L’ho detto prima, e lo dirò di nuovo, forte e chiaro. Israele è uno stato terrorista canaglia, dove uno spietato regime di apartheid gestito da estremisti Sion-fascisti, minaccia la pace regionale e mondiale.
Israele è in guerra con i palestinesi per il “crimine” di non essere ebrei, di volere i diritti garantiti dalle leggi internazionali, di volere la loro terra, nel loro paese, di voler essere liberi dall’occupazione oppressiva/illegale.
La dirigenza israeliana e la maggior parte dei membri della Knesset sono criminali di guerra senza scrupoli: perseguitano i palestinesi brutalmente con il pieno sostegno e incoraggiamento degli Stati Uniti, eludono le accuse di omicidi di massa, ed altro, perché la comunità mondiale non fa nulla per ritenere i suoi funzionari responsabili.
Questa è la terribile verità che i media corrotti ignorano, tra di essi il New York Times [in inglese], uno dei peggiori colpevoli.
Giorni prima il New York Times accusava gli abitanti di Gaza di crimini contro gli israeliani , dicendo:
[Lo scorso] venerdì … centinaia di palestinesi, istigati da un leader di Hamas in un ardente discorso di metà pomeriggio, si sono precipitati alla barriera di sicurezza all’estremità orientale di Gaza City e hanno cercato di penetrare in Israele.
Ciò che il New York Times fa finta di dimenticare, è la cosa più importante. Due milioni di abitanti di Gaza sono tenuti in ostaggio dalla perfidia israeliana, in corso da oltre 10 anni, esclusivamente per ragioni politiche, sopportando una delle più gravi crisi umanitarie del mondo.
Nei cinque venerdì successivi, continuando fino alla commemorazione della Nakba [Catastrofe] di metà maggio, migliaia di abitanti di lunga data di Gaza hanno manifestato pacificamente, attaccati da soldati israeliani, i quali hanno ucciso circa 45 manifestanti e ne hanno feriti migliaia, innumerevoli di essi con ferite invalidanti, altri in gravi condizioni, per cui l’elenco dei morti probabilmente non è ancora completo.
Venerdì scorso, dozzine di abitanti di Gaza hanno preso d’assalto l’opprimente recinzione di confine israeliana all’interno della Striscia, un gesto simbolico, non un tentativo di invadere il territorio israeliano.
Sia loro che le migliaia di persone rimaste centinaia di metri all’interno della barriera, stavano protestando contro l’imprigionamento virtuale da parte di un occupante brutale, dimostrando la loro voglia di porre termine a questa palese violazione del diritto internazionale.
L’articolo del New York Times, oltre ad essere una beffa per le sofferenze degli abitanti di Gaza, come sempre si è dimenticato di condannare la violenza di Israele, né tantomeno ha evidenziato le responsabilità per questi suoi gravi crimini.
Questo sedicente giornale ha mentito sui fatti, dichiarando che lo scorso venerdì “non è stata una semplice protesta … sono state lanciate bombe incendiarie e fatti rotolare pneumatici in fiamme sotto la recinzione per cercare di fonderla; alcuni dei dimostranti erano armati di pistole”.
Un precedente articolo ha citato i ricercatori del Centro Palestinese Per i Diritti Umani, presenti sul campo e che osservavano quanto accaduto a Gaza, dicendo:
Per la quinta settimana consecutiva e su una decisione dei più alti vertici militari e politici israeliani, le forze israeliane hanno usato la forza letale contro i pacifici manifestanti, nonostante questi non rappresentassero alcuna minaccia per la vita dei soldati.
I dimostranti erano “completamente pacifici”, nessuno di essi era armato. I cecchini israeliani hanno aperto il fuoco come nei precedenti venerdì, prendendo di mira i manifestanti che non minacciavano nessuno.
Durante le cinque manifestazioni del venerdì della Grande Marcia di Ritorno, nessun soldato o civile israeliano è rimasto ferito. Nessuno è stato minacciato. Il New York Times ha evitato di spiegarlo, omettendo ciò che era essenziale riferire.
