemente industriale, migliaia di tunnel sotterranei, condotte, muri di cemento e ostacoli ad ogni metro. La violenza degli scontri suggerisce che gli ucraini stiano tentando di uscire dalla città, o occuparne zone strategicamente difendibili. Nonostante gli sforzi anche questa città è circondata, e l’unico corridoio per uscirne dovrebbe essere la ferrovia. A questo punto non sappiamo se la linea è ancora operativa, se i binari sono stati sabotati (tattica ucraina degli ultimi giorni) o se ci sono altre variabili in corso. Tuttavia sappiamo che anche in questo caso il rifornimento alle unità circondate è pressoché impossibile.
Queste sono due città che stanno attualmente subendo un “assedio di velluto”, dove la vita dei civili è una priorità, e le forze impiegate per liberare la città sono minime. Se le scene che vediamo ogni giorno sul nostro canale Telegram e dalle nostre fonti è un lavoro di “velluto”, forse potreste farvi un’idea di come sarebbe se si togliessero i guanti. Eppure molti generali da scrivania tendono a dimenticare quanto lavoro ci sia dietro a tutto ciò che sta succedendo oggi. Molti scordano che quei nazisti armati fino ai denti dai nostri governi erano la “punta di lancia” della NATO, erano le forze più addestrate e più competenti dopo anni di scontri in Europa, e sono state spazzate via come grissini. Chi lamenta le perdite ha perso il quadro più grande della situazione.
Sono giorni che si vedono sempre più raramente video di colonne russe attaccate o addirittura settimane se si parla di attacchi di droni Bayraktar. Oggi la No-Fly-Zone è stata prevalentemente creata dai russi che gestiscono lo spazio aereo sempre più a loro piacimento: ora lo spazio aereo è occupato da droni della Federazione e aerei d’attacco.
Abbiamo visto come due città siano state poste sotto assedio e il lavoro di liberazione sia già cominciato, ma cosa succede ad Odessa? La situazione pare essere molto più complicata, visto che tutte le operazioni sono state rimandate. Le vere ragioni ci sono oscure ma i dati ci mostrano una grande quantità di carri nascosta in città, miliziani trincerati, mine sulle spiagge che esplodono con il semplice moto ondoso, mine in acqua che proteggono la baia e una determinazione particolare a non abbandonare la zona. Non sappiamo cosa aspetta la città, forse un dialogo tra l’amministrazione e la Federazione, ma dubito possano consegnarla senza battersi, visto il dispiegamento. Dalle ultime notizie il sindaco di Odessa, un militare recentemente appuntato da Zelensky, ha espresso il desiderio di resistere e combattere fino alla fine. Vedremo.
Sempre nei giorni passati abbiamo notato come alcuni elicotteri siano stati colpiti davanti al terminal di Kherson. L’aeroporto è stato completamente abbandonato e tutti i mezzi trasferiti altrove per precauzione. Altre immagini che abbiamo visto ma non abbiamo pubblicato per tentare di capire se si trattasse di propaganda o meno, mostravano un T-90 e un sistema antiaereo Tor russi caduti vittima di mine. Questo è un capitolo che andrebbe esaminato a fondo, ma ci sono pochi dati su internet al momento per fare stime. L’uso massiccio di mine può provocare una parte dei ritardi che abbiamo visto negli ultimi tempi, anche solo per trovare strade alternative o bonificare le uniche a disposizione.
Tenendo in mente lo scopo di “salvare quante più vite innocenti possibile”, questa operazione militare sarà sostanzialmente diversa da Desert Storm o da qualsiasi operazione della NATO abbiamo visto in precedenza, dove dal cielo cadevano bombe “intelligenti” che puntualmente uccidevano civili innocenti. Qua non si cercano “armi di distruzione di massa” che non esistono, qua i laboratori c’erano eccome, le prove cominciano ad essere esposte. Si cercherà un quadro legale per procedere, e la lentezza la posso imputare anche a questo dettaglio per niente insignificante. Nei giorni scorsi ho sovrapposto le mappe dei laboratori conosciuti a quella dell’avanzata russa in Ucraina. Molti laboratori sono già sotto controllo russo, ed è solo questione di tempo prima che qualche prova venga a galla e sia usata nelle sedi appropriate.
Cosa accadrà nella parte occidentale dell’Ucraina rimane un mistero, i piani devono essere in costante evoluzione. Al momento ipotizzo che la questione più importante, dopo aver messo in sicurezza lo spazio aereo, sia mettere a tacere i missili balistici di cui dispongono le forze armate ucraine.
Per quanto riguarda i confini con la Bielorussia e le varie città dell’Est come Sumy, sono ancora presenti sacche di nazionalisti agguerriti che resistono ed evidentemente riescono ad approvvigionarsi di munizioni abbastanza facilmente, forse per la presenza di depositi nascosti in precedenza. Tuttavia non sembrano esserci grandi movimenti, sia da questo fronte che da quello più a sud Est.
Molti commenti sui siti istituzionali mi confortano: il popolo italiano sembra molto ostile all’idea di sostenere l’Ucraina, nonostante gli spassionati tentativi dei nostri ministri per far entrare un paese che non esiste più all’interno di un’Unione Europea che non fa altro che divorare i suoi figli. L’idea di per sé è già ridicola solo per ciò che abbiamo fatto a nazioni come la Grecia: potete immaginarvi cosa saremmo in grado di fare all’Ucraina (senza contare quello che abbiamo già fatto per attrarla nella nostra fetida orbita), ma il vero problema è che l’Ucraina pre-2014 era qualcosa, quella di oggi non assomiglia neanche lontanamente a com’era prima. E se i nostri ministri desiderano tanto la guerra, che vadano loro stessi, che mandino i loro figli, o che siano i loro sostenitori a combatterla. Noi che la Russia l’amiamo e la rispettiamo non vogliamo avere nulla a che fare con quello che sta succedendo nelle anticamere dei nostri governi, perché è chiaro ormai che le decisioni intraprese non rappresentano affatto il volere della popolazione. Certo, una parte ancora resiste con l’idea di un Putin malvagio e arrivista, di una Russia che era bella prima ma ora non rappresenta più i valori che si erano messi in testa da piccini. Per alcuni era semplicemente un sogno, e dare la responsabilità di tutto a Putin per quanto sembri la strada più breve e migliore è in realtà di una banalità incredibile. Come accusarlo dei rincari del gas o della benzina solo per fare un esempio.
La Russia è anche questa che vediamo oggi, è un orso che reagisce, ed è dannatamente bella vederla rispondere dopo anni di angherie e soprusi contro il popolo russo. Alcuni preferivano vederla subire supina in silenzio: ebbene come dicevo nell’ultimo editoriale, il nuovo mondo cominciava a fine febbraio di quest’anno. Ci sarebbero state molte sorprese, molte novità, soprattutto per chi non si aspettava questa risposta.
Tutti noi dai nostri divani avremmo voluto un’operazione rapida, efficace e la conquista immediata e indolore. Dispiace rovinare i sogni di molti, ma questa non è mai stata una possibilità. Non contro un esercito come quello che stanno fronteggiando. E per carità, tenete a mente i numeri di truppe impiegati in questo momento, il livello di addestramento che stanno conseguendo in condizioni di reale guerra moderna. Questa esperienza non ha prezzo, anche se ci sono perdite. Vedo l’Ucraina come un enorme campo d’addestramento, finita questa esperienza se ce ne saranno altre e, non ne dubito, saranno pronti a rispondere adeguatamente.
Questa volta senza guanti, perché non ci saranno russofoni dall’altra parte della barricata ma solo russofobi.
Tornerò presto ad occuparmi di altre situazioni interessanti come quella canadese, dove il Primo Ministro è sempre in sella, e la rabbia della gente sembra essere stata soppressa con successo, anche se tra il popolo il malcontento continua più forte che mai. La credibilità del governo e dei governi occidentali in genere è ormai al minimo storico. Questa tuttavia è una storia per un altro giorno.
Editoriale a cura di Sascha Picciotto
noi occidentali annichiliti da governi criminali, mai tutelati, MAI CURATI e soprattutto vedendo i deboli soccombere sotto i colpi di politici infinitamente corrotti e criminali stiamo vedendo rinascere la speranza che il mondo libero (russia, cina, iran, venezuela, india e molti altri paesi ancora sovrani a casa propria) ci aiutino finalmente in qualche modo….. però è triste…. molto triste vedere che la maggioranza non capisce, non si rende conto, mentre tutto sta disfacendosi
Se la parte della popolazione italiana che non ha capito che quelli che l’ hanno seviziata (e continuano..)
coi vaccini sono gli stessi che usano l’Ucraina per propri fini, allora è giusto che si estingua.
Grazie! L’articolo trasmette a noi l’equilibrio sereno dell’autore.
Mi sento informato meglio.
Mi tranquillizza l’equilibrio del pensiero e dello stile… un esempio per i bavosi deliranti su alte poltrone istituzionali e per colleghi dei media che vogliono proprio il sangue!
