Nonostante le possibili sanzioni e le loro conseguenze pesanti sull’economia, il braccato orso russo è uscito dalla sua tana, e si è rivoltato contro i cacciatori. Fino a poco tempo fa, i russi, gli ucraini e gli europei credevano che non ci sarebbe stata la guerra. Quello a cui assistiamo oggi, tuttavia, è un intervento russo su larga scala, e perfino uno di notevole successo. Dove stanno andando le truppe russe e, più importante, perché? E dove si fermeranno?
Uscendo rafforzata dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica, la Russia era alquanto contenta del suo nuovo status di potenza regionale, e ricordava solo a parole il suo glorioso passato imperiale. Durante i primi anni duemila, la Russia ha persino riflettuto sulla possibilità di integrarsi nella NATO e nell’Unione Europea, solo per vedere ignorati i suoi interessi legittimi e naturali, ripetutamente e senza vergogna. Milioni di russofoni che vivevano nelle repubbliche post-sovietiche furono privati del loro diritto di parlare la loro lingua nativa, mentre gli stati baltici e l’Ucraina facevano profitti sul transito del gas, del petrolio e delle materie prime. Ci fu perfino una nuova “politica dei gasdotti”, con la quale si faceva pressione sulla Russia per ottenere concessioni in cambio del permesso di costruire un gasdotto o, semplicemente, per far smettere il furto di gas dai suoi gasdotti.
In effetti, una Russia rinascente fu presentata gradualmente come un “potenziale nemico”, in ragione di reiterare il ruolo della NATO come difensore contro l’immaginaria minaccia russa. Tutto ciò uscì fuori negli eventi del 2013 in Ucraina, dove i nazionalisti arrivati al potere, non senza aiuto esterno, rifiutando categoricamente di salvaguardare gli interessi della popolazione di lingua russa del paese, principalmente nell’Ucraina orientale. Messa di fronte alla perdita della sua base navale di Sebastopoli (che aveva fin dal XVIII secolo) e volendo proteggere la popolazione russofona che viveva in Ucraina, la Russia, con il pieno appoggio della popolazione locale, riassorbì la Crimea e sostenne i separatisti del Donbass. A ciò seguì la proibizione all’uso del linguaggio russo nel paese (non del tutto riuscito, però, dal momento che era la principale lingua parlata dell’Ucraina) e la persecuzione poliziesca di chi chiedeva un dialogo con Mosca. Nei suoi sforzi per sostenere l’Ucraina, l’Occidente introdusse una serie di sanzioni anti-russe che ne danneggiarono seriamente l’economia. Nonostante ciò, per gli ultimi otto anni, la Russia è stata pronta al dialogo. In cambio dell’autonomia per i russofoni e della garanzia di non installare in Ucraina orientale le infrastrutture della NATO, Mosca era pronta a ritirare il suo sostegno ai separatisti e, eventualmente, perfino a tenere un nuovo referendum in Crimea sulla sua riunificazione con la Russia.
Ma durante tutti questi otto anni, le persone continuavano a morire (al ritmo di più di un centinaio ogni anno) lungo la linea di contatto in Donbass che separava le forze armate di Kiev dai separatisti. Nel frattempo, la Russia fu bollata da Kiev come “aggressore” e quelli al potere in Ucraina iniziarono ad affaccendarsi per preparare una grande guerra, chiedendo assistenza finanziaria e militare all’Unione Europea e a Washington. E mentre il predecessore del Presidente Zelensky, il milionario Petro Poroschenko, fu anche capace di mantenere il dialogo con Mosca con l’aiuto degli oligarchi, il presidente attuale, arrivato al potere in forza delle promesse di ricerca delle pace e della riconciliazione, cercava intensamente di entrare nella NATO e minacciava la Russia con i missili dispiegati a Chernigov (a 750 chilometri da Mosca). Quanto al Cremlino, ha trascorso gli ultimi sei mesi a cercare di negoziare con Bruxelles, con Washington e con lo stesso Zelensky. Tutto ciò che cercava Putin erano garanzie di sicurezza per la Russia. In effetti, la Russia non ha mai veramente minacciato l’Ucraina, ma è stata spinta sistematicamente verso la soluzione militare.
Si deve far notare che prima dell’intervento, Putin ha spiegato in grande dettaglio ai suoi compatrioti cosa stava succedendo, ricordando come furono decisi i confini delle repubbliche sovietiche e come i territori abitati da russofoni furono dati all’Ucraina. Ha anche chiarito come non si possa parlare di violazione della legge internazionale dopo che si è invaso l’Iraq, si è bombardato la Serbia, si è riconosciuto il Kosovo e si è mossa la NATO verso i confini russi.
Siamo onesti: un orso che dormiva placidamente nella sua tana è stato tirato fuori punzecchiandolo con un bastone, e ora ci stiamo chiedendo come mai stia dando la caccia a chi l’ha svegliato. Mosca è stata messa all’angolo, e ora sta dimostrando la sua forza e difendendo i propri interessi. Ora Putin, ben che vada, sarà soddisfatto di un cambio della guardia a Kiev e, al peggio, l’Ucraina come stato sparirà dalla mappa dell’Europa. È possibile giustificare un’aggressione che è stata provocata per così tanto tempo? Questa è una materia per lunghe discussioni. Una cosa è chiara: vent’anni fa la Russia poteva e voleva integrarsi con la NATO e l’Unione Europea. Quest’ultime scelsero invece di farsela nemica..
*****
Articolo di Batko Milacic pubblicato su The Saker il 25 febbraio 2022
Traduzione in italiano di Fabio_san per SakerItalia
__________
La redazione di SakerItalia ribadisce il suo impegno nella lotta anti-mainstream e la sua volontà di animare il dibattito storico e politico. Questa che leggerete è l’opinione dell’autore; se desiderate rivolgere domande o critiche purtroppo questo è il posto sbagliato per formularle. L’autore è raggiungibile sul link dell’originale presente in calce.
L’opinione dell’autore non è necessariamente la nostra. Tuttavia qualsiasi commento indecente che non riguardi l’articolo ma l’autore, sarà moderato, come dalle regole in vigore su questo sito.
Non ancora alcuna conferma o smentita che questa mattina, da poche ore, zelensky è fuggito (o è stato portato da qualcuno, forse neonazi) a l’vov/ leopoli …
Nessuno sa niente?
Cari saluti
Forse non è mai fuggito da Kiev, si crede che i video registrati nelle scorse ore siano tutti stati registrati da Lviv, ma non ci sono conferme. Se troveremo qualcosa di sensato lo pubblicheremo sul canale Telegram appena possibile.
C’è un video di zelensky che parla “da kiev” e sullo sfondo si nota un palazzo, che qualcuno ha definito “palazzo presidneziale”, che però non mi pare il palazzo Mariinskij …
Cari saluti
Questa mattina zelenski ha esortato ai suoi a non abbandonare le armi … quando si fanno simili appelli lo si fa proprio perché in molti stanno abbandonando le armi, inoltre ora si parla di assalto alla stazione ferroviaria a Kiev.
Si stanno finalmente scollando del tutto e stanno fuggendo a frotte?
Cari saluti
Presto! Presto!
Prima finisce e prima si calmeranno gli animi delle piazze in occidente, e meno tentazioni avranno i nemici a provocare ciò che sperano, l’attaco alla NATO… penso al rifornimento di armi straniere, a Mustafà che chiude gli Stretti, alle rivolte interne in Russia dei Navalny boys.
Chi si ricorda della Volkstrum durante gli ultimi giorni di guerra in Germania? Pochi ma se sono arrivati a questo livello sono proprio alla frutta e Zelensky non è uno disposto a sacrificarsi fino all’ultimo personalmente. Meglio una resa onorevole che una sconfitta disonorevole. Ma si dice che il generalissimo Delfino è impegnato nei preparativi per un corpo di spedizione contro la Russia. Ah le meravigliose gallette siberiane!
Le cittò più importanti, non solo a sud e al centro, sono circondate o stanno cadendo anche dnipro (un milioncino di abitanti) è ridotta a città spettrale.
Mi pare che la “chiamata alle armi e alle molotov” di zelenski non abbia avuto grande impatto, sull’andamento delle operazioni militari speciali russe, nonstante quanto fanno credere, anche qui, le puttanelle mediatiche occidentalodi, che sembra impazzite, in queste ore — swift o non switf.
I più accorti avvertono che, sul piano finanziario, la Russia ha costituito un fondo di centinaia e centinaia di milioni di euro “anti-sanzioni” e che quindi più di tanto non si preoccupa … Dovremo preoccuparci noi, però, perché il serpente draghi che aderisce battendo i tacchi alle sanzioni ci spolperà tutti!
Una cosa va detta: se il subdolo piano degli statunitoidi era di dividere la Russia dall’altra parte dell’Europa, pare che ci siano riusciti … ma per quanto?
