Prima, due titoli [entrambi in inglese, qui il primo, qui il secondo]:
- Un condominio colpito durante i bombardamenti ucraini sulla città russa – il sindaco
- L’Assemblea del Consiglio d’Europa definisce la Russia “regime terroristico”..
Logico, no?.
Probabilmente è anche per questo che il capo della politica estera dell’Unione Europea, Josep Borrell, non minaccia [in inglese] l’esercito russo di annientamento (a quanto pare, Borrell non si rende conto che l’Unione Europea non ha forze armate o che la Russia può spazzare via l’intera Unione Europea in poche ore).
Nel frattempo, nella Nazione Indispensabile, Terra della Libertà, Patria dei Coraggiosi, Città sulla Collina, Leader del “Mondo (non) libero” e dell’Asse della Bontà, “l’inflazione ufficiale si attesta all’8,2% mentre i prezzi di base raggiungono i massimi da quattro decenni”. Uhm… Come si può affrontare questa situazione?
Come? Mandando miliardi ad un regime nazista genocida, naturalmente!
Il deputato della Duma di Stato, il politologo Oleg Matveichev ha citato le statistiche sulla misura in cui l’Occidente rifornisce l’Ucraina di veicoli blindati, armi e munizioni. “Ad oggi, l’Ucraina ha ricevuto da vari paesi aiuti militari per un valore di 41,3 miliardi di euro. La maggioranza assoluta – 27,7 miliardi – è stata data dagli Stati Uniti, e in modo del tutto gratuito. Non si tratta di prestiti, ma di sostegno diretto. La Gran Bretagna – per 3,7 miliardi di euro, la Commissione Europea – per 2,5 miliardi, la Polonia – per 1,8 miliardi, la Germania – per 1,2 miliardi di euro”, ha elencato. (fonte [in russo]).
Logico, no?.
Nel frattempo, l’FSB ha scoperto [in inglese] come gli esplosivi utilizzati dal GUR ucraino sono stati portati in Russia: utilizzando l’accordo del grano di Istanbul, naturalmente!.
Nel frattempo, la Russia ha appena rilasciato una nuova mappa del paese con i suoi nuovi confini e regioni:
Possiamo essere abbastanza sicuri che si tratti di una mappa temporanea, mentre il Banderastan viene ulteriormente smilitarizzato e denazificato..
Ora, alla “comunità mondiale” “rappresentata” all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite non piace quella mappa né ciò che rappresenta. Anzi, non le piace per niente. Quindi [in inglese], come prevedibile, “i membri delle Nazioni Unite votano a stragrande maggioranza per condannare l’annessione della Russia in Ucraina”.
Tutto questo sarebbe davvero esilarante se non fosse così malvagio, ipocrita e disonorevole. È anche molto pericoloso, perché i paesi che partecipano a questa farsa stanno tutti dimostrando o 1) la loro vera fedeltà all’Impero AngloSionista o 2) la loro totale mancanza di coraggio. Ciò significa che non solo si sottraggono a qualsiasi negoziato reale, ma si mettono anche in un angolo politico da cui non potranno più uscire.
In altre parole, i paesi dell’Unione Europea vogliono un cambio di regime in Russia, per cui la Russia dovrà effettuare un cambio del loro regime. Questo è anche il significato di “denazificazione” e “smilitarizzazione”!
Naturalmente, l’esempio della Serbia, che ha votato [in inglese] contro la Russia, dimostra che un regime compradore non rappresenta mai gli interessi dei popoli su cui governa. Inoltre, i voti e le dichiarazioni di stati non sovrani non significano assolutamente nulla. L’unico voto che conta è quello dei paesi con un’effettiva autorità e sovranità.
In conclusione, mi limiterò a ripetere ciò che ho scritto per anni e che continuo a ritenere vero: la Russia dovrebbe semplicemente dimenticarsi dell’Occidente (almeno per un decennio o giù di lì). Naturalmente la Russia deve essere pienamente consapevole che l’Occidente continuerà la sua guerra totale in tutti i modi possibili, a meno che non si tratti di un attacco militare diretto e palese (e alcune iene ed ex imperi sono capaci persino di questo!). E se l’Occidente vuole comprare qualcosa dalla Russia, lo faccia pure! La Russia non ha creato sanzioni idiote, e di certo non ha alcun obbligo o ragione di applicarle contro se stessa.
