C’è una prima volta per tutto. L’Avangard russo è il primo spazioplano ipersonico ad aver superato la fase di sviluppo e ad entrare in produzione. La notizia è stata annunciata dal Vicecomandante delle Forze Missilistiche Strategiche, il Maggior Generale Sergej Poroskun, il 19 luglio. Il 13° Reggimento Missilistico, dispiegato vicino alla città di Dombarovka nella regione di Orenburg (Russia meridionale), sarà la prima unità armata con la nuova arma. Le infrastrutture del reggimento sono pronte a riceverlo. Secondo il vice ministro della Difesa Jurij Borisov, il sistema sarà pienamente operativo entro il 2020.

Il ritmo dello sviluppo dell’arma toglie il fiato. Pochi conoscevano l’esistenza dell’Avangard solo pochi mesi fa, ma dopo una serie di test di successo il veicolo ha già raggiunto la fase di produzione!

Nessun altro paese è ancora in grado di produrre armi ipersoniche – solo la Russia.

Lanciato dal territorio russo, l’Avangard può raggiungere Washington in 15 minuti. Nessuno al mondo ha un’arma con una velocità superiore a Mach 20 o circa 15.300 miglia all’ora (quattro miglia al secondo). L’Avangard si distingue anche per la sua capacità di resistere a temperature estreme durante la fase finale della sua traiettoria. L’uso di materiali compositi consente di resistere a temperature fino a 2000° Celsius. I media russi hanno riferito il 17 luglio che l’Avangard sarà aggiornato con un involucro di titanio resistente al calore. Vanta anche una protezione speciale dai laser, oltre alla sua unica traiettoria di volo, con rapidi cambi di rotta nell’atmosfera, così come caratteristiche molto diverse dai tradizionali missili balistici intercontinentali (ICBM). I sistemi di contromisura avanzati aumentano la sua capacità di aggirare le difese missilistiche.

L’Avangard viene posizionato in cima a un ICBM. Dopo il lancio, il veicolo lungo 5,4 metri percorre parte della sua traiettoria di volo attraverso gli strati più densi dell’atmosfera fino ad un’altitudine di diverse dozzine di chilometri. La potenza della sua testata nucleare varia dai 150 chilotoni a 1 megatone, ma in realtà lo spazioplano non ha bisogno di testate, poiché la sua velocità è sufficiente a distruggere qualsiasi bersaglio con un attacco cinetico.

L’Avangard è estremamente difficile da individuare e quasi impossibile da attaccare. Questo lo rende un’arma ideale contro le capacità strategiche del nemico e i siti di infrastrutture chiave. Lo spazioplano aumenta innegabilmente le capacità delle Forze Armate russe. “Non abbiamo alcuna difesa che possa impedire l’impiego di un’arma del genere contro di noi”, ha detto il Generale John Hyten, capo del Comando Strategico degli Stati Uniti, parlando [in inglese] al Comitato dei Servizi Armati del Senato a marzo.

Il 19 luglio il nuovo missile da crociera a lungo raggio Burevestnik 9М730 è stato testato il 19 luglio. Una batteria missilistica costiera lo ha lanciato verso l’oceano. Questo è l’inizio di una lunga serie di test per raggiungere la sua capacità operativa iniziale. Lanciato da bombardieri e sottomarini, l’arma ha una portata intercontinentale e può essere equipaggiata con una testata nucleare. Il trattato INF non copre il Burevestnik, poiché utilizza piattaforme aeree e marittime. Il missile vanta una gittata quasi illimitata, bassa visibilità e altitudine, velocità supersonica e una sezione trasversale radar limitata, che consente di colpire obiettivi in tutto il mondo in poco tempo e con poco preavviso.

Il 20 luglio, il Ministero della Difesa ha rilasciato una dichiarazione in cui affermava [in inglese] che la Russia aveva testato con successo il nuovo missile per la difesa aerea 40N6Е presso il poligono di Sary-Šagan in Kazakistan. L’intercettore sarà utilizzato dai sistemi S-400 e S-500 per fornire loro capacità a lungo raggio (400 km). Arriva ad un’altitudine di 185 km – abbastanza per colpire un satellite in orbita alta. Ci sono piani per il lancio del missile con gli S-400 a fine estate. Si prevede che l’S-500 Prometey verrà aggiunto all’arsenale nel 2020. Il missile può viaggiare a una velocità di 5 km al secondo, con 185 km di volo in 41 secondi. Una volta operativo, il 40N6Е fornirà all’S-500 la capacità di difendere Mosca senza testate nucleari.

Il Ministero ha anche pubblicato un video che mostra un test del missile aria-superficie Kinzhal lanciato da un bombardiere strategico Tu-22M3 (non un caccia MiG-31 come in una prima fase), aumentando la gittata combinata della piattaforma e del missile fino a 3.000 km.

Una serie di nuove armi è già stata testata a luglio. Secondo quanto riportato anche il sistema di armi laser ad alta potenza Peresvet e il drone nucleare subacqueo Poseidon sono stati sottoposti a prove. Il ritmo operativo dello sviluppo e dei test accende l’immaginazione. Molti paesi stanno lavorando ai propri programmi per creare nuove generazioni di armi, ma la Russia è l’unica ad avere già pronti e in funzione simili sistemi. Sebbene il suo budget per la Difesa sia solo 1/10 di quello del Pentagono, la Russia ha preso il comando nello sviluppo delle armi. I programmi della Difesa [in inglese] di Mosca sono molto più efficaci e molto più razionali.

La Russia non è solo una potenza militare avanzata da non sottovalutare, è il leader mondiale nella tecnologia militare. Durante il summit del 16 luglio a Helsinki, i presidenti degli Stati Uniti e della Russia hanno concordato di rilanciare il dialogo sul controllo degli armamenti. Era convinzione diffusa nel Congresso americano che la Russia avesse bisogno di quei negoziati più degli Stati Uniti, e che Washington potesse ottenere concessioni qua e là in cambio del suo semplice consenso a parlare della questione. Gli eventi hanno dimostrato il contrario. La fiducia in sé stessa americana ha subito un colpo. Gli Stati Uniti devono fare progressi nel controllo degli armamenti ancor più della Russia.

*****

Articolo di Andrej Akulov pubblicato su Strategic Culture il 22 luglio 2018.
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia.

[le note in questo formato sono del traduttore]

Condivisione: