Ormai la maggior parte di voi avrà sentito le ultime brutte notizie dalla Siria: il 18 giugno un F/A-18E Super Hornet americano (fabbricato nel 1999) ha utilizzato un AIM-120 AMRAAM (fabbricato nel 1991) per abbattere un Su-22 dell’Aeronautica siriana (fabbricato nel 1970). Due giorni dopo, il 20 giugno, un F-15E Strike Eagle americano ha abbattuto un drone delle Guardie Rivoluzionarie iraniane Shahed 129. La scusa utilizzata ogni volta era che c’era una minaccia per le forze statunitensi e sostenute dagli Statunitensi. La realtà è, ovviamente, che gli Stati Uniti stanno semplicemente cercando di fermare l’avanzata dell’esercito siriano. E’ stata quindi una tipica “dimostrazione di forza” americana. Solo che, ovviamente, abbattere un cacciabombardiere di epoca sovietica Su-22 vecchio di 47 anni non è una cosa impressionante, né tantomeno è impressionante abbattere un drone senza pilota. C’è uno schema, però, e quello schema ci dice che tutte le azioni statunitensi finora sono state solo dimostrative: il bombardamento fondamentalmente fallito della base aerea militare siriana, il bombardamento della colonna dell’esercito siriano, l’abbattimento del cacciabombardiere siriano e del drone iraniano – tutte queste azioni non hanno alcun vero valore militare. Esse hanno tuttavia un valore provocatorio, perché ogni volta tutti gli occhi si rivolgono alla Russia per vedere se i Russi risponderanno o no.
La Russia ha reagito anche stavolta, ma in un modo molto ambiguo e frainteso. I Russi hanno annunciato, tra l’altro, che d’ora in poi “tutti gli oggetti aerei, compresi i velivoli e i droni senza equipaggio della coalizione internazionale [a guida americana], situati a ovest del fiume Eufrate, saranno considerati dei bersagli dalle forze terrestri e della difesa aerea russe” che io titolato come “il Ministero della Difesa russo dichiara che abbatterà qualsiasi aereo in volo ad ovest del fiume Eufrate”. Anche se ho dato l’esatta citazione russa, non ho spiegato perché ho parafrasato in questo modo le parole russe. Ora è un buon momento per spiegarlo.
In primo luogo, ecco l’esatto testo originale in Russo:
«В районах выполнения боевых задач российской авиацией в небе Сирии любые воздушные объекты, включая самолёты и беспилотные аппараты международной коалиции, обнаруженные западнее реки Евфрат, будут приниматься на сопровождение российскими наземными и воздушными средствами противовоздушной обороны в качестве воздушных целей»
Una traduzione letterale sarebbe:
“Nelle aree delle missioni di combattimento dell’aviazione russa nei cieli della Siria tutti gli oggetti aerei, compresi i velivoli e gli aerei senza equipaggio della coalizione internazionale, scoperti ad ovest del fiume Eufrate, verranno considerati come obiettivi dalle forze aeree e terrestri Russe”
Quindi cosa significa esattamente in termini tecnico-militari?
Uno sguardo rapido all’interno di una cabina di pilotaggio di un caccia americano
Quando un F/A-18 vola sopra la Siria, i rilevatori di emissioni (chiamati ricevitori di allerta radar o RWR) informano il pilota del tipo di segnali radar che l’aereo sta rilevando. Ciò significa che in volo sulla Siria il pilota vedrà molti radar di ricerca che scrutano in tutte le direzioni cercando di ottenere un quadro completo di ciò che sta accadendo nei cieli siriani. Il pilota statunitense sarà informato che un certo numero di batterie S-300 siriane ed S-400 russe stanno scandagliando i cieli e che probabilmente lo vedono. Fin qui tutto bene. Se ci sono zone di de-escalation o qualsiasi tipo di accordi bilaterali che avvisano le due parti sulle missioni pianificate, allora quel tipo di emissioni radar non è un grosso problema. Allo stesso modo anche i radar statunitensi (terrestri, marittimi o aerei) stanno scandagliando i cieli e “vedendo” gli aeromobili delle Forze Aerospaziali russe sui loro radar, e i Russi lo sanno. In questa situazione nessuna delle due parti sta trattando nessuno come un “bersaglio aereo”. Quando si decide di trattare un oggetto come un “bersaglio aereo” si utilizza un tipo completamente diverso di segnale radar, e viene diretto un fascio di energia molto più preciso verso l’obiettivo, che ora può essere tracciato e attaccato. Il pilota viene naturalmente informato immediatamente di ciò. A questo punto il pilota si trova in una posizione molto scomoda: sa che lo stanno tracciando, ma non ha modo di sapere se un missile è già stato lanciato contro di lui o no. A seconda di diversi fattori, un AWACS [in italiano] potrebbe essere in grado di rilevare un lancio di missili, ma questo potrebbe non essere sufficiente e potrebbe anche essere troppo tardi.
