Prima di tutto voglio declinare ogni responsabilità: di solito non commento un evento appena successo, se non altro perché nella maggior parte dei casi mancano le informazioni essenziali per poter fare una valutazione corretta. In questo caso però posso dire con sicurezza che ci sono tre cose ben chiare fin dall’inizio.
Primo, l’esecuzione da parte dei Wahabiti sauditi dello Sceicco Nimr al-Nimr e di altri 46 Sciiti è stata una provocazione accuratamente calcolata. I Sauditi sapevano, e lo sapevano molto bene, che avrebbero causato un’esplosione di rabbia in tutto il mondo sciita. Non solo, ma anche la tempistica è stata scelta accuratamente.
Secondo, nonostante si trattasse di una deliberata provocazione, gli Iraniani purtroppo sono finiti dritti dentro la trappola saudita. Si, lo so, le folle sono imprevedibili, la polizia locale e le truppe antisommossa possono anch’esse ritenersi oltraggiate, in passato sono state attaccate ambasciate anche in altri paesi (Russia, Cina) e il Presidente Rouhani ha condannato questi eventi senza mezzi termini, e ha promesso che tutti i responsabili saranno identificati e puniti, ma rimane il fatto che gli Iraniani, non riuscendo a proteggere gli edifici dell’ambasciata saudita (come da obblighi legali), sono caduti nella trappola, dando perciò ai Sauditi il pretesto perfetto.
Terzo, anche se gli Iraniani hanno mandato tutto a rotoli, la reazione saudita è sproporzionata in maniera ridicola e questo fa chiaramente capire che si è trattato di una provocazione accuratamente preparata, fatta apposta per creare una nuova e gravissima crisi in Medio Oriente.
Diamo ora un’occhiata al quadro generale:
- Il Daesh se la passa male in Siria e probabilmente anche in Iraq
- I sauditi sono impantanati nello Yemen
- La Turchia ha commesso un grave errore abbattendo i lSu-24 russo
- I Sauditi hanno appena creato un’alleanza militare in funzione anti-sciita (la cosiddetta “formazione anti-terrorismo islamico”) che comprende ben 34 nazioni!
- Altri stati ad indirizza wahabita (come Baharain, Sudan ed Emirati Arabi Uniti) si stanno allineando alla monarchia saudita in funzione anti-iraniana
Secondo la mia opinione c’è una buona probabilità che tutti questi eventi non siano altro che una messa in scena in vista di un attacco all’Iran, non sul suo territorio ma in Siria. Non credo che i Wahabiti oserebbero attaccare direttamente l’Iran, semplicemente perché non hanno assolutamente i mezzi per sconfiggerlo. Non solo l’esercito iraniano è di gran lunga migliore di qualunque cosa questi pezzi da novanta riuscissero a mettere in campo, ma la geografia stessa dell’Iran rende questa nazione impossibile da sconfiggere. Se i Sauditi e i loro alleati wahabiti non riescono neanche ad avere ragione degli Yemeniti, allora sono lontani anni luce dalla possibilità di battere una importante e sofisticata potenza regionale come l’Iran (senza contare che un’insurrezione sciita nel Baharain darebbe a Teheran il pretesto perfetto per intervenire). No, io proprio non ce li vedo i Sauditi ad attaccare direttamente l’Iran.
Quello che però possono fare è cercare di attaccare il (molto più ridotto) contingente iraniano in Siria. Con il pretesto di un’operazione antiterroristica, le monarchie del Golfo potrebbero inviare più truppe ed armi al Daesh, sfruttando ancora di più il suo vantaggio numerico sulle forze siriane. Considerando quello che hanno fatto all’Airbus russo sopra il Sinai, non scarterei l’idea che questi pazzoidi sperino di attaccare la minuscola forza di terra russa attualmente dispiegata in Siria. Tutto quello che occorre perché questa diabolica combinazione si avveri è che i Turchi istituiscano una “zona di sicurezza” e facciano affluire le loro truppe nel nord della Siria.
