Articolo di Cesare Corda
Da Ciampi (e Amato) fino a Renzi e al suo Referendum Costituzionale: 25 anni di declino italiano.
Secondo i dati diffusi dalla Banca Mondiale, nel periodo compreso tra i primi Anni Cinquanta e la fine degli Anni Ottanta, l’Italia si collocava al primo posto assoluto tra i Paesi Occidentali (e ad uno dei primi Posti a livello Mondiale) per crescita economica.
Sempre secondo i dati diffusi dalla Banca Mondiale, nel periodo che va dal 1995 ad oggi, l’Italia è invece all’ ultimo posto assoluto sul Pianeta per crescita economica. Cioè al primo posto per decrescita.
Sarebbe sempre meglio tenere molto bene a mente questi due dati statistici, clamorosamente divergenti, quando si discute della Storia recente del nostro Paese.
E sforzarsi di capirli.

La performance di crescita dei principali Paesi Europei e Mondiali dal 1995 ad oggi. Da quando sono iniziate le riforme liberiste, le privatizzazioni, lo smantellamento del Settore Pubblico e la progressiva demolizione delle Istituzioni Italiane nate nel Dopoguerra, l’Italia è all’ultimo posto mondiale per risultati di crescita.
AH, ITALIA!
Durante un recente soggiorno in Italia numerosi amici e conoscenti mi hanno chiesto un parere sul Referendum Costituzionale che si terrà il 4 Dicembre prossimo.
Premesso che reputo che valga senza alcun dubbio la pena di votare NO, ho sempre commentato che, per essere sincero, ritengo questo Referendum un evento abbastanza secondario e irrilevante per il destino della Nazione, che comunque è segnato. Si tratta solo di una delle tante tappe di un ben più lungo e continuativo processo di progressiva disarticolazione del nostro Sistema Paese, iniziato parecchi anni fa. A prescindere dal risultato del Referendum, il processo andrà avanti e sarà portato a termine.
Ammetto però che mi risulta sempre più difficile spiegare ai miei conoscenti italiani (soprattutto se residenti in Italia) il mio ormai quasi totale disinteresse per il teatrino della politica italiana. L’equidistanza e il disgusto per tutti i partiti e movimenti politici che vi si agitano, senza eccezione alcuna. La convinzione che facciano parte tutti di uno stesso gioco. La disillusione.
Non ho mai amato il ruolo dell’apatico. A ancora meno amo questa sensazione di progressiva e ineluttabile distanza dal mio Paese di origine. L’impressione di osservarlo sempre più da lontano.
Il tentativo di capire io stesso fino in fondo, e di far capire ai miei interlocutori, queste mie emozioni ha dato origine a discussioni prolungate ed è stato fonte di molte considerazioni riguardanti la politica Italiana nell’ultimo quarto di Secolo. Penso valga la pena di condividerle, accantonando per un po’ il discorso Referendum, che riprenderemo solo alla fine dell’esposizione.
TUTTO EBBE INIZIO IN UNA DACIA NELLA FORESTA DI BELAVEŽSKAJA
Per oltre 30 anni – dunque – dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, l’Italia ha fatto registrare dati di crescita eccezionali, che hanno favorito una graduale e quasi completa diffusione del benessere nel Nostro Paese.
Poi, quasi all’improvviso e senza una spiegazione comprensibile, il Sistema Italia è andato completamente in tilt e siamo scivolati rapidamente dal primo all’ultimo posto negli indicatori di crescita. Situazione che dura ormai da quasi 25 anni e per la quale non si intravede ancora uno sbocco.
Cosa è successo a cavallo tra la fine degli Anni Ottanta e l’inizio degli Anni Novanta che possa giustificare un così immediato e radicale mutamento nei risultati del nostro Paese?
Teniamo presente una data: il 26 Dicembre 1991, giorno dello scioglimento ufficiale dell’Unione Sovietica.
Se non cerchiamo di capire come sia cambiato il Mondo dopo quella data, non riusciremo neanche a comprendere cosa sia conseguentemente accaduto nel nostro Paese.

L’8 Dicembre del 1991 i Presidenti delle Repubbliche di Russia (Boris Nikolaevič Eltsin, a destra), Ucraina (Leonid Makarovyč Kravčuk, a sinistra) e Bielorussia (Stanislav Stanislavovič Šuškevič, al centro), in una dacia nella foresta di Belavežskaja, presso Brest, seguendo i dettami dei loro interlocutori occidentali, siglarono l’accordo che avrebbe portato, meno di 3 settimane dopo, alla dissoluzione ufficiale dell’URSS. Le popolazioni dell’Europa Occidentale applaudirono tale evento, inconsce delle dure conseguenze che esso avrebbe presto portato nelle loro vite.
Prescindendo dall’aspetto ideologico, e concentrandoci solo sulle dinamiche causa-effetto, la fine dell’URSS è stata l’origine di quattro grandi conseguenze, negative in generale per buona parte del genere umano e deleterie in particolare per gli abitanti della nostra Penisola.
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A livello di geopolitica mondiale è finito il periodo dell’equilibrio tra due blocchi contrapposti ed è iniziato un periodo di instabilità crescente. Gli USA, per giustificare il proprio ruolo di “poliziotto globale” e per mantenere in vita la NATO (che avrebbe dovuto naturalmente sciogliersi in contemporanea con il Patto di Varsavia), hanno dovuto cercarsi (e spesso proprio inventarsi) sempre nuove minacce, nuovi nemici immaginari (Al Qaeda, ISIS) da attaccare, o fingere di attaccare. Per noi il risultato sono state sempre più guerre, più terrorismo e più migranti. Questo è l’esito della “Strategia del Pazzo” adottata dall’unica Superpotenza rimasta, che non riesce ad accettare il ritorno ad un Mondo multipolare.