I tipi di missili sparati dalle batterie S-300/S-400 sono estremamente veloci, oltre 6400 Km/h, il che significa che un missile lanciato da 190 Km vi può raggiungere entro 2 minuti, o che un missile lanciato da 50 Km di distanza vi raggiungerà in 30 secondi. E solo per rendere le cose peggiori, l’S-300 può utilizzare una speciale modalità radar chiamata “tracciamento attraverso il missile”, in cui il radar emette un impulso verso l’obiettivo, la cui rifrazione non viene quindi ricevuta dal radar a terra, ma dal missile in rapido avvicinamento, che poi invia la sua lettura al radar terrestre che invia poi le correzioni di guida al missile. Perché è una cosa così cattiva per l’aereo? Perché non c’è modo di capire dalle emissioni se un missile è stato lanciato e si sta già avvicinando a oltre 6400 Km/h o no. Gli S-300 ed S-400 hanno anche altre modalità, tra cui la Seeker Aided Ground Guidance (SAGG) [Guida Terrestre Assistita da Missile] dove anche il missile (non solo il radar a terra) calcola una rotta e poi le due vengono confrontate, e una modalità Home On Jam (HOJ ) in cui il missile colpito da contromisure elettroniche si dirige direttamente verso la sorgente delle contromisure elettroniche (ad esempio un dispositivo di disturbo a bordo dell’aereo). Inoltre, esistono altre modalità radar come la GAI (Ground Aided Inertial) che guida il missile nelle prossimità immediate del bersaglio, dove il missile accende il proprio radar poco prima di colpire il bersaglio. Infine, ci sono prove che i Russi abbiano perfezionato un complesso sistema di dati che permette loro di fondere in un unico segnale tutti i segnali acquisiti dai loro missili, aerei (caccia, intercettori o AWACS) e radar terrestri, e questo significa che, in teoria, se un velivolo statunitense è al di fuori della portata dei missili basati a terra, i segnali acquisiti dai radar terrestri possono essere utilizzati per sparare un missile aria-aria contro gli aeromobili americani (sappiamo che i MiG-31 russi sono in grado di effettuare attacchi simili, quindi non vedo perché il molto più recente Su-30/Su-35 non debba avere questa capacità). Ciò servirebbe a complicare ulteriormente la consapevolezza del pilota, poiché un missile potrebbe provenire letteralmente da qualsiasi direzione. A questo punto l’unica reazione logica per il pilota americano sarebbe informare i suoi comandanti e andarsene velocemente. Certo, in teoria, potrebbe semplicemente continuare la sua missione, ma sarebbe molto difficile, specialmente se sospettasse che i Siriani abbiano altre difese aeree mobili sul percorso verso il, o vicino al, suo obiettivo previsto.
Cercate di immaginare questa situazione: state volando, in totale illegalità, su un territorio ostile e vi preparate a colpire un bersaglio quando improvvisamente il vostro ricevitore di allerta radar si accende e vi dice “hai 30 secondi o (molto?) meno per decidere se c’è una testata bellica da 150kg che si sta dirigendo contro di te a 6400 Km/h, o no”. Come vi sentireste se foste seduti in quella cabina di pilotaggio? State ancora pensando di eseguire il vostro attacco pianificato?
La normale strategia statunitense è quella di raggiungere quella che si chiama “superiorità/supremazia aerea”, sopprimendo completamente le difese aeree nemiche e assumendo il controllo dei cieli. Se non mi sbaglio, l’ultima volta che i caccia statunitensi hanno operato in uno spazio aereo con una consistente presenza nemica è stato in Vietnam…
A proposito, queste tecnologie non sono unicamente russe, sono ben note in Occidente, per esempio il missile terra-aria Patriot usa il tracciamento attraverso il missile, ma i Russi le hanno ben integrate in un unico formidabile sistema per la difesa aerea.
La morale è questa: una volta che il velivolo statunitense viene “trattato come un bersaglio” non ha modo di sapere se i Siriani, o i Russi, stanno bluffando o se ha pochi secondi da vivere. Mettendola in modo diverso, “trattare come un bersaglio” equivale a qualcuno che ti punta una pistola contro la testa e ti permette di indovinare se/quando tirerà il grilletto.
Quindi sì, la dichiarazione russa era sicuramente una “minaccia di abbattimento”!