Ma il futuro della Russia è nel Sud (Mediterraneo, Medio Oriente, Africa, America Latina, Asia centrale, subcontinente indiano, ecc.), nell’Est (Cina) e nel Nord (Artico, rotta settentrionale, Nordest russo). La Russia si sta facendo strada anche in diversi paesi musulmani che, ognuno per le proprie ragioni, si stanno davvero stufando dell’infinita arroganza e incompetenza dello zio Shmuel, e cercano di collaborare con la Russia.
Quanto all’Occidente, si sta trasformando [in inglese] in un mucchio di compost (“Gli studenti non binari aumentano del 582% in un distretto scolastico del Maryland”) senza *alcun* bisogno dell’assistenza russa..
Perché interromperlo?.
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Come sempre, vi lascio con un po’ di musica del fine settimana. Oggi il tema è “come fare qualcosa di assolutamente bello con qualcosa di estremamente semplice?”. Le composizioni che seguono sono tutte basate su elementi di base estremamente semplici, ma il risultato finale è sorprendente per la sua bellezza lirica e persino per la sua complessità! Spero che questa musica “semplice” vi piaccia..
In primo luogo, Pat Metheny in una superba versione dal vivo (è un vecchio video, scusate!) di “Are you going with me”:
Poi, John McLaughlin che suona “Lotus Feet”.
E, infine, la superba “Homecomings” di Philip Catherine in due versioni diverse.
Versione elettrica:
Versione acustica:
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.The Saker.
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Articolo di The Saker pubblicato su The Saker il 14 ottobre 2022
Traduzione in italiano di Fabio_san per SakerItalia
[le note in questo formato sono del traduttore]
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La redazione di SakerItalia ribadisce il suo impegno nella lotta anti-mainstream e la sua volontà di animare il dibattito storico e politico. Questa che leggerete è l’opinione dell’autore; se desiderate rivolgere domande o critiche purtroppo questo è il posto sbagliato per formularle. L’autore è raggiungibile sul link dell’originale presente in calce.
L’opinione dell’autore non è necessariamente la nostra. Tuttavia qualsiasi commento indecente che non riguardi l’articolo ma l’autore, sarà moderato, come dalle regole in vigore su questo sito.
In questo momento TG5: austerità natalizia, luci spente a mezzanotte, a Palermo l’albero di natale cittadino sarà alimentato da cittadini volontari che pedaleranno su cyclette per alimentarlo (!).
Più varie altre amenità…
I governi occidentali spendono miliardi per alimentare gli ukronazi e ci prospettano, stime sentite su Radio Radicale nota cassa di risonanza del peggio occidente, almeno 5 anni di miseria…
5 anni? sono ottimisti questi zappatori dei radicalnato ,tre anni di covid e altri anni non contabilizzanti..grande e’ il disordine sotto al cielo…metettevi le m…e di ferro
ah attenti ai levanti ottomani …questi giocano sporco ,molto sporco ..
Mi piace l’idea che la Russia dovrà effettuare un cambio di regime nei paesi dell’unione europoide …
Non vedo l’ora.
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Cari saluti
[Sa perchè non possiamo permettere ciò che vuole dire, sia per tutelare noi che per salvaguardare lei. Lo tenga a mente]
stavo per postare lo stesso concetto;
quindi permettimi di condividerlo.
grazie.
https://www.youtube.com/watch?v=cLBdi_eBoxQ
Il battaglione Azov senza tregua contro i civili
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da Nicolai Lilin
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😡😡😡😡😡😡😡😡😡
L’apologia trova sempre ragioni convincenti.
Tutti gli articoli che giustificano il minimalismo militare russo in ucro offrono validi ragionamenti, e molto convincenti al momento della lettura.
Poi si ritorna alla realtà che non è una costruzione intellettuale.