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Al tempo stesso si è conclusa la contrapposizione tra modelli economico-sociali alternativi. Il capitalismo ha trionfato sul comunismo e, finalmente, ha avuto la possibilità di mostrare il suo volto più aggressivo. Se noi Europei Occidentali abbiamo conosciuto un periodo di benessere diffuso nella seconda metà del XX Secolo, ciò è dovuto principalmente al fatto che il sistema capitalista era costretto a sforzarsi di dimostrarsi migliore, più umano e più equo del sistema comunista. E quindi a redistribuire almeno in parte i profitti derivanti dalla endemica truffa che ne è all’origine. La stessa Costituzione Italiana e l’ossatura politica, economica e sociale dell’Italia (e degli altri Paesi dell’Europa Occidentale) del Dopoguerra si era formata da un compromesso tra i sostenitori dei due modelli. L’organizzazione capitalista dello Stato che ne era derivata era dunque molto mitigata ed edulcorata: esistevano in Italia un forte Settore Pubblico, un vero Stato Sociale e una Società e un’Opinione Pubblica poco inclini ad abbandonarsi al liberismo più selvaggio. Tutto ciò, con il crollo dell’URSS, è diventato per il sistema un costo superfluo da smantellare al più presto. Banalmente, proprio questo è il motivo principale per cui da 25 anni a questa parte stiamo sempre peggio: si stanno gradualmente riprendendo ciò che erano stati costretti controvoglia a concederci.
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É terminato definitivamente il periodo storico di centralità dell’Europa nel Mondo (durato molto meno di quanto noi siamo abituati a credere: solo pochi Secoli alla fine del Secondo Millennio). Durante la Guerra Fredda l’Europa era ancora l’aera più strategica e importante del pianeta. Perderla significava, per ciascuno dei due blocchi, perdere la partita a livello globale. Gli abitanti dell’Europa godevano quindi di uno status privilegiato. Con la fine della Guerra Fredda gli scenari sono cambiati. Come se la passino i Popoli Europei adesso importa molto meno ai padroni del Mondo.
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Anche all’interno dell’Europa gli equilibri tra i diversi Stati che ne fanno parte sono radicalmente mutati. Se nell’Europa Occidentale precedente alla caduta del muro (e nella allora CEE) il peso dei quattro Paesi principali: Francia, Germania Occidentale, Italia e Regno Unito era perlomeno paragonabile e nessuno di essi aveva la forza (e neanche l’intenzione, che allora sarebbe apparsa assurda) di prendere il sopravvento sugli altri, tutto è cambiato nella attuale UE. La nuova Germania Unita, più grande territorialmente, più popolosa, più forte, più centrale in ambito Europeo sia politicamente che geograficamente, ha iniziato a perseguire in modo sempre più esplicito l’obiettivo di creare un’Europa Germano-centrica (l’esagerato e sciagurato attivismo della Germania nelle Guerre della ex Jugoslavia e dell’Ucraina lo dimostra in modo assai chiaro). Gli USA, a loro volta, considerata la perdita di strategicità dell’Europa sul piano globale, sono stati ben lieti di delegarne il controllo al gendarme Tedesco, a patto del mantenimento della fedeltà Euro-Atlantica [1] (fedeltà garantita del resto proprio dal fatto che la Germania stessa è un Paese militarmente occupato dagli USA). Ne è nata un’Europa mostruosa, un’Idra deforme dominata politicamente e militarmente della testa Americana e dominata economicamente dalla testa Tedesca [2].
VASSALLI, VALVASSORI E VALVASSINI
Cosa è successo nel frattempo in Italia?
Come è facilmente comprensibile, ciascuno di questi quattro contraccolpi, anche da solo, avrebbe comportato conseguenze negative per il nostro Paese. Presi tutti e quattro insieme il loro effetto è stato devastante.
Durante la Guerra Fredda l’Italia era un Paese a Sovranità Limitata (“limitata” significa non completa, ma anche non completamente assente), costretta al vassallaggio nei confronti degli USA, ma anche capace, in ambito Europeo, di far sentire la propria voce e di difendere i propri interessi.
Con la formazione della UE l’Italia è scalata dal ruolo di Vassallo a quello di Valvassore (e infine anche di Valvassino) e il Paese a Sovranità Limitata è diventato un Paese del tutto privo di Sovranità.
Se durante la “Prima Repubblica” i nostri politici (pur generalmente mediocri e corrotti) avevano ancora la facoltà, e a volte anche la forza e la volontà, di battersi nel contesto internazionale per fare valere gli interessi nazionali [3], ciò non è più stato possibile nella “Seconda Repubblica”.
L’Italia adesso è a tutti gli effetti una Colonia.
Quale è una delle caratteristiche principali delle colonie?
Quella che a governarle vengono imposti individui che sono tenuti a privilegiare gli interessi dei colonizzatori a discapito di quelli dei colonizzati.
Traditori della propria Patria. Consapevoli di esserlo.
Se non lo fossero, del resto, non potrebbero raggiungere i posti di comando ai quali aspirano. (E ci sarebbe molto da discutere su come siano arrivati al potere in Italia Mario Monti e Matteo Renzi negli ultimi anni, e su chi abbia tessuto le fila della loro ascesa politica e mediatica, del tutto imprevedibile fino poco tempo prima che si realizzasse).

Carlo Azeglio Ciampi e Giuliano Amato. Più passano gli anni e più numerosa è la quantità di Italiani che aprono gli occhi e si rendono conto degli irreparabili danni causati da questi due personaggi al nostro Paese.
Proprio poche settimane fa è morto Carlo Azeglio Ciampi.
Pochi sono i politici Italiani che, dall’Unità fino ad oggi, hanno arrecato al Paese così tanti e così gravi danni.
Insieme al compare Andreatta realizzò la separazione tra Banca d’Italia e Tesoro (dando inizio alla truffa del Debito), promosse l’adesione dell’Italia allo SME e poi alla UE. Favorì le speculazioni di Soros dilapidando inutilmente 60 miliardi di dollari di Riserve nell’inutile e dannosa difesa della Lira. A Lira svalutata e Riserve svuotate, insieme all’altro compare Amato, diede avvio alla più grande svendita di Beni dello Stato che tutto l’Occidente abbia mai conosciuto, con privatizzazioni selvagge pilotate a prezzi irrisori.