Poi, uno sguardo al lato russo dell’equazione
Per capire perché i Russi hanno utilizzato le parole “trattare come un bersaglio aereo” piuttosto che “abbattere” bisogna ricordare che la Russia è ancora la parte più debole. Non c’è niente di peggio che non rispettare una minaccia. Se i Russi avessero detto “spareremo” e poi non avessero fatto nulla, avrebbero minacciato a vuoto. Invece, hanno detto “tratteremo come un bersaglio aereo” perché ciò gli lascia l’opzione di decidere o meno di tirare il grilletto. Tuttavia, per il pilota della US Navy o Air Force, queste considerazioni sono irrilevanti una volta che i suoi rilevatori gli riferiscono di essere stato intercettato dal fascio di un radar!
Quindi ciò che hanno fatto i Russi è snervare gli equipaggi americani senza dover sparare a nessuno. Non è una coincidenza che gli Americani abbiano quasi immediatamente smesso di volare ad ovest del fiume Eufrate, mentre gli Australiani hanno ufficialmente deciso di tirarsi fuori da eventuali ulteriori attacchi [in Inglese].
Non è da sottovalutare il fatto che l’ultima cosa di cui la Russia ha bisogno è abbattere un aereo statunitense sulla Siria, che è esattamente quello che alcuni elementi del Pentagono sembrano desiderare. Non solo la Russia è la parte più debole di questo conflitto, ma i Russi comprendono anche le più ampie conseguenze politiche di ciò che accadrebbe se decidessero di abbattere un aereo statunitense: un sogno che diventa realtà per i Neoconservatori, e un disastro per tutti gli altri.
Uno sguardo rapido dal Neoconistan e la ricerca di una “guerra tiepida”
La dinamica in Siria non è fondamentalmente diversa dalla dinamica in Ucraina: i Neoconservatori sanno che non hanno raggiunto il loro obiettivo primario: controllare l’intero paese. Sappiamo anche che i loro vari schemi finanziari correlati sono crollati. Infine, sono pienamente consapevoli che essi devono questa sconfitta alla Russia e, in particolare, a Vladimir Putin. Così sono ripiegati sul piano B. Il piano B è quasi buono come il piano A (controllo completo) perché il piano B ha conseguenze molto più ampie. Il piano B è anche molto semplice: innescare una grande crisi con la Russia ma stare alla larga da una guerra su vasta scala. Idealmente, il piano B dovrebbe ruotare attorno ad una “ferma” “reazione” all’aggressione russa, e ad una “difesa” degli “alleati” statunitensi della regione. In termini pratici, questo significa semplicemente: convincere i Russi a mandare apertamente truppe in Novorussia o convincere i Russi a intraprendere azioni militari contro gli Stati Uniti o i loro alleati in Siria. Una volta ottenuto questo, si può facilmente capire che gli attacchi più recenti in Siria hanno uno scopo locale minore – spaventare o rallentare i Siriani – e uno scopo globale più ampio – far sì che i Russi usino le loro forze contro gli Stati Uniti o un loro alleato. Ripeto che ciò che i Neoconservatori vogliono veramente è quella che definisco una guerra “tiepida” con la Russia: non un’escalation di tensioni a livelli mai visti nemmeno nella Guerra Fredda, ma nemmeno una Terza Guerra Mondiale “calda” su vasta scala. Una guerra tiepida garantirebbe finalmente alla NATO almeno un certo tipo di scopo (proteggere “i nostri amici e alleati europei” dalla “minaccia russa”): i politici dell’UE, già all’ultimo stadio di mancanza di spina dorsale, verrebbero posti in uno stato ancora più avanzato di sottomissione, i budget militari verranno ulteriormente aumentati e Trump potrà dire di aver reso di nuovo “grande” l’“America”. E chi lo sa, forse il popolo russo si solleverà *finalmente* contro Putin, non si sa mai! (Non lo faranno – ma le goffe teorie dei Neoconservatori non sono mai state ostacolate da cose poco importanti e totalmente irrilevanti come i fatti o la logica).
[Nota a latere: ho notato di nuovo che ogni volta che gli Stati Uniti cercano di scatenare una qualche dura reazione russa e la Russia non abbocca, questo innesca un aumento immediato del numero di commenti che affermano violentemente che la Russia agisce come una fighetta, che Putin è un falso, che è “in combutta” con gli Stati Uniti e/o Israele e che i Russi sono deboli o che sono dei “venduti”. Credo che che abbiamo a che fare con degli operatori pagati delle Operazioni Psicologiche americane, la cui missione è utilizzare i social media per cercare di mettere sotto pressione il Cremlino con queste infinite accuse di debolezza e di tradimento. Dal momento che non ho alcun interesse a premiare queste persone in alcun modo, io mando le loro recriminazioni nel posto al quale appartengono: nella spazzatura].
La strategia russa funziona?
Per rispondere a questo, non guardate a ciò che i Russi fanno o non fanno subito dopo una provocazione statunitense. Date uno sguardo a livelli più alti e osservate cosa succede a medio e a lungo termine. Proprio come in una partita a scacchi, rispondere al Gambetto non è sempre la strategia corretta.
