Il rifiuto di Washington di dialogare con la Corea del Nord non sta fermando il programma nucleare nordcoreano, che al contrario si sta rapidamente espandendo.
A febbraio, poco dopo il lancio nello spazio di un satellite da parte della Corea del Nord, scrissi un articolo per Sputnik [in Inglese] nel quale mi lamentai della totale assenza di impegno diplomatico occidentale con la Corea del Nord.
Ho evidenziato che l’infinita retorica rabbiosa e le sanzioni risalenti alla Guerra di Corea del 1950 non sono assolutamente riuscite a raggiungere gli scopi dichiarati: il regime nordcoreano è ancora in piedi, non ha cambiato o moderato in alcun modo sé stesso e le sue politiche, e invece di porre fine ai programmi nucleare e missilistico, questi stanno ancora andando avanti.
Ho sottolineato anche che qualsiasi idea che preveda l’abbandono volontario da parte della Corea del Nord della tecnologia per costruire armi nucleari, dopo averla acquisita con tanta fatica, è semplicemente delirante. Dopo aver lavorato per decenni per ottenere la capacità di schierare armi nucleari nonostante l’ostilità e le sanzioni occidentali, non cederà.
Insistere che la Corea del Nord si separi dalla sua tecnologia per fabbricare armi nucleari, e rendere questa separazione una condizione per qualsiasi impegno con la Corea del Nord, è semplicemente una garanzia per non far avvenire un impegno del genere.
L’ultimo test nucleare [testo dell’articolo in Inglese, audio del video in Coreano con sottotitoli in Inglese] in Corea del Nord – il più potente fino ad ora – ci fornisce semplicemente un’ulteriore conferma di tutto ciò.
Dato che l’Occidente si rifiuta di dialogare con la Corea del Nord, o di arrivare ad un qualsiasi tipo di accordo che non coinvolga la capitolazione completa della Corea del Nord alle richieste occidentali, i Nordcoreani non hanno alcun incentivo per cambiare il loro comportamento o limitare il loro programma nucleare.
Per essere chiari, anche se non c’è alcuna possibilità che i Nordcoreani abbandonino le capacità nucleari già in loro possesso, c’è la possibilità che in cambio di alcune significative concessioni da parte dell’Occidente – che coinvolgano per esempio un alleggerimento delle sanzioni, o un qualche genere di manovra che costruisca la fiducia nella penisola coreana, del tipo che ha ben funzionato in Europa durante la Guerra Fredda – potrebbero essere pronti a porvi dei limiti.
Dopotutto questo è ciò che è stato fatto durante il confronto tra USA e URSS durante la Guerra Fredda, e in linea di massima ha avuto successo.
A coloro che dicono che tentare di arrivare ad un qualsiasi accordo con i Nordcoreani è un’impresa disperata a causa della natura totalitaria del regime nordcoreano, vorrei dire prima di tutto che non possiamo saperlo se prima non viene fatto un tentativo di dialogare con loro; secondo, che quando negli anni ’90 l’amministrazione Clinton cercò di dialogare nonostante le numerose difficoltà, sembrò funzionare [in Inglese]; e terzo, che in assenza di un qualsiasi tentativo di dialogo la situazione non cambierà, con la Corea del Nord che acquisirà sempre più armi nucleari e missili balistici col passare del tempo, senza alcun motivo per fermarsi.
Il problema è che invece di parlare direttamente con i Nordcoreani – nessun leader occidentale ha incontrato il leader nordcoreano Kim Jong-un da quando è succeduto a suo padre nel 2011 – l’Occidente pensa di poter raggiungere i suoi obiettivi in Corea del Nord parlando con i Cinesi.
Sembra che l’idea sia che i Cinesi costringeranno i Nordcoreani a sottomettersi per conto dell’Occidente, anche se non viene mai spiegato quale beneficio esatto otterranno i Cinesi dall’Occidente facendo ciò.
Anche se indubbiamente ci sono tensioni tra Cina e Corea del Nord, dovrebbe essere ormai ovvio che la Cina non applicherà mai il genere di pressione che vuole l’Occidente. Questo non sorprende, perché, in base a qualsiasi valutazione obiettiva, applicare questo tipo di pressione sulla Corea del Nord non è nell’interesse della Cina.
