Questo è il terzo libro di Andrej Martjanov che recensiono: il primo è stato “Recensione – “Perdere la supremazia militare” di Andrej Martjanov”, il secondo è stato “Recensione del libro “La (vera) Rivoluzione nelle Questioni Militari” di Andrej Martjanov”. Ho anche intervistato Andrej su questo secondo volume qui [in inglese]. Il libro che sto recensendo oggi, “Disintegrazione: gli Indicatori del Futuro Collasso Americano” può essere preordinato da Clarity Press qui e da Amazon qui.
Se i primi due volumi si sono concentrati principalmente su questioni di pianificazione delle forze e potenza militare, questo terzo volume affronta il contesto più ampio, e mostra esempio su esempio che gli Stati Uniti non solo stanno fallendo nei loro tentativi di rimanere un egemone mondiale, ma che sono, di fatto, in un processo che potremmo chiamare “collasso a 360 gradi” o, come dice Martjanov, semplicemente “disintegrazione”. Nello specifico, il libro esamina la manifestazione della disintegrazione nelle seguenti sfere:
- Consumo
- Affluenza [inteso come il malessere psicologico dei giovani ricchi]
- Geo-economia
- Energia
- Fare le cose
- Elite occidentali
- Perdere la corsa agli armamenti
- Impero Über Alles – Compresi gli americani
- Essere o non essere
- Conclusione: non è eccezionale, non è libera, non è prospera – non è l’America?
Questi sono titoli di soggetti allettanti che non descriverò ulteriormente, perché voglio davvero incoraggiare quante più persone possibile a leggere il libro. Perché?
Soprattutto perché mentre i primi due libri di Martjanov trattavano principalmente di questioni militari e geo-strategiche, questo è molto più ampio e guarda alle più ampie ragioni socio-culturali che hanno creato il contesto per una così drammatica mancanza di reali capacità militari.
Un mese fa ho scritto un articolo intitolato “La zona B esiste, quindi c’è speranza, ve lo prometto!” in cui ho cercato di dimostrare che la pseudo “realtà”, in cui la maggior parte delle persone in Occidente è trattenuta artificialmente dalla macchina di propaganda più efficace (e insidiosa) della storia, non è affatto la “realtà reale”! Non solo, ma la maggior parte del pianeta vive nella “Zona B” da un po’ di tempo. In effetti, questa “Zona B” è già andata avanti, anche se i vecchi media Sionisti non ne parlano mai.
Bene, potete pensare ai libri di Martjanov come il perfetto esempio di un “libro della Zona B”: non solo Martjanov sfata la maggior parte dei miti della macchina della propaganda statunitense, ma contrappone queste illusioni ad esempi dal mondo reale.
Potreste comprare solo uno o due dei libri di Martjanov, e ognuno di essi è una cosa a sé stante, ma li considero davvero una trilogia che dovrebbe essere letta e discussa da quante più persone in Occidente. In effetti, potreste pensare a loro come ad una sorta di “corso accelerato su come smascherare le illusioni, e tornare alla realtà”. Il messaggio generale di tutti e tre i volumi è questo: “Popolo degli Stati Uniti, le tue élite al potere ti stanno mentendo proprio come l’orchestra del Titanic che suonava mentre il presunto “inaffondabile” Titanic stava affondando!”.
