Chi segue le notizie dalla Russia avrà sentito dire che l’unica portaerei russa, l’Admiral Kuznetsov (nome ufficiale: Ammiraglio della Flotta dell’Unione Sovietica Kuznetsov), è stata tirata in secca per importanti riparazioni e modifiche. Le cose non sono andate bene. Prima il bacino di carenaggio è affondato (era il più grande della Russia) e poi un’enorme gru si è schiantata sul ponte. E solo per peggiorare le cose, è scoppiato un incendio sulla nave che ha ucciso 2 persone e ne ha ferite altre. Dopo ogni battuta d’arresto, molti osservatori hanno messo in dubbio la saggezza di versare ingenti somme di denaro in riparazioni aggiuntive, quando solo quelle programmate costerebbero un sacco di soldi e richiederebbero molto tempo.
In realtà, il danno causato dall’incendio non è stato così grave come previsto. Il danno dalla gru era, beh, gestibile. Ma la perdita dell’unico enorme bacino di carenaggio galleggiante è un vero problema: la Kuznetsov non può essere riparata altrove e questi bacini costano una fortuna. Ma questo non è il vero problema. Il vero problema è che ci sono grandi dubbi tra gli specialisti russi sul fatto che la Russia abbia bisogno di QUALSIASI portaerei. Come siamo arrivati a questo punto?
Un rapido sguardo al passato
Durante l’era sovietica, le portaerei statunitensi erano (correttamente) viste come uno strumento di aggressione imperiale. Dato che l’URSS doveva essere pacifica (cosa che era, rispetto agli Stati Uniti, rispetto al Lichtenstein forse meno) perché aveva bisogno di portaerei? Inoltre, è illegale il transito di portaerei dal Mar Nero al Mediterraneo attraverso il Bosforo, e tuttavia l’unico cantiere navale in URSS in grado di costruire una nave così grande era a Nikolaev, sul Mar Nero. Infine, i sovietici erano profondamente consapevoli della vulnerabilità delle portaerei statunitensi agli attacchi missilistici, quindi perché costruire un obiettivo così costoso, soprattutto considerando che l’Unione Sovietica non aveva AWACS (solo elicotteri comparativamente lenti, piccoli e con molte meno capacità di allerta precoce) e nessun equivalente dell’F-14/F-18 (solo gli Yak-38, francamente deludenti e con poca autonomia, che sarebbero stati prede molto facili per gli aerei statunitensi).
Alla fine, i sovietici hanno risolto questi problemi, in qualche modo. In primo luogo, hanno creato una nuova classe di nave da guerra, l’“incrociatore pesante portaerei”: sotto il ponte di volo, queste portaerei sovietiche possedevano anche potenti missili antinave (tuttavia, ciò fu fatto a scapito della capacità di carico: meno aerei e stive più piccole). A quel punto poteva legalmente uscire dal Mar Nero. Successivamente, progettarono una missione principale molto diversa per il loro “incrociatore pesante portaerei”: estendere la gamma delle difese aeree russe, in particolare intorno alle cosiddette aree “bastione” dove erano di pattuglia gli SSBN russi (vicino alle coste russe, diciamo il Mare di Okhotsk o il Mare del Nord). Quindi, mentre gli incrociatori pesanti portaerei proteggevano i sottomarini russi, essi stessi erano protetti dalle attività delle basi terrestri dell’aviazione navale. Alla fine, hanno creato speciali varianti navali dei loro formidabili MiG-29 e Su-27. Per quanto riguarda il problema degli AWACS, non hanno fatto nulla al riguardo (oltre ad alcuni piani sulla carta). Il crollo dell’URSS non fece che peggiorare le cose.
I sovietici avevano anche piani per una portaerei più grande, a propulsione nucleare, e sulla carta sembravano credibili, ma non entrò mai in produzione. Queste presunte “superportaerei” avrebbero avuto anche un prezzo veramente “super”…
Quindi quanto era/è buona la Kuznetsov?