Ciampi non era uno stupido. Dubitiamo quindi che non sapesse cosa stava facendo, chi favoriva (la Grande Finanza Internazionale) e chi stava contribuendo a derubare (il Popolo Italiano).
Se, all’inizio degli Anni Ottanta, fu una sfortuna per l’Italia che un personaggio come Ciampi si fosse fatto trovare pronto a guidare la Banca d’Italia e a prendere il posto che fu del Governatore Paolo Baffi, oggi è pressoché inevitabile che chiunque venga issato a governare il nostro Paese sia disposto (e in pratica anche obbligato) a farlo per danneggiare gli interessi della Nazione.
Non è una novità e non c’è da stupirsene.
Da molti decenni la situazione dei Paesi del Terzo Mondo è così disastrata perché a guidarli vengono sistematicamente selezionati impostori che contribuiscono volontariamente a spogliarli di ogni ricchezza a favore delle Istituzioni Internazionali: FMI, BM ecc. Chi non è disposto a farlo prima o poi fa una brutta fine, come Gheddafi o rischia di farla, come Assad.

Di nuovo Eltsin, visibilmente ubriaco, con il padrone Clinton, che ride bonariamente. La Storia è piena di personaggi politici che hanno volutamente tradito il proprio Paese a favore di potenze straniere per riceverne un tornaconto personale o anche per semplice ambizione, sete di potere, stupidità.
Chi abbia vissuto in Russia negli Anni Novanta ha provato sulla propria pelle quali sono i danni che una classe politica di traditori può causare. Nessuno ha dimenticato come Gorbačëv mandò in rovina in pochi anni un Impero, i cui cittadini si ritrovarono dall’oggi al domani a vivere di elemosine e a frugare nei rifiuti. Nessuno ha dimenticato come Eltsin e la sua masnada di “liberali”, “democratici” e “filo-occidentali” depredarono il Paese e lo portarono ad un passo dall’implosione definitiva, prima che Putin lo salvasse miracolosamente e desse avvio alla straordinaria ripresa della Russia.
É una regola matematica e non c’è ragione per cui l’Italia debba sfuggirne. Quando un Paese perde la propria sovranità a governarlo vengono chiamate mezze figure che lavorano per il nuovo padrone e rendono conto quasi esclusivamente a lui.
Illudersi ingenuamente oggi che tali personaggi possano promuovere “riforme” per il bene degli Italiani equivale a pensare che il Maresciallo Rodolfo Graziani, Viceré d’Etiopia e poi Governatore della Libia, lottasse strenuamente per migliorare le condizioni di vita dei locali.

Truppe coloniali italiane negli Anni Trenta. Adesso siamo noi la colonia, da oltre 70 anni occupata militarmente dallo straniero. Quando una Nazione perde la propria sovranità a governarlo vengono chiamati collaborazionisti in combutta con il nuovo padrone. E per il Popolo non restano che le catene. Le nostre catene oggi sono rappresentate dalla truffa del Debito.
DAGLI AMICI MI GUARDI IDDIO, CHE DAI NEMICI MI GUARDO IO!
Prima di arrivare al fulcro della questione aggiungiamo ancora una considerazione di carattere tanto economico quanto strategico e militare.
Le guerre moderne vengono combattute principalmente per impadronirsi delle risorse naturali dei Paesi attaccati. Così è stato di recente per l’Iraq, per l’Afghanistan, per la Libia e per la Siria.
Esistono però anche guerre che vengono combattute non sul campo di battaglia ma con le armi della diplomazia e della politica, e che hanno comunque finalità pressoché identiche.
L’unica differenza è che non è necessario essere ufficialmente nemici per trovarsi coinvolti in questa seconda tipologia di conflitti.
La Germania, prima di intraprendere la strada della moneta unica, si accordò con la Francia (e con alcuni settori politici italiani deviati) per la distruzione del fortissimo Settore Pubblico Italiano e per il progressivo smantellamento dei distretti industriali Italiani di piccola e media impresa privata, che più di tutti facevano concorrenza all’industria tedesca.
(Nota personale: io lavoro nel settore industriale, e in quello dell’impiantistica in particolare, da 7 anni e posso testimoniare come, anche adesso, dopo molti anni di moneta unica e di politiche scellerate e autolesionistiche, le industrie italiane superstiti riescano ancora a competere e spesso a prevalere su quelle tedesche. Se avessimo ancora la Lira e se avessimo avuto una classe politica fedele, tante aziende tedesche se la passerebbero molto meno bene di quanto facciano ora. E tante aziende italiane se la passerebbero molto meglio.)
Gheddafi, quando la Libia è stata aggredita dalla coalizione a guida USA per essere ridotta ad un cumulo di macerie e spogliata delle sue risorse naturali, ha avuto il torto di non fare trovare un’esercito, una marina e un’aviazione in grado di difenderla.
L’Italia, quando il suo settore pubblico e le sue piccole e medie imprese private sono state attaccate da quelli che avrebbero dovuto essere i nostri partners Europei, ha avuto l’analogo torto di non fare trovare un’esercito di diplomatici e di commis de l’état capaci di proteggerle anche a costo del sacrificio delle proprie carriere.
LA DESCRIZIONE DELLE MANSIONI DI UNO SCOUT
Arriviamo finalmente al dunque. L’Italia da anni è governata da politici che non sono oggettivamente in grado di difendere gli interessi del Paese che dovrebbero rappresentare, e che anzi operano quasi sempre sapendo di danneggiarlo.
Ne sono prove recenti la rinuncia passiva del Governo Renzi prima al South Stream e successivamente persino ad una partecipazione al raddoppiamento del North Stream, poi le posizioni assunte dallo stesso Governo Renzi relativamente al Caso Regeni [4], e infine la adesione incondizionata, sempre del Governo Renzi, al famigerato TTIP [5].
In tutti questi casi il Governo Italiano ha lavorato per nuocere agli interessi del Paese e per favorire invece gli interessi di terze parti. E la lista dei casi sospetti potrebbe estendersi ancora a lungo.