La Realtà rivendica sempre la propria serietà esistenziale, e oppone all’idealismo la propria innegabile ineluttabilità.
La decisione di Putin di sospendere i bombardamenti strategici, come al solito “una tantum” ,
è incomprensibile.
Torna alla mente il gen. Westmoreland, comandante in capo di tutte le forze in Vietnam…
Era tronfio, ma non incompetente, ritardò la sconfitta di almeno 4 anni ideando la tattica aggressiva e dinamicissima che modernizzò l’uso dell’elicottero, del “search and destroy”.
Ma disse anche ai giornalisti:
“Ci hanno ordinato di vincere, ma anche di non superare il confine col Vietnam del Nord… è come chiedere di vincere una partita di football (americano) con l’ordine di non superare la linea di metà campo… ma noi siamo soldati, obbediremo e vinceremo”.
Non vinse.
La guerra non è “arte della guerra”, ma “scienza della guerra”, e la scienza è procedura regolata.
Su questa base ineludibile soltanto poi si può innestare “l’arte”, ossia la creatività del genio individuale…
Napoleone, Rommel, Guderian…
Devi conoscere la grammatica per poi poter poetare…
Ma imporre un personale idealismo ai tecnici (perchè soltanto questo sono i militari) con la violazione delle leggi della fisica pretendendo che gli apparati funzionino, non ha mai portato bene.
Mesi fa arrivarono dalla Polonia 280 carrarmati via ferrovia…
Quindi almeno 280 vagoni-pianali… senza contare munizioni e pezzi di ricambio.
Divisi in molti convogli con rispettive locomotive elettriche che correvano su binari e nodi ferroviari.
Colpiti i convogli?
No.
Colpite le linee ferroviarie e i ponti sui fiumi?
No.
Colpiti i nodi ferroviari?
No.
Colpite le centrali elettriche?
No.
Le ragioni sono nobili, non è una guerra di odio verso il popolo ucraino. Si fa di tutto per circoscrivere i disagi per i civili.
Ma una parte, vuole fare le nozze con i fichi secchi, l’altra parte non ha scrupoli.
[Distrutti i carri? Si. Uccisa la fanteria attaccante? Si. Centrali distrutte all’arrivo dell’inverno? Si. Troviamo ridicola questa atmosfera disfattista, soprattutto quando i tempi non siamo noi a deciderli ma persone ben più capaci e alte in grado.]
Il saker aveva annunciato il ban su telegram per i post disfattisti o simili. Decisione encomiabile e auspicabile ovunque si sostenga la parte giusta di questo conflitto. In Russia si rischia la galera per questo. In guerra si combatte uniti senza discutere le decisioni dall’alto. Tra l’altro questa disfattismo ricorda tanto l’atteggiamento razzista americano: combattiamo fino all’ultimo russo, facendo il tifo dal computer. C’è chi lamenta (non mi escludo) la natura dell’italia (ed in generale l’europa) come colonia americana, dimenticando peró di godere di tutti i vantaggi di essere protetti, sguazzando nel benessere e nel quieto vivere (almeno fino a poco tempo fa). C’è chi lamenta una regressione dell’anima russa, nostalgici di un sovietismo, fantomatica espressione dello spirito russo. E considerano il benessere conquistato dai russi, la classe media caparbiamente voluta da Putin, come una peste da cancellare. In Russia ci saranno anche potenziali 25 milioni di militari, ma già nei 250000 appena richiamati ci sono padri di famiglia che nonostante l’amore per la patria non sono pronti a morire, sono dei molii? facile giudicare, sempre per chi sta dietro allo schermo. Ricordo che tra le fila dei combattenti del donbass, dal 2015 ci sono anche italiani (o almeno se ne conosce uno), lì accettano anche inesperti da addestrare, prego.
