I costruttori di missili tedeschi e spagnoli mirano a sviluppare congiuntamente un intercettore di missili ipersonico, una mossa che intende modernizzare più ampie difese missilistiche europee contro le nuove minacce russe emergenti.

Il progetto di Intercettore Ipersonico di Difesa Europeo (EU HYDEF) coprirà la fase concettuale nello sviluppo di un cosiddetto intercettore endo-atmosferico, che intenderà coprire le minacce a partire dal 2035 in poi.

Durerà 36 mesi, per un costo previsto di 110 milioni di dollari statunitensi, con un contributo dell’Unione Europea di quasi 100 milioni di dollari.

Defense News spiega [in inglese] che l’obiettivo del programma è di mettere in campo una contromisura che una volta ultimata possa essere integrata nei sistemi di difesa aerea esistenti, e sia in grado di segnalare, tracciare e intercettare minacce aeree presenti e future, inclusi missili balistici e ipersonici.

Lo stesso articolo menziona che la tedesca Diehl Defense servirà da responsabile tecnico del progetto, mentre la Sener Aerospacial Sociedad Anonima spagnola coordinerà l’impresa.

Entrambe le compagnie collaborano strettamente con il sistema missilistico terra-aria IRIS-T, il che evidenzia la forte relazione di lavoro tra le due aziende di difesa.

Il sistema missilistico terra-aria IRIS-T in modalità di test. Immagine: Diehl Defense.

Diehl sarà responsabile di congegnare il sistema d’intercettazione nonché del design, design preparatorio e simulazione di sistema, conduzione preparatoria, navigazione e controllo, testa di ricerca ed elettronica di segnalazione, secondo lo stesso articolo.

Allo stesso tempo, Sener condurrà il lavoro sui sistemi di guida, navigazione e controllo (GNC), assieme alle comunicazioni, agli attuatori e al controllo aerodinamico.

In un comunicato, [in inglese] Sener ha detto che il progetto “risulterà nel concetto, riduzione di rischio, e dimostrazione di un intercettore endo-atmosferico efficace, capace di operare a differenti livelli, e che includerà un sistema di controllo aerodinamico innovativo per un’alta manovrabilità, concetti di guida molto agili e un sistemi di sensori e di puntamento avanzati”.

Sener ha aggiunto che il progetto EU HYDEF coinvolgerà 13 aziende e organizzazioni di sette paesi europei, Spagna, Germania, Belgio, Norvegia, Repubblica Ceca, Polonia e Svezia. E’ collegato al progetto di Allarme Precoce e Intercettazione con Sorveglianza TheatER basata nello Spazio (TWISTER), della Struttura di Cooperazione Permanente (PESCO) a guida francese, il quale punta a sviluppare un sistema di difesa completo contro minacce ipersoniche attraverso la sorveglianza basata nello spazio.

A marzo, la Russia è stata il primo paese ad impiegare armi ipersoniche in combattimento, quando ha sparato un missile ipersonico Kinzhal, lanciato dall’aria, contro un deposito sotterraneo di armi ucraino.

In un articolo per The Strategist [in inglese], il ricercatore senior Azriel Bermant rileva che è difficile calcolare la traiettoria di un missile ad alta velocità e manovrabile quanto il Kinzhal, a causa della sua imprevedibilità strutturale.

Tuttavia, Bermant riferisce che la difesa può comunque abbattere tali missili con un missile intercettore altrettanto manovrabile.

Con l’inedito impiego della sua arma ipersonica Kinzhal in Ucraina da parte della Russia, i sistemi di difesa missilistica esistenti della NATO, ovvero Patriot e Aegis Ashore, sembrano ora vulnerabili ad un simile attacco russo.

Un membro delle Forze Aree USA vicino a una batteria di missili Patriot della base aeronautica Principe Sultan ad Al-Kharj, nel centro dell’Arabia Saudita, il 20 febbraio 2020. Foto: AFP/Andrew Caballero-Reynolds..

Asia Times ha riferito [in inglese] sulle possibili limitazioni di questi sistemi, che includono problemi con l’identificazione dell’obiettivo nel caso del Patriot, e l’efficacia limitata tanto del Patriot quanto dell’Aegis Ashore contro attacchi missilistici dalla traiettoria balistica ad alta quota.

Queste debolezze possono aver spinto gli stati europei ad aggiornare i loro sistemi di difesa missilistici esistenti per meglio difendersi da minacce ipersoniche. Gli Stati Uniti si stanno muovendo in una direzione simile.

Il mese scorso [agosto 2022], Asia Times ha segnalato [in inglese] che gli Stati Uniti stanno concludendo dei test del loro Radar di Discriminazione a Lunga Gittata (LRDR), un sistema a due fasi capace di tracciare molteplici minacce spaziali e di distinguere le testate autentiche dalle esche.

Oltre a questo nuovo sistema radar, Asia Times ha riportato [in inglese] che gli Stati Uniti intendono sviluppare un nuovo sistema di tracciamento satellitare a due livelli, compiendo un passaggio fondamentale verso un proprio concetto dei sensori di difesa missilistica basati nello spazio. Attualmente, la difesa missilistica spaziale statunitense si affida su pochi satelliti, costosi e di grandi dimensioni, che rimangono in orbita per 15 anni o più.

Gli Stati Uniti intendono rimpiazzare questo sistema con una costellazione satellitare a due fasi che operi in orbita bassa terrestre (low-earth orbit: LEO) a 1.000 kilometri e in orbita media terrestre (medium-earth orbit: MEO) tra 10.000 e 20.000 chilometri, utilizzando satelliti più economici da rimpiazzare ogni cinque anni. Nonostante questi progressi nella rete di sensori missilistici statunitensi, questi potrebbero ultimamente offrire un risultato di valore marginale senza un intercettore efficace contro le minacce ipersoniche.

Asia Times ha reso noto il basso tasso di successo della Difesa Terrestre Intermedia statunitense, che si situa solamente al 53%. Per qualsiasi valutazione strategica, questo è troppo poco per l’unico sistema difensivo contro attacchi missilistici che minacciano la madrepatria americana.

Asia Times ha anche sottolineato [in inglese] l’efficacia limitata del cavallo di battaglia statunitense, l’intercettore Standard SM-6, contro le minacce ipersoniche, rilevando che la sua ultima variante, lo SM-6 Dual, ha una discutibile capacità di difesa contro degli obiettivi manovrabili che viaggiano a velocità ipersoniche.

Un MiG-31s russo equipaggiato con il missile ipersonico aero balistico Kinzhal. Photo: AFP /Ministero della Difesa della Federazione Russa.

Uno studio del 2021 [in inglese] del centro studi italiano Istituto Affari Internazionali (IAI) rileva che la difesa missilistica europea è strutturalmente connessa alla deterrenza NATO, e che gli Stati Uniti rimangono i leader nel dispiegare i cardini delle difese aeree e missilistiche NATO, i sistemi Aegis e Patriot.

IAI ha notato inoltre che i paesi europei stanno cooperando sempre di più per la difesa missilistica attraverso il progetto TWISTER.

Mentre l’Europa può mantenere una certa autonomia strategica puntando sui progetti HYDEF e TWISTER, dovrà anche assicurarsi un’integrazione nella NATO mentre sviluppa le sue industrie della Difesa, con particolare attenzione alla condivisione di tecnologia e alla ricerca e sviluppo (R&D) avanzati per la difesa missilistica..

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Articolo di Gabriel Honrada pubblicato su Asia Times l’8 settembre 2022
Traduzione in italiano di JoRed per SakerItalia

[le note in questo formato sono del traduttore] 

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