Io sottolineo che per valutare se le politiche di Putin sono efficaci o meno, per vedere se si è “venduto” o ha “ceduto”, è necessario, per esempio, guardare com’era la situazione in Siria (o in Ucraina, se è per questo) 2 anni fa, e poi fare un paragone con quella odierna. Oppure, in alternativa, guardare come è la situazione oggi, e tornare a rivederla tra 6 mesi.
Una differenza enorme tra la cultura occidentale e il modo in cui i Russi (o i Cinesi, in questa materia) guardano alla geostrategia, è che gli Occidentali guardano sempre tutto a breve termine e a livello tattico. Questo è fondamentalmente il motivo principale per cui sia Napoleone che Hitler hanno perso le loro guerre contro la Russia: si sono concentrati quasi esclusivamente sul breve termine e sul livello tattico. Al contrario, i Russi sono i padroni indiscussi dell’arte operativa (in senso puramente militare) e, proprio come i Cinesi, tendono a tenere sempre gli occhi sull’orizzonte a lungo termine. Basta guardare all’abbattimento turco di un Su-24 russo: tutti si sono lamentati della mancanza di reazioni “forti” da parte di Mosca. E poi, sei mesi dopo – cosa abbiamo? Esattamente.
La moderna cultura occidentale è incentrata su varie forme di gratificazione istantanea, e questo vale anche per la geopolitica. Se l’altro tizio fa qualcosa, i leader occidentali danno sempre una risposta “ferma”. Gli piace “mandare messaggi” e credono fermamente che fare qualcosa, non importa quanto sia simbolico, sia anche meglio che *far credere* di non fare niente. Per quanto riguarda il far credere di non fare niente, è universalmente interpretato come un segno di debolezza. I Russi non pensano in questo modo. Non si preoccupano della soddisfazione immediata, ma solo di una cosa: la vittoria. E se questo significa sembrare deboli, va bene. Da una prospettiva russa, l’invio di “messaggi” o l’adozione di azioni simboliche (come tutti e 4 gli attuali attacchi statunitensi in Siria) non sono segnali di forza, ma di debolezza. Generalmente, i Russi non amano usare la forza, che considerano intrinsecamente pericolosa. Ma quando lo fanno, non minacciano e non avvertono mai, intraprendono un’azione immediata e pragmatica (non simbolica) che li avvicina ad un obiettivo specifico.
Conclusione
La reazione russa all’ultimo attacco statunitense alla Siria non è stata progettata per massimizzare l’approvazione dei numerosi strateghi da poltrona di Internet. È stata progettata per massimizzare il disagio della “coalizione” degli Stati Uniti in Siria, minimizzando i rischi per la Russia. È proprio usando un linguaggio ambiguo che i civili interpreterebbero in un modo e il personale militare in un altro, che i Russi hanno introdotto un elemento dirompente di imprevedibilità nella pianificazione delle operazioni aeree statunitensi in Siria.
Non che Russi non siano senza difetti e cattive abitudini, anche loro commettono errori (riconoscere la giunta ucronazista a Kiev dopo il golpe è stato probabilmente un errore), ma è importante distinguere tra le loro vere debolezze ed errori e le loro strategie pianificate molto attentamente. Solo perché non agiscono nel modo in cui vorrebbero i loro presunti “sostenitori” in Occidente non significa che essi siano “crollati”, si siano “arresi” o qualsiasi altra sciocchezza simile. Il primo passo per comprendere come funzionano i Russi è smetterla di aspettarsi che agiscano come gli Americani.
Il Saker
P.S.: a proposito, il pilota siriano abbattuto è sopravvissuto. Ecco una foto di lui dopo il suo salvataggio ad opera delle forze speciali siriane:
AGGIORNAMENTO: Sto ricevendo diversi messaggi che mi dicono che il pilota non è stato salvato dalle forze governative ma che è tenuto prigioniero dalle “forze democratiche siriane”. Caveat emptor, come sempre.
*****
Articolo pubblicato su The Saker il 23 giugno 2017.
Traduzione in Italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia.
[le note in questo formato sono del traduttore]
vorrei tanto sbagliare, ma le provocazioni contro la russia si intensificheranno su tutti i fronti:
-mediatico,con la notizia data dalla cia secondo cui Putin avrebbe personalmente ordinato di hackerare i server democratici nel 2016……bufala o no che sia,intanto i soliti media la rimbalzano a caratteri cubitali..
e anzi la recente sovraesposizione mediatica di putin (stone,interviste forum)viene controbilanciata in maniera tale da screditare ulteriolmente putin al cospetto delle masse occidentali..
