Il conflitto tra USA e Russia sulla Siria sembra essersi calmato dopo il recente incontro al G20 fra Putin e Trump. È stato fatto un qualche genere di accordo, ma non è nota né la sua portata né quanto sia vincolante. L’obiettivo comune attuale è la sconfitta dell’ISIS.
Fonte: Fabrice Balanche/WINEP [in Inglese] – clicca qui per una versione più grande.
Durante l’incontro tra i presidenti Trump e Putin ad Amburgo è stata concordata una tregua temporanea per la zona sudoccidentale della Siria. Il governo siriano (in viola) mantiene la città di Dar’a, mentre i vari gruppi di insorti (in verde) sponsorizzati da paesi esteri, tra cui Al-Qaeda e l’ISIS, occupano i confini con Israele e Giordania. Ci sono stati alcuni pesanti combattimenti dopo i recenti attacchi di Al-Qaeda alla città di Baath, nei pressi del Golan, durante i quali l’aeronautica israeliana ha più volte sostenuto i gruppi legati ad Al-Qaeda con attacchi contro l’esercito siriano.
Secondo l’accordo di tregua i Russi garantiscono che il governo siriano e i suoi alleati smetteranno di combattere, mentre gli Stati Uniti garantiscono che Israele, i vari gruppi dell’FSA, Al-Qaeda e l’ISIS rimarranno calmi. La tregua si è svolta per diversi giorni e non ci sono state infrazioni. Gli USA sembrano avere una forte influenza su TUTTE queste entità.
Ad est della zona di Dar’a, nel Governatorato di al-Suwayda, l’esercito siriano ha continuato le operazioni contro i gruppi dell’Esercito siriano Libero sostenuti dagli Usa. Nel giro di pochi giorni ha conquistato molto terreno incontrando scarsa resistenza e una base americana abbandonata [in Inglese] di cui non si conosceva l’esistenza. È possibile che una parte segreta dell’accordo di tregua di Dar’a consenta all’esercito siriano di liberare tutta la zona vicina al confine della Giordania, ad est fino al valico di confine di al-Tanf, tenuto dagli Americani.
La base statunitense ad al-Tanf è diventata impossibile da gestire dopo che l’esercito siriano ha conquistato tutti i territori a nord di essa e la milizia irachena l’ha bloccata dal lato iracheno. Gli Stati Uniti hanno addestrato alcuni mercenari siriani ad al-Tanf e avevano programmato di farli marciare a nord verso Deir el-Zor. Poiché tale itinerario è bloccato, alcuni dei mercenari addestrati sono stati recentemente trasferiti in aereo alla base di al-Shaddadah, nella Siria nordorientale, dove dovranno combattere sotto il comando curdo. Altri hanno rifiutato [in Inglese] di trasferirsi a nord. Il Comando Rivoluzionario, già noto come Nuovo Esercito siriano, è costituito principalmente da uomini del posto che probabilmente non vogliono lasciare le loro famiglie e non vogliono sottostare ai Curdi. Gli Stati Uniti dovrebbero mandarli a casa e lasciare l’area.
Oggi è stata avviata una manovra a tenaglia contro l’assedio dell’ISIS a Deir el-Zor. Le forze armate siriane e i loro alleati si sono mossi verso est dalle posizioni di Palmira e verso sudest dalle loro posizioni a sud di al-Raqqa. Un ulteriore assalto contro Deir el-Zor può provenire dalle forze siriane più a sudest, vicino al confine iracheno. L’aeronautica irachena ha recentemente lanciato attacchi contro le posizioni dell’ISIS nelle aree di Deir el-Zor. Ciò è stato fatto in accordo con il governo siriano. Questo potrebbe essere un segno che le forze irachene si uniranno alla lotta per soccorrere la città con un’ulteriore avanzata verso sudovest dalle loro posizioni vicino a Tal Afar. I militari statunitensi per ora hanno abbandonato il loro sogno di assalire e occupare Deir el-Zor con le sue forze per procura.
L’ovest e il nordovest della Siria sono rimasti relativamente calmi. Il rumoreggiato imminente attacco turco ai territori curdi non è avvenuto. Le aree del Governatorato di Idlib in mano per lo più ad Al-Qaeda sono ancora in tumulto. Al-Qaeda, l’ISIS, i Turcomanni, gli Uiguri, i Curdi e le bande dell’Esercito siriano Libero hanno tutti i loro piccoli feudi nella zona. Gli assassinii e gli attacchi di una parte contro l’altra sono eventi quotidiani. Non c’è motivo per il governo siriano di intervenire in quella mischia.
L’accordo tra Trump e Putin sulla Siria potrebbe essere più ampio di quanto si sa pubblicamente. Per ora sembra che le parti si siano accordate sulle aree di influenza con gli USA; gli USA stanno occupando il nordest attualmente sotto il controllo dei loro sicari delle YPG. Stanno costruendo [in Inglese] altre basi in quella zona e il loro numero complessivo ora è di otto o nove [in Inglese], di cui almeno tre sono dotate di piste di atterraggio. Stanno chiedendo al Congresso [in Inglese] di legalizzare la costruzione di ulteriori basi. È ovvio che i militari americani intendono rimanere nella zona anche dopo che l’ISIS sarà sconfitto.
Ma i Curdi in Siria sono solo una minoranza in quasi tutte le aree che attualmente controllano. Non sono uniti e le YPG, unico partner degli Americani, sono un gruppo radicalmente Anarco-Marxista che non ha legittimità, bensì agisce usando la forza. L’area è senza sbocco sul mare e tutti i suoi vicini sono contrari all’autonomia curda.
Lo sforzo degli Stati Uniti per imporsi sull’area è destinato al fallimento. È improbabile che l’uso dei Curdi come cavallo di Troia abbia successo. Sembra che il Dipartimento della Difesa non abbia ancora accettato questo fatto, però può ancora tentare di sabotare qualsiasi cosa Trump e Putin abbiano concordato.
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Articolo pubblicato da Moon of Alabama il 13 luglio 2017
Traduzione in Italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia.it
[le note in questo formato sono del traduttore]
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