In un video [sottotitoli in inglese] pubblicato ieri, Gonzalo Lira, attualmente agli arresti domiciliari a Karkov, si pone un’interessante domanda: “Cosa accadrà all’Europa quando la Russia vincerà?”. Lira afferma, e io sono d’accordo, che la Russia vincerà la guerra in Ucraina, prenderà il sud e l’est per, presumibilmente, crearne una nuova nazione, e lascerà il resto del cadavere alla Polonia, all’Ungheria, alla Romania, alla Lituania e agli altri per sbranarselo.
E dopo?
La NATO, controllata dagli Stati Uniti, sarà sempre là. È praticamente garantito che gli Stati Uniti la useranno per spingere a una vendetta per la perdita dell’Ucraina. Ciò può esser fatto con un deciso aumento di truppe e capacità missilistica lungo i confini settentrionali e baltici della Russia e con ulteriori minacce navali nell’Artico a nord e nel Mar Nero a sud. Altri dieci anni da adesso e gli Stati Uniti avrebbero la capacità di tentare un’altra grande guerra (per interposta persona) contro la Russia e, stavolta, con discrete possibilità di successo.
Nessun negoziato o accordo impedirà questo scenario. Gli Stati Uniti sono famosi per la loro incapacità di rispettare qualsiasi accordo (“недоговороспособны” [in italiano]) ed hanno rotto TUTTE le promesse e gli accordi che abbiano mai fatto con la Russia.
Decine di luminari statunitensi ed europei promisero [in inglese] alla Russia che la NATO non si sarebbe espansa neanche per un centimetro verso la Russia. Guardate dove sono adesso i confini. Gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno confiscato grandi quantità di denaro appartenenti allo Stato russo, e si sono perfino appropriati, in contrasto alle proprie Costituzioni, delle proprietà di privati cittadini russi solo perché sono russi.
Nel 2014, Germania e Francia firmarono per garantire elezioni in vista di un cambio di regime pacifico a Kiev. Il giorno dopo, i fascisti assaltarono il Parlamento ucraino e quelle garanzie si mostrarono per quel che erano, carta straccia. Gli Stati Uniti dissero semplicemente “ ’fanculo all’Unione Europea”. Non gli importa un fico degli interessi europei. Più tardi la Germania e la Francia negoziarono e firmarono gli Accordi di Minsk e di Minsk II. Da allora, hanno continuato a pompare in Ucraina miliardi di euro dell’Unione Europea, anche se il governo ucraino, pilotato dagli Stati Uniti, non ha fatto niente per attuare tali accordi. Sì, sono idioti a tal punto.
Gli Stati Uniti hanno installato sistemi di “difesa antimissilistica” in Polonia e in Romania, progettati in realtà per lanciare missili balistici a raggio intermedio (IRBM) su Mosca. Questo è un pericolo serio per la Russia.
Perfino dopo che l’Ucraina sarà finita, la NATO e i suoi accoliti europei continuerà ad essere un pericolo per la Russia: entrambi hanno dimostrato di essere incapaci di rispettare le proprie promesse. La Russia deve perciò incaricarsi di riorganizzarli.
La Russia lo può fare con la forza, ma non ci saranno marce su Riga, Varsavia, Berlino o Parigi (ricordiamoci che la Russia l’ha già fatto e che, ogni volta, ciò ha portato a cambiamenti importanti in Europa).
La Russia ha annunciato i suoi obbiettivi strategici. Nel dicembre del 2021, la Russia ha esposto due accordi con gli Stati Uniti e con la NATO. Includevano richieste per una futura sistemazione in Europa che garantisse la sicurezza collettiva per tutti. Il 21 gennaio 2022, il Ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, si stava per incontrare col Segretario di Stato Anthony Blinken a Ginevra per parlare delle proposte russe. Pochi minuti prima della riunione, il Ministro degli Esteri russo ha tenuto [in inglese] una conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti:
Domanda: Che cosa implicherà per Romania e Bulgaria la richiesta russa che la NATO ritorni ai confini del 1997? Dovranno lasciare la NATO, chiudere le basi statunitensi sul loro territorio, o qualcos’altro?.