Tornando al Referendum, quindi, può darsi che la nostra Costituzione, il Bicameralismo Perfetto, i vari meccanismi di contrappesi tra i Poteri dello Stato e tutte le altre caratteristiche politiche, economiche e sociali del Sistema Italia non siano ideali, e che in alcuni casi siano ormai state superate dai tempi, ma si tratta proprio di quel sistema che ci ha garantito decenni di crescita senza eguali al Mondo.
Proprio quando abbiamo cominciato a demolirlo pezzo per pezzo in nome del liberismo più selvaggio, abbiamo iniziato a stare sempre peggio.
É allora il caso di continuare su questa strada e di delegare i Renzi, le Boschi, i Verdini e gli Alfano di smantellare quel poco che è rimasto?
L’esempio dello sfascio che le Istituzioni Internazionali hanno deliberatamente causato nel laboratorio Grecia non ci ha insegnato proprio niente?

A proposito di uomini politici che hanno tradito la fiducia dei propri elettori e, arrivati al potere, hanno finito per fare l’esatto opposto di quello che promettevano di fare prima: Alexis Tsipras. La parabola politica del “rottamatore” greco ricorda molto da vicino quella del “rottamatore” italiano: da contestatore del sistema, a puntello di quello stesso sistema.
La verità è che questo Referendum risponde ad una elementare esigenza del Governo Renzi: quella di semplificare le procedure decisionali al fine di lavorare più velocemente per smontare ciò che resta delle Istituzioni Italiane nate nel Dopoguerra [6] e fare anche in Italia quello che i suoi omologhi hanno fatto in Grecia.
Per essere chiari, da 25 anni a questa parte, ogni “riforma”, “semplificazione”, “privatizzazione” e “liberalizzazione” promossa dai nostri politici è servita solo per peggiorare la situazione della gente e per trasferire ricchezze dal Popolo alle Banche, alle Istituzioni Internazionali, e al grande Capitale.
Renzi ha l’incarico di continuare su questa strada. É scritto nella sua descrizione delle mansioni, quella che gli hanno fatto leggere durante i colloqui di assunzione, prima di assegnargli il posto.

Roberto Benigni nel 2012, ai tempi del programma “La più bella del Mondo” dedicato alla Costituzione Italiana. Con l’avvento al potere di Renzi, Benigni ha cambiato improvvisamente idea sulla Costituzione fino ad arrivare a dire che se non verrà riformata per l’Italia le conseguenze saranno “peggio di quelle del Brexit” (In realtà, per ora, dopo il risultato del Referendum del 23 Giugno scorso, il Regno Unito ha avuto più vantaggi che svantaggi) La coerenza non è certo una delle doti del guitto toscano che, nel suo film “La vita è bella”, pur di aggraziarsi la giuria e vincere l’Oscar, non si fece scrupoli a girare un falso storico clamoroso, facendo arrivare alla fine del film un carro armato americano, invece che sovietico. “Una mascalzonata” la definì Mario Monicelli. E una mascalzonata tira sempre l’altra …
IL TACCHINO
Per concludere – come anticipato in apertura – a prescindere dal risultato del Referendum e a prescindere anche dal futuro politico di Renzi, semplice pedina di giochi molto più grandi di lui, purtroppo il destino dell’Italia pare già tracciato.
Se il nostro non riuscirà nel compito che gli è stato assegnato, verrà semplicemente accantonato senza cerimonie e gettato tra i ferri vecchi della politica Italiana. Al posto che ora è suo, sarà issato l’ennesimo “Uomo Nuovo”, incaricato di portare a termine i lavori.
Detto ciò, sono convinto che votare abbia sempre un senso anche nelle situazioni più compromesse: finché c’è vita c’è speranza. Il clamoroso risultato nel referendum inglese per il Brexit dovrebbe insegnare che non è mai detta l’ultima parola.
E, in ogni caso, non è certo nostro compito facilitare il lavoro a coloro che ci stanno ingannando e impoverendo da anni, e fare la figura del tacchino che apparecchia la tavola in preparazione del Giorno del Ringraziamento.
Note:
[1] Dopo avere avuto alcuni problemi con Gerhard Schröder, gli USA hanno trovato nella remissiva e opaca Angela Merkel il collaboratore ideale, come argomentato nel precedente articolo a lei dedicato: http://sakeritalia.it/europa/angela-merkel-passera-alla-storia/
[2] In questa Europa, sotto la stretta tutela Americana e a guida Tedesca, vanno considerati anche gli spazi di autonomia che storicamente devono essere riservati a Francia e Regno Unito, nonché lo sfrenato e spesso caotico dinamismo politico dei nuovi membri dell’Est, veri e propri Protettorati Americani. L’Italia dunque è completamente fuori dai giochi che contano, mentre l’Europa stessa, cosм male strutturata, non ha la mimima possibilitа di trovare una reale unitа di intenti politica.
[3] Il canto del cigno di quell’Italia che aveva un ruolo ancora parzialmente autonomo e attivo in ambito internazionale puт essere fatto coincidere con la straordinaria azione diplomatica del Rappresentante Italiano al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, Francesco Paolo Fulci, che negli Anni Novanta si oppose a più riprese e con successo al disegno di riformare l’ONU assegnando un seggio fisso anche a Germania, Giappone, India e Brasile.
[4] Pur sapendo che Giulio Regeni si era recato in Egitto per conto dei Servizi Segreti Inglesi, e che era in Inghilterra che andava cercata la veritа (infatti, a seguito delle timide richieste degli inquirenti italiani, le autoritа inglesi risposero segretando tutti i documenti e la corrispondenza di Giulio Regeni e rifiutando di condividerli con l’ “alleato” Italiano. Alla controparte Italiana fu persino impedito di consultare lo studio di Regeni presso l’Universitа di Cambridge, i cui docenti risposero alle richieste italiane con il più omertoso dei silenzi) il Governo Renzi si prestò autolesionisticamente al gioco di rovinare gli storici rapporti con l’Egitto a tutto vantaggio dei veri registi dell’operazione: Inghilterra, Usa e Francia infatti subentrarono immediatamente alla sprovveduta Italia in svariati contratti di grande valore con lo stesso Egitto.
