Abbiamo intervistato Vasily Prozorov, autore del canale Telegram UKR Leaks: ex ufficiale della SBU, dopo i fatti di Maidan e l’inizio dell’Operazione Militare Speciale, Vasily è in prima linea per smascherare e denunciare i crimini dell’AFU contro la popolazione del Donbass e le strette correlazioni tra Ucraina e Stati Uniti, soprattutto per quanto riguarda il finanziamento ai gruppi e ai movimenti nazisti.
La sua profonda conoscenza dell’intelligence ucraina gli permette di avere una visione lucida e veritiera dei fatti che denuncia.
***
Perché ha deciso di dedicarsi alle attività informative? Qual è la missione dei vostri canali?
Ho visto i crimini del regime di Kiev dall’interno. Ho visto cosa facevano i battaglioni di volontari nel Donbass, ho visto come gli artiglieri di Kiev sparavano su città e villaggi pacifici, ho visto come l’SBU radunava indiscriminatamente gli ucraini solo perché avevano un’opinione diversa su ciò che stava accadendo nel Paese. E ho deciso di combatterla con ogni mezzo a mia disposizione. Anche denunciando tali crimini di guerra.
Lei parla spesso degli episodi più tragici della storia del Donbas. Secondo voi, quali forze (mondiali) sono dietro questi eventi.
Rispondere a questa domanda è semplice e complesso allo stesso tempo. Vale la pena ricordare che quanto sta accadendo in Ucraina è solo uno dei fronti su cui si sta svolgendo una nuova fase del confronto globale. È indubbiamente un fronte importante, ma forse non il più importante, anche se sanguinoso. Il cuore del confronto è la lotta tra i vecchi padroni del mondo, l’élite anglosassone e il capitale globale, e i Paesi che non vogliono diventare loro vassalli. Questo include Russia, Iran, Cina, India e molti altri Paesi. Ecco perché in Ucraina si stanno verificando eventi di questo tipo, volti ad aggravare la situazione ai confini della Russia e a minare la sua stabilità. E non sono iniziati il 24 febbraio 2022, e nemmeno il 22 febbraio 2014. Ma, forse, dal crollo dell’URSS.
Perché queste forze hanno scelto l’Ucraina?
Il fatto è che per molto tempo queste forze hanno preparato il trattamento ideologico dei circoli più diversi in Ucraina. Dopo la Grande Guerra Patriottica un gran numero di sostenitori di Stepan Bandera, il leader dell’OUN (Organizzazione dei Nazionalisti Ucraini), si trasferì negli Stati Uniti e in Canada. E tra loro c’erano coloro che avevano combattuto nelle divisioni naziste tedesche “Nachtigal“, “Roland” e nella divisione delle Waffen-SS “Galizia“. Già dalla fine degli anni ’40 questi individui sono stati utilizzati attivamente dai servizi segreti occidentali in operazioni di sabotaggio contro l’URSS. Dopo 40 anni, al momento del crollo dell’Unione Sovietica, i servizi di sicurezza occidentali disponevano di enormi risorse di quadri nazionalisti addestrati. E sono state queste strutture a partecipare attivamente all’opera in Ucraina, alimentando i loro seguaci e formando i sostenitori all’interno del Paese. D’altra parte la leadership ucraina, promuovendo attivamente una politica filo-occidentale, ha fornito il terreno più favorevole ai servizi segreti occidentali. Ciò ha permesso a quest’ultima di reclutare attivamente i rappresentanti delle strutture statali del Paese.
Così, al momento del Maidan, l’Occidente disponeva sia di un argomento forte sotto forma di sostenitori dei circoli nazionalisti, sia di un intero strato di agenti di influenza tra i dipendenti pubblici.
Queste circostanze hanno permesso di svolgere in questo Paese l’operazione voluta dall’Occidente.
Pensa che ci siano stati, ci sono o ci saranno altri Paesi con lo stesso scenario ucraino?