(daccordo,ci sono i mondiali di calcio in russia nel 2018 e occorrono operazioni simpatia…ALLORA PERCHé INVECE DI INTERVISTARE PUTIN, A STONE NON è STATO CONSIGLIATO DI GIRARE UN FILM SULLA RUSSIA
CHE VIVE MEGLIO OGGI RISPETTO A 20 ANNI FA???e magari puntare in dito sulle interferenze americane nel voto del 1996,quando eltsin fu eletto con i dollari della cia???
-politico, in vista delle elezioni in russia la gestione della questione ucraina diventa un serio problema considerate le ultime mosse della giunta ucraina CHE DI FATTO INTENDONO TRASCINARE IN TUTTI I SENSI LA RUSSIA IN UNO SCONTRO DIRETTO.e le sanzioni potrebbero peggiorare il clima economico-sociale russo.
-militare..vero che in siria se guardiamo alla situazione di 6 mesi fa sono stati fatti progressi eccezionali, MA è ANCHE PURTROPPO VERO CHE IL NEMICO DA COMBATTERE NON è LO STATO ISLAMICO O IL RADICALISMO, oramai è sempre piu palese che il vero nemico in siria da anni si occulta dietro questi tagliagole
ed agisce in maniera subdola e vigliacca perché è capace di camuffarsi ed apparire come alleato,mentre in realtà è il vero nemico che agisce dietro le quinte cercando di sovvertire ogni possibile soluzione del conflitto e anzi gettando benzina sul fuoco per allargarlo, come i recenti attentati in iran dimostrano e SOPRATTUTTO IL BLOCCO ECONOMICO POLITICO DECRETATO CONTRO IL QATAR, unico paese petrobeduino ad avere una strategia sul lungo termine,,e non fa ben sperare neppure la recente nomina al trono saudita del giovane guerrafondaio, scelto dai poteri occulti proprio perché inesperto e quindi MANOVRABILE…
In siria non esiste piano A o piano B…c’è solo il piano che va avanti oramai da decenni e che fa collimare all’unisono gli interessi strategici israeliani con gli interessi dei poteri occulti,dei veri burattinai il cui potere è non solo politico economico o militare, MA SOPRATTUTTO CULTURALE essendo capaci di sovvertire ogni verità, di trasformare ed infondere nelle masse MENZOGNE COLOSSALI attraverso un’apparato mediatico sempre piu globalizzato…trasformando la verità in post-verità ovvero un racconto dei fatti aggiustato,modificato e corretto allo scopo plasmare le menti ed imporre la narrazione voluta e soprattutto la reazione emotiva necessaria al condizionamento totale delle masse.
(in termini mediatici quello che sta succedendo negli usa contro trump è aberrante…e lo stesso sta accadendo in europa..)
E questa è la ragione per cui considero le comparsate mediatiche di putin deleterie e dannose.
Una persona del suo livello dovrebbe evitare di fare la “fighetta” con i media occidentali, oppure le copertine dei vari magazine a lui dedicate gli hanno dato alla testa?
Purtroppo volenti o nolenti la guerra in medio oriente ci riguarda tutti,sotto ogni aspetto e danno un senso alle parole che G.WhiskyBush pronunciò dopo l’11settembre:
la guerra al terrore durerà decenni.
ps.riguardo al qatar:
durante la visita di trump del maggio scorso in arabia saudita, sembra che tra i due paesi siano stati firmati accordi commerciali per circa 400miliardi dollari..una cifra considerata spropositata per le attuali disponibilità dei sauditi che si stanno svenando nel finanziarie guerre e col calo del prezzo del greggio stanno prosciugando le loro riserve valutarie.
ma col senno del poi considerato quello che sta per succedere al qatar, la cifra di 400miliardi di dollari è verosimile DATO CHE è LA SOMMA DELLE RISERVE VALUTARIE E DEL FONDO STATALE DEL QATAR…che nella questione famigliare da risolvere(trump dixit)dovrebbe quindi entrare a far parte della famiglia allargata saudita e rimpinguare le casse di riad.-
«В районах выполнения боевых задач российской авиацией в небе Сирии любые воздушные объекты, включая самолёты и беспилотные аппараты международной коалиции, обнаруженные западнее реки Евфрат, будут приниматься на сопровождение российскими наземными и воздушными средствами противовоздушной обороны в качестве воздушных целей»
Per capire che cosa volessero effettivamente dire i russi, gli iraniani non si sonocertamente messi a lavorare di Google Translator. Hanno preo un drone e lo hanno fatto svolazzare sotto il naso degli USA. Dopo di che hanno potuto constatare che cosa c’è di capacità tecnologico-militare e cosa c’è di retorica propagandistica.
“Nelle aree delle missioni di combattimento dell’aviazione russa nei cieli della Siria ” ecc. ecc.