[5] Addirittura quando Francia e Germania riuscirono a fare saltare il TTIP (dopo una lunga estate di attentati di matrice assai sospetta, proprio in quei Paesi), l’Italia di Renzi si accodò vergognosamente ad una cordata di 11 Paesi Europei satelliti degli USA (principalmente i nuovi membri dell’Est Europa) che proponevano di riprendere immediatamente i negoziati a favore del Trattato.
[6] Molto singolare che la Riforma della Costituzione Renzi-Boschi accolga in pieno i “suggerimenti” della Banca d’Affari Jp Morgan che, tramite i suoi consulenti, definì la Costituzione Italiana “Troppo Socialista, perché garantisce i diritti dei lavoratori e contempla meccanismi contro i cambiamenti dello status quo politico.” Non a caso prima l’ambasciatore Americano in Italia e poi addirittura lo stesso Obama, si sono espressi per il SМ al Referendum, con la consueta intollerabile ingerenza nei nostri affari interni… Senza dimenticare il famoso aricolo di George Soros sul Corriere della Sera del 19 Luglio scorso in cui il noto speculatore, oltre ad augurarsi un aumento del flusso di migranti verso l’Europa, si pronunciava a favore del SI nel Referendum Costituzionale Italiano.
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Articolo di Cesare Corda per SakerItalia.it
La prima immagine si riferisce al PIL? O ad un’altro indicatore?
Grazie
Buona sera Marco,
L’immagine si riferisce al GDP.
Cordiali Saluti
La Redazione
GDP e PIL credo siano la stessa cosa (uno in inglese, l’altro in italiano). Dai dati che ho visto io, pubblicati sulla Banca Mondiale (World Bank), quella cartina risulta errata. Sempre se si riferisce alla variazione percentuale del GDP (o del PIL).
http://data.worldbank.org/indicator/NY.GDP.MKTP.KD.ZG
Ho verificato il caso di Grecia e Italia e nessuna delle due nel ventennio 1995-2015 è congruente con la mappa.
Se sbaglio indicatore potreste chiarire meglio a quale GDP si fa riferimento. Vorrei utilizzare nelle argomentazioni per il No se possibile quella mappa, ma non credo faccia riferimento ai dati citati sopra, o almeno a quello a cui uno immagina facciano riferimento.
Ancora grazie,
Marco
Buongiorno Marco, il link dove è stata reperita l’immagine è questo:
https://www.reddit.com/r/dataisbeautiful/comments/4r3vqw/growth_in_real_per_capita_gdp_from_1995_to_2014/
Potrà constatare da sé che si tratta del periodo 1995-2014, non fino al 2015 dunque.
Cordiali Saluti
La redazione
ottimo e sconfortante, ma come giustamente detto “finche’ c’ e’ vita c’ e’ ( sempre meno ) speranza”
ma:
“anche la Speme – ultima Dea – fugge i sepolcri”
basta guardare quella mappa sulla crescita dei vari paesi per decidere di votare NO al prossimo referendum…ma non solo, dovrebbe servire per decidersi a prendere i forconi e distruggere l’intera classe politica italiana e tutti i loro giannizzeri.
Io sono un fervente astensionista (e non per una semplice questione di rifiuto di questa democrazia baldracca ma perché l’astensionismo di massa o maggioritario sarebbe il primo passo per un cambiamento delle cose in italia) tuttavia sulla questione del referendum non ho dubbi che sia opportuno votare e votare contro.
Questo articolo è un’accozzaglia di luoghi comuni e di improbabili (nel senso che non si possono provare) teorie complottistiche.. Potrebbe essere stato scritto da un Salvini o un Grillo.. Vi prego non rovinate l’egregio lavoro condotto fin qui di informazione alternativa ai massmedia filo-occidentali.. Si può essere filo-russi senza essere necessariamente anti europeisti..
Chi fa la sponda ai 5 stelle o ai leghisti è profondamente anti-italiano, perché quello che vogliono è proprio lo sfacelo del paese, l’ingovernabilità conseguente a demagogici “governi del popolo” , con la distruzione della classe politica “che ruba e ha sempre rubato”..
La Costituzione Italiana, che pure in molte parti assomiglia più ad un manifesto politico, viene modificata solo nella sua seconda parte, quella che concerne l’ordinamento dello Stato, che mi pare faccia acqua da tutte le parti, visti i conflittuali rapporti tra comuni , regioni, stato, province enti e chi più ne ha ne metta.. Modificare tali assetti non capisco cosa possa arrecare di dannoso.. A meno che non si voglia difendere il “diritto” ad avere quasi un governo all’anno (63 governi in 70 anni).
Giustissimo. 63 governi in 70 anni sono un abominio.
Vogliamo mettere quanto sarebbe meglio avere governi che durino oltre un ventennio, come quello che andò dal 28 ottobre 1922 all’8 settembre 1943?
a me non sembra proprio che l’articolo sia “un’accozzaglia di luoghi comuni (ne cita qualcuno sig. Eman?) ” e tanto meno di “teorie complottiste” (quali sarebbero, sig. Eman?).
Piuttosto dice cose risapute ma che, comunque è sempre utile ripetere … magari arricchendole anche con qualche mappa.
Forse nella mappa qualche numero è sbagliato ma di certo l’italia non ne esce bene anche se fosse al 5% di crescita del Pil e non all’ 1,9% come riportato.
Casomai sembra essere un po’ inesatta o parziale l’affermazione: “Le guerre moderne vengono combattute principalmente per impadronirsi delle risorse naturali dei Paesi attaccati. Così è stato di recente per l’Iraq, per l’Afghanistan, per la Libia e per la Siria.”
L’Irak è stato aggredito non solo per le sue risorse ma soprattutto perché così voleva Israele che vedeva in Saddam Hussein un pericolo per la sua egemonia. Peraltro era utile all’impero espellere l’influenza russa da quel paese chiave.