Ma se questo equilibrio, tradizionale e consueto nella politica italiana fino agli anni 80, ci sarebbero stati 14.000 morti nel Donbass, 100.000 profughi, la rinascita pubblica della svastica “in Europa”?
Ci sarebbe la crisi planetaria di commercio ed economia?
Gran bell’articolo….sottoscrivo pienamente la parte riguardante il popolo italiano….tanti sono con la Russia…certo, non tutti.
Vedo qualche grosso problema all’orizzonte … la proganda statunitoide-occidentaloide infuria, il banchiere/ boia atlantista draghi approfitta per demolire con le sanzioni l’economia italiana, per inviare armi a kiev, per fare guerra economica suicida alla Russia, obbedendo agli ordini dei suoi padroni sopranazionali, che l’hanno inviato in Italia.
Credo che i russi si debbano rendere conto – per loro stessi, ma anche per noi, prigionieri degli atlantisti – che devono accelerare l’operazione militare speciale di “bonifica” dell’ukraina e di liberazione del sud e del Donbass …
Se l’operazione russa si protrarrà a lungo, non so cosa potrà succedererci, tenendo anche conto che gli statunitoidi impediranno qualsiasi accordo e cessate il fuoco.
Non è escluso che se giudicheranno la Russia indebolita i criminali usa-nato potrebbero trascinarci in un’avventura militare contro i russi e allora non si tratterà soltanto di disastro economico e sociale.
Cari saluti
Il Min. Difesa russo ha annunciato che Izyul è caduta completamente in mano russa.
Izjum
La guerra asimmetrica… quella moderata e gentile russa, quella normale, e aggiungo… “giusta”, senza misure ucraina.
Kissinger su Vietnam: perdere con moderazione o vincere con moderazione non placa un nemico determinato, …aggiungo io, normalmente determinato, dalla bava rabbiosa del combattimento e della vendetta.
Putin gentiluomo in una taverna di delinquenti senza scrupoli di periferia…
Vivo nel sud itaglia… al bar, alla posta, tutti i delinquenti sono per l’America… parlano di Putin come loro ‘ndranghetisti con anelli e catene d’oro parlano dei Carabinieri…
Il sig Letta, che è il referente “capitan futuro” sul quale ha scommesso il Deep State atlantista da wuando onsegnava a Parigi si è scelto davvero ottimi compagni di viaggio… oltre agli svastiki.
Uhè, comblimenda paisà!
Grazie! Non mi perdo mai le tue conversazioni con Stefano Orsi.
Grazie mille Cristina!
Segnali positivi. Oggi il Papa ha dato indirettamente del “pazzo” a Draghi che ha annunciato l’aumento al 2% del Pil per riarmare l’Italia..e intanto un sondaggio di Pagnoncelli mostra che gli italiani non vogliono in maggioranza lo scontro e la guerra alla Russia…
( e allora non comprendo perché il mio messaggio sul Papa disallineato sulla propaganda anti Russia del 12 marzo non mi è stato pubblicato..)
grande articolo, concordo pienamente con tutto quello che hai scritto, aggiungo anche che, io vivo a Torino, la stragrande maggioranza è contro gli aiuti militari all’Ucraina.Io personalmente sostengo all’unisono le azioni effettute dalla Russia e dal popolo russo per liberare i cittadini ucraini dal giogo dei nazzifascisti
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A quando il prossimo Sitrep? Si batte la fiacca? 🙂
(scherzo, eh! ma ci manca!)
Non ho sentito Stefano questa settimana, probabilmente non mancheremo la prossima!
Avrà l’opportunità di raccontarci com’è caduta Mariupol, com’è stata presa la città e sposteremo l’attenzione verso Kharkov o altre mete, vedremo dove ci porterà 😉
Invece riguarda al presunto affondamento della nave da trasporto russa, bombardata mentre era all’ancora?
Si tratta di una vecchia nave russa anfibia classe Alligator, era all’ancora da giorni. E’ stato realizzato un servizio da Murad Gadziev per RT dove mostrava chiaramente lo sbarco di tutti i mezzi trasportati, erano IFV BTR.
La nave è armata e ha un deposito munizioni tutto suo. Ha i razzi di un BM-21 Grad su un telaio navale invece che su camion, ha 3 SAM antiaerei e numerose antiaeree. Le esplosioni secondarie che abbiamo visto sono probabilmente relative a quel carico.
NON sappiamo se si sia trattato di un missile, non c’è alcuna prova che sia così. C’è anzi il dubbio che ci sia stato un errore a bordo, un incidente o un tentativo di sabotaggio ucraino. Dalle immagini l’area in fiamme inizialmente comprendeva sia i depositi di carburante sul molo che la nave. Il fumo nero è dovuto alla combustione del carburante ed è probabile che continuerà a bruciare per altre ore.
