Korybko-Picture-275x200_cLa scorsa settimana la Russia ha scioccato le aspettative occidentali usando la flotta del Mar Caspio per lanciare un attacco a sorpresa con missili da crociera contro terroristi in Siria. Gli Stati Uniti e i suoi alleati sono stati colti totalmente impreparati, e lo prova la loro lenta reazione. Non avendo in alcun modo previsto questo scenario in anticipo, hanno reagito iniziando una guerra psicologica debole e completamente prevedibile contro la Russia, sostenendo, senza prova alcuna, che alcuni dei missili da crociera si sarebbero schiantati in Iran, mentre erano diretti verso il loro obbiettivo. Questa reazione banale rivela l’entità della disperazione degli Stati Uniti nel reagire pubblicamente alle iniziative russe. Per capire come mai le istituzioni americane sono attualmente nel panico, da non riuscire nemmeno a proseguire con le operazioni di propaganda come si deve (non che l’abbiano mai fatto prima, tuttavia l’ultima loro uscita è alquanto imbarazzante), considerate quanto forti e chiari sono i messaggi che Mosca ha trasmesso al resto del mondo con il suo recente attacco con missili da crociera dal Mar Caspio:

Il monopolio americano dei missili da crociera è finito:

La Russia ha provato di poter impiegare missili da crociera per sostenere le attuali operazioni militari, confermando dunque che ha raggiunto l’esperienza necessaria per mettere in pratica ciò che è stato finora dominio esclusivo strategico delle forze armate americane. Tutto ciò posiziona la Russia allo stesso livello degli Stati Uniti, spingendo dunque il Pentagono a ponderare nervosamente se il Cremlino ha di fatto raggiunto un livello di parità per quanto concerne la proiezione di forze convenzionali. Se gli Stati Uniti, in maniera riluttante (e tardiva), riconoscessero che questo è avvenuto, potrebbero migliorare il loro comportamento provocatore contro la Russia, tenendo questa “nuova” realizzazione militare in considerazione.

Il Mar Caspio è la chiave per le operazioni nel Medio Oriente:

Il commentatore militare Ilya Kramnik ha fatto del suo meglio quando ha detto che la Russia ha dimostrato “che la sua marina può effettuare missioni strategiche dalle profondità del continente”, ciò significa che il “lago nell’entroterra”, a lungo ritenuto inutile dal punto di vista navale dall’Occidente, è fondamentalmente la chiave per proiettare forze militari verso le regioni medio orientali e del centro Asia. Quest’ultima area è particolarmente rilevante qualora il Cremlino avesse bisogno di intraprendere rapide e decise azioni contro i terroristi dell’ISIL di lingua russa situati in Afghanistan; tuttavia intraprendere tale azione necessiterebbe dell’ottenimento dello spazio aereo d’emergenza delle controparti turkmene e afghane.

Inoltre, il fatto che i missili han viaggiato attraverso lo spazio aereo iraniano e iracheno durante il loro viaggio verso la Siria sottolinea non solo la cooperazione militare tra tutte le nazioni coinvolte, ma anche che un vasto corridoio nel Caspio è stato creato per connetterle tutte. Questo corridoio aereo può essere usato non solo per attacchi missilistici (alcuni dei quali potrebbero realisticamente colpire terroristi di stanza in Iraq a seconda delle richieste di Baghdad), ma anche per trasportare materiale aereo russo in Siria e/o in Iraq. Da notare anche che i missili Kalibr han viaggiato per 1,500 chilometri, abbastanza a lungo per far comprendere alla Quinta Flotta stanziata nel Golfo Persico di non essere immune da potenziali attacchi russi.

Brzezinski è stato smascherato come Falso Profeta Politico:

Ex consigliere della Sicurezza Nazionale e influente stratega di origini americane e polacche, Zbigniew Brzezinski s’è rivelato essere l’avventato ideologo che i russi hanno sempre conosciuto. Scrivendo per il Financial Times qualche giorno prima dell’attacco con i missili da crociera, aveva suggerito in maniera provocatoria che “La Marina Russa e le forze aeree presenti in Siria sono vulnerabili, isolate geograficamente dalla loro patria. Potrebbero venir “disarmate” se persistessero nel provocare gli Stati Uniti.” Ed ecco che la Russia lo ha umiliato pubblicamente dimostrando fallace la sua valutazione, e che forze navali situate nel Mar Caspio possono essere impiegate per sostenere l’unità del Paese in Siria. Rispondendo in un modo così inatteso per essere previsto da Brzezinski, gli strateghi russi hanno evidenziato quanto stantio sia divenuto il pensiero “dell’eminenza grigia” statunitense.

La Russia primeggerà in ogni settore per combattere il terrorismo:

La NATO era atterrita da quella che il Segretario Generale Stoltenberg ha definito “una escalation preoccupante” dopo che i missili da crociera erano stati lanciati; ciò che veramente impensierisce il blocco militare è che la Russia ha mostrato nuovamente la sua volontà nel controllare tutti gli elementi disponibili quando coinvolta in un conflitto. Mentre le forze di terra sono fuori dall’equazione, armamenti, equipaggiamenti e addestramento che la Russia garantisce alle Forze Armate Siriane sono un ottimo sostituto in questa situazione, e le Forze Aeree Russe hanno preso precedentemente la guida della lotta contro il terrorismo. Ora, qualcuno potrebbe aggiungere la Marina Russa alla lista delle forze armate attive in questo conflitto, l’iterazione aerea o marina tra le controparti è ciò che la NATO teme di più.

Non vi sono più scuse per le vittime civili colpite dagli Stati Uniti:

Gli Stati Uniti e i suoi organi di informazione associati hanno fatto un bel puzzo negli ultimi due anni su quanto “indietro” sia la Russia paragonata all’Occidente, specialmente nella sfera militare tramite la sua accusata deferenza a “guerre ibride”, ecco perché dovrebbe essere stato molto più che sorprendente per i loro cittadini (e i responsabili politici che credono la loro stessa propaganda) che la Russia sia riuscita ad eseguire un attacco da 1.500 chilometri di distanza con incredibile precisione.

Il successo militare russo nel colpire accuratamente tutti i bersagli lontani arriva giusto dopo che gli Stati Uniti hanno distrutto “per sbaglio” un ospedale in Afghanistan, gestito dalla NGO Doctors Without Borders. Detto in altro modo, i missili russi hanno colpito i bersagli dei terroristi da lontano tanto quanto la distanza tra Washington DC e Miami, nonostante questo gli americani non riescono a colpire i Talebani da una distanza paragonabile alla lunghezza di Washington DC. Questo paragone drammatico dice tutto ciò che si deve sapere riguardo l’inescusabilità delle vittime civili inflitte dagli Stati Uniti in giro per il globo, e pone il dubbio che si tratti dei risultati di un pessimo addestramento, o faccia parte di una più nefasta strategia d’intimidazione di tipo “Shock-And-Owe”

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Articolo di Andrew Korybko apparso su Russian Institute for Strategic Studies
Traduzione in Italiano a cura di Sascha Picciotto per SakerItalia.it

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