L’aggressività americana e israeliana è la minaccia più grave per il Medio Oriente. Guerre imperiali infuriano in più paesi, probabilmente più del previsto.
Domenica scorsa, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito israeliano Generale Gadi Eizenkot ha accusato Hezbollah di “equipaggiarsi con armi avanzate e dispiegarle per azioni aggressive che potrebbero partire dalle città e dai villaggi a sud del Fiume Litani”.
“Vediamo un obiettivo chiaro per la prossima guerra: il Libano e le “organizzazioni terroristiche” (sic), alle quali è sono state date mano libera e piena autorizzazione per operare da quel paese”.
Guidata dal Segretario Generale Hassan Nasrallah, Hezbollah fa parte del governo libanese, occupa seggi in Parlamento e ricopre incarichi ministeriali.
Non rappresenta una minaccia per Israele o altri paesi. Si è militarizzata per l’autodifesa, a causa della grave minaccia posta da Israele e dagli Stati Uniti.
Hamas deve affrontare una minaccia simile. Con i bombardamenti terroristici israeliani e le incursioni transfrontaliere a Gaza, avvenute tre volte a partire dal dicembre del 2008 ed esplose in guerra su vasta scala, è più probabile che sia Israele a pianificare un’aggressione.
Lunedì, il capo dello Shin Bet Nadav Argaman ha mentito, dicendo che in vista del periodo pasquale dal 10 al 18 aprile, “non vi è dubbio che le infrastrutture terroristiche, soprattutto le più affermate, e in particolare Hamas, cercheranno di aumentare la tensione e compiere attentati”.
Fatti: “Non c’è dubbio” che Hamas non pianifichi nessun attacco – né ora, né in passato, né in futuro, essa risponde all’aggressione israeliana, che è un suo diritto in base alle leggi internazionali.
Argaman: “Le infrastrutture terroristiche di Hamas e della jihad globale stanno lavorando ogni giorno per compiere attacchi terroristici all’interno dello Stato di Israele”.
Fatti: Nessuna prova sostiene la sua affermazione. I Palestinesi sono costantemente accusati dei reati capitali israeliani. I commenti di Argaman suggeriscono un’aggressione israeliana pianificata – con Gaza e/o il Libano come probabili obiettivi, insieme al maggiore coinvolgimento di Israele in Siria?
Lunedì, l’estremista Inviato israeliano alle Nazioni Unite Danny Danon ha criticato il suo omologo siriano Bashar al-Jaafari per aver chiamato gli attacchi israeliani sul territorio siriano del fine settimana “operazioni terroristiche”, dicendo:
“Israele continuerà a difendere i propri cittadini e agirà contro ogni tentativo di far loro del male” – segnalando che ci saranno altre “operazioni terroristiche” israeliane.
Attaccare preventivamente il territorio di un altro paese viola palesemente il diritto internazionale. È una pratica americana/israeliana di lunga data, entrambi i paesi sono colpevoli del reato supremo contro la pace – e questo gli è stato inspiegabilmente permesso più e più volte.
Al-Jaafari ha detto che “la risposta forte della Siria agli attacchi israeliani ha cambiato le regole del gioco” – riferendosi alla brusca ramanzina della Russia all’ambasciatore israeliano a Mosca (di cui dirò altro più avanti), insieme alle forti dichiarazioni di Iran e Hezbollah.
Washington, la Gran Bretagna e la Francia hanno respinto una proposta di dichiarazione russa a condanna degli attacchi israeliani del fine settimana in territorio siriano. Mosca li ha accusati di mancanza di volontà politica di contribuire a risolvere diplomaticamente il conflitto che dura da sei anni.
La nuova amministrazione degli Stati Uniti è uguale all’ultima, persegue guerre senza fine e respinge la pace. Il Ministro della Guerra israeliano Avigdor Lieberman ha indicato che Israele attaccherà di nuovo il territorio siriano, dicendo “faremo quello che dobbiamo fare”.
Domenica, l’Esercito israeliano ha mobilitato un gran numero di riserve, in coincidenza con l’inizio di una grande esercitazione militare interna. Israele si sta preparando per altre guerre contro Gaza e/o il Libano?
Due volte durante il fine settimana, il Viceministro degli Esteri russo Michail Bogdanov ha convocato l’Ambasciatore israeliano a Mosca Carey Koren, mettendolo in guardia contro ulteriori attacchi al territorio siriano.
La Russia interverrà contro Israele nel caso continuasse con questo comportamento? Con l’escalation di Trump del conflitto nel nord della Siria, il confronto con Mosca è più probabile?
La Siria ora è un innesco più pericoloso per una guerra regionale che coinvolgerà l’Iran e il Libano?
Dopo due mesi in carica, l’agenda geopolitica di Trump ha mandato in frantumi la speranza che la pace prevalesse sulle guerre infinite.
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Articolo di Steve Lendman pubblicato sul suo blog il 20 marzo 2017.
Traduzione in Italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia.
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