Cari saluti
Napoleone Bonaparte, in un suo libro che descrive le qualità e i limiti dei suoi generali e marescialli : afferma che – Un generale non deve essere solo capace ma anche fortunato- ,
e ciò lo scriveva per mettere a confronto le sue capacità con le sfortuna dei suoi generali che erano stati la causa del suo tramonto come Signore dell’Impero sull’Europa.
Questo aneddoto per la similitudine con i fatti di oggi: gli sfortuna Marescialli d’Europa faranno perdere l’Impero al Comandante in capo oltre oceano.
.
Come non ricordare il famoso epiteto “where is Grouchy?”
Zelenski non è Allende…
Dire questo a persone che dovrebbero anche avere una freddeza critica di comprendonio per la loro qualificazione culturale è un rischio.
Scateni insulti, bestemmie contro Putin, urla irragionevoli contro la “Russia che è sempre comunista! “.
Trogloditismo preistorico alimentato
da una ipnosi mediatica efficacissima!
Terribile!
Che vincano, per carità, altrimenti riavremo la Russia degli anni ’90, anzi spezzettata in 4-5 staterelli, e questo americanismo animalesco uniche cultura, etica, “intelligenza” ammesse irridenti e deificate.
Terribile!
–quando si parla di corruzione dei costumi ,in Italia e nel mondo occidentale ,che si compiace della sua propria singolarità di esportatore di Democrazia nel resto del Mondo ,che ha significato di “soggezione “alla Democrazia imperiale, allora riusciamo a comprendere che dove passano loro( Nato USA UE) possiamo stare sicuri che di lì a poco ci saranno sovversioni, repressioni e umiliazioni che dovranno tuttavia nascondere alle loro Nazioni con la complicità della Fabbrica delle Menzogne (i Media) . Quello che sta succedendo in Ucraina è inverosimile : si costruiscono situazione a tavolino mai avvenute ,come l’episodio di un carro russo ieri 18 venerdì in una via centrale di Kiev dove un mezzo ucraino isolato ha speronato una macchina senza uccidere lo sfortunato ed il commentatore ruffiano ed una commentatrice del sistema hanno subito attribuito al carro russo il fatto, quando ancora i rossi erano e sono tuttora alla periferia di Kiev. Un generale italiano in pensione, che era stato invitato a valutare il fatto, ha subito smentito(per onestà intellettuale si a pOrro sia la giornalista in pensione ,una certa La Sorella già della RAI ,perché aveva riconosciuto che il modello di carro era ed è in forza aigli Ucraini,sottolineando che è ridicolo pensare che i russi lascino circolare isolati i loro carri.
Insomma, i due rappresentanti del Mainstream si sono qualificati per quello che sono:menzogneri che devono sostenere una Tesi dei loro padroni.
La propagada occidentaloide infuria 24×7 dal 24 c.m.
Non stupiamoci, perché i pervertiti adesso hanno paura e essendo vermi senza onore mentono serialmente sapendo di mentire, si aggrappano a qualsiasi cosa, anche alle manifestazioni di badanti ukraine in Italia.
Questo teatrino disgustoso a uso e consumo delle teste di cazzo (peggio se pacifiste) andrà avanti ancora, fin tanto che l’operazione speciale di Mosca non finirà, ma temo anche dopo.
Cari saluti
Non si può chiedere giustizia alla NATO che ha sempre ingannato i popoli. Bisogna cambiare passo e combatterla per l’indipendenza delle Nazioni come predica il trattato delle Nazioni Unite.
Annunciata offensiva russa a tutto campo in ukraina, se è vero c’è la necessità di risolvere presto la questione.
Intanto attacchi hacker contro la Russia, da quelle teste di cazzo di anonymous (che siano legati alla cia o ad altri servizi segreti?).
Credo che sia fondamentale piegare l’ukraina in tempi molto brevi e risolvere, non aspettando che si incancrenisca la situazione.
Il rispetto dei tempi dell’operazione, che spero molto brevi, devono essere rispettati per il successo dell’operazione stessa.
Non bisogna porgere il destro ai criminali statunitoidi-nato-europoidi e sperare che dopo l’ukraina cada Formosa in mani cinesi, all’altro capo del mondo, facendo impazzire l’élite statunitoide.
Cari saluti
Da quello che ho letto su ZeroHedge ( https://www.zerohedge.com/geopolitical/1990-now-chronology-crisis ) il generalissimo Zelensky è fuggito a gambe levate ed è in rotta per Israele! Un comportamento da vero eroe!