Tutti concordano sul fatto che la Cina non vuole vedere il collasso del regime nordcoreano, e che considera la sopravvivenza di esso uno dei suoi interessi vitali, e quindi non è chiaro perché dovrebbe intraprendere passi che potrebbero minacciare la sopravvivenza del regime nordcoreano in un periodo in cui le sue relazioni con l’Occidente e gli stati filo-occidentali (Corea del Sud e Giappone) sono così tesi.
Anche se i Cinesi saranno indubbiamente molto arrabbiati riguardo l’ultimo test nucleare nordcoreano, se in passato non hanno messo sulla Corea del Nord quel genere di pressione che potrebbe farle seriamente cambiare comportamento, allora semplicemente non è credibile che lo facciano ora.
Si dà il caso che la risposta della Cina all’ultimo test nucleare nordcoreano sia stata finora pacata, il paese ha semplicemente detto che avrebbe presentato una protesta diplomatica alla Corea del Nord, e ha rilasciato una dichiarazione che esortava la Corea del Nord “ad evitare ulteriori azioni che potrebbero peggiorare la situazione”.
Ovviamente è possibile che dietro tutti i tuoni e fulmini ci siano delle persone a Washington, e perfino in Corea del Sud, che sono soddisfatte dell’attuale punto morto. Il programma nucleare nordcoreano per loro significa che ora hanno uno spauracchio nordcoreano per tenere in riga Sudcoreani e Giapponesi, e per portare avanti programmi come il Terminal High Altitude Area Defense (THAAD).
Secondo i calcoli geopolitici così amati da alcune persone a Washington, l’esito peggiore possibile sarebbe la creazione di legami economici e commerciali tra le due coree, la Cina e la Russia, come per esempio il gasdotto dalla Russia alla Corea del Sud attraverso la Corea del Nord che è stato discusso alcuni anni fa.
Secondo questa prospettiva un progetto del genere rischierebbe di “distaccare” la Corea del Sud dagli USA, trasformandola in un potenziale alleato di Cina e Russia.
Se questi calcoli sono davvero ciò che si cela dietro il comportamento, altrimenti strano, di Washington, allora andrebbe detto chiaramente che la creazione di legami economici e commerciali tra le due coree, la Cina e la Russia è lontana dall’essere il peggiore scenario possibile anche per gli USA, che di fatto beneficerebbero dal boom economico che ne deriverebbe.
Il peggiore scenario possibile per gli USA e chiunque altro è una corsa agli armamenti nucleare incontrollata in Asia orientale, che col tempo rischierebbe di tirare in ballo Cina, Giappone, Corea del Sud e probabilmente anche Russia e Stati Uniti, e nella quale – a causa dell’intransigente rifiuto americano di parlare con i Nordcoreani – non ci sarebbero limiti e regole.
Questa potrebbe potenzialmente essere una situazione estremamente pericolosa – perfino più pericolosa della corsa agli armamenti nucleare tra USA e URSS negli anni ’50 e ’60 – proprio perché sarebbero coinvolti così tanti attori e non ci sarebbero regole chiare. Ma questa sembra la situazione verso la quale ci stiamo dirigendo.
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Articolo di Alexander Mercouris pubblicato su The Duran il 9 settembre 2016.
Traduzione in Italiano a cura di SakerItalia.
[Le note in questo formato sono del traduttore].
La corea del Nord è disprezzata praticamente da tutti a destra e sinistra a occidente e oriente tant’è che francamente con riesco a capire come abbia potuto sopravvivere finora e come ancora riesca a farlo nonostante i fulmini che gli piovono addosso da tutte le parti.
O hanno scoperto la formula segreta per realizzare un vero socialismo autarchico oppure c’è chi dietro le quinte continua ad appoggiarla e sostenerla. Probabilmente questo qualcuno è la cina e/o qualche paese del sud est asiatico (Vietnam? Thailandia? cambogia?)
Gli ammericani di certo non hanno nessuna intenzione di allentare le tensioni con la corea del nord .. gli fa troppo comodo per tenere al guinzaglio la corea del sud , il giappone e chissà chi altro.
Certo è che i coreani del nord sono testardi e, se messi alle strette, sarebbero davvero capaci di dar fuoco alle polveri e creare un incendio generale, D’altronde visto l’ostracismo planetario di cui sono fatto oggetto potrebbero anche pensare “muoia sansone con tutti i filistei” e, quindi, le loro minacce di distruggere tutte le basi americane nel pacifico o quella di sparare missili contro corea del sud e giappone, mi sa che non sono solo dei bluff.
