Le notizie dall’Italia negli ultimi due giorni hanno il potenziale per cambiare completamente le carte in tavola, in quanto potrebbero finire col distruggere l’UE.
L’originaria Comunità Europea era un ideale ammirevole, in quanto enfatizzava i diritti di tutti i cittadini degli stati membri, garantendo loro una gamma di protezioni da demagoghi ingiusti e stupidi. Sfortunatamente i globalisti corporativi neoliberisti ne hanno preso il controllo e l’hanno consegnata ad una banda di tecnocrati senza cuore che ha usato la struttura dell’un tempo stimabile governance per imporre una politica monetarista draconiana – si veda la Grecia.
Ora l’Italia si è finalmente sollevata e l’Unione Europea, imitando i metodi americani che hanno devastato il mondo (vedi il licenziamento nel 1975 da parte della Regina d’Inghilterra [entrambi i link in inglese] del governo laburista australiano eletto), l’UE ha corrotto, ricattato o estorto il presidente italiano Mattarella, perché distruggesse il governo neoeletto dell’Italia solo perché sospettava che questo governo vedesse il futuro dell’Italia al di fuori della zona euro a dominazione franco-tedesca (la Germania agita il bastone finanziario, la Francia ha la potenza militare). Il governo e le autorità stabilite presumevano che il presidente italiano, proprio come il governatore generale dell’Australia, fosse apolitico, ma quando il letame ha colpito il ventilatore, i cittadini hanno scoperto che coloro che sostenevano il contrario non erano folli teorici della cospirazione, avevano detto la verità.
Il nuovo governo è uno strano matrimonio fra sinistra e destra che confonde i neoliberali, ma ha senso per gli elettori, che non sono al settimo cielo riguardo l’innato razzismo della destra o la stima della sinistra per la vecchia scuola della centralizzazione, ma che pensano che le tendenze estreme verranno cancellate con il nuovo governo, che si riunirà attorno alla convinzione condivisa del primato del popolo italiano. Mattarella ha completamente ignorato il risultato elettorale, e sta cercando di installare un tecnocrate dell’FMI come leader di un governo non eletto. Persino quell’inutile puttana liberale dell’inglese Guardian vede la mossa di Mattarella come problematica [in inglese]:
In privato, alcuni analisti che sostengono Mattarella hanno detto che era tutt’altro che chiaro se avesse fatto le mosse giuste, e se le sue azioni avrebbero infiammato il sentimento populista in un momento delicato della storia italiana.
Vale la pena ricordare che, a differenza della Grecia, che ha subito per 40 anni gli effetti dell’oppressione e delle ruberie della giunta militare fascista insediata dagli americani, una giunta che ha semplicemente preso il controllo del macchinario nazista tedesco precedente al 1945; l’Italia è stata un po’ più fortunata. Anche se l’America ha usato spacciatori di eroina/papponi come Meyer Lansky e Lucky Luciano per installare un governo mafioso, gli italiani hanno usato con successo il loro sistema, che era più libero di quello della Grecia, per respingerli. L’economia italiana è la numero 3 dopo quella tedesca e quella francese nell’Unione Europea. L’UE ha bisogno dell’Italia.
Ricordate che quando è stata tentata la stessa mossa in Grecia, la gente ha cacciato lo stronzo senza cuore alla prima opportunità, anche se ha fatto i conti senza il burattino privo di spina dorsale Tsipras (ovviamente gli italiani hanno controllato accuratamente i loro candidati per assicurarsi che la cosa non si sarebbe ripetuta), ma la Costituzione italiana che Mattarella ha usato e distorto così senza vergogna per tirare il suo colpo, disfarà la sua strategia.