Beh, probabilmente non lo scopriremo mai. Ciò che è certo, tuttavia, è che non è in grado di competere con le potenti portaerei statunitensi, anche le più vecchie, e che gli Stati Uniti sono sempre stati così avanti rispetto all’URSS o alla Russia in termini di portaerei e aviazione imbarcata che il recupero non è mai stato un’opzione praticabile, soprattutto quando molti programmi veramente urgenti necessitavano di importanti finanziamenti. La Kuznetsov ha esteso il raggio delle difese aeree russe? Sì, ma ciò pone la questione dell’identità del “probabile avversario”. Non gli Stati Uniti: attaccare gli SSBN russi significherebbe una guerra totale, e gli Stati Uniti verrebbero cancellati in poche ore (come la Russia). Non vedo alcuno scenario in cui i mezzi antisommergibili statunitensi cercherebbero comunque gli SSBN russi ovunque vicino alle coste russe: sarebbe un suicidio. E i paesi più piccoli? Questo è dove le razionalizzazioni diventano davvero sciocche. Un (sedicente) specialista russo ha persino suggerito [in russo] il seguente scenario: i Fratelli Musulmani in Egitto prendono il potere, migliaia di turisti russi vengono arrestati e gli Islamisti chiedono alla Russia di dare piena sovranità a tutte le regioni Musulmane della Russia, altrimenti a centinaia di russi verrà tagliata la gola sulla TV egiziana. Riuscite a capire come una portaerei potrebbe aiutare in questa situazione?
Beh, secondo questo pazzo, la portaerei russa si posizionerebbe al largo della costa egiziana, quindi i russi manderebbero la loro (piuttosto piccola!) unità aerea a “sopprimere le difese aeree egiziane” e quindi l’intera Divisione Aviotrasportata Pskov verrà in qualche modo (come?!?!?!) trasportata in aereo in Egitto per affrontare gli Ikhwan e liberare gli ostaggi russi.
Mi chiedo cosa si è fumato questo specialista!
Non solo sembra che gli egiziani stiano attualmente negoziando con Mosca per acquisire più di 24 nuovi Su-35 (che possono mangiarsi gli aerei della portaerei russa a colazione, e rimanere ancora affamati), ma anche senza questi avanzati caccia multi-ruolo e da superiorità aerea il resto delle difese aeree egiziane [in inglese] sarebbe una formidabile minaccia per la relativamente vecchia e piccola (circa 18 Su-33; 6 MiG-29K; 4 Ka-31; 2 Ka-27) unità aerea russa. Per quanto riguarda il trasporto aereo dell’intera 76a Divisione da Assalto Aereo della Guardia – la Russia semplicemente non ha il tipo di capacità di trasporto per farlo (per non parlare del fatto che le divisioni aviotrasportate NON sono addestrate a condurre da sole una grande operazione di contro-insurrezione in un paese grande e distante). Teorie come queste sembrano più una versione russa di un film di Hollywood che dei piani dello Stato Maggiore russo.
Ora torniamo al mondo reale
Francamente, la Kuznetsov era una nave abbastanza decente, soprattutto considerando il suo design piuttosto controverso e la spaventosa mancanza di manutenzione. Ha svolto un ruolo importante in Siria, non grazie alla sua unità aerea, ma ai suoi potenti radar. Ma ora, penso che sia tempo di far navigare la Kuznetsov nella storia: versare altri soldi in questa nave chiaramente antiquata non ha alcun senso.
Che dire di nuove, moderne, portaerei?
La risposta breve è: come posso dichiarare che la US Navy non può più fare un uso razionale delle sue portaerei, e dire al contempo che il caso russo è diverso, e che la Russia ha bisogno di una o forse più di tali portaerei? La US Navy è ancora diversi decenni avanti rispetto alla Russia moderna nelle operazioni con le portaerei e la (relativamente) povera e (comparativamente) arretrata (in termini navali) Russia può fare di meglio? Non la penso così.