L’afganistan è stato aggredito non certo per impadronirsi dei campi di papaveri, ma soprattutto per mettere la bandiera U$A nel cuore dell’Asia e, quindi, controllare gasdotti e troncare le vie della seta.
Idem riguardo alla Siria e, quanto alla Libia, si trattava di sbattere fuori russi, cinesi … e italiani che stavano facendo un po’ troppi affari con gheddafi … il quale, nonostante cercasse in tutti i modi di ingraziarsi l’occidente (anche finanziando l’elezione di quel criminale di sarkosy) , con la sua idea di creare una moneta africana comune, aveva minacciato l’influenza economica francese nell’area.
Quanto alla modifica della costituzione, personalmente eliminerei del tutto almeno le regioni e le province (a proposito, forse non sono aggiornato, ma mi sembra che esistano ancora) che considero solo covi di corruzione anche maggiori rispetto al parlamento. Tuttavia il sig renzi, vuole togliersi di torno alcuni impicci solo per poter far meglio e più in fretta i propri porci comodi e quelli di chi lo manovra (leggasi U$A)….altro che discorsi di efficienza!
In un altro periodo e con altri personaggi meno servili alla guida di questo paese, non credo che ci sarebbero grandi obiezioni a fare modifiche costituzionali, ma quando certi progetti sono perseguiti da personaggi alla Monti o alla Renzi, allora c’è da preoccuparsi parecchio e, quindi, meglio votare “no”.
Proseguendo nell’analisi del testo:
1)”É allora il caso di continuare su questa strada e di delegare i Renzi, le Boschi, i Verdini e gli Alfano di smantellare quel poco che è rimasto?”
Questa frase riflette la vulgata dei vari Di Maio, Di Battista ecc.. Manca all’appello “Renzi non è stato votato da nessuno” (quando mai in una repubblica parlamentare si vota il Presidente del Consiglio?) e il quadro è completo.
2)”Per essere chiari, da 25 anni a questa parte, ogni “riforma”, “semplificazione”, “privatizzazione” e “liberalizzazione” promossa dai nostri politici è servita solo per peggiorare la situazione della gente e per trasferire ricchezze dal Popolo alle Banche, alle Istituzioni Internazionali, e al grande Capitale.”
Vai con la demagogia! Ma perché in Russia non governa un’oligarchia? Gazprom e Putin non regnano incontrastati da anni?
3)”Con l’avvento al potere di Renzi, Benigni ha cambiato improvvisamente idea sulla Costituzione fino ad arrivare a dire che se non verrà riformata per l’Italia le conseguenze saranno “peggio di quelle del Brexit” (In realtà, per ora, dopo il risultato del Referendum del 23 Giugno scorso, il Regno Unito ha avuto più vantaggi che svantaggi)”
Mistificazione totale: Benigni ha sempre parlato dei “principi” della Costituzione, relativi alla prima parte, la seconda si può e si deve cambiare, secondo quanto previsto dai legislatori del ’48 nell’art 138 di revisione costituzionale. E’ presto per dire cosa succederà alla GB a causa della Brexit (finche non partirà il famoso art.50), quello che è certo è che la sterlina è crollata a livelli mai visti, e molte società (tra le quali alcune banche russe) stanno già facendo i bagagli per andarsene dalla city.. Altro che vantaggi.. Come si può credere che in un mondo globalizzato uscire dal libero mercato possa aiutare un paese tutto sommato piccolo e con poche risorse autoctone come il regno unito? Solo l’idiozia di demagoghi di professione , come Farage, può avallare queste scelte (e però il nostro Farage si guarda bene dal dimettersi da deputato europeo, con quel bello stipendio..)
Va di moda dare a Renzi praticamente tutte le colpe del mondo, ma come si fa a non riconoscere il suo diverso atteggiamento verso i burocrati dell’UE rispetto alla prona passività di Monti?
Sig. Eman avevo inserito una mia risposta anche a questa parte delle sue considerazioni ma stranamente, dopo una breve comparsa, il mio commento è sparito.
Lo avevo registrato e, quindi, lo ripropongo di nuovo (sperando che la sparizione non sia frutto di una decisione dell’amministratore del blog).
Estraggo dal suo commento:”Vai con la demagogia! Ma perché in Russia non governa un’oligarchia? Gazprom e Putin non regnano incontrastati da anni? ”
Ma Lei vorrebbe paragonare Renzi con Putin? cos’ha fatto renzi per sottrarre l’italia al dominio U$A? Putin, invece, addirittura sta combattendo contro gli U$A …per il momento sta affrontando i vari sgherri di cui gli U$A si servono (non ultimi i tagliagole dell’ISI), in seguito, probabilmente, dovrà farlo anche scontrandosi direttamente e specie se sarà eletta la Clinton.
Putin sarebbe un oligarca? Se non sbaglio il termine è attribuito a chi governa nel proprio interesse e in quello di una ristretta cerchia di suoi complici. Non mi sembra affatto il caso di Putin! Casomai di un Poroscenko! Dove sono le ricchezze che Putin avrebbe accumulato per sé.
Si legga i dati sul generale miglioramento del tenore di vita russo rispetto ai tempi di quell’ubriacone di Eltsin (quello, si, davvero un oligarca).
Renzi non sarà un oligarca ma sicuramente è un servo degli U$A e della Nato. Vuole le prove? basta far mente alle 100 e più basi americane che ancora sono in italia. Lei dirà: “ma l’Italia e renzi non possono permettersi di togliere queste basi peraltro – così sembra – è vincolata da patti segreti del dopoguerra”…ebbene, questa è la prova migliore che siamo un paese a libertà e sovranità condizionata e non mi sembra che renzi abbia fatto men che niente per mettere fine a questa situazione di sudditanza in cui un qualsiasi ambasciatore può permettersi di dire cosa dovrebbero o non dovrebbero fare gli italiani al prossimo referendum.