Mi domando come potrebbero rispondere gli ammericani e company in caso di attacco preventivo da parte della corea del nord. Incenerendola con missili nucleari? forse! ammesso che corea del sud, giappone, cina e la stessa russia fossero disposti a prendersi la loro bella dose di radiazioni nucleari con relativo conteggio di migliaia o milioni di morti.
Facendola invadere dai coreani del sud dopo qualche uso più o meno limitato di armi nucleari tattiche? Ammesso che vincessero e riunificassero la corea sotto il regime (“democratico” naturalmente) della corea del sud credo che la cosa sarebbe molto sgradita specie ai cinesi.
Considerando che una “rivoluzione colorata” all’interno della corea è altamente improbabile e che il potere di pressione cinese sulla corea del nord sembra essere molto modesto, agli ammericani converrebbe, come si dice nell’articolo, moderare i toni e abbassare le penne arrivando a un qualche accordo che soddisfi anche le pretese della corea del nord…però sono certo, specie se il nuovo presidente sarà la psicopatica hillary, che preferiranno riempire la corea del sud di sistemi missilistici … e che poi Dio ce la mandi buona!
E perchè mai la Corea dovrebbe disarmarsi quando hanno gli imperialisti yankee sotto le loro coste ?
Che disarmino gli USA invece e sopratutto che se ne vadano dal sud … abbiamo visto a cosa è servito il disgelo con l’URSS.. è servito alla sua ingloriosa capitolazione !
Male il nucleare, anzi malissimo ma se serve a tenere buoni gli americani allora ben venga, l’equilibrio delle forza è l’unico modo per tenere a bada gli appetiti schifosi dell’impero ..
@Stefano
Non è esattamente come hai scritto ma non è certo “colpa” tua, della Corea ed in generale di tutta quell’area si sa veramente poco
Ti posto un video per capire meglio gli eventi che hanno portato alla situazione attuale:
http://www.youtube.com/watch?v=OdgoNVjskoE
mi spieghi in cosa avrei sbagliato riguardo alla corea del nord…o meglio riguardo alla repubblica popolare democratica coreana?
Ho visto ed ascoltato il video che mi hai proposto ma sostanzialmente non ho trovato niente che contraddicesse quanto ho scritto.
A quanto ho sentito nel video, almeno dal periodo del bamboccione psicopatico Bush, si è creato un vero ostracismo da parte dell’occidente verso la RPDC…quanto alla Russia e alla Cina di oggi mi sembrano abbastanza preoccupate dai comportamenti della RPDC …poi, può darsi che, almeno da parte della Cina ci siano ancora rapporti di vario genere con la RPDC … altri rapporti sembrano esserci con il Vietnam, la Cambogia, il Laos e qualche altro paese …ma se il rapporto fondamentale che ha permesso e permette la sopravvivenza della RPDC è quello con la Cina, significa che la Cina ha forte possibilità di pressione sulla RPDC mentre io avevo scritto che la CIna mi sembra avere pochi strumenti di pressione. Forse questo è l’unico errore che potrei aver commesso nel mio commento iniziale,
Peraltro mi sembra che la Hillary Clinton non sia tanto ben disposta verso la corea come forse lo è stato a suo tempo il marito.
p.s. nel video (peraltro un po’ datato perché è del 2012 e prima della rielezione di Obama) ho trovato interessante quanto detto dall’ultimo relatore (non ricordo il nome) che mi sembra fosse un sindacalista e che sia stato anche rappresentante della Fao in corea.
Però su Obama e sulla possibilità che questo ripristinasse la politica di apertura di Clinton verso la Corea, ha preso proprio un abbaglio totale.