Quindi, c’è un argomento che, a mio avviso, viene completamente trascurato: anche se è probabilmente vero che una futura versione navale dei Su-57 (Su-57K?) sarebbe più che un osso duro per qualsiasi aereo americano, incluso il mattone volante noto anche come F-35, la Russia ANCORA non ha nulla che si avvicini ai vecchi ma ancora molto efficaci Northrop Grumman E-2 Hawkeye imbarcati della US Navy. Sì, i russi hanno radar eccellenti e strutture aeree eccellenti, ma una cosa è avere le capacità di base e un’altra ancora integrarle efficacemente. Come sempre, per la Russia c’è il problema dei costi. Avrebbe senso finanziare un’intera linea di velivoli estremamente costosi per una (o anche poche) portaerei?
Dobbiamo tenere presente che anche se la Russia guida il mondo nella tecnologia missilistica (compresi i missili antinave!), ci sono molti paesi che hanno missili antinave piuttosto potenti, e non tutti sono così amichevoli con la Russia (alcuni forse lo sono adesso, ma potrebbe cambiare la loro posizione in futuro). A meno che la Russia non compia un grande passo avanti per rafforzare notevolmente le sue attuali capacità di protezione di un obiettivo di alto valore e molto vulnerabile come un’ipotetica futura portaerei, correrà gli stessi rischi di tutti gli altri paesi con portaerei.
Una rapida occhiata al futuro
I missili ipersonici e a lungo raggio hanno cambiato per sempre il volto della guerra navale, e hanno reso le portaerei piuttosto obsolete: se anche durante la Guerra Fredda le portaerei statunitensi di punta erano bersagli facili, immaginate quanto lo sono oggi? Mi viene in mente il vecchio detto “sparare ai pesci in un barile”. Inoltre, ciò di cui la Russia ha più bisogno oggi sono, secondo me, più missili da crociera multi-ruolo e sottomarini da attacco SSN/SSGN (come lo Yasen), più sottomarini da attacco diesel-elettrici SSK (come i Petropavlovsk-Kamchatsky [in inglese]), più motovedette/fregate avanzate (come l’Admiral Kasatonov [in inglese]), più piccole navi/corvette lanciamissili (come la Karakurt), più grandi navi d’assalto (come la Petr Morgunov [in inglese]) e molte, molte altre.
Per quanto riguarda le portaerei, non sono più necessarie per estendere le (già formidabili) difese aeree russe, e nel ruolo di proiezione di potenza (operazioni lontane dalla Russia), la Marina russa non ha le capacità per proteggere qualsiasi portaerei lontano dalle coste del paese.
Il che lascia solo tre ruoli possibili:
1) “Mostrare la bandiera”, ovvero girare per i porti per dimostrare che la Russia è “forte” e “avanzata” come la Marina degli Stati Uniti. Due problemi con questo: 1) la US Navy è decenni avanti rispetto alla Russia nelle operazioni con le portaerei e 2) ci sono modi MOLTO più economici per mostrare i tuoi muscoli (il Tu-160 fa un ottimo lavoro).
2) “Mantenere il know-how sulle portaerei”. Ma per quale scopo? Quale strategia navale? Quale missione? La Russia è la nazione che ha reso obsolete le portaerei – perché dovrebbe ignorare i suoi trionfi nella pianificazione delle forze?
3) Assegnazione di prestigio e $$$ per selezionare persone e organizzazioni all’interno e accanto alla Marina russa. Dal momento che la Russia non ha una macchina per stampare denaro o budget gonfiati, semplicemente non può permettersi l’esborso di capitale né per la Marina russa, né per la nazione russa, solo per riempire le tasche di alcune parti interessate.
Conclusione:
Se mi sono perso qualcosa, per favore correggetemi. Non vedo alcun ruolo per le portaerei nella futura Marina russa. Questo non vuol dire che sono sicuro che non saranno costruite (ci sono voci costanti su, nientemeno, future “super”portaerei russe!), ma se saranno costruite, credo che avverrà per tutti i motivi sbagliati.