Risposta: Lei ha menzionato una delle pietre angolari delle iniziative russe. Sono state formulate deliberatamente con la massima chiarezza per evitare qualsiasi ambiguità. Stiamo parlando del ritiro delle forze straniere, dei loro equipaggiamenti e armi, così come di intraprendere altri passi per ritornare allo stato in cui eravamo nel 1997 nelle nazioni non appartenenti alla NATO, Bulgaria e Romania comprese.
La Reuters fece questo resoconto [in inglese] da Mosca:
Le garanzie che la Russia chiede all’Occidente includono disposizioni che obbligano le forze NATO di lasciare la Romania e la Bulgaria, ha affermato venerdì il Ministro degli Esteri russo.
Mosca aveva chiesto alla NATO delle garanzie legalmente vincolanti sul fermare la sua espansione e sul suo ritorno ai suoi confini del 1997.
Rispondendo ad una domanda su cosa implicassero tali garanzie per Romania e Bulgaria, entrate nella NATO dopo il 1997, il ministro ha risposto che la Russia chiede l’uscita da quelle nazioni di tutte le truppe straniere e delle loro armi e altro materiale militare.
Dopo più di vent’anni trascorsi ad ascoltare Lavrov e Putin, chiunque dovrebbe sapere che non rivelano pubblicamente i loro obbiettivi senza avere un modo per raggiungerli. Meditano accuratamente i loro piani prima di annunciare i propri obbiettivi.
Allora, come può la Russia arrivare praticamente al ritiro della NATO dentro i suoi confini del 1997?
Sanzioni. Gli Stati Uniti hanno usato il loro potere economico e militare per sanzionare questa o quella nazione che non fa come Washington comanda. A meno di essere promulgate dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, tali sanzioni non hanno alcuna base nella legge internazionale. Nonostante ciò, gli Stati Uniti usano perfino le sanzioni secondarie, minacciando sanzioni contro l’Europa, o chiunque altro, se non è rispettato l’ordine di non fare affari con l’Iran o il Venezuela.
Alan MacLeod @AlanRMacLeod – 22:45 UTC · Jun 5, 2022.
Gli Stati Uniti stanno pensando di “permettere” all’Europa e al Venezuela di commerciare fra loro. Pensate a ciò che ci dice questa storia sui rapporti di forza globali, e su chi sia al comando..
[Bloomberg @business – 12:13 UTC · Jun 5, 2022
Gli Stati Uniti potrebbero consentire all’Eni e alla Repsol di trasportare in Europa petrolio venezuelano a partire da luglio per rimpiazzare il greggio russo, riporta la Reuter]
La Russia può fare lo stesso. Ma, siccome lei segue sempre la legge internazionale, lo deve fare in una maniera leggermente diversa.
La Russia è una superpotenza nel produrre tutti i tipi di materie prime di cui il mondo, e specialmente l’Occidente, ha bisogno. I prezzi dell’energia in Germania come minimo triplicherebbero se fosse completamente tagliata fuori dalle forniture russe.
I leader industriali tedeschi hanno annunciato [in tedesco] a gran voce di dover chiudere bottega se continuassero le attuali politiche europee di restrizione sulle forniture energetiche russe. I giganti chimici BASF e Bayer dovranno espatriare in altre nazioni. La Volkswagen, la Mercedes, la BMW dovranno interrompere tutta la produzione in Europa. La produzione di acciaio cadrebbe a zero. La mancanza di fertilizzanti condurrebbe alla dipendenza dalle agricolture estere.
Seguirebbe la disoccupazione di massa. Milioni di persone scenderanno nelle strade per protesta contro le interruzioni a rotazione di corrente, per il freddo nelle case e per l’iperinflazione.
La Russia può arrivare a questo in qualsiasi momento. Deve semplicemente interrompere le forniture di petrolio e di gas all’Europa.
Nonostante i sei “pacchetti sanzionatori” europei contro la Russia, manca ancora una risposta reciproca da parte della Russia. Potrebbe sperare sempre che i leader europei si rendano conto del gioco mortale cui sono sottoposti da parte degli Stati Uniti.