Ci sono alcune immagini che ci stanno arrivando in queste ore di possibili fiamme che si sono spostate dal molo alla nave, escludendo interventi ucraini. E’ sicuramente troppo presto per giungere ad una conclusione ma è il momento giusto per fare indagini. Al momento la vecchia nave è avvolta dalle fiamme e risulta parzialmente sommersa, brucerà per tutta la notte. E’ quindi irrecuperabile.
Grazie.
Del resto anche gli americani hanno perso una loro nave da sbarco, bruciata in porto per un incidente mentre era in manutenzione.
Qui interessantissima cronaca di guerra da Mariupol.
https://lenta.ru/articles/2022/03/24/batalion_vostok/
,mentre sul fronte ucraino la Russia sta portando avanti, nei tempi previsti( non è mai stata una guerra lampo né poteva esserlo, sebbene i media occidentali amino ricamarci sopra per fini di propaganda, un conflitto interno ,meno rumoroso ma in corso di esecuzione, sembra avere fatto delle vittime: un certo Cyubais si trasferito in Turchia e la Nabiullina che ar stata appena riconfermata nel suo posto di Capo della banca Russa si sarebbe dimessa secondo una fonte sul WEB. Quest’ultima,se fosse vera avrà altre dimissioni a cascata a partire dal Siulianov Ministro importante, in quota dell’integrazionisti atlantici (insomma una parte della quinta colonna).
Sacha può dirci se si tratta di una notizia fondata? Se fosse vera significherebbe che Putin e i suoi fedelissimi stanno mettendo le basi per una nuova politica economica con prevalenza dell’indirizzo Keynesiano in luogo di quello liberista planetario che ha dettato le regole economiche occidentali in vigore allo Stato Russo dai tempi di Eltsin ad oggi.
Naturalmente questa svolta forzata sta mettendo le basi per un nuovo blocco economico concorrente a quello occidentale che ha perso potere proprio perché ne è sosto o sta sorgendo uno prevalentemente asiatico con l’inclusione del blocco russo.
Ora vedremo la reazione sul campo dei Paesi occidentali a partire da quelli europei che stanno subendo ora le iniziative degli anglosassoni .
24/3/22
Questo mantra delle armi chimiche purtroppo sembra un macabro conto alla rovescia.
Chubais via? Dimessosi anche da vicepresidente della banca centrale, in esilio volontaruo in Turchia.
Non c’e in giornale russo che non dica: finalmente!
Lui fu l’architetto delle privatizzazioni selvagge di Eltsin.
Nabiullina si era dimessa già 2 volte, ma Putin rifiutò.
Ora in scadenza naturale del mandato, i media del west si aspettavano la sostituzione.
Putin firma il decreto di conferma per il terzo mandato, ma…
la Duma dovrà confermare…
Essa si prenderebbe allora la responsabilità di creare la situazione della necessaria nomina di un altro direttore
Nabiullina è strettamente monetarista, ma ha sempre dimostrato molta competenza, serietà, discrezione.
Aggiungo che la stampa russa è concorde, al di là delle posizioni do dx, sx centro, nel giudicare questa guerra come occadsione per farla finita una volta per tutte con gli odiatissimi e disprezatissimi oligarchi economici e con molti personaggi dello spettacolo e dello sport che sono emigrati in un mese verso il west, con rispettivi conti on banca.
fra pochi giorni scadrà il primo trimestre che è ,ordinariamente, importantissimo ai fini della misura della “Febbre” dello sviluppo del PIL(+%) o di recessione e stagflazione(-%) dei paesi che guidano le aree economiche in Occidente sia rispetto al trimestre precedente sia rispetto al primo trimestre del 2021.
Vedremo se ci sarà il (+%) in Occidente e ,in quale settore,; stessa valutazione per Russia e Cina.
Intanto oggi ho visto che tre grosse industrie del settore bellico in USA sono state quotate in Borsa con incrementi percentuali di grande rilievo il che significa che stanno spingendo per il prosieguo del conflitto Ucraino che è in grado di assorbire e consumare ili prodotto d’impiego che implica la decimazione della popolazione giovane che dovrà riprodursi, secondo i desiderata delle élite mondiali.
Riguardo invece alla durata del conflitto ,che ancora non si osa chiamarla guerra, penso che ormai gli apparati bellici lavorino già sui tre turni giornalieri per rimpiazzare le perdite ampie di ambo gli schieramenti.