Alcuni manifestanti hanno risposto alla violenza israeliana con il lancio di pietre, non ottenendo null’altro che alleviare la propria frustrazione.
Il regime di Netanyahu mira a provocare Hamas per potergli rispondere con il lancio di razzi giustificando così l’ingiustificabile bombardamento dei cosiddetti terroristi, forse per lanciare un’altra guerra.
Nessun razzo è stato sparato durante la Grande Marcia dei venerdì di ritorno, tantomeno nessun colpo di arma da fuoco da parte dei palestinesi agli israeliani, anzi, il contrario.
Il New York Times è un agente di stampa del potere, che sostiene unilateralmente Israele, sprezzante dei diritti palestinesi calpestati da lungo tempo, omettendo i doverosi resoconti sulle responsabilità israeliane.
I palestinesi sono perseguitati dalla brutale oppressione israeliana. Gli articoli del New York Times fotografano una realtà al contrario.
Il nuovo Segretario di Stato Pompeo, che sostiene unilateralmente Israele, domenica scorsa insieme alla sua controparte giordana ad Amman, ha deriso la sofferenza palestinese dicendo:
Credo che gli israeliani abbiano il diritto di difendersi, e noi siamo pienamente d’accordo con questo.
Senza nemici se non quelli inventati, da chi si stanno difendendo?
I palestinesi non hanno altro che il loro disperato coraggio. Resistere alla tirannia è un loro diritto fondamentale contro uno spietato occupante.
La loro unica alternativa è mettere i loro corpi in gioco per il cambiamento. Senza di esso non hanno nulla per cui vivere.
Meritano il sostegno di tutti, non le critiche. La loro lotta è la nostra!
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Articolo di Stephen Lendman apparso su StephenLendman il 1° maggio 2018
Traduzione in italiano di Hajduk per SakerItalia
[le note in questo formato sono del traduttore]
Egregia redazione
Conscio che il sito é il vostro e percio’ solo voi potete decidere quello che vi accomoda e che lo scrivente
puo’ gratuitamente usarlo, e vi ringrazio, mi permetto di scrivervi queste due righe.
Leggo il sito a causa delle favolose Sitrep del signor Orsi, che trovo equilibrate e oggettive.
Anche le riflessioni del signor Saker sulla Russia, dove vive gran parte della mia tribu’ e dove lo scrivente, grazie a relazioni secolari, dal 1948 soggiorna la meta’ dell’anno, le trovo interessanti. Forse troppo accademiche. Anche la grande fantasia del signor Saker, appaiata a un pizzico di discutibile ideologia,
si ripercutono sull’oggettivita’ del contenuto. Ma, dans les grandes lignes, accettabile.
Quello che mi permetto di deplorare é il modo con cui bloccate ( cancellate ) ogni educato commento
riguardante gli articoli pubblicati dai vostri corrispondenti.
Qui siete né piu’ né meno una copia del famigerato Marcenaro: propaganda alle spese dell’oggettiva discussione. Naturalmente affari vostri.
Sono dell’avviso che la cosidetta mainpress pubblichi informazioni che a noi sembrano distorte , a causa dell’ignoranza dei loro giornalisti.Attesto loro buona fede perché, a causa della loro ottusità, non sono in
grado di capire che vengono manipolati in malafede , dalle organizzazioni statali ( USA, UK) che sparano l’informazione di base……che poi copiata e ricopiata sarà la mainpress.
Anche voi non siete putti onniscenti. Permettete che i vostri corrispondenti pubblichino regolarmente, se non fakenews, informazioni discutibili.
Ogni volta che mi permetto di ricordare
. che il buon Assad o suo padre hanno invaso in maniera coloniale lo stato indipendente del Libano
. che bisognerebbe censire quanti veri Palestinesi vivono a Gaza
. che bisognerebbe studiare i geni degli Hamas per assicurarsi che sono di origne Palestinese
(Io sono convinto che sono il marciume umano fatto uscire dalle prigioni arabe e persiane e scaricate
nel penitenziario di Gaza, sapendo che lonTzahal li sorvegliera’ a dovere)
. che i poveri abitanti di Gaza sono obbligati dalla gerarchia criminale degli Hamas, a protestare e farsi
ammazzare dai cecchini Israeliani.