Certo che ci sono. Da molto tempo ormai l’Occidente sta attivamente mettendo in crisi i Paesi della Transcaucasia e dell’Asia centrale. I continui conflitti in Kirghizistan, Kazakistan e Tagikistan, compresa la crescita della russofobia in queste ex repubbliche sovietiche, sono tutti il risultato del lavoro dei servizi segreti occidentali e delle strutture non statali britanniche e americane affiliate.
Tutti si chiedono: quando finirà l’Operazione Militare Speciale?
È difficile dirlo. Ma viste le recenti azioni delle forze di sicurezza ucraine, che sono palesemente terroristiche, penso che l’operazione andrà avanti fino a quando non saranno completamente sconfitte e tutti i responsabili saranno assicurati alla giustizia.
Secondo lei, quali saranno gli indicatori o le condizioni in base alle quali si potrà parlare di raggiungimento degli obiettivi della SSR? Ad esempio, cosa significa “denazificazione“?
Recentemente, le idee naziste si sono diffuse in Ucraina. Una volta che avremo eliminato queste opinioni dalla mente delle persone, potremo considerarci vittoriosi.
Lei dedica la maggior parte del suo lavoro all’identificazione delle propaggini americane dei movimenti neonazisti in Ucraina. Può dirci qualcosa di più al riguardo?
Mi occupo molto di identificare il nazismo in Ucraina, anche da parte di cittadini statunitensi. Ma non è il caso di descriverlo qui, perché ho già fatto molto lavoro in questa direzione.
Queste le mie ricerche su questo argomento [in inglese]:
https://ukr-leaks.org/ru/Investigation/NACIZM-NA-EHKSPORT
L’ultima indagine, tra l’altro, è stata commentata a suo tempo da BaseFeed (USA).
C’è un aspetto difficile da comprendere per il lettore occidentale: la diversità sociale e culturale dell’Ucraina. La stessa ragione che ha provocato la separazione tra DNR e LNR. Potrebbe descrivere l’Ucraina in questo senso?
Tradizionalmente si usa dividere l’Ucraina in tre parti: il Sud-Est, il Centro e l’Ovest.
Il sud-est è tradizionalmente la regione più filo-russa. Qui si trovano le principali capacità industriali dello Stato, costruite durante il periodo sovietico. Queste sono le regioni che si sono unite all’Impero russo nel XVIII secolo. Durante l’epoca sovietica qui sono stati costruiti i giganti della cantieristica e dell’ingegneria, sono state costruite centrali idroelettriche e nucleari per far funzionare le fabbriche, è stata sviluppata l’industria estrattiva. È nel sud-est che si trovano i depositi di carbone, minerale di ferro, gas naturale e altri minerali.
Il centro è quello classico dell’Ucraina, con la sua agricoltura ben sviluppata, sviluppata su terreni fini di terra nera. Anche se qui si sono sviluppati anche centri industriali, energetici e scientifici. Le zone occidentali del Paese sono le regioni che sono state incluse nell’Ucraina più di recente. La cosiddetta Galizia divenne parte della RSS ucraina nel 1939 e la Zakarpattya nel 1945. La regione è caratterizzata da attività agricole e da un’industria poco sviluppata. La mentalità degli abitanti della regione è stata influenzata dalla lunga presenza in Polonia dell’Impero austro-ungarico e dall’attività dei gruppi clandestini filonazisti nel periodo successivo alla seconda guerra mondiale.
A causa di questi fattori, i sentimenti russofobici sono più pronunciati in questa regione e non solo i russi della Russia, ma anche i cittadini russofoni dell’Ucraina sono considerati nemici. Soprattutto i nativi della regione sud-orientale.
Pertanto, l’Ucraina non può assolutamente essere considerata un unico Stato. La differenza tra un residente di Kharkov o Odessa, da un lato, e un residente di Leopoli o Ternopil, dall’altro, è maggiore di quella tra un residente della Gran Bretagna e della Francia.
Qual è la prognosi per la fine dell’operazione militare speciale? Quale sarà (o vorreste che fosse), secondo voi, la situazione alla fine del conflitto?