Mi dica se c’è un solo caso in cui Renzi abbia detto di no agli Usa e alla Nato. A me risulta che addirittura ha mandato un contingente di militari italiani in uno dei paesi baltici…davvero noi dobbiamo temere di essere aggrediti dalla russia per cui è necessario mandare nostri militari ai suoi confini per contenere la russia?
E non parliamo dei militari italiani che ancora sono in vari altri paesi invasi dagli U$A.
Ultimamente sembra che renzi si stia opponendo a ulteriori sanzioni contro la russia, ma anzitutto non è stato certo il primo “statista” europeo a mostrare qualche segno di insofferenza per le sanzioni, in secondo luogo bisognerà vedere se davvero manterrà questa posizione quando il padrone “ammericano” lo sgriderà.
Lei accusa l’autore dell’articolo di “demagogia”… a me sembra che renzi sia un maestro in materia, basta pensare alla storia degli 80€ elargiti sotto elezioni e, ora, anche alla questione di “equitalia” abolita, guarda caso, alla vigilia del referendum….quanto agli effetti benefici di questa abolizione è tutta da vedere! Conoscendo i nostri polli non escluderei un peggioramento della situazione o, comunque, nessun sostanziale cambiamento.
Lei dice:” Manca all’appello “Renzi non è stato votato da nessuno” (quando mai in una repubblica parlamentare si vota il Presidente del Consiglio?)”.
Egregio signore, renzi era un semplice sindaco e membro del PD (ex PCI, ex DS, ex PDS) , non mi risulta che fosse anche un parlamentare. Perciò è sacrosanto poter dire che non è mai stato votato dagli italiani (se non, appunto, come sindaco).
Legalmente può benissimo essere presidente del consiglio ma politicamente credo che sia ineccepibile la posizione di chi lo critica per questa sua assenza di investitura elettiva.
Di cos’altro vogliamo discutere riguardo a renzi? del fatto che si è chinato (assieme alla merkel) alla politica dell’ “accoglienza” dei migranti? Ma almeno la germania avrebbe risorse per farvi fronte (e, comunque, anche in germania la merkel è in netto calo di consensi proprio per questa sua politica migratoria imposta – se preferisce, diciamo “suggerita”- dai vari Soros),
Noi abbiamo una miseria montante con milioni di gente che va alla caritas per un pasto o che si suicida o fruga nei cassonetti, e questo signore, renzi, si permette di spendere fior di milioni (o miliardi?) di euro per “salvare” e mantenere gente che in stragrande maggioranza non scappa da nessuna guerra ma viene qui (magari col biglietto pagato alle varie mafie dai Soros) solo per godere a sbafo della cosiddetta “accoglienza” tanto cara anche a quell’altro signore che siede sul soglio pontificio (non certo per “carità cristiana o non essenzialmente per questa ragione ma per piegarsi anche lui ai dettami di oltreoceano e della classe burocratica europea).
Di che altro vogliamo discutere? della politica di persecuzione anche nei confronti delle persone (giovani laureati o pensionati) che scappano da questo paese e se ne vanno all’estero? E’ recente la notizia che lui (renzi) e il suo amico dell’inps (boeri) vogliano darsi da fare (non gli basta quello che hanno già fatto!) per rompere i coglioni anche a chi se n’è andato a vivere all’estero!.
Capito egr. signore? per mantenere in piedi il baraccone, per fare le guerre per conto dei Clinton e company, ancora devono tormentare anche chi se n’è andato da questo paese insinuando il sospetto che sono degli “evasori” oppure gente che “elude” il fisco. Ci sono accordi internazionali per la detassazione di chi se ne va all’estero ma lor signori devono grattare altri soldi per i loro interessi e per le loro politiche di sudditanza e per far ciò ora parlano di “elusione” (ma che accidente significa?) e frugano in tutti i buchi e buchetti pur di far soldi!
Se questa che ci governa non è un’oligarchia mi dica Lei cos’è!
Basta così, perché ho scritto fin troppo sebbene ci sarebbe da rispondere ad altre sue affermazioni.
Si goda pure il suo amico renzi, a noi ci lasci almeno la soddisfazione di uno metaforico schiaffo (sputo?) in faccia votando No al prossimo referendum…e sono sicuro che se non vincerà non manterrà la promessa di andarsene!
Le mie riserve sono soprattutto a proposito di argomenti “italiani”
riporto le frasi più opinabili
1)”Con la formazione della UE l’Italia è scalata dal ruolo di Vassallo a quello di Valvassore (e infine anche di Valvassino) e il Paese a Sovranità Limitata è diventato un Paese del tutto privo di Sovranità.”
Ricordo che l’Italia è stato uno dei membri fondatori della CECA nel ’57, questo è un lapidario giudizi antieuropeista.
2)Azeglio Ciampi “traditore della patria” fa parte del più becero campionario di Salvini, magari accostato a Napolitano.
3)”Quando un Paese perde la propria sovranità a governarlo vengono chiamate mezze figure che lavorano per il nuovo padrone e rendono conto quasi esclusivamente a lui.”
Sentiamo, quand’è che l’Italia ha avuto completa sovranità? Fino alla guerra fredda, nell’articolo si dice che eravamo a sovranità limitata, a causa degli Usa..Dobbiamo per caso risalire al fascismo?
“La Germania, prima di intraprendere la strada della moneta unica, si accordò con la Francia (e con alcuni settori politici italiani deviati) per la distruzione del fortissimo Settore Pubblico Italiano e per il progressivo smantellamento dei distretti industriali Italiani di piccola e media impresa privata, che più di tutti facevano concorrenza all’industria tedesca.”
Vogliamo le prove, queste sono illazioni “complottistiche”..
Sig. Eman dopo una pausa voglio riprendere il discorso che avevo iniziato per rispondere alle sue varie affermazioni.
Sa a cosa e a chi è servita l’EU? soprattutto agli U$A per meglio controllare i vari paesi europei.
Poi è servita a tedeschi, francesi e inglesi per distruggere economicamente l’italia.