La difficile situazione della Kuznetsov potrebbe essere una benedizione per la Russia. Era una buona nave (tutto sommato), ma ora deve essere vista come una lezione oggettiva per (si spera) uccidere qualsiasi piano di costruzione di altre portaerei per la Marina russa.
Il Saker
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Pubblicato su The Saker.is il 26 dicembre 2019
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.
[le note in questo formato sono del traduttore]
,,,ottimo articolo ,che porta alla luce ciò che immaginavo, ma ho l’impressione che non siano stati esaminati anche i problemi logistici che si pongono a navi troppo grandi quando si allontanano troppo dalla loro area di influenza soprattutto quando dovessero avere bisogno di acqua, carburanti e simili e altri materiali di consumo e/o materiali d’impiego per riparazioni che non si possono fare in mare aperto.
Inoltre ,quanti navi dovrebbero proteggerla? A mio avviso, la guerra con il Giappone e la Germania nazista l’ha evidenziato, una nave ad alto valore economico e militare che non operi in zone di influenza è destinata a soccombere quando sia stata intercettata in acque aperte. Naturalmente questo vale anche per gli USA che credo ,in caso di conflitto non esporranno il loro arsenale navale al massacro.
La Russia,non farà alcuna altra portaerei e Putin dovrebbe iniziare a indagare il motivo di tante inefficienze del settore navale a terra: mancano tecnici qualificati?-si tratta di appalti a ditte private senza esperienza? c’è corruzione diffusa?
Putin ,prima di andare in pensione, dovrebbe porre mano direttamente ,con un suo gruppo di fidati esperti non troppo giovani né anziani anche nell’area delle motivazioni del personale della Marina, e ristrutturarla per aumentarne la mobilità strategica perché la potenza sarà affidata al settore aereo-spaziale e alla logistica dei trasporti, senza i quali ogni guerra è persa.
Quando si parla di portaerei del futuro bisognerebbe prendere in considerazione il fatto che molto probabilmente nel futuro vedremo navigare nei mari un tipo di portaerei alquanto diversa da quelle che hanno navigato nei decenni passati.
intendo riferirmi ad un tipo di nave che potremmo definire “portaerei logistica”.
Vale a dire una specie di “città galleggiante” che sia una vera propria base semovente da spostare in qualche parte del mondo ove sia necessario fornire un appoggio logistico alle truppe schierate a terra.
Dovrebbe in effetti avere oltre alla capacità di far decollare aeroplani ed elicotteri anche disporre di un ampio ed attrezzato ospedale militare per curare i feriti, ampie stive per accumulare i rifornimenti necessari e mezzi da trasporto. nonché avere la capacità di mettere in mare senza troppi problemi numerosi mezzi da sbarco.
Ultimo ma non ultimo alloggiamenti in grado di garantire un riposo sicuro alle truppe di terra per un eventuale turno di riposo.
Insomma una versione migliorata ed ingrandita della classe Wasp Americana.
Naturalmente una piccola flotta di queste navi avrebbe poche possibilità di sopravvivenza in uno scontro frontale con la marina Americana sopratutto in acque di paesi lontani.
Ma prima che si arrivi ad una guerra totale c’è sempre prima una “guerra liquida” in cui una nave del genere che può grazie al suo grande ospedale di bordo eseguire missioni “umanitarie”, dimostrare la sua utilità.
Per compiti così vari si potrebbe sperimentare una soluzione a “catamarano” ovvero due scafi paralleli uniti da un vasto e robusto “pontone”.
Questo oltre che ampliare gli spazi di atterraggio e di decollo, consentirebbe di mettere facilmente a mare i mezzi da sbarco tramite un gru a ponte sospesa sotto il pontone, tra i due scafi.
Dati i buoni rapporti che ci sono attualmente con la Cina si potrebbe costruire questo tipo di nave in collaborazione coi cinesi.
E magari costruire un grande bacino di carenaggio dalle parti di Vladivostok.