Quella stessa Costituzione conferisce al Parlamento il potere di porre il veto sulla scelta del Presidente, cosa che quasi certamente avverrà, il che significa che ci saranno immediatamente nuove elezioni, nelle quali la maggioranza degli italiani inorriditi dalla tirannia del loro presidente si accoderà dietro Movimento 5 Stelle e la Lega Nord per ottenere vendetta, e le probabilità che l’Italia rimanga in una UE non riformata devono essere considerate estremamente ridotte.
La vera domanda è: Merkel e Macron avranno il buonsenso, la volontà e il controllo politico di riconoscere che il gioco è finito ed è tempo ormai di rendere il vecchio meccanismo UE di Bruxelles molto più sensibile ai bisogni e ai desideri dei cittadini dei suoi stati membri?
Una mossa del genere avrebbe quasi certamente tolto slancio alla Brexit inglese, perché anche se non avrebbe fatto nulla per quella specie in via di estinzione che è la folla che urla “Rimettiamo il “Gran” in Gran Bretagna”, avrebbe eliminato la conflittuale base umanistica, che è combattuta tra il desiderio di far parte dell’Europa e il bisogno di mandare a quel paese un pasticcio così crudelmente antidemocratico che è l’UE nel 2018.
Riconosco che anche se la Merkel ha le palle per forzare un cambiamento, al momento non ha il potere politico, e sebbene Macron può essere in grado di convincere i suoi amici neoliberali, ognuno dei quali deve il proprio incarico alle corrotte abilità di inganno di Macron, egli non ha la determinazione per apportare modifiche e salvare l’UE.
Sfortunatamente ciò significa che l’Europa rischia di cadere preda delle millenarie fazioni belligeranti che alla fine l’hanno repressa dal 1914 in poi. L’America sarà felice nel breve termine, ma senza un’Europa unita a sostenerlo, l’impero americano verrà distrutto abbastanza rapidamente.
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Pubblicato da Debs is Dead su Moon of Alabama il 29 maggio 2018.
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia.
[le note in questo formato sono del traduttore]
In questo memento nessuno può ,verosimilmente, prevedere (anche al condizionale) sia la fine della UE sia quella dell’Impero americano ,allo stesso modo del 18^ secolo quando alcuno immaginava che la Rivoluzione borghese francese potesse far franare e spazzar ,via, via gli Stati e Staterelli monarchici d’Europa salvo il Regno Unito che è un reliquato destinato a diventare un impotente servente della Repubblica USA.
Nessuna filosofia politica è stata pensata discussa e proposta ,dall’Olimpo degli Intellettuali/filosofi italici ,che sia pronta a sostituire quella Liberistica/liberale/Liberticida vigente; non abbiamo alcun “cenacolo” che sia stata in grado di pensare l’Idea capace di unire sia la Nazione sia le Nazioni dìEuropa.
Prendiamone Atto e non forziamo sia la Natura degli Uomini sia la Natura stessa che ha altri progetti per abbassare le élite che dovranno essere governate dalle Nazioni per evitare la formazione di nuovi altri Poteri tirannicidi.
Se non sbaglio i tempi, il rating è iniziato a salire vertiginosamente quando Di Maio e la Meloni hanno ipotizzato l’istruzione di un processo di impeachment a Mattarella, e questo a fronte del fatto che in quel frangente era in pieno corso, per così dire, l’affidamento dell’incarico di governo al Fondo Monetario nella persona di Cottarelli. Quindi i mercati, teoricamente, non potevano che gioire e parteciparvi calmierando il rating, cosa che, guarda caso, è successa solo quando Di Maio ha annunciato la rinuncia all’impeachment.
Si può quindi affermare che in questo caso la reazione dei mercati sono stati quasi naturali e non manipolati dalle agenzie di rating Erano terrorizzati che si potesse istruire un processo di impeachment per Mattarella perché una tale evento sarebbe destabilizzante per l’intero establishment istituzionale europeo ma anche per quello finanziario perché avrebbe creato delle onde di espansione come un’eruzione vulcanica, che avrebbero fatto crollare i paraventi istituzionali dietro i quali si nascondono le lobby finanziarie e affaristiche, e persino le istituzioni bancarie potevano finire sotto processo.
