Due eventi recenti mettono in luce una serie di opere condivise tra Russia e Cipro, per aggiornare e rafforzare la sicurezza e la prosperità della nazione isolana
Cipro è un posto magnifico. Da un punto di vista naturalistico la repubblica isolana è bellissima, calda e soleggiata, il che la rende una destinazione turistica molto gettonata, specie per le popolazioni provenienti da Paesi più freddi, come la Russia. Da un punto di vista storico, inoltre, è molto antica.
Da un punto di vista politico è una repubblica divisa, con il 34% circa del territorio sotto controllo di ciprioti filo-turchi, nel contesto di uno Stato che in pratica solo la Turchia stessa riconosce. La Repubblica Turca di Cipro del Nord è una regione fortemente sunnita, mentre il resto dell’isola è popolato prevalentemente da cristiani greco-ortodossi. Le Nazioni Unite non riconoscono formalmente la Repubblica Turca di Cipro del Nord, ma la divisione è reale abbastanza da presentare serie sfide per la nazione isolana.
La Federazione Russa ha forti legami sia culturali che diplomatici con Cipro, inclusa la parte turca, e sta lavorando insieme ad essa per migliorare la sua economia e rimuovere le barricate provocate dalla lotta intestina.
Di recente hanno avuto luogo due importanti eventi: un incontro tra il ministro degli Esteri cipriota, Nicos, e l’omologo russo, Sergej Lavrov [in inglese] il 27 aprile; e un discorso del giorno precedente da parte dell’ambasciatore russo nell’isola, Stanislav Osadchij.
L’incontro dei ministri degli Esteri aveva come obiettivo la discussione del “sistema di garanzia” [in inglese], conseguente al Trattato di Garanzia firmato nel 1960 da Cipro, Grecia, Turchia e Regno Unito [tutti i link in inglese]. Questo era stato creato per tenere Cipro al riparo da unioni politiche o economiche con qualsiasi altro Stato, principalmente a causa delle tensioni tra le forze etnico-religiose greche e turche. Nella prospettiva russa, questo sistema è diventato obsoleto e ha bisogno di essere modificato:
“Il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, ha dichiarato venerdì che il sistema di garanzia è anacronistico e fuori posto nell’era moderna, e che la sovranità e l’integrità territoriale di Cipro potrebbe essere garantito dallo stesso Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
Lavrov ha parlato dopo un incontro a Mosca con la sua controparte cipriota, Nicos Christodoulides. Si riferiva al fatto che la Turchia, insieme a Grecia e Regno Unito, è stata una garante di Cipro dal 1960, e anche al fatto che l’ultima conferenza su Cipro, tenutasi in Svizzera, non è andata a buon fine quando le due parti in causa non sono riuscite ad accordarsi su un passo in avanti per quanto riguarda sicurezza e garanzie”.
Al momento c’è ancora tensione a Cipro, e rimangono forti agitazioni tra i ciprioti greci, per la maggior parte cristiani ortodossi, e i turchi, che sono musulmani sunniti. Questa diatriba risale a vari secoli fa, e il sentimento greco contro il popolo turco è ancora molto forte, a causa del trattamento del Paese islamico nei confronti dei cristiani durante l’occupazione.
La Russia vede in Cipro una Nazione amica e un partner, e desidera aiutare i ciprioti a migliorare la loro situazione economica, che è stata così definita il giorno prima dall’ambasciatore russo:
“[parlando alla conferenza tenutasi a Limassol e intitolata “Il futuro del business russo a Cipro, Osadchij ha dichiarato] che le due nazioni condividono tradizioni culturali e religiose, oltre che fiducia reciproca, e ha detto che uno dei pilastri della loro alleanza è la cooperazione economica sostanziale.
‘Siamo felici di vedere che dopo la crisi finanziaria a Cipro, l’economia si sta risollevando con delle prospettive di crescita che accelerano anno dopo anno’, ha detto Osadchij nel suo discorso.
Ha fatto notare che codesti sviluppi non sarebbero stati possibili senza il lavoro dei leader del governo, le cui politiche anti-recessive hanno gradualmente riportato le attività cipriote nell’arena degli investimenti internazionali”.
Indicando come la Federazione Russa sta contribuendo alla ripresa economica dell’isola, ha detto che recentemente il governo russo ha deciso di ristrutturare il prestito a Cipro.
A proposito del turismo, ha detto che il mercato russo è tradizionalmente collocato al secondo posto a Cipro, contribuendo così in modo significativo all’economia locale”.
Entrambi gli sviluppi sono visti come segni concreti che sono state prese azioni efficaci per assicurare la pace e la sicurezza di quest’isola, e che esse continueranno ad essere intraprese.
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Articolo di Seraphim Hanish pubblicato su RussiaFeed il 27 aprile 2018
Traduzione in italiano a cura di barg per SakerItalia.it
Mi domando solo come e quanto durerà la politica russa dei 2 piedi in tante scarpe: nella fattispecie, come faranno a combinare la loro amicizia con la parte greco cipriota ortodossa con l’alleanza islamico turca di erdogan……