Stafano per favore diamoci del tu 🙂
Mi riferivo alla tua non corretta visione circa i rapporti che la RPDC intrattiene verso l’estero, in particolare hai affermato che sarebbero ostracizzati sia da oriente che da occidente .. in realtà non è esattamente cosi, la RPDC infatti intrattiene rapporti con diversi paesi dell’America Latina, con paesi africani, con il medio oriente, con la Russia e, ovviamente con il suo vicino più importante, ovvero la Cina
Lo stesso si potrebbe dire circa la sua presunta e tanto sbandierata aggressività, al contrario di quanto hai scritto io non penso affatto che la RPDC sia propensa alla guerra (sopratutto nucleare) difatti, anche volendo non ne avrebbero né la capacità tecnica né quelle umane, e non sono nemmeno cosi sicuro che siano cosi stupidi da non sapere che in un’avventura di questo tipo si ritroverebbero sostanzialmente isolatii .. nessuno dei suoi eventuali alleati (Russia e Cina) darebbe l’appoggio per iniziative unilaterali di questo tipo, per non parlare del vitale supporto economico che la Cina le offre e da cui la RPDC sostanzialmente dipende
Se hai ascoltato bene la conferenza penso avrai capito che l’obbietivo politico della RPDC è sempre stato uno, la richiesta che gli Stati Uniti se ne vadano dall’area di crisi e successivamente una discussione su base paritaria circa un’eventuale riconciliazione/ricongiunzione con il Sud .. certo, la possibilità che questo possa accadere al momento pare abbastanza remota, sopratutto a causa dei diversissimi modelli sociali ed economici che oggi intercorrono tra Nord e Sud, tuttavia una convivenza pacifica resta possibile (e molto auspicabile)
In definiva la RPDC sembra andare a caccia di un riconoscimento internazionale rispetto ai suoi diritti di base.
Resta ovviamente aperta e completamente opinabile la discussione sulla natura stessa del sistema politico di Pyongyang, ma non erano questi i termini della discussione 🙂
Ciao
Africa e america latina sono lontani dalla corea, perciò i rapporti che, penso, davvero contano, sono quelli con la cina e con non so quale/i altro/i paese/i del sud-est asiatico.
Di questi rapporti sappiamo poco o niente e da qui nasce la sensazione di sostanziale isolamento della corea.
Da qui anche la domanda che mi facevo: ma come riescono a sopravvivere?
Anzi io spero che davvero la corea abbia ben poco a che spartire specie con la cina perché sembra che la Clinton voglia fare pressione proprio sulla cina per fermare gli esperimenti nucleari della RPDC e non vorrei che la Cina svendesse la corea in cambio della non installazione del sistema missilistico Usa nella corea del sud.
Quanto all’aggressività della RPDC io non ne ho affatto parlato anzi credo che la RPDC sia vittima delle mire aggressive degli ammericani e non il contrario,
Perciò ho solo ipotizzato che a un certo punto la corea del nord potrebbe sentirsi aggredita e, quindi, siccome forse la cina non ha molti strumenti di pressione, potrebbe essere indotta davvero a mettere in atto, per legittimi scopi difensivi, un attacco preventivo contro gli Usa o il giappone o la stessa corea del sud.
Se così fosse, cosa farebbero gli ammericani? raderebbero al suolo la capitale della corea del nord (mi scuso ma trovo più semplice definirla così) …i coreani raderebbero al suolo seul.
Distruggerebbero con bombe nucleari tutta la corea del nord? e le radiazioni che colpirebbero la stessa russia e cina dove le mettono? in naftalina?
invaderebbero la corea del nord? e cina e russia starebbero a guardare? Non credo.
Insomma secondo me gli ammericani sono in un cul de sac e gli converrebbe abbassare le penne e arrivare a un qualche accordo…non vedo altra strada per loro., se hanno un minimo di cervello.
@Stefano
> Da qui anche la domanda che mi facevo: ma come riescono a sopravvivere?
Il modello credo sia grossomodo quello dell’epoca di Stalin, una sorta di “Socialismo in un solo paese” ma in chiave asiatica …
Tuttavia negli ultimi anni si sono aggiunte anche varie “zone economiche speciali” (https://it.wikipedia.org/wiki/Zona_Economica_Speciale)
che in sostanza consistono in area per l’investimento estero nella quali vige di fatto una sorta di capitalismo, seppur concordato con il paese ospitante.