Non capisco perché ma anche in questo blog si tende a ignorare questa frasetta la quale in soldoni ci dice che la difesa russa considererà possibili nemici da abbattere solo gli aerei che dovessero operare nelle zone delle operazioni russe…esclusi, quindi, gli aerei della coalizione (o di chiunque altro) che dovessero operare al di fuori di queste zone operative russe.
Morale della favola: se qualche altro aereo siriano sarà abbattuto in zone dove non stanno operando le forze aeree russe, sono c…i suoi e i russi non interverranno!
Strana alleanza quella tra russi e siriani!
Non mi piace accusare Putin di essere una “fighetta” e tanto meno di aver tradito i siriani e di agire in combutta con gli Usa e company.
Ho troppa stima di Putin per pensare cose del genere, però diciamo le cose come stanno senza indorare troppo la pillola.
La zona dove è stato abbattuto l’aereo siriano era zona operativa dell’aviazione russa? in tal caso, anche se ancora non c’era una dichiarazione solenne, era opportuno rimanere inerti? Quell’aereo ammerecano era stato visto dai radar russi (e magari anche da quelli siriani)? In caso affermativo perché non è stato “tracciato”? forse si sarebbe evitato di dare ai boriosi ammerecani l’idea di essere sempre i più ganzi!
In qualche commento in altro blog ho letto che gli americani non sono preoccupati di un’eventuale guerra perché sono sicuri di vincerla! ebbene, abbattere un aereo siriano sotto il naso dei russi credo che rafforzi in loro l’idea di essere imbattibili e, quindi, di poter fare la guerra con chiunque, compreso i russi.
Se la zona dove è stato abbattuto l’aereo siriano non era zona operativa dell’aviazione russa, la sostanza non cambia.
In conclusione siamo di fronte ad un atteggiamento russo abbastanza (anzi forse fin troppo) prudente che rischia però di alimentare il bullismo ammerecano.
p.s. Trascuro di dire qualcos’altro rispetto al fatto che l’avvertimento russo (detto per inciso, caro saker, si tratta di una vera e propria minaccia contrariamente alla tua opinione che i russi non minacciano mai!) non riguarda gli aerei della parte avversa (non oso chiamarla “nemica” perché i russi stessi non considerano “nemici” gli ammerecani) che dovessero volare a Est (e non a ovest) dell’Eufrate quasi che l’est della siria sia considerato proprietà degli ammerecani e dei suoi tagliagole!
……………………Non mi piace accusare Putin di essere una “fighetta” e tanto meno di aver tradito i siriani e di agire in combutta con gli Usa e company.
Ho troppa stima di Putin per pensare cose del genere, però diciamo le cose come stanno senza indorare troppo la pillola.———————-
anche io stimo moltissimo putin, anzi la sua capacità di tenere in equilibrio poteri ed interessi cercando di mettere il piu possibile tutti d’accordo(IN RUSSIA OVVIAMENTE) lo avvicinano alla figura di GesùCristo…..e mi fa incazzare il fatto che si presti al gioco del “nemico”..a far parlare i media di se stesso piuttosto che del suo paese, DOVE SEMBRA CHE ESISTA SOLO PUTIN E LA SUA CERCHIA….
…è sbagliato…deleterio…e assolutamente non ritengo che sia in combutta con chicchessia..
detto ciò:
…se i russi abbattessero un aereo yankee lo scontro diverrebbe diretto…
è PROPRIO QUESTO QUELLO CHE VOGLIONO I PAZZOIDI GUERRAFONDAI DELLA CASA BIANCA..
….INTANTO PERò GLI YANKEE SI GUARDANO BENE DALL’ABBATTERE AEREI RUSSI…
proprio perché aspettano il momento opportuno per provocare incidenti ai quali dare la colpa ai russi..
ed oltretutto se anche gli australiani si sono ritirati significa che il livello di scontro è elevato…e c’è almeno qualcuno che vuole evitare di fare da pretesto ad una guerra allargata…..
GUERRA ALLARGATA CHE SARà INEVITABILE..A MENO CHE…non si assesti per primi un pugno di quelli da ko…
gli iraniani e hezbollah sarebbero la causa del problema nel sud della siria?
..allora o si ritirano e non si da il pretesto ad israele (e usa)di bombardare impunemente il sud della siria oppure hezbollah ed iran dovranno fare il salto di “qualita”..(anche nello stretto di hormuz,tenuto conto che gli alleati dei sauditi si stanno sfilando dal fronte wahabita…e fino quando reggeranno le corti medioevali dei petrobeduini?
il confronto oramai è passato..o dovrà passare.. da sunniti vs sciiti a islam vs wahabismo )
lo stesso nel nord della siria..
il problema è relativo ai kurdi ed alla turchia?