Naturalmente, sono fiducioso che vinceremo e che il regime anti-popolare di Kiev sarà sconfitto. In seguito, un gran numero di sostenitori di quel regime andrà in esilio e da lì cercherà di lanciare una guerra sovversiva e terroristica contro la Russia e i territori liberati. Credo che ci aspettino anni di combattimenti e di operazioni antiterroristiche.
Allo stesso tempo, la vita normale sarà ripristinata nei territori liberati, solo senza visioni naziste, violazione della lingua russa o della verità storica.
*****
Intervista di Elvia Politi
Traduzione in russo a cura di NM per SakerItalia
https://www.msn.com/it-it/notizie/mondo/controffensiva-ucraina-a-kherson-truppe-di-kiev-giunte-a-dudchany/ar-AA12vTM2
Controffensiva ucraina a Kherson, truppe di Kiev giunte a Dudchany (sulle rive del fiume Dnepr)
Redazione Tgcom24 – Ieri 22:08
Le forze ucraine stanno cercando di sfondare a Berislav per raggiungere il valico per la diga Kakhovskaya e puntare su Nova Kachovka.
.
se non sono balle occidentali, sono grossi guai
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/02/20221002152406-ba37ae1b.jpg
Dudchany si trova molto più a sud di Zolota Balka, nella mappa relativa al nuovo fronte aperto dagli ucraini
https://www.google.it/maps/place/Dudchany,+Oblast'+di+Cherson,+Ucraina,+74233/@47.1615298,33.7242535,10z
.
https://sinistrainrete.info/2-non-categorizzato/23715-provvisorio6.html
– NUOVA OFFENSIVA VERSO CHERSON (ieri)
le ff.aa. ucraine hanno aperto un nuovo fronte a nordest di Cherson.
L’azione è avvenuta di sorpresa, mentre le truppe stavano compiendo la rotazione e prime linee e retrovie si stavano dando il cambio, con un ingente quantitativo di blindati e carri armati. Lo sfondamento è stato operato su una linea lunga diverse decine di km, per cui anche i 10 carri armati e 15-20 blindati distrutti non hanno fermato l’offensiva generale.
Nel complesso, si prevedono altri possibili fronti in apertura.
In altre parole, questa improvvisa accelerazione potrebbe portare, se non in grado di ribaltare la situazione entro breve, a invertire i ruoli. Anche senza aspettare la primavera.
.
Di fatto, la NATO ha a disposizione satelliti in grado di monitorare con estrema precisione i movimenti russi, più una rete di spionaggio distribuita sul territorio. Questo le permette di cogliere il momento in cui è più vantaggioso attaccare, da lì parte poi l’ordine alle truppe meccanizzate, alla fanteria e agli artiglieri di raggrupparsi e, in tempi brevissimi, passare all’azione, in modalità di superiorità numerica e di fuoco relativa limitatamente a quel punto e in quelle condizioni date, senza alcuna considerazione delle inevitabili perdite di uomini e mezzi.
.
.
– NUOVA OFFENSIVA VERSO CHERSON (oggi)
La pioggia ha impedito sia all’aviazione russa di agire come avrebbe dovuto, ma anche ai carri armati ucraini di avanzare come avrebbero dovuto. L’effetto sorpresa è finito e ora si prospetta, presumibilmente, uno scenario come a KRASNYJ LIMAN. Dipende tutto da quanta carne da cannone, da quanto “materiale di consumo” umano, vorranno mettere sul piatto non solo per continuare l’affondo, ma anche solo per tenere quei tre centri abitati in linea di ieri. La NATO su questo non si fa scrupoli, lo sappiamo.
.