Okay, magari sono paranoico (e lo sono!) Ma quando vedo con che premeditazione i Sauditi hanno preparato la loro provocazione e con quanta sicurezza hanno reagito in modo esagerato e fin ridicolo, io divento davvero molto, molto nervoso.
Ho sempre detto che, a parte Israele, le nazioni più squilibrate e pericolose della regione sono Arabia Saudita, Turchia e Pakistan. Vedere due di queste così impegnate a peggiorare la situazione internazionale è una cosa, lo ammetto, molto allarmante.
E questo mi riporta a quello che avevo scritto nel mio ultimo commento sull’intervento militare russo in Siria: l’Iran, con il suo coinvolgimento militare, sta prendendo dei grossi rischi. Sembra che i pazzoidi Wahabiti, spalleggiati o no dallo Zio Sam (probabilmente si), abbiano deciso di fargliela pagare.
E questo non va bene.
Nonostante tutti i discorsi conciliatori di Biden & Compagni a Mosca, sembra che gli Anglo-Sionisti abbiano di nuovo raddoppiato la posta e si siano già imbarcati in un’altra offensiva.
Ho un’altissima opinione della leadership iraniana, che in passato ha mostrato grande saggezza e cautela e credo che faranno tutto il necessario per impedire ai Sauditi di ottenere quello che vogliono. Ma una cosa è certa, il nuovo anno, il 2016, inizia con eventi veramente brutti.
The Saker
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Articolo pubblicato su Thesaker.is il 4 gennaio 2016
Tradotto in italiano da Mario per Sakeritalia.it
L’attacco aereo sul centro di Damasco di ieri, è la cartina di tornasole di quanto viene ipotizzato nell’articolo, purtroppo!
Escalation…. – “TEHERAN (IRIB) – Il portavoce del ministero degli esteri iraniano ha duramente condannato l’attacco di mercoledì notte (ieri) dei cacciabombardieri sauditi ai danni dell’ambasciata iraniana a Sana’a, capitale dello Yemen.Secondo il portavoce iraniano Hossein Jaber Ansarì, i bombardamenti hanno recato danni seri all’edificio dell’ambasciata ferendo alcuni dei diplomatici e degli impiegati della sede diplomatica. Ansarì ha concluso ricordando che e’ chiaro che la Repubblica Islamica dell’Iran ritiene proprio diritto approfondire la vicenda.
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TEHERAN (IRIB) – Nel Consiglio dei Ministri di giovedì ( questa mattina),il governo iraniano, presieduto dal presidente Rohani, ha approvato il divieto dell’ingresso in Iran di qualsiasi tipo di merce proveniente dall’Arabia Saudita; ciò varrà pure per le zone franche di libero scambio commerciale. Il Cdm ha inoltre confermato la sospensione, sine die, del pellegrinaggio islamico per La Mecca. Il governo iraniano ha rimandato alla prossima seduta tutta una serie di misure da attuare nei confronti del governo di Riyadh.
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http://italian.irib.ir/notizie/iran-news/item/208616-iran-vieta-l-ingresso-di-qualsiasi-tipo-di-merce-proveniente-dall-arabia-saudita.
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A quanto pare l’Iran, forse consigliata da Mosca, sta mantenendo il sangue freddo ed ha scelto di reagire non a livello militare, ma colpendo l’economia saudita.
IRAN – 13 Gennaio – I Guardiani della rivoluzione iraniana hanno fermato due navi militari americane che avevano sconfinato di 2 Km nelle acque territoriali del Paese. Lo riferisce l’agenzia Fars News. Sono stati confiscati gli strumenti Gps a bordo, alla ricerca di “prove che stavano spiando in acque iraniane”. Sempre l’agenzia Fars riferisce che le due navi erano equipaggiate con tre mitragliatrici calibro 50. La portaerei francese Charles De Gaulle era nelle vicinanze. Dopo il sequestro delle imbarcazioni e le ispezioni di rito, ai 10 marinai americani è stato offerto un pasto e, al militare donna, anche un velo per coprirsi la testa. Il rilascio dell’equipaggio statunitense è avvenuto dopo aver ricevuto le scuse del Governo Usa e aver accertato la non intenzionalità dello sconfinamento.