La Guera si protrarrà, che ci piaccia o no, e potrebbe fermarsi solo se la Russia riuscirà a bloccare gli ingressi di materiale bellico dai Paesi confinanti della Nato che contornano l’Ucraina.
Ciò sarà possibile se i russi riusciranno e intercettare le spedizioni appena siano entrate entro il confine Ucraino.
Riguardo, per finire, al caso delle due navi perse nel porto di Berdiansk ,credo che l’inchiesta interna farà emergere che il comandante delle Navi non dovevano attraccare ma restare alla fonda al Largo proprio per non essere colpite da razzi sparati dagli ucraini che invece le hanno colpite su probabile segnalazione delle coordinate della loro posizione. ( I Comandanti dovrebbe essere rimossi dall’incarico e degradati).
Il link ad un articolo del Generale Fabio Mini ripubblicato su “Marx21”.
https://www.marx21.it/internazionale/milizie-nazi-armi-e-stragi-di-civili-i-veli-sulla-guerra/
L’articolo originale è stato pubblicato il 23 Marzo 2022 su il Fatto Quotidiano on line, ma non è consultabile senza abbonamento. E’ molto interessante perché cita il bollettino l’ex colonnello dell’intelligence svizzera, ora analista internazionale, Jacques Baud, che dà una lettura dell’operazione militare speciale dell’esercito russo in Ucraina decisamente controcorrente rispetto ai media mainstream.
Bene, complimenti, sono sempre felice di vedere altri modi di interpretare l’attualità rispetto alle idee correnti prevalenti. Mi fa inoltre piacere vedere che in italia sia ancora possibile esprime il proprio dissenso rispetto alla linea politica prevalente.
Le vostre argomentazioni mi hanno fatto riflette.
Vorrei quindi sapere cosa ne pensate dei dichiarati 10 milioni di profughi ucraini scappati in questo mese. Voi come li interpretate?
Grazie
Ho letto oggi quello che un lettore aveva letto ieri su Real Raw News. Un sito che è un pò un Dagospia…comunque ci sono altre fonti che confermano i contatti fra Putin e Trump in Florida. Pare che lo abbia informato che nei laboratori batteriologici agivano dodici bio scienziati di diverse nazionalità. Fra cui due americani, tutti fucilati dopo averli fatti deporre.
Polonia già pronta a prendersi una bella fetta dell’Ucraina?
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Un ex deputato della Rada Ilya Kiva ha pubblicato una mappa della partizione dell’Ucraina, che è stata mostrata in onda sul canale televisivo polacco TVP1
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https://lenta.ru/news/2022/03/25/razdel/
Dopo settimane di chiusura, la Borsa di Mosca ha riaperto…
Ci si aspettava il baratro, invece…
Tutti i titoli in rialzo!
Gli investitori hanno fiducia nelle imprese russe e nella loro prospettiva di sviluppo nazionale.
Segnale bellissimo!
Ma scusate, di tutta l’armata ucraina quanti sono i battaglioni di chiara ispirazione nazista e neonazista?
Ciao Francesco,
ti consiglio la lettura dell’articolo di cui posto il link:
https://www.marx21.it/internazionale/milizie-nazi-armi-e-stragi-di-civili-i-veli-sulla-guerra/
Lo ha scritto Fabio Mini, Generale di Corpo d’Armata in quiescenza, che è stato anche Capo di Stato Maggiore di Comando Nato delle Forze Alleate del Sud Europa. E’ apparso su il Fatto Quotidiano on line il 23 Marzo 2022, ma dal sito originale è consultabile solo dagli abbonati.
Una risposta alla tua domanda la dà Jacques Baud, ex collonnello dell’intelligence svizzera, ora analista internazionale, citato dal Generale Mini: “nel 2020, costituiscono il 40% delle forze ucraine e contano circa 102.000 uomini, secondo Reuters. Sono armati, finanziati e addestrati anche da Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada e Francia. Ci sono più di 19 nazionalità – compresa quella svizzera” – osserva amaramente Baud. “La qualifica di ‘nazista’ o ‘neonazista’ data ai paramilitari ucraini è considerata propaganda russa. Forse, ma questa non è l’opinione del Times of Israel, del Simon Wiesenthal Center o del Centro per il Controterrorismo di West Point”.
Oltre ai numeri, nell’articolo è descritta la funzione che queste organizzazioni hanno avuto nel golpe del 2014, prima, e nel massacro dei presunti “separatisti” nell’est del paese, poi. Alcune fonti, riportano 14.000 morti e più di 3 milioni di profughi in otto anni, cioè dal 2014 ad oggi.
Grazie mille