In queste area in genere la manodopera è locale mentre l’investimento è straniero e gode di una tassazione piuttosto bassa, questo almeno in teoria dovrebbe incentivare lo sviluppo e fornire il know-how necessario, in particolare nel settore dell’industria leggera (ancora piuttosto carente al Nord)
@ samo79 @ stefano
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Nonostante l’immagine caricaturale che ne diffondono i media occidentali, Kim Jong-un, è un uomo intelligente, senz’altro più intelligente di Saddam Hossein e Gheddafi, i quali, se avessero investito in tecnologia nucleare militare, sarebbero ancora vivi e vegeti al loro posto. Kim l’ha capito, il suo Paese è strangolato dalle sanzioni economiche inflitte dall’Occidente fin dal 1950 e vede gli armamenti statunitensi avanzare spudoratamente nella fascia neutrale che dovrebbe, invece, essere smilitarizzata. Recentemente Seoul (eterodiretta da Whashington), ha chiesto a Russia e Cina di aderire alle sanzioni contro la Repubblica Popolare , ma se ne guardano bene dal farlo, altrimenti, soprattutto la Cina, avrebbero un Paese satellite degli Usa incuneato ai confini sud-orientali. Kim Jong ha dichiarato ripetutamente che userà le armi nucleari soltanto in caso di invasione Usa.
già l’Iran ha avuto non pochi problemi con Israele per il suo programma nucleare (scienziati uccisi, virus) figuriamoci se c’avessero provato Saddam Hussein o Gheddafi ! Gli israeliani, oltre a fare quello che hanno fatto con l’Iran, avrebbero bombardato i loro siti nucleari giorno e notte. Perciò non credo che Saddam e Gheddafi siano stati meno intelligenti di Kim Sung. La corea è distante da Israele e né il giappone né la corea del sud avevano la possibilità di emulare gli israeliani e, ammesso che l’avessero fatto, cina e russia non credo che avrebbero accettato passivamente che i siti nucleari coreani fossero bombardati (come minimo avrebbero fornito alla corea di Kim Sung armi sufficienti per rispondere adeguatamente) … per questo la corea del nord è riuscita a sviluppare il suo programma…perciò non credo che dipenda dalla maggiore intelligenza di kim Sung…è’ stato ed è solo con le spalle più coperte di un Saddam e di un Gheddafi
Ho letto in qualche articolo che la RPDC per l’80% commercia con la CIna…questo significa che la Cina ha buone carte in mano per premere su kim Sung affinché si moderi…ma probabilmente questo tirerà la corda il più possibile sapendo che la Cina non può comunque accettare che gli ammericani lo liquidino coi loro sistemi bombaroli.
E poi, In fondo, alla Cina potrebbe far gioco che kim Sung alimenti la tensione per costringere gli ammericani a un qualche compromesso (no allo schieramento dei missili ammericani nella corea del sud e qualche ripresa di dialogo con kim Sung in cambio delle sue pressioni su Kim Sung affinché si moderi).
Se gli ammericani non dovessero accettare, allora la tensione aumenterà e potrebbe davvero partire più di qualche missile da una parte o dall’altra e la RPDC potrebbe anche essere indotta a invadere la corea del Sud….in tal caso l’esercito fantoccio del sud sarebbe velocemente distrutto e gli ammericani dovrebbero intervenire bombardando le retrovie e gli “invasori” di Kim Sung, ma così facendo colpirebbero anche strutture e civili della corea del Sud…perciò, almeno nella corea del sud, sarebbero presto costretti a fermarsi…quanto alle retrovie (la corea del nord) potrebbero distruggere la capitale e qualche altra cosa ma essendo (la corea del nord) una nazione essenzialmente contadina, probabilmente i danni sarebbero limitati…insomma, comunque si rigiri la questione, con la corea di Kim Sung per gli ammericani bombaroli non la vedo facile.