Sfortunatamente, i leader europei sono idioti e compromessi. Il “verde-oliva” Ministro della Distruzione Economica, Robert Habeck, sogna sempre di mettere al tappeto l’economia della Russia perfino mentre il rublo si sta rafforzando e l’economia tedesca rischia di cadere a pezzi. Il Cancelliere Olaf Scholz non è mai stato una mente brillante e si è compromesso a fondo col suo coinvolgimento nello scandalo Wireguard [in inglese]. Era Ministro delle Finanze quando i rapporti sulla frode da miliardi di dollari della compagnia sono stati soffocati dal suo ministero. E non parliamo nemmeno di Ursula von der Leyen, che ha dato prova di essere corrotta e incompetente fin da quando assunse [in inglese] il suo primo incarico pubblico. I servizi segreti statunitensi conoscono i molti altri crimini in cui questa gente è impelagata.
Gli attuali e ideologici leader dell’Europa dovranno essere sostituiti da altri senza macchie, e dovranno seguire la tradizione tedesca della Realpolitik [in italiano].
Solo con leader nuovi e decenti l’Europa tornerà coi piedi per terra.
La Russia può aiutarla, risolvendo nello stesso tempo anche il suo problema della NATO.
Lei può dichiarare pubblicamente che:
NON CI SARANNO PIÙ FORNITURE RUSSE DI ALCUN TIPO ALL’EUROPA FINCHÉ NON ROMPERA’ I SUOI LEGAMI CON WASHINGTON.
Che cosa accadrebbe?
Milioni di discussioni sarebbero tenute al lume di candela nelle fredde e affamate case europee. Le opinioni politiche cambierebbero. I governi sarebbero rimpiazzati da altri, più pragmatici.
La Francia e la Germania lascerebbero la NATO o diventerebbero impoverite e irrilevanti. Alle truppe statunitensi sul suolo europeo sarebbe chiesto di lasciare il paese, pena l’essere attaccate e buttate fuori da un pubblico inferocito. La Germania proibirebbe il suo spazio aereo ai voli militari statunitensi. Gli Stati Uniti perderebbero la loro presa sul continente.
Questo non può accadere? Beh, Gonzalo Lira non è d’accordo, ed io nemmeno. Ai primi di febbraio, prima dell’intervento russo in Ucraina, avevo avvertito [in inglese] delle conseguenze delle attuali politiche “occidentali”:
La strategia statunitense di “sistemare” la Russia in Europa imponendole “sanzioni dirompenti”, per poi attaccare la Cina, sta fallendo, perché è completamente mal concepita.
La Russia è la nazione più autarchica del mondo. Produce quasi tutto ciò di cui abbisogna e ha prodotti molto desiderabili di cui c’è globalmente richiesta, e sono necessari specialmente in Europa. La Russia ha anche grandi riserve finanziarie. Una strategia contro la Russia basata sulle sanzioni non può funzionare.
Le conseguenze per l’Europa erano [in inglese] chiare:
Gli Stati Uniti e i loro accoliti, nell’Unione Europea e da altre parti, hanno imposto alla Russia sanzioni molto dure per danneggiarne l’economia.
L’intenzione finale di questa guerra economica è il cambio di regime in Russia.
Le probabili conseguenze saranno cambi di regime in molte altre nazioni.
…
Tutti i consumi energetici negli Stati Uniti e in Unione Europea subiranno un aumento di prezzo. Ciò spingerà in recessione l’Unione Europea e gli Stati Uniti. Non appena la Russia aumenterà il prezzo delle merci sulle quali ha il potere d’influire (gas, petrolio, grano, potassa, titanio, allumini, palladio, neon, eccetera), la crescita dell’inflazione in tutto il mondo diventerà significativa.
…
[La Russia e la Cina] hanno speso più tempo nel pensare al problema di quanto abbiano fatto gli Stati Uniti.
Gli europei avrebbero dovuto rendersene conto invece di aiutare gli Stati Uniti a mantenere la loro immagine di potenza unipolare.
Ci vorrà del tempo perché le nuove realtà economiche facciano presa, ma cambieranno probabilmente l’attuale visione sui veri interessi strategici europei.
L’Europa è fortunata, nel senso che la Russia, perfino prima di rientrare in Ucraina, ha offerto un’alternativa molto decente all’egemonia statunitense sull’Europa:
Un uomo che ha accesso all’orecchio di Putin, il professor Sergey Karaganov che è Presidente Onorario del Consiglio sulla Politica Estera e di Difesa della Russia, ha scritto un editoriale che illustra un’alternativa.