…e allora se la sbrighino loro
voglio dire che fino a quando ci saranno in siria tutti questi fronti ognuno con i suoi interessi SI DA L’ALIBI AI GUERRAFOnDAI DI SOBILLARE IL CAOS PERENNE….del tutti contro tutti…
UN CAOS tra l’altro alimentato dal gas…israeliano(recenti accordi pipeline ISR_GR_IT_CY) che taglierebbe fuori dal mercato europeo sia quello-futuro- egiziano e sia quello del golfo(iran-qatar), ed al tempo stesso favorirebbe le velleità esportatrici americane del suo scisto.
.se bush disse nel 2002 che sarebbe stata una pluridecennale e lunga guerra al terrore, parecchi iraniani dal canto loro hanno cominciato a dire che per il cosiddetto asse della resistenza GLI ANNI E LE GUERRE CHE VERRANNO saranno per la loro sopravvivenza….
e la russia in questo gioco vorrebbe fare l’arbitro imparziale, quello che livella le forze in campo..MA AL TEMPO STESSO è COSTRETTO AD ENTRARE NELLA PARTITA…
fino a quando????????????
non si deve assolutamente dimenticare che assad..la siria..l’isis..SONO SOLO PRETESTI…
(e intanto i cinesi,furbescamente stanno a guardare…o meglio senza sparare un solo colpo stanno occupando asia africa europa …FANNO GLI AMICI DI TUTTI DISPENSANO DOLLARI A DESTRA E A MANCA…mentre escobar continua a scrivere della via della seta che sarebbe la vera ragione dei conflitti in ucraina ed in siria….MA SE LA NUOVA VIA DELLA SETA è NEL LORO INTERESSE PERCHé DOVREBBERO ESSERE GLI ALTRI A SCANNARSI PER LORO????quindi o escobar è a corto di argomenti e deve ricicciare sulla via della seta oppure prima o poi anche i cinesi dovranno impegnarsi in maniera diretta…ALMENO A PROVARE A MEDIARE..)
—,sono consapevole che Saker abbia/ha maggiori informazioni dei suoi lettori ma penso anche che non possiamo sapere se la Russia(l’élite attuale) è pronta a subire le provocazioni ed infiltrazioni occidentali nel suo sistema politico ed economico.
Penso anche che Putin dovrebbe essere più sobrio e meno presente sulle gazzette occidentali ma gestire con Lavrov ed altri fidati , dietro le quinte, la politica di difesa russa; si crei un personaggio alla Renzi o Macron per fare contenti le perenni opposizioni e si guardi al Nemico che non è solo “alle porte” ma è ormai in casa da lungo tempo.
a proposito del modo di pensare…. mamma, papà, e figlioletto, piscina, i tre sono sul bordo, il papà vorrebbe che il figlio imparasse a nuotare, la mamma ha paura che una volta imparato a nuotare possa affogare perchè si spinge troppo oltre….. mamma dice “non buttarti che affogherai”, il papà dice “buttati che imparerai a nuotare”…. il bimbo si butta e dopo aver bevuto un po’ di acqua, nuota verso la scaletta… quindi nuota… esce dalla piscina e afferma che il papà ha detto una bugia….. sembra una idiozia? eppure se mettete Adamo ed Eva al posto del bambinetto e il demonio e Dio al posto dei genitori, e la mela al posto della piscina otterrete i primi paragrafi della bibbia, in cui il demonio in quel frangente specifico viene denominato il mentitore per eccellenza….. W noi….
L’anno prossimo ci saranno le elezioni presidenziali in russia e non credo che Putin si ripresenti … perciò non credo che Putin sia incline a fare mosse pericolose che possano dar adito a una qualche guerra in grande stile. Capisco, quindi, che in siria (ma non solo in siria) ci vada con i piedi di piombo. Ma ora, con quella dichiarazione di cui stiamo discutendo, forse si è sbilanciato troppo…forse era meglio che tacesse (a parte, naturalmente, la solita protesta verbale all’ONU o alle televisioni) perché ora i neocons ammerecani hanno un modo facile facile per raggiungere il loro obiettivo di scatenare una qualche guerra con la russia.
Immaginiamo, infatti, che ordinino a qualche loro aereo o a una loro squadriglia aerea di volare in una delle cosiddette “zone operative russe” (non mi è molto chiaro cosa significhi il termine ma immaginiamo che significhi una qualsiasi zona in cui abitualmente interviene l’aviazione russa). I radar russi tracciano l’aereo o gli aerei ammerecani ma quelli, o perché si sentono dei rambo o perché obbediscono agli ordini ricevuti, non abbandonano l’area. A quel punto o la difesa russa non fa niente e allora tutti se la rideranno alla grande di Putin oppure lancia i suoi missili e abbatte l’aereo/gli aerei ammerecani. Cosa succederà a quel punto? semplice: qualcuno da terra o dalle navi nel mediterraneo o da qualche aereo lancerà a sua volta dei missili sulle basi da dove sono partiti i missili russi…risultato: guerra diretta!