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“… non credo che Saddam e Gheddafi siano stati meno intelligenti di Kim Sung…” Non prendere tutto alla lettera ! 😉 In fondo, il banco di prova dell’intelligenza, intesa in senso generico, è la capacità di elaborare strategie atte ad aumentare la possibilità di sopravvivere. Sopravvivere ai nemici, all’aggressione delle forze della natura, ad una cultura sociale inibente e dogmatica…. E Kim Jong-un continuando a sviluppare il programma nucleare impostato dal nonno Kim II Sung (personaggio di grande rilievo storico) e poi dal padre Kim Jong-Il, ha dimostrato di essere meno sprovveduto e pavido di altri leaders. Per cui continuo a sostenere che il paffuto dittatorello coreano è anche molto più intelligente del nostro PdC Renzi ed della Ministra della Difesa Pinotti. Il motivo è presto detto…
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Gli Usa si preparano a sostituire le ‘vecchie’ bombe atomiche B61 immagazzinate in Europa e in Turchia con il nuovo modello B61-12, la cui potenza è superiore di 4 volte quella sganciata su Hiroshima.Secondo stime al ribasso, gli Stati Uniti dispongono oggi di 70 bombe nucleari B-61 in Italia (50 ad Aviano e 20 a Ghedi-Torre), 50 in Turchia, 20 in Germania, Belgio e Olanda, per un totale di 180. Manlio Dinucci scrive sul Manifesto: “Anche i piloti italiani, dimostra la Fas, vengono addestrati all’attacco nucleare sotto comando Usa con i cacciabombardieri Tornado schierati a Ghedi…. Con le B61-12, gli F-35 e il Muos sul proprio territorio, l’Italia sarà anche scelta, dal paese attaccato, quale bersaglio prioritario della rappresaglia nucleare…” Alla faccia della nostra Costituzione e del Trattato di Non Proliferazione Nucleare ! E mentre Kim Jong potrà gestire in piena sovranità il deterrente atomico di propria produzione, i nostri politicanti si offrono come magazzinieri di quello altrui esponendosi a tutte le ritorsioni che ne deriveranno. Più idioti di così… 🙁
anzitutto mi scuso per aver scritto male il nome dell’attuale presidente della RPDC, ho scritto kim Sung e invece è kim Jong.
Che sia meglio di un renzi o di una pinotti non c’è dubbio…questi sono solo sguatteri (peggio che servi ) degli ammericani.
Esteticamente credo che fosse preferibile il padre perché il figlio ha un po’ troppo l’aria da bamboccione ben pasciuto…ma forse politicamente non è affatto uno stupido.
Comunque, mi spiace ripetermi, ma non condivido la tua idea che sia più intelligente di un Hussein o di Gheddafi. Quelli hanno dovuto rinunciare allo sviluppo di un qualsiasi programma nucleare per le ragioni già dette…e nonostante questo, purtroppo, sono stati ammazzati.
Kim Jong non ha i loro stessi problemi perché ha alle spalle Cina e Russia che non permetteranno mai (almeno così spero) che in corea del nord si installi un regime filoamericano.
Però deve temere che Russia o, soprattutto Cina cerchino di sbarazzarsene con qualche colpo di stato per mettere al potere qualcuno più allineato ai loro voleri. Forse sta spingendo troppo sull’acceleratore e sembra che russia e cina siano abbastanza o molto incazzati. Ma sono portato a credere che facciano solo finta di essere contrariati perché gli fa gioco che quel “pazzo” alimenti la tensione…infatti o gli ammericani non cedono e si va ad uno scontro dall’esito probabilmente non favorevole agli Usa oppure questi abbassano le penne e vengono a un qualche accordo che preveda anzitutto la non installazione dei missili che hanno in progetto di mettere nella corea del sud.
Ma credo, specie se la nuova presidentessa sarà la Clinton, che gli ammericani non cederanno e installeranno i loro bei missiletti in corea del sud.,,in tal caso la corea del nord continuerà col suo programma nucleare mentre gli ammericani, almeno inizialmente, inaspriranno le sanzioni. Poi potrebbero fare come gli israeliani: bombardare con bombe convenzionali i siti nucleari della corea del nord col rischio, però, di non riuscire a distruggerli tutti e che i coreani reagiscano lanciando missili nucleari contro le loro basi del pacifico e, forse, contro la stessa corea del sud.. a questo punto apriti cielo! Gli USa questa volta tenterebbero di distruggere con attacchi nucleari la capitale e i siti atomici della corea del nord…se ci riuscissero probabilmente la corea di Kim Jong cesserebbe di esistere sostituita da qualcosa sotto controllo ammericano che punterebbe altri missili contro russia e cina (cosa che sarebbe molto sgradita a entrambi) …ma se non dovessero riuscirci e la corea del nord riuscisse a conservare una almeno parziale capacità di risposta, gli Usa e la corea del sud vedrebbero altri missili atomici piovere sulla loro testa poi, probabilmente, la corea del nord invaderebbe quella del sud e, in tal caso, sarebbero cavoli amari per gli ammericani che, nella migliore delle ipotesi, si troverebbero impelagati in un altro Vietnam forse anche peggiore di quello originario.
Si Chiara, è più o meno quello che ho scritto nel mio primo post.
Il nucleare per loro è un efficace deterrente è va visto in questo senso, nulla di nuovo insomma 🙂