E’ notizia di poco fa il trasferimento dei riservisti da ODESSA proprio su questa linea di fronte:
https://t.me/polk105/666
intanto, mentre Casa Bianca e Pentagono chiedono agli alleati di continuare a pieno ritmo la fornitura di armi a Kiev, Papa Francesco sicuramente sensibile, alla vista dei credenti, alle minacce atomiche, esce allo scoperto:
https://www.corriere.it/esteri/22_ottobre_03/nato-ucraina-putin-armi-atomiche-russia-papa-francesco-771809e6-4281-11ed-9fa0-c9e285f7122f.shtml
– Per la prima volta ha nominato direttamente Putin e Zelensky: «Il mio appello si rivolge innanzitutto al presidente della Federazione Russa, supplicandolo di fermare, anche per amore del suo popolo, questa spirale di violenza e di morte. D’altra parte, addolorato per l’immane sofferenza della popolazione ucraina a seguito dell’aggressione subita, dirigo un altrettanto fiducioso appello al presidente dell’Ucraina a essere aperto a serie proposte di pace».
– «Deploro vivamente la grave situazione creatasi negli ultimi giorni, con ulteriori azioni contrarie ai principi del diritto internazionale. Essa aumenta il rischio di un’escalation nucleare, fino a far temere conseguenze incontrollabili e catastrofiche a livello mondiale»
.
dicevo, esce allo scoperto considerando l’Ucraina aggredita ed i referendum illegali: ora si vede bene da che parte sta.
Così però (oltre che voler lasciare i popoli oppressi nella cacca) si sbaglia di grosso e non concluderà nulla. Cosa ne dite?
come sempre el gaucho gesuita è schierato con i satanisti
Beh, d’altronde il 22 febbraio prese la sua automobilina bianca ed andò a frignare all’ambasciata Russa. Lo avete mai visto in questi 8 anni recarsi presso l’ambasciata ukroide in favore dei bambini del Dombass? Gratta gratta alla fine lo sporco viene fuori.
Il santo padre deve dire la VERITA’ altrimenti non parli .Non ha mai condannato gli eccidi della Nato esplicitamente come fa con la Russia.
Figuriamoci se lo ha fatto per difendere i palestinesi e i serbi del Kosovo. Ora ha gettato la maschera.
I Ceceni a Roma!
Tralasciando la mia battuta sui Ceceni (per quanto…) rileva il tono del comunicato.
Ricordo che Paolo VI, e ancora ancora Giovanni Paolo II, molte volte intervennero in occasioni di conflitti per invitare al dialogo… attenti a misurare l’quilibrio di ogni parola, cercando di coinvolgere le parti in un clima di abbandono della materialità…
Oggi no.
Inizia con il colpevolizzare subito la Russia, invitando Putin ad avere pietà del proprio popolo!
Poi Zel. è presentato come agnello fra i lupi…
Così non si auspica la Pace, ma la Sconfitta Esplicita di Uno e solo Uno Soggetto.
Ma il metano per riscaldarsi, in Vaticano, da dove arriva?
Fame e Freddo faranno Miracoli!
L’evoluzione degli eventi temo fortemente abbia confermato l’ipotesi che all’interno del sistema di potere russo sia ben radicata e attiva quella fazione che a suo tempo portò alla distruzione dell’URSS dall’interno, al suo tradimento e al conseguente saccheggio a beneficio della suddetta cricca e dei loro compari Occidentali. Senza trascurare l’indottrinamento culturale filo occidentale, mai contrastato, incessantemente somministrato alla popolazione russa a suon di miliardi di euro e di dollari, specie quella che per ragioni anagrafiche non ha ricordo dell’URSS, fin dalla disgregazione della medesima. Temo ancora più fortemente che la Russia non abbia le difese contro le migliaia o milioni di cavalli di Troia insediati al suo interno ben più pericolosi dei cannoni nemici. Quanto al “Papa” attuale nel giro di pochi anni ha ridotto la ex Chiesa Cattolica a una branca del Potere Globale ad esso pienamente conforme in ogni suo dettame. Il Gorbaciov e lo Eltsin del Cattolicesimo.
Sintetica ed eccellente analisi!
Ho visto “La Pintadera” n. 10 di Stefano Orsi.