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Da non perdere assolutamente il video della cattura dei militari statunitensi in ginocchio e con le mani dietro la testa: non capita spesso di vedere i ‘padroni del mondo’ in posizione di inferiorità. Altre sequenze riguardano alcuni momenti della loro detenzione. Foto e video li trovate in questa pagina di ‘tasnimnews’:
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http://www.tasnimnews.com/en/news/2016/01/13/970258/irgc-releases-sailors-after-us-apology-video
Haha poveri yankee, stavolta lo stupido uomo bianco è stato messo a cuccia ed e bene che comincino ad abituarsi perchè in futuro dovranno adeguarsi come tutti al pieno rispetto delle leggi internazionali !
Agli imperialisti un bel bagno di umiltà non farà che bene, e poi che vogliamo di più … gli Iraniani li hanno trattati con tutto il riguardo che si conviene dimostrando allo stesso tempo umanità e professionalità.
Non credo che a parti invertite dei prigionieri sarebbero stati trattati cosi 🙂
@ samo79 – Secondo me l’Iran, dopo l’aggressiva, ma giustificata, reazione contro l’Arabia per l’assassinio dell’oppositore al -Nimr, ha compreso una cosa basilare: per ritagliarsi un posto sulla scena internazionale, occorre fare maggior uso della diplomazia che della forza. Brutalizzare i marinai americani sarebbe servito soltanto ad accomunarli all’Isis, invece hanno offerto all’opinione pubblica un buon esempio di professionalità militare. Al contrario gli Usa hanno fatto la pessima figura dei ‘furbetti’ colti in fallo e sono stati costretti a scusarsi. Sono convinta che il comportamento bilanciato dell’Iran derivi anche dal condividere la medesima strategia della Russia con la quale sta stipulando importanti accordi commerciali sull’esportazione dei prodotti ortofrutticoli prima forniti dal governo di Erdogan e, soprattutto, sul turismo per sostituire le mete non più sicure dell’Egitto e della Turchia.
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http://www.tasnimnews.com/en/news/2016/01/14/971275/iran-can-replace-egypt-turkey-as-russian-tourists-destination
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Nonostante l’Iran si sia aperto al turismo solo da un anno, ha già calcolato che le entrate si aggirano sui 7 miliardi di dollari e gli investitori stranieri non mancano. Per cui stanno lavorando per semplificare il regime dei visti. Anche la Serracchiani è andata a Teheran alla ricerca di nuovi spazi per l’imprenditoria italiana.
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http://www.tasnimnews.com/en/news/2015/07/28/812013/iran-adopts-new-measures-to-boost-tourism
@Chiara
Beh in fin dei conti le autorità Iraniane hanno pur sempre condannato l’assalto all’Ambasciata Saudita comprendendo perfettamente che una reazione spropositata avrebbe solo fatto gioco ai propri nemici (l’Arabia Saudita stessa)
La tempistica dell’esecuzione di Al -Nimr secondo me puntava proprio a questo, ad ottenere una reazione isterica da parte Iraniana con l’intento di buttare a mare anni di sforzi diplomatici per la normalizzazione dei rapporti con l’occidente, ma anche un certo riconoscimento internazionale (implicito) degli interessi Iraniani in Siria
In poche parole si è trattato di un tentativo (disperato) da parte Saudita di far fallire gli esiti diplomatici e le vittorie Iraniane degli ultimi anni !
Non so se questa “moderazione” abbia pure a che fare con il nuovo clima che si cerca di instaurare nell’ambito del commerciale internazionale, è possibile ma probabilmente sussistono più fattori collegati tra loro che assieme concorrono a questo nuovo corso della politica Iraniana