L’aviazione militare è progredita notevolmente da quando il primo caccia di quarta generazione, l’F-14 Tomcat della US Navy, è entrato in servizio nel 1974, con vari programmi “5+” e di sesta generazione attualmente in fase di sviluppo, e molti di loro sono pronti a fare i primi voli nel prossimo decennio. Mentre diversi caccia di “generazione 4+” come il Rafale francese e il Su-30 russo, e caccia di “generazione 4++” come i cinesi J-15B e J-10C sono in servizio o in fase di sviluppo, pochi caccia di quarta generazione rimangono in produzione oggi – gli unici esempi principali sono il sino-pakistano JF-17 Block 2, il russo MiG-29 e l’F-50 sudcoreano. È improbabile che molti altri caccia di quarta generazione saranno sviluppati in futuro senza soddisfare almeno uno standard di “generazione 4+”, sebbene il lancio del caccia iraniano Kowsar [tutti i link in inglese] nel 2018, un progetto di quarta generazione molto semplice, indichi che alcuni potrebbero essere ancora in sviluppo. Sebbene siano state fatte molte valutazioni circa quali modelli di caccia di quarta generazione sono considerati più forti e di maggior successo, una valutazione dei più deboli e meno capaci può potenzialmente fornire preziose informazioni su questo capitolo della storia dell’aviazione militare.

Caccia leggero di 4a generazione Mirage 2000.

Mirage 2000 – Francia

L’analogo francese dell’F-16 Fighting Falcon – un jet americano considerato il gold standard della quarta generazione e l’aereo più prodotto del suo tempo – il Mirage 2000 è stato progettato come un jet multiruolo leggero con un ruolo simile. Il caccia monomotore è stato esportato a Taiwan e ad una serie di clienti nel Terzo Mondo, e fino alla fine degli anni 2000 ha costituito il pilastro dell’aeronautica militare francese. L’aereo ha sofferto di un alto tasso di incidenti, all’inizio aveva capacità aria-aria limitate ed era estremamente limitato nella sua capacità di integrare aggiornamenti [entrambi i link in inglese], in particolare rispetto all’F-16. Il caccia non è compatibile con missili aria-aria capaci di arrivare a distanze superiori a quelle visive paragonabili all’AIM-120C americano o all’R-77 russo, e si affida invece al MICA francese con raggio molto più piccolo e prestazioni inferiori.

Il Mirage 2000 soffre di una manovrabilità notevolmente inferiore e di un rapporto spinta/peso inferiore rispetto alla maggior parte degli altri jet di quarta generazione, comprese non solo le piattaforme bimotore come il MiG-29 e l’F-18, ma anche le piattaforme monomotore come l’F-16 e il J-10, con il suo singolo turboventola Snecma M53-P2 molto più debole rispetto alle sue controparti straniere come il cinese WS-10 e l’americano F110, che alimentano altri importanti progetti di quarta generazione a motore singolo. Anche la qualità delle cellule francesi lasciava molto a desiderare, e in particolare l’aeronautica taiwanese ha riportato crepe dovute a standard di produzione scadenti e un tasso di incidenti molto elevato. A Taiwan è probabile che i jet francesi saranno utilizzati meno dell’F-5E di terza generazione [tutti e tre i link in inglese], che era tutt’altro che previsto quando Taiwan ha investito per la prima volta nei costosi jet di quarta generazione, a causa della maggiore affidabilità della piattaforma più vecchia e della sua capacità di incorporare facilmente aggiornamenti tra cui nuova elettronica e missili aria-aria [in inglese].

Caccia leggero di 4a generazione Gripen.

Gripen A – Svezia

L’altro caccia leggero europeo monomotore della sua generazione, il Gripen era un design meno indigeno rispetto al Mirage 2000 e beneficiava dell’accesso a missili americani superiori, tra cui l’AIM-120 AMRAAM. Il caccia era più leggero e meno manovrabile dell’F-16, e utilizzava un motore F404 notevolmente più debole che forniva metà della spinta dell’F-18A Hornet, che integrava lo stesso motore in una configurazione doppia. Il caccia non aveva una capacità di rifornimento in volo e faceva uso di elettronica e sensori relativamente semplici, con la consapevolezza della situazione limitata dalle piccole dimensioni del suo radar doppler a impulsi PS-05/A. Il Gripen A non era un caccia ambizioso, ed era inferiore alla media in tutto lo spettro. È stato apprezzato, tuttavia, per i suoi bassi requisiti di manutenzione, i bassi costi operativi e la sua capacità di atterrare su strade senza la necessità di piste specializzate. Il design del Gripen sarebbe stato successivamente migliorato drasticamente nell’ambito del programma Gripen E [in inglese], che includeva l’integrazione di un potente motore F414 e un nuovo radar AESA, sebbene sia un ritardatario nell’industria dell’aviazione militare di quarta generazione e abbia iniziato ad entrare in servizio solo dal 2019.

