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Fronte nord di Latakia. Pochi giorni fa avevamo comunicato la liberazione di Ghmam, località strategica perché spalanca le porte della zona settentrionale della provincia. Ieri sera le truppe siriane della 103° brigata della GR (Guardia Repubblicana) assieme alle milizie siriane NDF e ad altre formazioni di combattenti siriani locali, hanno ingaggiato battaglia con le forze terroriste aprendosi la strada con aspri combattimenti e conquistando diverse alture strategiche che dominano alcune vallate, in particolare quella dove si trova l’autostrada M4, arteria importante per i rifornimenti. Quindi i centri di Bayat Ayash, Mamal Kafarijax, Deir Hanna, sono stati liberati. In precedenza le forze dell’ “Esercito Libero Siriano”, unitamente a quelle di Al-Nusra (affiliata di Al-Qaeda, meno male che alcuni scrivono che sarebbero “terroristi moderati”) avevano tentato la riconquista di Ghmam, ma nel tentativo hanno subito tali perdite da lasciarli in balia del successivo contrattacco lealista.

Fronte Latakia - Oronte

Fronte Latakia – Oronte

Questa azione è importante perché data la natura montuosa del territorio, finora i terroristi erano riusciti ad arginare le offensive governative; ora iniziano a cedere, e questo arretramento, garantendo buone posizioni ai “nostri”, offrirà il fianco a nuove proiezioni dei governativi verso la provincia di Idlib, che è assolutamente da raggiungere. Anche in queste operazioni è stato importante il coordinamento con l’aviazione russa, che ha bombardato le postazioni takfire garantendo copertura alle truppe durante l’assalto.

Fronte del fiume Oronte. Anche qui le forze del presidente Assad progrediscono: hanno liberato Kbana dopo duri combattimenti. Valgono per questo settore le medesime osservazioni fatte  per il fronte di Latakia: in territorio montuoso il terreno è un ostacolo per chi si muove e avanza mentre avvantaggia il difensore, per cui ogni metro ed ogni altura presa valgono oro. Ove l’avanzata continuasse il terreno potrebbe farsi più favorevole e meno preparato alla difesa, consentendo una progressione maggiore, soprattutto nella grande pianura fertile del fiume Oronte che apre la strada verso Idlib.

Fronte di Hama. Nei giorni scorsi gli attacchi delle forze di Al-Nusra avevano fatto temere che potessero sfondare le difese siriane, invece le cose sono andate diversamente. I comandi lealisti hanno organizzato una ritirata ordinata, arretrando lentamente le prime linee e rinforzando le retrovie, e stabilizzando il settore. Sono diversi giorni ormai che gli attacchi dei takfiri si risolvono in perdite di uomini e materiali senza produrre alcun risultato utile. Il fronte ora tiene ed è stabile, e dovrebbe consolidarsi ulteriormente l’arrivo delle truppe meccanizzate della “forza Tigre” in movimento da Kuweires.

Fronte di Damasco. Potrebbe tornare a breve percorribile l’autostrada Damasco-Homs  M5, essendo in corso operazioni siriane per ottenerne il pieno controllo. Al momento, tuttavia, un ultimo tratto è ancora in mano terrorista. Proseguono i combattimenti nella zona di Marj Sultan a nord di Damasco.

Fronte di Sadad. I combattimenti in questa zona proseguono serrati: questo di recente è uno dei fronti più attivi. Forze siriane ed alleati sono riuscite ad entrare in Maheen ed ora combattono per completarne la liberazione. Anche le forze aeree russe sono impegnate a martellare le linee takfire (in questi territori opera ISIS). Nella vicina base aerea di Tifur sono stati spostati 5 elicotteri Mi-24 Hind russi che opereranno sia sol fronte di Sadad che su quello di Tadmur-Palmira.

Fronte Sadad Palmira

Fronte Sadad Palmira

Fronte di Palmira. Dopo un tentativo, effettuato da ISIS, di sfondare le linee siriane (che corrono sempre a ridosso della città), respinto in breve con gravi perdite, ora abbiamo annotato il riposizionamento su linee più avanzate delle forze siriane, segno questo di un loro rafforzamento. Registriamo anche la presenza di diverse batterie di artiglieria e lanciamissili multipli, oltre alla vicinanza di una squadriglia di Hind. Tutto questo lascia immaginare che a breve possa partire un’offensiva siriana proprio in questo settore, azione mirata a riprendere il controllo della città, che ha una grande valenza non solo simbolica ma anche pratica (controllare Palmira significa controllare un’ampia zona circostante che è completamente desertica e non offre alcun riparo o rifugio).

Fronte Sud Est di Aleppo Base di Kuweires

Fronte Sud Est di Aleppo Base di Kuweires

Fronte est di Aleppo, base di Kuweires. Nei giorni immediatamente successivi alla liberazione della base, assediata per più di due anni, le forze siriane e alleate hanno proseguito nella espansione attorno alla perimetro dell’installazione, sia lungo il corridoio di ricongiungimento a sud che a nord, che ad est lungo la M4 che porta ad Aleppo. Mentre scrivo è annunciato un attacco dal fianco sud-est della base, a ridosso della M4, in direzione di Rasmi Al-Abad . Finora queste operazioni procedono in maniera molto efficace e il territorio cuscinetto liberato attorno alla base cresce di giorno in giorno come avevamo immediatamente auspicato al momemento del ricongiungimento.

Fronte Sud Ovest Aleppo

Fronte Sud Ovest Aleppo

Fronte sud ovest di Aleppo. Nei giorni scorsi lo sfondamento del fronte dei terroristi, operato dalla coalizione siriana, ha portato alla liberazione di un territorio assai vasto, fino a giungere all’autostrada M5, molto importante strategicamente. Da allora proseguono i combattimenti, le truppe nemiche si sono attestate su una nuova linea e tentano di arginare i governativi o di riprendere il terreno perduto, ma non avanzano di un metro. Nel frattempo i comandi siriani stanno facendo affluire in loco i necessari rifornimenti e rinforzi per consolidare la vittoria in maniera stabile e poter proseguire con un nuovo assalto. Questo potrebbe avvenire credo (salvo errori) in due direzioni: o verso sud lungo la m5 e la vallata fertile intorno ad Al Adher, spingendo il fronte verso Duhur e Saraqib, o verso est per raggiungere la sacca di Al-Fu’ah, assediata da molto tempo. A breve capiremo quale sia la linea più debole dei terroristi o quale priorità strategica verrà valutata dai comandi siriani in base alle forze disponibili.

Fronte di Aleppo Città

Fronte di Aleppo Città

Fronte di Aleppo Città. Negli ultimi due giorni ci sono stati diversi combattimenti: prima un tentativo siriano di sfondare il fronte nord di Aleppo per allontanare le batterie lanciarazzi e artiglieria di Al-Nusra che bombardano la città, sortita che purtroppo non ha avuto esito. Oggi i combattimenti si stanno inasprendo poco più a sud , vicino a Mansura, dove sono segnalate azioni di fanteria e bombardamenti dell’aviazione russa: è possibile che da parte siriana sia in atto un logoramento continuo delle file dei nemici in modo da riuscire a rompere il loro fronte più agevolmente una volta deciso l’attacco.

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