L’italia è stata uno dei soci fondatori dell’europa? si certo, perché così vollero gli U$A e, comunque, è sotto gli occhi anche dei ciechi che l’italia non conta un beato fico secco e uno degli artefici di questa situazione è stato proprio il sig. ciampi.
Lei chiede “le prove” che ““La Germania, prima di intraprendere la strada della moneta unica, si accordò con la Francia (e con alcuni settori politici italiani deviati) per la distruzione del fortissimo Settore Pubblico Italiano e per il progressivo smantellamento dei distretti industriali Italiani di piccola e media impresa privata, che più di tutti facevano concorrenza all’industria tedesca.”
Cosa pretende? che si esibiscano documenti scritti o registrazioni di questi accordi?
Guardi piuttosto ai fatti concreti che si sono verificati dopo l’adesione dell’italia a’EU (e con quel cambio da pazzi della lira: 2mila lire circa per 1 euro): sparita l’industria chimica, emigrata in U$A l’industria automobilistica, ridotta almeno di 1/4 la piccola e media industria italiana, industrie pubbliche distrutte, disoccupazione da capogiro, miseria sempre più diffusa!
Eravamo in buoni rapporti , anche commerciali, con tutti i paesi del Medioriente mentre oggi o c’è guerra con loro o c’è il deserto e spesso siamo stati sostituiti proprio da francesi e inglesi in primis. Particolarmente scandaloso e sintomo di asservimento ai progetti imperiali è stato il caso di quel Regeni che solo gli stupidi possono credere che fu un caso di assassinio da parte delle autorità egiziane le quali non avevano nessunissimo movente per fare una cosa del genere e, quindi, è evidente che fu una cosa orchestrata per rovinare anche i rapporti tra italia ed egitto per il semplice fatto che l’egitto di Al SIsi si muove quanto meno per una situazione di neutralità tra est ed ovest…cosa ovviamente non gradita all’impero e ai suoi più stretti vassalli (tipo l’inghilterra).
A proposito di Inghilterra nel suo precedente commento lei scrive:” Come si può credere che in un mondo globalizzato uscire dal libero mercato possa aiutare un paese tutto sommato piccolo e con poche risorse autoctone come il regno unito? ”
L’inghilterra sarebbe “un piccolo paese”?! ma ha mai sentito parlare del Commonwealth inglese? altro che “piccolo paese”! casomai avrebbe dovuto dire che l’inghilterra, in quanto potenza davvero potente, poteva permettersi di uscire dalla UE diversamente dal vero “piccolo paese” che è l’italia!
Ma la “piccolezza” o la “grandezza” non va misurata dalle dimensioni geografiche come Lei sembra fare ma dalla politica di sovranità o meno che un paese è capace di esercitare e dispiegare in ambito geopolitico.
Anche un “piccolo paese” come l’italia avrebbe potenzialmente questa capacità solo che viene castrata in tutti i modi per non disturbare i veri potenti: U$A in primis col seguito dei suoi principali “vassalli”: Inghilterra francia e germania….vuole un esempio? Le cito il caso del sud-stream rifiutato dal sig renzi perché così hanno voluto i suoi padroni al di là e al di qua dell’atlantico.
Risultato? Il sud stream russo con l’Eni è abortito …. con somma gioia di erdogan che invece fa il turkisch stream con Putin.
A quanto pare erdogan è più furbo o meno servile di renzi.
E tralasciamo di parlare degli affari persi con l’Iran per il semplice fatto che gli U$A l’avevano messo nella lista dei cattivi, anzi degli “stati canaglia”.
Fuori la russia, fuori la libia, fuori l’iran, fuori la siria, fuori l’egitto … chi rimane? il portogallo o la bulgaria!
Ma che bravo che è renzi!
Lei dice anche “quando mai l’italia haq avuto piena sovranità?”…Vero! non l’ha mai avuta ma in passato ci fu almeno qualche piccolo scatto di orgoglio, oggi c’è solo la totale accondiscendenza ai voleri U$A e della UE (che, ripeto, è solo un utile strumento in mano U$A)
L’articolo è scritto bene ed è ineccepibile nei fatti .. un triste riassunto degli ultimi anni
Anche io non voto da anni, ma stavolta farò un’eccezione .. e sarà un “NO”
Ottimo articolo, condivisibile al 100%. Vorrei solo precisare che, a mio avviso, i politici della prima Repubblica erano ottimi e non mediocri. Ho una stima incredibile per Amintore Fanfani non solo perchè sponsorizzava Enrico Mattei ma soprattutto per il suo piano-casa. Detto piano fu finanziato con una trovata geniale: l’emissione delle 500 lire cartacee “sovrane”. Con quello che si risparmiò sul signoraggio Fanfani diede la casa a moltissimi italiani. Vorrei anche precisare che “tutti” i personaggi accusati nell’articolo di tradimento erano legati dal comune filo massonico e questo particolare dice moltissimo ai complottisti della prima ora. Infine Saddam fu liquidato perchè, a fianco del programma nucleare civile, aveva un piano parallelo segreto militare. Insomma stava fabbricando la bomba atomica, anche col contributo italiano e francese. Noi ne abbiamo pagato il conto a Ustica. Il discorso sarebbe molto lungo ma per intanto mi fermo qui.
cordialità.
Piccolo aneddoto, L’ITALIA del dopo guerra si e’ ripresa cosi’ velocemente perche’ nel deprecato ventennio le tre banche che controllavano Banca d’Italia furono nazionalizzate rendendo di fatto la banca centrale per vie traverse dello stato. E’ stata lasciata al POPOLO ITALIANO una grande eredita’ che politici della prima o seconda repubblica tranne poche eccezioni hanno dilapidato. La nostra costituzione e’ un insieme di articoli che dicono tutto e niente, forse e’ propio per questo che i politici e funzionari ad alto livello hanno fatto terra bruciata.
Complimenti per l’ attenta ed esatta analisi. Condivido in toto.
Saluti
Questo articolo è da incorniciare.
L’ho letto solo ora.
Profetico. Anche se non ci vuole molto ad essere profeti con questi traditori molto poco lungimiranti.