Il pezzo è stato richiesto dal Financial Times, sul quale era prevista la sua pubblicazione, il che vuol dire che fosse diretto alla leadership europea. Ma poi il giornale ha rifiutato l’articolo non fornendone ragione. È stato poi pubblicato [in inglese] sul giornale Russia in Global Affairs e ora ripubblicato [in inglese] su RT.
…
[Karaganov] afferma:
Il sistema di sicurezza in Europa, costruito in gran parte dall’Occidente dopo gli anni ’90, senza la firma di un trattato di pace dopo la fine della precedente Guerra Fredda, è pericolosamente insostenibile.
Ci sono alcune strade per risolvere il ristretto problema ucraino, come il suo ritorno ad una permanente neutralità, o garanzie legali da molte nazioni chiave della NATO di non votare mai per ulteriori espansioni del blocco. I diplomatici, ritengo, ne hanno altre nelle loro maniche. Noi non vogliamo umiliare Bruxelles insistendo che ripudi le sue erronee dichiarazioni sull’espansione senza confini della NATO. Noi tutti conosciamo come siano finite l’umiliazione di Versailles e, naturalmente, l’attuazione degli Accordi di Minsk.
Ma l’impegno è più vasto: costruire un sistema funzionante sulle rovine del presente. E senza ricorrere alle armi, ovviamente. Probabilmente all’interno della più ampia cornice euroasiatica. La Russia ha bisogno di un sicuro e amichevole fianco occidentale nella competizione del futuro. L’Europa senza la Russia o perfino contro di essa sta perdendo rapidamente tutta la sua influenza internazionale. Negli anni ’90 questo fu previsto da molti, quando la Russia offrì di integrarsi, non di essere assorbita, con i sistemi continentali. Noi siamo troppo grandi e orgogliosi per essere assorbiti. A quel tempo, la nostra proposta fu respinta, ma c’è sempre la possibilità che stavolta non lo sarà.
L’ultimo paragrafo è l’essenza dei veri obbiettivi strategici della Russia. Essi richiedono di distruggere l’attuale sistema di egemonia statunitense sull’Europa. L’Europa deve essere “de-natizzata”. Probabilmente saranno necessari cambi di regime nelle nazioni europee per potervi assistere.
I leader della Russia hanno adesso l’unica possibilità del secolo per raggiungere questi obbiettivi, e saranno condannati dai loro compatrioti se non lo faranno. Gli Stati Uniti non hanno alcun modo per impedire o controbattere il boicottaggio russo delle vendite e le sue conseguenze.
Quando si sveglieranno finalmente per affrontare questi fatti i leader europei, o quelli dietro di loro?
..
Aggiornamento:
Un estratto dalla corrente conferenza stampa di Lavrov:
Russian Embassy, UK @RussianEmbassy – 11:41 UTC · Jun 6, 2022.
Ministro degli Esteri Lavrov: secondo tutte le apparenze, nessuno sta nemmeno tentando di riformare la NATO. Stanno trasformando questa “alleanza difensiva” in un’alleanza globale, con l’obiettivo del dominio militare globale. Questo è un sentiero pericoloso, che è destinato decisamente al fallimento.
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Articolo di Bernhard pubblicato su Moon Of Alabama il 6 giugno 2022
Traduzione in italiano di Fabio_san per SakerItalia
[le note in questo formato sono del traduttore]
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La redazione di SakerItalia ribadisce il suo impegno nella lotta anti-mainstream e la sua volontà di animare il dibattito storico e politico. Questa che leggerete è l’opinione dell’autore; se desiderate rivolgere domande o critiche purtroppo questo è il posto sbagliato per formularle. L’autore è raggiungibile sul link dell’originale presente in calce.
L’opinione dell’autore non è necessariamente la nostra. Tuttavia qualsiasi commento indecente che non riguardi l’articolo ma l’autore, sarà moderato, come dalle regole in vigore su questo sito.
Sul web leggo analisi strategiche che mi lasciano perplesso…
P.es. in questo articolo:
“…Russia vincerà la guerra in Ucraina, prenderà il sud e l’est per, presumibilmente, crearne una nuova nazione, e lascerà il resto del cadavere alla Polonia, all’Ungheria, alla Romania, alla Lituania e agli altri per sbranarselo.