È interessante notare che Martjanov aggiunge che, tra tutte le nazioni, i russi comprendono questi processi meglio di chiunque altro, perché anche loro hanno subìto la stessa sorte durante “l’incubo democratico degli anni ‘90”. (Aggiungerei che anche i discendenti dei russi Bianchi come me ricordano l’“incubo democratico” sotto Kerenskij nel 1917). Martjanov scrive:
“Il crollo dell’Unione Sovietica e la catastrofe economica che ne è seguita hanno insegnato molto ai russi, e hanno lasciato il retrogusto dell’umiliazione della perdita del potere – un processo che gli Stati Uniti stanno attraversando proprio ora”
A dire il vero, Martjanov non è certo la prima persona ad aver menzionato le misteriose somiglianze tra l’Unione Sovietica della fine degli anni ‘80, o la Russia degli anni ‘90, con gli Stati Uniti degli ultimi due decenni (o più). Ad esempio, Martjanov menziona Dmitrij Orlov [in inglese] i cui numerosi libri hanno esaminato quelle che lui chiama le “fasi del collasso” (finanziaria, economica, politica, sociale, culturale e, in seguito, ha aggiunto ecologica) e sono diventati un prezioso strumento analitico per molti ricercatori. Molti decenni prima, anche Aleksandr Solzhenitsyn, che Martjanov detesta intensamente, ha spesso menzionato che l’Occidente degli anni ‘80 gli ricordava la Russia dell’inizio del XX secolo. Questo è solo per illustrare il punto di Martjanov:
“Parlando in parole povere, i russi lo capiscono. Loro, a differenza di qualsiasi altra gente al mondo, possono relazionarsi con ciò che gli Stati Uniti stanno attraversando in questo momento. I russi possono leggere i segnali estremamente bene, mentre l’élite statunitense non solo non ne ha esperienza, ma è completamente isolata per comprenderlo. Questa è la tragedia dell’America che si sta svolgendo davanti ai nostri occhi. Non solo la crisi americana è sistemica, ma le sue élite sono incolte, mal istruite e ipnotizzate da decenni della loro stessa propaganda, che alla fine accettano come una realtà”
Non potrei essere più d’accordo. Vorrei anche aggiungere che quei russi che scrivono libri e articoli cercando disperatamente di mettere in guardia il popolo degli Stati Uniti della vera catastrofe in atto, lo fanno non perché sono ostili agli Stati Uniti, ma proprio perché sono in sintonia con il popolo degli Stati Uniti. Gli pseudo-patrioti sventola-bandiere che accusano questi russi di essere “antiamericani”, semplicemente non comprendono i “russi malvagi” che odiano così tanto (soprattutto perché la Russia moderna sotto Putin ha avuto un successo fantastico, nonostante le sanzioni, le minacce, la sovversione, ecc., mentre gli Stati Uniti sono in agonia – ecco perché queste persone sono disposte a credere a qualsiasi cosa brutta, non importa quanto sia evidentemente stupida, sulla Russia e/o Putin).
Sì, certo, i russi odiano e disprezzano la Nomenklatura al potere negli Stati Uniti, proprio come disprezzavano la loro Nomenklatura sovietica. Ma questo non implica in alcun modo ciò che molti scambiano per ostilità “antiamericana”.
[Nota a margine: nei miei quasi 58 anni di vita ho avuto la fortuna di viaggiare molto e parlare circa sei lingue, eppure non ho mai incontrato quello che chiamerei “antiamericanismo”. Anche in paesi apparentemente ostili agli Stati Uniti, il vero fulcro della rabbia e del disgusto delle persone sono le azioni dell’Impero Anglo-Sionista, il minaccioso parassita che si nutre del suo ospite statunitense. Prendiamo un paese come, diciamo, il Brasile. I sentimenti anti “yankee” sono sempre stati forti lì, ma i musicisti brasiliani sono noti per fondere magnificamente la musica statunitense e brasiliana (si veda questo superbo esempio). Lo stesso vale altrove: la gente odia le politiche statunitensi, ma molto raramente la gente degli Stati Uniti. In questo momento, a giudicare dalla Runet e dalle e-mail degli amici, i russi provano per lo più pietà per il popolo degli Stati Uniti, non odio, ed è così perché “capiscono”, come afferma correttamente Martjanov. Certo, ci sono persone stupide e/o bigotte in tutti i paesi, e sono sicuro che c’è chi odia gli Stati Uniti come paese, ma sono fiducioso che questa sia una piccola minoranza. È rimasta una categoria interessante: chi diventa critico nei confronti della società americana dopo aver vissuto negli Stati Uniti; un famoso esempio di questo sarebbe Sayyid Qutb]