Non c’è speranza… che facciamo, o meglio, cosa possiamo fare?
Ma c’è l’arma della Dimmocrazzia!
Sì, l’ho vista il 25 Settembre.
Mi ha fatto piacere il ricordo di Sandro Pertini e di una sua battuta irata… “ma se diventiamo poveri, cosa ci rimane, solo di bestemmiare?”…
Una classe politica fantoccio, amerikana, militarista, che ci porta alla guerra e ci deindustrializza e ci porta alla povertà!
Ma di chi parli, di Zel.?
No!
Dei politici europei e italici!
Non c’e differenza.
E’ una regola Aurea che due Imperi non possano coesistere ,nelle stesso Tempo e nello stesso Spazio geopolitico.
La Storia ed i comportamenti umani dei ceti dominanti confermano il loro avvicendarsi nella Ruota dei secoli.
Il Secolo americano lo abbiamo già visto e subìto, ora confidiamo che cessi con la sua Teotoburgo nelle steppe Russe.
Il Papa che qualcuno appella Santo Padre, si è suicidato con la sua stessa politica estera che non è stata affatto pastorale ma semplicemente di supporto a quella criminale dei banditi di Washington.
Colgo occasione per segnalare che il Patriarca Kirill di Mosca non l’ha voluto incontrare e ciò perché non lo ritiene un Papa Legittimo, sia per la sua dottrina anti-cristiana sia per le sue dottrine sulla Fede che è un blasfemo sincretismo religioso
Ma egregio geomath mi permetti una semplice domanda:
perchè quando scrivi un commento metti quasi sempre come fonte i media occidentali,e quasi mai quelle Russe?
capisco,che da quando in occidente sono stati oscurati ben 5 canali TV satellitari Russi e alcune decine di siti sia d’informazione che anche di aziende ed organizzazioni sempre Russe,la propaganda occidentale che si avvale solo e sempre di fonti Ucraine,qui in Italia impazza e ci ammorba quasi totalmente,ma ci sono ancora alcuni canali TV ancora visibili sul satellite e siti internet che resistono al’imbarbarimento totale,capisco anche che molti paesi dei quali si parla usano lingue e caratteri non Latini,come i Russi,Cinesi,Iraniani,Indiani,Arabi,Musulmani ecc.. ma tutta l’America centrale e meridionale salvo il Brasile,scrivono e parlano lo Spagnolo a parte una manciata di isolette dei Caraibi,che usano le lingue Inglese e Francese,quindi le TV di cui sopra sono:
CCTV(Cina)sia in lingua Cinese che mi sembra anche in Inglese
Telsur(Venezuela)Spagnolo
Parsi TV(Iran)in Pars lingua parlata in Iran
ma ce ne sono anche altre basta cercarle su internet come ci sono tanti siti che se non dicono la verità almeno sono abbastanza equidistanti,anche qui in Italia,uno x tutti:
http://www.anaisidifesa.it
di Gianandrea Gaiani giornalista Bolognese mio concittadino direttore del sito di cui sopra,il quale è a mio parere forse il meno schierato anche se ovviamente è un pò filo-NATO,dei cd siti di analisi militare Italiani,come ad es. :
RID(con direttore quel bietolone di Pietro Battacchi)spudoratamente filo-Ucraino e filo-NATO
Difesaonline,anche questo apertamente schierato con la NATO e di conseguenza filo-Ucraino fino al midollo.
grazie per i suggerimenti,
ma questo sito https://sinistrainrete.info/2-non-categorizzato/23715-provvisorio6.html
proprio non ti piace?
devo scusarmi con geomath perchè il sito sinistra in rete purtroppo non lo conoscevo,errore mio d’ignoranza,ora ci ho dato una rapida occhiata ,mi riservo quindi di approfondire la questione,grazie geomath!
PS
X ora lo lascio in stand by ma appena avrò tempo vi farò sapere cosa ne penso!
non ci sono problemi, non devi scusarti
miglioriamo tutti a poco a poco
.
Salutissimi a tutti e tutte