E dopo?
La NATO, controllata dagli Stati Uniti, sarà sempre là….”
Questo è il punto.
Allora a che servirebbe la guerra all’Ucraina?
Putin decise la guerra per ritrovarsi il problema spostato solo di 80 km. un pochino più a Ovest?
Io suggerisco di leggere con molta concentrazione fra le righe delle varie dichiarazioni di tutta la classe dirigente istituzionale russa, civile e militare…
I Russi non sono mai espliciti, ma fanno capire.
Cosa significa “demilitarizzare” Ucraina nei discorsi degli organi istituzionali e parlamentari russi?
Significa togliere per sempre la NATO da Ucraina.
L’autore dell’articolo mi sembra che non capisca.
Come lo ottieni?
Regalando il West del Dniepr alla Polonia?
Mah…!
Lavrov, Volodin, sono stati chiari… l’obiettivo è Tutto.
Soltanto se arrivi a Leopoli, sarai tu a concedere il tuo ritiro e benignamente consentire la ricreazione di uno Stato ucraino Neutrale.
Altrimenti è solo fuffa.
Lo ripeto, leggete con attenzione le sfumature anche lessicali delle dichiarazioni pubbliche dei Russi.
Sono un pochino meno fessi di quanto suggerisce l’autore dell’articolo.
d’accordo, ma forse non è necessario arrivare a Leopoli, basta che nella rimanente Ucraina rimanga un governo ben diverso dall’attuale, neutrale o persino favorevole verso la Russia.
E sicuramente è quello che si sperava potesse avvenire nella prima settimana o al max nel primo mese, nel mentre che puntando Kiev (con mezzi insufficiente per la conquista) si teneva impegnata in zona una fetta delle forze militari ucraine.
Una panoramica che potrebbe realizzarsi ma anche No! Ed è su questo scoglio che le controparti di scontrano e si scontreranno senza attendere la venuta di un Nuovo Virus.
Gli USA hanno bisogno di imparare che il Limite alle ambizione esiste anche per Essi e si manifesterà sia al loro interno sia. allivellò internazionale quando scopriranno che non sono né necessari né invincibili.
@Redazione… vi siete accorti che nel video del Vs. Telegram sulla granata che arriva in trincea la voce di chi fa la ripresa alla fine del video parla in francese?
[Si c’è un po’ di tutto là in mezzo. sono un paio di giorni che questi video vedono la luce, alcuni saranno presi dai telefoni degli arresi, altri da quelli che non ce l’hanno fatta, altri ancora da quei pochi che hanno abbandonato le trincee e si sono salvati. Questi video potrebbero avere una settimana, forse di più. Hanno spostato numerosi soldati in quell’area e li hanno letteralmente abbandonati]
Mercenari… il loro usa squalifica proprio, anzi delegittima la parte che li usa.
Invece qui nel west sono eroi per miti borghesi e fini intellettuali giornalai. Che involuzione…. che regressione trogloditica sconcertante.
Concordo, come già ho scritto, sarà una piattaforma di sicurezza collettiva a ‘cerchi concentrici’ e ‘sottoinsiemi’ con differenti gradi di libertà di armamenti e coperture. Sicuramente nessun lanciatore nei territori ex pattodivarsavia.
https://www.youtube.com/watch?v=ZGe8L40Cx6A
Noam Chomsky: “Gli Stati Uniti non vogliono la pace”… inoltre gli USA non considerano le condizioni di sicurezza richieste dai Russi né ci saranno negoziati come esplicitato con la Nato a Ramstein – ma dice che il pubblico americano ignora tutto questo… (??????) cioè che negli USA ci sarebbe una specie di censura peggio di quella ITA/EU
(ci credo poco, ma fosse vero vuol dire che andiamo ad occhi chiusi verso una possibile catastrofe)
–
https://www.youtube.com/watch?v=8_zeKNce0yo
Putin ha pienamente ragione
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https://www.youtube.com/watch?v=6M_e-sqOjPY
Franco Fracassi: Chi controlla la mente controlla il mondo
Mi sembra molto ottimistico prevedere che, di fronte a un disastro economico e sociale fin d’ora preconizzato, le popolazioni europee – ivi compresi crucchi e francesi! – butterebbero fuori la soldataglia statunitoide e cambierebbero i governi collaborazionisti … Con quale forza, con quale guida politica organica, con quali armi e soprattutto con quali appoggi esteeni (non solo balndamente politici, ma anche con concrete forniture di armi e “corpi speciali”, uomini e mezzi)?