Niente di tutto questo ha lo scopo di nascondere tutta la violenza e la bruttezza della breve ma estremamente violenta storia degli Stati Uniti. Ma la violenza e la bruttezza esistono nella storia di probabilmente ogni paese del pianeta (c’è stata sicuramente molta violenza e bruttezza nella storia della Russia!). È vero, gli Stati Uniti sono stati probabilmente uno dei regimi più sanguinosi e violenti della storia, ma quella violenza dovrebbe essere attribuita all’imperialismo e al capitalismo e non a qualcosa di unico negli Stati Uniti (l’Impero Britannico è stato forse il più criminalmente violento della storia). Ancora più importante per la comprensione della storia degli Stati Uniti è che la maggior parte della sua violenza aveva le sue radici non in cause nazionali o razziali, ma nelle molte lotte sociali o, meglio, di classe che hanno costellato la storia degli Stati Uniti. Ancora una volta, le discussioni sulle questioni di classe sono state completamente cancellate da tutti i libri di scuola nella Zona A, privando chi ha avuto la sfortuna di essere istruito in Occidente di uno dei più importanti strumenti di analisi politica ed economica.
L’importanza di quanto sopra non può essere sopravvalutata, ed è per questo che Martjanov torna più e più volte sul tema dell’educazione delle classi dirigenti occidentali. Nelle ultime pagine di Disintegrazione Martjanov scrive:
Pertanto, nessuna idea o soluzione praticabile dell’attuale catastrofe economica, sociale e culturale in corso può avere origine all’interno di queste élite, che vedono il mondo solo attraverso le lenti di Wall Street e del New York Times. Il vero intelletto, il coraggio e l’integrità semplicemente non ci sono: sono stati tutti scambiati per i vantaggi e le sinecure di ciò che molti descrivono correttamente come il blob di Washington D.C., il cui unico scopo dell’esistenza è l’auto-perpetuazione.
Vorrei solo aggiungere che c’è un’ironia karmica nel fatto che è proprio perché queste classi dirigenti non hanno altro scopo nella vita se non l’auto-perpetuazione (e il consumo, aggiungerei) che stanno guidando loro stesse e il paese che sfruttano all’estinzione.
Conclusione: questi sono libri “da leggere” per tutta la Zona A! (e anche la Zona B!)
Infine, è proprio perché i libri di Martjanov sono come “messaggi dalla Zona B” che esorto ogni persona che vive negli Stati Uniti o nell’UE a leggerli. Come ho detto, ognuno di questi libri si distingue da solo, ma insieme raggiungono una sorta di massa critica intellettuale che li rende libri veramente “obbligatori”, specialmente per chi odia il loro regime ma ama il loro paese.
Questi libri sono tutti brevi, scritti molto bene, hanno indici decenti (ma non perfetti) e sono di facile lettura. Se volete ottenere un superbo riassunto di ciò che *realmente* sta succedendo negli Stati Uniti (in contrasto con la propaganda Anglo-Sionista, francamente ridicola, o gli slogan inespressivi e decisamente infantili degli sventola-bandiere “patrioti di Trump”) – leggete questi libri. Se avete degli amici che hanno subìto il lavaggio del cervello, date loro uno (o, meglio, tutti) questi libri: sono come un “corso accelerato di studi sulla realtà”. Se avete familiari che credono ancora a tutte le sciocchezze sull’“eccezionalismo americano”, sfidateli a leggere questi libri.