Se questo scenario è realistico allora tanto valeva che i russi abbattessero subito quell’aereo ammerecano che ora si fregia dell’abbattimento di un aereo siriano ,,, probabilmente di fronte a una reazione ferma e decisa di questo genere gli ammerecani avrebbero messo un po’ la coda tra le gambe, se invece avessero preso a pretesto l’abbattimento di un loro aereo per scatenare una guerra avrebbero fatto né più né meno quello che ora possono fare ugualmente: scatenare una guerra violando le zone operative russe.
Ma supponiamo anche che tutte queste chiacchiere siano solo, appunto, chiacchiere da “stratega al computer” (come direbbe Saker).
Prendiamo quindi atto che mai e poi mai i russi spareranno per primi agli ammerecani per non fornire nessun alibi ai pazzi neocons.
Si può almeno chiedere ai russi di fornire ai siriani armi adatte per difendersi da soli? Perché mai continuare a far volare i siriani su carrette anni 70 e non fornire loro aerei più moderni in grado di competere con quelli ammerecani?
Perché mai essere tirchi nella fornitura ai siriani di missili antiaerei S300 o S400? I siriani non hanno soldi per comprarli? se li fanno prestare dai cinesi! i siriani non saprebbero usarli? Se non glielo insegnano mai è ovvio che non sapranno mai usarli!
Insomma il problema vero forse è che i russi non vogliono che Assad vinca o stravinca…forse vogliono solo che non perda!
Quel pazzo di Trump sembra proprio che voglia avviarsi verso un’intensificazione dello scontro in siria sia con Assad che con gli stessi russi (e, naturalmente, con gli iraniani). Ora va blaterando che Assad sta preparando altri attacchi con l’uso di gas e allora gli ammerecani stanno intensificando quantomeno i voli di ricognizione sulla Siria proprio come se volessero preparare qualche altro colpo.
Detto per inciso mi domando se i russi hanno effettivamente “tracciato” quegli aerei da ricognizione ammerecani … certo è che non ne hanno abbattuto nessuno il che offre a qualche altro pazzo della cricca di trump la possibilità di vantarsi che loro intendono volare dove e quando gli pare e piace alla faccia degli “avvertimenti” russi!
Questo Trump comincia a sembrarmi più pazzo della Clinton o, quantomeno, non ha niente da invidiare alla follia e alle bugie di quella.
Ha totalmente rovesciato tutto il programma che aveva esposto alle elezioni con una velocità da far invidia a un Obama.
Con Riad ha stretto rapporti anche più stretti di quelli che aveva Obama, ha bombardato truppe siriane, ha fatto il bullo coi tomahawk contro un loro aeroporto, ha abbattuto un aereo siriano… alla faccia di tutte le buone intenzioni che aveva manifestato in campagna elettorale.
Se continua di questo passo, sarà proprio Trump a scatenare qualche guerra coi russi.
Quasi quasi c’è da augurarsi che effettivamente riescano a “impeaciarlo” così che se ne vada aff…o
almeno quegli altri che verrebbero forse parlerebbero e agirebbero con meno ipocrisia di questo rambo narcisista.
Ma credi ancora alla favola che a comandare negli USA sia il presidente? Leggiti qualcosa di John Kleeves sulla “differenza” tra repubblicani e democratici…
Sono abbastanza vecchio d’aver smesso di credere alle favole…quando cito Trump piuttosto che alla sua persona mi riferisco al gruppo d’elite che lo ha sostenuto per la presidenza (settore militare, Israele, arabia saudita e chissà chi altro). Non mi sono fatto mai illusioni su questo pazzoide di Trump, c’è solo che non si può non rimanere un po’ sorpresi per la ipersonica velocità con cui ha rinnegato l’intero suo programma elettorale. M sono abbastanza sicuro che agli ammerecani non gli frega niente di questo, a loro interessa solo vivere negli agi e se per ottenere questo c’è bisogno di guerre ben vengano le guerre di Trump.
Gli ammerecani sono la peggiore razza umana che abbia mai infestato questo pianeta…c’è qualcuno di loro che si salva ma in genere sono dei pezzi di m….
Tutti gli imperi hanno sempre fatto schifo ma quello ammerecano è particolarmente odioso soprattutto perché mentre gli altri imperi erano nati e si reggevano anche sul coraggio dei suoi sostenitori, quello ammerecano si regge solo sulla potenza delle loro armi, sia quelle militari sia quelle finanziarie. Sono bravi a costruire armi di tutti i tipi ma sono solo un popolo di vigliacchi obesi…insomma dei pezzi di m…a.