La Russia si farebbe carico di una liberazione dell’Europa rischiando un conflitto nucleare e forse strategico con le bestie statunitoidi-nato?
Ne dubito fortemente ed è molto probabile, tralasciando crucchi e francesi, che noi italiani possiamo già considerarci fottuti.
Cari saluti
Esattamente. Be real.
…salve! Se la crisi sarà tale da far sprofondare il nostro continente nella anarchia… avverrà anche, e forse ben prima, in USA.
In Europa poi, vi sarà la commistione della ribellione per Fame, con il frazionismo di decine di fazioni on lotta fra loro con odio feroce per regolare i conti… pensi solo alle molle arricolazioni di dx contro sx e poi all’Islam interno… ed esterno.
USA come noi, e si divideranno in 4-5-6 Stati in odio fra loro.
Sembra un paradosso ma l’intervento russo in Europa sarà proprio finalizzato all’aiuto e alla restaurazione delle statualità nazionali.
Russia non vuole disordine contagioso ai confini.
Russia come nuovo Carlo Magno che nella anarchia totale di un continente allo sbando, riportò l’ordine e il vivere civile rifondando il concetto di statualità imperiale.
…così dicono almeno alcune antiche profezie.
Amen.
–come sappiamo, storicamente non si ripetono ciclicamente i fatti politici e militari ed economici.
Mature potenze, infettate dai mali delle proprie società civili, si corrompono al proprio interno e nelle relazioni internazionali e non c’è verso che possano impedire il disfacimento ,
L’europa è una testimonianza di quanto affermo ,gli Stati che la compongono temono per la propria esistenza e “gridano” che la causa dei loro mali è all’esterno, verso oriente, dove le orde delle steppe osano minacciare una civilizzazione morente.
Gli USA ,stanno ancora peggio perché non ne sono consapevoli e il livello del dolore aumenta via via che non riescono ad avere la meglio sulla parte avversa.
Il loro potere economico sta verificando che gli anni delle vecchie grasse sono finiti; essi si illudono, che senza lo SWIFT ,il Nemico/iNemici rinunceranno ai loro progetti di Libertà e sovranità e sono fiduciosi che ,dopo tale resa , essi potranno istaurare un più duro Ordine mondiale.
La verifica è in corso d’opera ma è e sarà incompleta se Essi non se ne accerteranno militarmente e direttamente, fatto di cui hanno un estremo timore e per tale ragione si sottrarranno all’esito preferendo la guerra per procura.Dopo l’Ucraina ci saranno altri popoli da sacrificare.
Progetti demenziali che la Storia, in divenire, non consente ai protagonisti(USA in particolare) di modificare il copione e la Regia.
>arrivare a Leopoli
Militarmente impossibile con una SMO di logoramento: senza l’impiego di forze d’urto di molti ordini di grandezza maggiori dell’attuale non si sfonda il fronte ad ovest di Severodonetsk. La Russia non userà mai nucleare tattico o milioni di uomini e mezzi (sguarnendo la Madrepatria). Quindi si andrà avanti per mesi, palmo a palmo, sperando almeno di arrivare al confine del Donbass.
Guardatevi qualche mappa tattica e siate realisti: https://www.google.com/maps/d/viewer?mid=1B1PLMhbHmG1aJ2-QNxHY1TksI6HlNhqF&ll=48.726408034904544,34.43386416058425&z=7
E no, nessuno assedierà le basi NATO per cacciare gli americani, anche dovessimo fare la fame saremmo convinti che “ha stato Putin”.
…forse.
Ma allora si accetta la tesi dell’articolista.
Solo Donbass.
E cosa si è risolto?
Nulla.
Tutto come prima del 24 Febbraio. Anzi peggio, sanzioni, Svezia, Finlandia, revanche sul Mar Nero…
Nel video di Stefano Orsi si mostra chiaramente che in Donbass dietro la prima linea solidissima… Ucraina non ha più nulla fino al Dniepr.