. se gli abitanti di Gaza, quelli che ai tempi di Arafat possedevano fiorenti frutteti e verdureti dove oggi
regna la striscia della morte, fossero liberi…..taglierebbero le gole dei loro aguzzini hamas.
. che i tunnel verso Israele e gli attacchi al muro non sono proteste pacifiche, come voi ( e qui dimostrate
malafede) volete far credere
voi mi cancellate. Per carità, non cade il mondo. Mi servite il dessert, che la mia organizzazione pubblicherà nei suoi blog in russo e cinese.
Ripensateci. L’oggettività resta ancora l’esca migliore per aumentare il numero dei lettori…..
Cordiali saluti. e ad multos annos…..
Le cancelliamo i commenti per le seguenti ragioni:
Non a tema. Cancellato.
Offende una religione in particolare? Cancellato.
Insulta altri blog? Cancellato.
Forse non ci siamo capiti Sgascia. Le regole di moderazione esistono e vanno rispettate, altrimenti cancelliamo tutto, che le piaccia o meno, che lei abbia mille blog o nessuno. Il suo potere qui è zero.
Vuole far passare un messaggio tra l’altro che è discutibile. Perché dovremmo preoccuparci se la “sua organizzazione” pubblicherà chissà cosa nei suoi blog in cinese e russo? Ci prende in giro spero.
Perché queste sembrano minacce.
Ci accusa di diffondere notizie false, ci dice che “permettiamo ai nostri corrispondenti di pubblicare regolarmente, se non fake news, informazioni discutibili”. Benissimo, perché è qui? Quali sarebbero le “fakenews”? Quali sarebbero i nostri corrispondenti? Non ci risulta di averne.
Non stiamo a discutere oltre le sue affermazioni perché valgono quello che valgono. Ora parliamo del perché questo commento è passato.
Potrà scrivere commenti su questo blog quando le sue opinioni non saranno tossiche. Molti lettori hanno già segnalato il loro disagio nel leggerla, in redazione molti sono stufi di doverle fare da balia e controllare parola per parola.
O fa uno sforzo per seguire le regole o si fa bannare. La scelta è sua, ma è sulla cattiva strada.
A noi non interessa il numero di lettori, piuttosto ci interessa che siano in grado di affrontare un tema fino in fondo senza deragliare su cristianesimo e ebraismo, a maggior ragione se a parlarne non sono credenti.
A noi interessa che gli altri lettori non si sentano offesi dai suoi giudizi spesso discutibili. Ci interessa che faccia uno sforzo per venirci incontro perché alcune delle cose che scrive non sono da censurare. Faccia in modo di trovare una soluzione accettabile, noi di sforzi per ospitarla ne abbiamo fatti a sufficienza.
Arrivederci.
Spett. Redazione
Grazie di cuore!
Non avrei mai sognato che pubblicaste il mio scritto, che aveva il carattere di una comunicazione personale alla lod. Redazione.
Mi fa piacere che anche voi avete potuto svuotare il gozzo. Questa la chiamo “‘civiltà”.
Mi scuso se il mio modo diretto ha offeso altre persone. Hanno pur sempre l’occasione di rispondermi per le rime come avete fatto voi.
Non é una scusa, ma essendo l’Italiano una Fremdsprache per me, certe volte non mi riesce a comunicarmi in senso piû approppriato.
P.e. ho dato del “”corrispondente” a Escobar, Lendman e tutti gli altri autori.
Non penso che chi ha pubblicato che ” Hitler é stato favorito ( o qualcosa di simile )dagli americani” non abbia meritato un riscontro…..
Seguendo il vostro consiglio, mi sforzerô a tirare i freni del mio entusiamo. Alla mia veneranda eta’ i freni sono consumati e non possono essere rinnovati……
Auguro alla lod. Redazione un glorioso avvenire, ringraziando che ogni tanto mi fate da ” tata”.