E allora lei cosa aspetta a partire?
non c’è un solo mio commento dall’inizio della guerra che critica certe decisioni, difficilissime da prendere. Non ho neanche la competenza necessaria e quindi la presunzione di dare consigli su chi e cosa dovrebbe fare. Sono decisioni che determinano la vita, non solo del nemico, ma anche dei propri soldati (“propri” ovviamente per chi comanda) e di civili, quindi le rispetto a prescindere. Se c’è qualcuno che critica e parla, e ha il diritto di farlo, è chi, come Razman Kadirov, con le sue truppe, ha contribuito a battere i nazisti nel 2014, liberato mariupol e il resto di zaporoskoe oblast, e colui che non esita a mandare a combattere i suoi tre figli, poco più che adolescenti. Esistono delle gerarchie, e andrebbero rispettate.
Oppure chi è in prima linea a raccontare quello che succede sul campo, come Poddubni, che, come ho scritto precedentemente, ha invitato lui stesso i falchi da divano russi non considerare la guerra come un campionato di calcio, ricordando che si sta parlando della vita. Aggiungerei che è la vita di tutti ormai.
Ognuno ha le sue opinioni, ed è libero di esprimerle, ma è stato lo stesso Saker ha precisare quello che è concesso e quello che non è concesso dire (come è normale in tempi di guerra) su telegram, teoricamente lo stesso varrebbe qui, ma non mi voglio sostituire ai moderatori…anche se ammetto che se lo fossi censurerei tanti commenti, specie del masaniello che chiedeva un giorno sí e uno no i bombardamenti a tappeto e le termobariche a mò di babà e sfogliatelle.
Possiamo far valere le regole del Saker in qualsiasi momento. Strano che nessuno a parte lei se ne sia accorto e l’atmosfera sia ancora quella di “tanto posso dire ciò che voglio”. Non è così, idem per chi viene a commentare dopo esser stato bannato giustamente su Telegram. Abbiamo sentito di tutto, riceviamo minacce quotidianamente.
“Ci manca proprio” ascoltare la stessa solfa che i nostri giornali vi propinano, condita con salsa personalizzata, caso per caso. Lavoriamo 24h al giorno per tenervi aggiornati e continuate a leggere la propaganda di regime, che ripetete a pappagallo. Che dobbiamo fare per convincervi che la situazione è diversa da quella che vi ostinate a proporci? Se non volete ascoltare e pretendete aver ragione, questo è sicuramente il posto sbagliato per voi. E immagino che tutti sappiano cosa stanno dicendo, quindi non pretendo di avere dei tonti davanti, ma gente che consapevolmente fa un lavoro contrario al nostro. E non lasceremo che questa situazione continui in questa direzione, quindi se una mosca vola nella direzione sbagliata l’abbattiamo, che sia conosciuta, che sia di lunga data, che sia un nostro collaboratore che di colpo, sulla via di Damasco, ritiene di saperne di più dell’intero apparato russo.
Fatevene una ragione, se volete raccontare storie ci sono tanti altri posti dove andare. Insistere qui potrebbe essere un errore.
è un messaggio rivolto a me?
[Lei è stato menzionato nella prima riga come esempio da seguire.]
No, voglio rispondere alla redazione: e’ sicura la premessa che noi siamo dei tastieristi rispetto a chi e’ sul campo…le nostre sono opinioni di chi ama il mondo russo per cui chi si preoccupa dei risultati della ” nostra” offensiva sul terreno perche’ li amerebbe piu’ efficaci e li sognerebbe come definitivi, non puo’ essere accomunato ai disfattori che a quanto pare sono presenti in russia sotto mentite spoglie di sabotatori atlantici i quali hanno come obiettivo disarticolare la russia. Per quanto riguarda da parte di mario il suo accenno presuntuoso sul sovietismo ricordo che alla sua base, tra le altre, vi era la riunificazione dei paesi coloniali nella lotta antimperialista che ha sicuramente connotati politici/morali vicini alla situazione attuale. quell’ analogia tra bta e disfattisti segnala un timore che si e’ insinuato nella redazione ed io che non sono sul campo, lo colgo e mi preoccupa…non avevo trovato notizia di 280 carri armati colpiti in un colpo solo ….saluti ( ahem..sovietici)
non c’è nessuna presunzione sul sovietismo, rispondo con le parole di Putin, “Chi non rimpiange l’URSS è senza cuore, chi vuole rifarla è senza cervello”
Non è “disfattismo”. (?)