Sfondata quella, non c’è più nulla da opporre ai Russi.
Dniepr non è Leopoli, è vero, ma il west non potrà mai accettare la vittoria russa che sarebbe devastante… quindi continueranno a pompare il grilloide…
Sperando che la Russia crolli, che Putin muoia, che i generali fanno il colpo di stato, che le folle assaltino il cremlino, etc…
Il west è costretto a sperare… perchè resistere è l’unica cosa che può fare…
fino agli ultimi 100 metri dal bunker della cancelleria…
Sono costretti perchè Ucraina è la Costantinopoli di oggi…
Non è in gioco una città, e nemmeno un impero…a un’Era.
Poi c’è la clessidra del Tempo.
Quella russa è grande, robusta e inesauribile, quella del west è già agli sgoccioli, piccola, fragile…
Il generale Inverno aiuta sempre i Russi…, oggi no.
Piuttosto, il generale Fame!
–,una circostanza che apprezzo nei russi ,ed in particolare nella sua classe dirigente, è che non dice mai chiaramente quali siano i suoi progetti di breve periodo che sono propedeutici a quelli di medio e lungo periodo.
L’Operazione speciale di Febbraio u.s.è stata progettata per respingere gli attacchi che sarebbero venuti dalla manovra Nato, dopo il fallimento del colpo di Stato in Kazakistan di gennaio, che è stata anticipata dai russi vanificando la presunta sorpresa .
Non ci dimentichiamo che i russi fecero un mese prima manovre a ridosso dei confini ovest come monito alla uE e Nato che non ci sarebbe stata un’altra aggressione senza risposta e non s’impressionarono quando i media UE si misero a strillare sobillati dagli USA. Sapevano che cosa sarebbe successo se non avessero usato la clava per primi.
I media e i presunti specialisti che inflazionano le tv italiche non faranno mai cenno e/o collegamento alla strategia di infiltrazione armata dell’occidente sui confini della Federazione Russa.
La partita è per degli specialisti di scacchi e qui non bisogna perdere i cavalli che coprono il centro della scacchiera.
I grossi problemi per la Russia arrivano sempre da occidente.
Ci sarà sempre un paese europeo ad Ovest che verrà usato per provocare e per destabilizzare la Russia.
A questo punto non servirà a nulla dibattere se il confine sarà l’Oder o l’Elba o altro.
La Russia deve portare la sua influenza fino al Portogallo compreso.
Forse a questo ci aveva già anche pensato l’U.R.S.S. ed il suo internazionalismo.
Che forse che gli Stai Uniti non hanno risolto ‘sti problemi comprando pacificamente (dipende anche dall’ interlocutore e dal momento) l’Alaska?
p.s. comunque di una Russia che non spariglia le carte non me ne faccio nulla.
https://www.youtube.com/watch?v=6M_e-sqOjPY
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come ti creo il russofobico, caratterizzato da forte scollamento dalla realtà
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Franco Fracassi: Chi controlla la mente controlla il mondo
Ottimo articolo. Il problema è che gli Stati Uniti hanno bisogno di un comando sostanzialmente globale perché la sua valuta è globale. Tutti hanno nelle proprie riserve i dollari e perciò, un pezzo di controllo degli Stati Uniti. Allo stesso tempo, gli Stati Uniti, devono per forza controllare tutti i detentori della propria valuta ergo, la quasi totalità del mondo. Più correttamente, si tratta di de-dollarizzare il mondo ma con il consenso dello stampatore. La Russia è ovviamente il nemico numero uno perché di fatto è autarchica e blocca l’espansione del dollaro con la sua estrema ricchezza di materie prime che però è marginale per gli USA e che invece riversa in Europa. A differenza invece della Cina che riceve vagonate di dollari (in cambio delle sue produzioni) che potrebbe valere molto meno se solo gli USA lo decidessero. Io seguirei un pó di più la pista delle valute per capire l’accanimento degli USA contro la Russia.
https://www.youtube.com/watch?v=FG4DiMWclcg
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altro corposo aggiornamento di Stefano ORSI – Gli aggiornamenti dai fronti ucraini del 9/6/2022