Anche chi vive nella Zona B trarrebbe enormi benefici dalla lettura dei libri di Martjanov. Non perché diranno loro molto di cui non erano già almeno vagamente consapevoli, ma perché sono anche un tipo di SITREP molto veritiera sullo “stato degli Stati Uniti”. Nella mia esperienza, mentre la maggior parte delle persone (almeno quelle colte) nella Zona B per lo più capiscono che l’Impero è morto (o molto vicino alla morte), e mentre avvertono anche che gli Stati Uniti stanno subendo una massiccia catastrofe interna, la maggior parte di queste persone nella Zona B non apprezzano appieno l’entità e la gravità di queste crisi. I libri di Martjanov apriranno gli occhi anche a loro. Questo è anche il motivo per cui spero che tutti e tre i libri di Martjanov vengano rapidamente tradotti in russo: diventeranno successi istantanei e, cosa ancora più importante, verranno letti nelle accademie e università russe. Il francese e lo spagnolo sono altre due lingue in cui spero che questi libri vengano tradotti.
Ma, soprattutto, spero (contro ogni logica o buon senso) che vengano letti da politici *veramente* patriottici, pianificatori delle forze armate, analisti, decisori politici, ecc. In questo momento, c’è una reale minaccia che queste persone finiscano in una guerra aperta con la Russia, alla quale gli USA non sopravvivranno mai (né sopravvivrebbero la Russia o gran parte del resto del mondo, ovviamente). Ma anche se per qualche miracolo questa potenziale guerra rimarrà non nucleare, gli Stati Uniti saranno comunque distrutti, almeno come paese funzionante, dalle capacità convenzionali russe. Questo è il pericolo più grande, e i possibili autori catastrofici come Martjanov stanno cercando disperatamente di prevenire: una grande guerra causata da un’incapace Nomenklatura al potere, che coinvolgerà un paese (gli Stati Uniti) che non ha mai combattuto una guerra difensiva nella sua storia, e che non ha mai sperimentato una vera guerra, soprattutto non contro un avversario competente. Posso solo aggiungere che in caso di una guerra convenzionale, la Russia ora ha i mezzi per difendere non solo il suo spazio aereo, ma una “zona di prossimità al confine russo” concettuale di circa 800-1000 Km (e questo raggio è in costante aumento). Gli USA non possono. Nemmeno l’UE o la NATO possono farlo. E nonostante tutte le sciocche promesse del MIC+Pentagono [Complesso Industriale Militare] sui missili dell’ultimo grido, questo non è qualcosa che cambierà nel breve e medio periodo.
Più persone negli Stati Uniti se ne renderanno conto, maggiori saranno le possibilità di evitare una terribile catastrofe. Da qui l’importanza tempestiva dei libri di Andrej Martjanov.
Il Saker
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Pubblicato su The Saker.is l’1 marzo 2021
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.
[le note in questo formato sono del traduttore]
Esistono delle edizioni in lingua italiana?
Purtroppo no.
Non se la guerra convenzionale gli usa se la giocano solo sul teatro europeo e non come ultima bsttaglia ma come tante battaglie che si possono perdere vincere pareggiare. Non credo che ci debbailludere di una guerra definitiva ….” I russi li prenderemo per fame…” Dicono le presuntuose elites che vuol dire che devono rimanere dei villici, degli zooticoni e agiscono per tenerli in quello stato li.E’ cio’ che aveva afferrato il p c cinese e che ha invece introiettato il gorbaciovismo. Cerchero’ il libro
gli USA,come l’impero che li ha preceduti( quello Inglese) non può avere percezione che sta degradando seconda la funzione y=1/x (l’iperbole).Quale funzione può rappresentare visivamente meglio di essa lo stato degli USA? Il ramo ascendente è tale visto dal basso ma visto dall’alto è una discesa rovinosa. La Francia di Napoleone sperimentò l’iperbole dove si trova ul successo e i decesso inevitabile, A nulla servirà agli USA condizionare iu Mercati economici e finanziari con la loro politica estera. Ormai avversari e alleati sanno che ciò che brilla non è oro ma rame che si ossiderà prestissimo in un bel colore castano.
Quest’anno,nel primo esercizio finanziario ed economico del regnicolo di Biden si vedrà presto se i grafici dei fondamentali economici USA saliranno o stagneranno ed infine non si darà conto ufficialmente come stanno le cose.
Ma sono disponibili da qualche parte in italiano?
No, purtroppo no.