Mi auguro quanto lei che si raggiungano gli obiettivi dell’intervento militare.
Nell’intervista linkata da me ieri al comandante della “Vostock”, vi è una sua riflessione importante, per chi l’ha letta…
…sul campo, immediatamente si sono visti gli effetti positivi del black out in ucro per i bombardamenti strategici… pur di pochi giorni.
Poi, sui carri, come su tutti gli altri trasferimenti di armi occidentali:
Parliamo di 2 cose diverse.
Distruggere i carri, o altre armi trasferite dall’Occidente, sui convogli ferroviari prima che vengano distribuiti sui fronti, è una cosa.
Altro, è distruggerli in combattimento dopo la distribuzione sui fronti, obbligando alla pericolosa ricerca, alla individuazione mentre vengono usati diventando però intanto efficaci per ucro.
La distruzione preventiva consente anche la distruzione della matetialità ferroviaria rotabile, binari certamente, ma anche vagoni e locomotive elettriche.
Già agli inizi del ’44 i Tedeschi dovettero razionalizzare i trasporti perchè non avevano più carri.
Proprio la decisione di istituire il Comando Unificato è un preziosissimo contributo (ripetutamente auspicato in passato sul blog) che manifesta la costante verifica critica della situazione ritenuta ormai da modificare…
BTA e Redazione Saker Italia,
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Avete buoni motivi per sostenere la propria Tesi favorevole e o sfavorevole della gestione delle forze militari dell’alleanza russa ,così come l’abbiamo vista ed interpretata dal 24 febbraio fino ad oggi 16/ottobre/22.
Se posso suggerire vedo l’impazienza di vedere i frutti di una Vittoria che dipenderà da tanti fattori esterni ,alle parti avverse , e non da uno solo.
A) nella precedente guerra mondiale la Russia socialista o comunista secondo ,la propria formazione e cultura politica , non aveva il problema che oggi ha Putin ; la Russia odierna è nei fatti un’economia liberista mitigata da interventi socialdemocratici dello Stato in molti settori.
B) l’Ucraina, dal 2014 al 2022, è stata sovvertita dall’Ordine liberista Mondiale in costante espansione e molte proprietà della Stato sono passate in mano ai privati ,non necessariamente solo ucraini; verosimilmente una buona parte potrebbe essere controllata da imprese a partecipazione di capitale russo.
( Come possiamo scoprirlo? io No ma qualche cittadino russo potrebbe farlo perché saprebbe trovare le informazioni necessarie)
C) Se,in Ucraina, nelle compagnie private o miste a capitale pubblico e privato ,che gestiscono le reti ferroviarie ,del gas o le autostrade, delle acque potabili , delle comunicazioni ( Radio /TV)ed elettriche e delle materie prime , ci sono capitali russi, comprenderete allora la prudenza di Putin a differire la distruzione dei beni economici di una cerchia di Uomini d’affari che lo sostengono.
D) se le cose stessero così ,tutto si spiegherebbe ma rimarrebbe in campo la questione del come potrebbe la Russia vincere se non distruggesse le basi economiche su cui si regge la giunta militare di Kiev?
E) prima o poi anche l’opzione pubblica russa si farà le stesse domande ma confido che se le faccia non prima della vittoria!Diversamente Putin si troverebbe debolissimo nel difendere la propria posizione.
li, 16 ottobre 22
Mi ricorda la WW2, quando gli americani risparmiavano dai bombardamenti a tappeto le fabbriche di proprietà USA (Ford etc.). Addirittura, quando vennero colpite per sbaglio o per dissimulare le reali intenzioni, i proprietari americani chiesero e ottennero dal governo USA dei risarcimenti pecuniari.
Che la Serbia abbia votato contro il referendum del DonBass mi sembra logico: sarebbe come riconoscere implicitamente la separazione del Kosovo.
E comunque chi ha votato all’ONU contro il referendum, non aveva puntato un fucile ma sicuramente la minaccia di rappresaglie politiche ed economiche! In fondo in Italia non abbiamo assecondato la politica europea per non perdere il prestito di 200 miliardi (che dovremo restituire!)?