Africa
Il 17 febbraio 2022 il presidente Emmanuel Macron ha annunciato il ritiro [in inglese] delle truppe francesi ed europee dal Mali. La dichiarazione ha fatto seguito ad una rapida rottura delle relazioni con la giunta maliana, al potere dal maggio 2021 dopo un colpo di Stato, ed ha segnato l’amara fine di nove anni di impegno francese in quel Paese. Il comunicato dell’Eliseo è arrivato in un momento in cui
In Etiopia stanno infuriando guerra civile e crisi umanitaria, ma “fortunatamente” per il Primo Ministro del Paese, Abiy Ahmed, lo scorso anno gli è stato assegnato il Premio Nobel per la Pace. Questo premio gli dà la licenza per farla franca. Le notizie dei media occidentali sulla recrudescenza del conflitto dell’ultima settimana parlano normalmente di Abiy come il vincitore del Nobel. Il che conferisce credibilità alle sue affermazioni anche quando
Un video apparso on line il 7 settembre ha causato una serie di speculazioni sui media principali e tra gli appassionati di cose militari. Mostrerebbe un pilota in Libia mentre aspetta di essere evacuato in elicottero dopo che il suo aereo si sarebbe schiantato. La clip mostra, in un ambiente desertico, un paracadute bianco e arancione sul terreno e la persona, parlando in russo, afferma di essere stato abbattuto col
Il 6 maggio ricorre l’anniversario della guerra tra Eritrea ed Etiopia. Cominciò in quel giorno del 1998 e durò 12 anni. Le ragioni consistettero in annose dispute territoriali e la sua conclusione portò a nessun guadagno territoriale da ambo le parti, con l’Etiopia a risultare vincitrice sul piano formale. La guerra è speciale, comunque, per una cosa: è stata una delle rare occasioni (se non l’unica) in cui entrambe le
Bene, non c’è voluto molto. Quasi un decennio. Il New York Times [in inglese] all’inizio della scorsa settimana ha improvvisamente “scoperto” che le guerre americane per il “cambio di regime” portano a stati falliti, che portano a caos e morte, che a loro volta portano a guerre d’attrito internazionali condotte mediante milizie delegate. Nonostante la Libia sia stata ignorata a lungo dai media ufficiali dopo la “liberazione” del paese da
Tutti concordano sul fatto che l’attuale drammatica situazione in Libia e nel Sahel è la conseguenza dell’intervento illegale della NATO nel 2011. Eppure pochi hanno studiato questo periodo e hanno cercato di capire come si è verificato. Se non ci riflettiamo, siamo destinati verso un altro disastro. È importante tenere a mente una serie di fatti che continuiamo a dimenticare. La Jamahiriya Araba Libica, creata da un colpo di stato
L’Algeria, un grande Paese arabo del Nord Africa, mantiene relazioni amichevoli con la Federazione Russa da diverso tempo. Nel 1960, nel mezzo di otto anni di una sanguinosa lotta per indipendenza dalla Francia, l’Unione Sovietica riconobbe il governo provvisorio della Repubblica Algerina. Nel 1963, a guerra finita, l’URSS inviò una squadra di sminatori per aiutare a rimuovere le mine dalla Repubblica Algerina Democratica e Popolare. E’ stato stimato che gli
Nel mondo in cui viviamo, nella corsa per guadagnare il controllo delle risorse naturali chiave che sfruttiamo, e per modellare l’ordine politico mondiale del 21° secolo, ci sono molte aree dell’Africa in cui Cina e Russia hanno interessi che si sovrappongono. Circa il 50-52% delle risorse naturali della Terra si trovano in Russia e in Africa, ciò significa che la Russia ed i paesi nel continente africano tendono ad avere
Articolo a cura di Margherita Furlan Sei morti eccellenti, tra cui il generale che si ritiene a capo dell’operazione, Asamnew Tsige. È l’unica certezza che resta del fallito colpo di stato in Etiopia, avvenuto nella notte tra sabato 22 e domenica 23 giugno. Le dinamiche, al contrario, non sono ancora del tutto chiare, come non è agevolmente identificabile la portata degli avvenimenti, ridimensionati dal governo in carica a “golpe regionale”.
Il monopolio anglo-europeo dell’Africa, vista come mucca da mungere, potrebbe presto finire. Fino a quel giorno, tuttavia, gli africani dovranno sopportare le interminabili distorsioni della verità, oltre a dover guardare la loro eredità evaporare come un miraggio sulle sabbie del Sahara. Ho coperto molte volte la disinformazione sul neo-colonialismo, ma oggi provo a smontare, riga per riga, l’ultima campagna russofobica sul ruolo di Putin nei confronti delle nazioni africane. Il