Quindi quello che l’Italia sta vivendo in questo momento è veramente cruciale per gli equilibri dell’intero sistema internazionale, e lo dimostra l’impegno che Bannon sta prodigando a favore di un governo Lega-5stelle. A questo proposito potrebbe non essere tanto campata in aria l’ipotesi, fatta da Federico Dezzani sul suo blog, di un suggerimento arrivato a Salvini e a Di Maio, da parte dell’ambasciatore americano, di un Savona al Ministero dell’Economia con lo scopo di creare le condizioni per spingere la Germania fuori dalla UE, visto che l’Unione a trazione tedesca risulta essere il grande ostacolo alla reindustrializzazione degli States. L’ipotesi è che la coppia Bannon-Trump stia cercando di usare i governi “populisti” per fare fuori la Germania perché quest’ultima, e quindi la stessa UE così com’è attualmente configurata, non servono più all’America di questa nuova fase e restano sottomesse a un disegno mondialista in fase di declino, mentre la nuova concezione vuole l’America sganciata dalla globalizzazione dei mercati e rivolta alla ricostruzione della propria economia attraverso investimenti locali e l’annunciato protezionismo commerciale. Si potrebbe quindi ipotizzare che Salvini abbia fatto la scelta di restare nell’orbita americana e questo sarebbe confermato dalla decisione di sostenere fino in fondo la figura di Savona nonostante un incombente Governo del Presidente, laddove invece il suo antieuropeismo potrebbe condurre verso un’adesione all’Unione Economica Euroasiatica, dove l’autodeterminazione degli Stati si allinea a un ordine multipolare che garantisce il rispetto degli interessi e delle linee di sviluppo di ciascuna nazione. Quella di rinunciare ad un proprio governo per favorire la strategia internazionale di Trump potrebbe quindi apparire una scelta poco confacente con gli interessi del nostro paese. Ora però non è chiaro se l’abbandono, da parte di Di Maio, dell’idea di istruire un processo di impeachment sia partito dalle istituzioni finanziarie che hanno finora sostenuto il movimento 5stelle perché terrorizzate dalle implicazioni di una tale circostanza o sia stato il risultato di una scelta dello stesso Colle di venire a più miti consigli. Fatto sta che l’impeachment avrebbe portato a una rivoluzione dell’intero sistema. Salvini non ha voluto portare agli estremi lo scontro ma avrebbe potuto usarne il ricatto per imporre al Colle il governo più consono per una rivoluzione, in questo caso più dolce ma sempre capace di sovvertire gli equilibri a nostro favore. Forse ci siamo lasciati scappare un’occasione straordinaria in un momento veramente decisivo.
“L’ipotesi è che la coppia Bannon-Trump stia cercando di usare i governi “populisti” per fare fuori la Germania perché quest’ultima, e quindi la stessa UE così com’è attualmente configurata, non servono più all’America di questa nuova fase e restano sottomesse a un disegno mondialista in fase di declino, mentre la nuova concezione vuole l’America sganciata dalla globalizzazione dei mercati e rivolta alla ricostruzione della propria economia attraverso investimenti locali e l’annunciato protezionismo commerciale.”
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Ho stralciato la proposizione qui sopra perché pone all’attenzione un’ipotesi di analisi interessante e plausibile, sebbene non abbia notizia di governi “populisti” ma piuttosto allineati nelle loro politiche economiche alla Nazione egemone in Europa, dubito che Salvini e di Maio abbiano o possano avere coscienza di essere d’intralcio sia in Europa sia per gli USA che devono dare l’impressione di garantire lo Status quo per fidelizzare i componenti Nato.
Rimane la questione del reggente il Quirinale che se non si allinea ai desiderata USA più che quelli di Berlino dovrà mettere in conto di doversi dimettere fra non molto.