I servizi della RAI migliorano:

http://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-c68f967f-1cd0-41cb-b9b8-ec58dfa1ac5b-tg1.html

Lucia Goracci è dalla parte sbagliata del fronte e della storia, ma la vicinanza ai fatti le permette già di discernere le fandonie dalle bugie; precisa varie cose, ma una mi colpisce: conosce il nuovo nome di Al-Nusra, Jabhat Fateh al-Sham, mentre di solito si riempe la bocca con nomi di cui forse ignora anche il significato. Anche gli Stati Uniti più volte hanno indicato Al Nusra, o Jabhat Fateh al Sham, come gruppo terroristico affiliato ad Al-Qaeda

Ricordo a tutti che per possedere ed utilizzare missili anticarro e antiaerei spalleggiabili di produzione americana non basta avere solo i soldi (e sono tanti) necessari per comprarli; occorre infatti anche il beneplacito di chi li produce e controlla.

Puntualizziamo quindi alcuni concetti.

Al Nusra è stato effettivamente affiliato ad Al-Qaeda ma, al momento, risulterebbe formalmente dissociato: il cambio di nome coincise con l’annuncio della dissociazione.

Al momento della dissociazione, Al-Nusra risultava inserita nella ben più nutrita schiera di gruppi qaedisti che cade sotto il nome di Jaysh al Fateh, alleanza di gruppi terroristi affiliati ad Al Qaeda, e di cui fa parte anche Jund al Aqsa, che opera nel sud di Idlib.

Questa vera e propria Alleanza opera come gruppo congiunto ed esercito, molto molto numeroso e ben armato, di cui Al-Nusra era una costola, importante, ma minoritaria rispetto all’unione pericolosissima di tutti gli altri.

Furono loro a condurre l’attacco che ruppe l’assedio di Aleppo est, poi risoltosi in una tremenda sconfitta per i terroristi, decimati dai bombardamenti russi e siriani; ma la loro unione e coordinamento ha davvero intimorito i comandi siriani che non erano preparati ad attacchi in massa così ben condotti.

Quindi si parla e si addita Al-Nusra come capro espiatorio, sfogo della pressione mediatica, e si nasconde la realtà dei fatti, ovvero che la stragrande maggioranza dei combattenti definiti “ribelli”, per non dire la quasi totalità, siano in realtà tagliatori di teste, spietati esecutori di efferati massacri sulla popolazione civile, sgozzatori di prigionieri, di donne, vecchi , persino bambini; ricordiamoci tutti la decapitazione del povero dodicenne ferito nei bombardamenti, prelevato dall’ambulatorio dov’era stato curato, e condotto in una piazza dove lo hanno assassinato in maniera barbara.

A questa verità, a Lucia Goracci non è stato ancora concesso di arrivare, lo faranno pian piano, a mano a mano che gli USA ammetteranno la realtà dei fatti: vedremo i nostri giornalisti e commentatori ripetere la lezioncina negando con grande nonchalance ciò che appena il giorno prima avevano proclamato.

Al Nusra era l’organizzazione presso la quale, forse, si erano recate quelle due smandrappate, rapite e riscattate a suon di euro dal nostro governo; o mi sto forse confondendo?? Allora non venivano mica chiamati terroristi o qaedisti, se ve ne ricordate , eppure non sono ne cambiati ne riposizionati, al contrario dei nostri inviati.

Bene comunque che vengano ammessi anche i tanti dubbi sui fatti legati al convoglio ONU colpito in territorio controllato dai terroristi; i danni subiti spesso paiono inconciliabili con bombe di precisione, quindi le ammissioni della presenza di camion e mezzi dei terroristi assieme al convoglio pare una mezza ammissione di quanto accaduto e che magari poi è stato alterato, modificando la scena e colpendo altri camion con lanciagranate o mortai. Una vicenda nebulosa da cui non riesco ad estrarre elementi decisivi, per cui non posso prendere una posizione decisa e certa a tal proposito. Esiste sempre la possibilità di un errore, di un atto deliberato di affiancare mezzi militari e trasporti di armi ai mezzi ONU come copertura, uso comune ed esecrabile in tempo di guerra, della messa in scena, di un attacco da parte di caccia terzi… ecc ecc.

Comunque attendo il giorno in cui degli inviati RAI o di qualche media occidentale, ci rappresentino i fatti per come sono e non per come vogliano vederli, o per come gli consiglino di dipingerli.

Buona giornata a tutti

Stefano Orsi

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