Caccia leggero Kowsar.

Kowsar – Iran

Entrato in produzione nel 2018 [in inglese], il Kowsar è un derivato fortemente modernizzato del design leggero di terza generazione F-5E Tiger II e incorporava tecnologie di quarta generazione. Il programma è lontano dal primo tentativo di modernizzazione del design dell’F-5 per la guerra di quarta generazione, con l’F-20 americano e l’AIDC Tiger 2000/2001 taiwanese che erano gli altri esempi più importanti, sebbene nessuno di questi sia mai entrato in produzione in serie. Le caratteristiche del jet iraniano includono nuova avionica, sensori e sistemi di guerra elettronica, un display head-up, una cabina di pilotaggio completamente in vetro, reti di dati digitali e un sistema di mappatura intelligente. A differenza di altri modelli leggeri di quarta generazione come il Gripen e il JF-17, il Kowsar non fa molto affidamento su tecnologie straniere per i suoi motori, sensori e missili ed è stato costruito interamente in Iran. Sebbene l’F-5E fosse un caccia versatile e che richiedeva poca manutenzione, era estremamente leggero, il che significa che la sua resistenza, il carico utile e le dimensioni del suo radar erano tutti molto limitati – problemi ereditati dal progetto Kowsar. A differenza degli F-5E taiwanesi o singaporiani [in inglese], quelli in servizio iraniano non hanno accesso ai missili aria-aria a guida radar attiva AIM-120 o Sky Sword 2, che è forse la restrizione più grave alle loro prestazioni. Si ritiene che le capacità del radar del caccia, sebbene sconosciute, siano inferiori a quelle dell’F-5TH thailandese [in inglese], una nuova variante del Tiger II che è stata svelata oltre un anno dopo il Kowsar e ha integrato un potente radar AESA. L’esperienza nello sviluppo di caccia completamente indigeni è nondimeno una risorsa preziosa per l’Iran, che pochissimi paesi hanno, e dovrebbe essere un trampolino di lancio per programmi di caccia più ambiziosi [in inglese] in futuro.

JF-17 Block 1.

JF-17 Block 1 – Cina e Pakistan

Un design che concettualmente in qualche modo assomigliava al Gripen, il JF-17 Block 1 era anche inteso come un caccia leggero a bassa manutenzione con caratteristiche di volo nella media, costruito attorno a un motore singolo a partire da un caccia medio bimotore della Guerra Fredda – in questo caso l’RD-33 del MiG-29 anziché l’F404 dell’F-18. L’elettronica e i sensori del caccia erano a un livello molto basilare di inizio e metà quarta generazione, ma l’aereo non era progettato per eccellere, piuttosto per avviare il programma JF-17 che avrebbe portato allo sviluppo di altre varianti più avanzate di quarta e generazione 4+ [in inglese]. Sono stati prodotti solo circa 50 varianti Block 1 del JF-17. Equipaggiato con munizioni di fascia alta, tra cui il missile da crociera anti-nave C-802 e il missile aria-aria PL-12, il caccia rappresentava comunque un aggiornamento molto considerevole per l’aviazione pakistana rispetto alla stragrande maggioranza della sua flotta – composta da Mirage III, Mirage 5 e J-7 di seconda e terza generazione. È improbabile che il JF-17 Block 1 abbia una lunga durata di servizio, con l’aereo che viene rapidamente aggiornato allo standard Block 2 [in inglese] e che potenzialmente in futuro integrerà elettronica più avanzata, radar AESA e missili a lungo raggio più avanzati.

Caccia con ali a geometria variabile di 4a generazione Tornado.

Panavia Tornado – Gran Bretagna, Germania e Italia

Uno dei primi caccia di quarta generazione ad entrare in servizio, il Tornado è stato uno dei pochi ad utilizzare un design con ali a geometria variabile insieme all’F-14 Tomcat e al sovietico Su-24M Fencer. Dove il Tomcat, nella versione fortemente potenziata F-14D, era considerato il caccia più capace della Guerra Fredda, con una suite di sensori estremamente potente e capacità aria-aria avanzate oltre il raggio visivo, e il Su-24M era un formidabile cacciabombardiere [entrambi i link in inglese], il Tornado non era niente di tutto questo. L’aereo era qualcosa a metà tra un caccia e un aereo d’attacco, e sebbene potesse funzionare ragionevolmente bene in quest’ultimo ruolo – sganciando bombe e munizioni di base da bassa quota – le sue capacità aria-aria lasciavano molto a desiderare così come la sua autonomia.

I requisiti di manutenzione del Tornado erano elevati, ma la sua manovrabilità e l’altitudine massima erano entrambe molto basse, con un rapporto spinta/peso di 0,77 e un a quota massima di circa 15 Km. Mentre alcune varianti potevano essere equipaggiate con missili aria-aria AIM-120 e altre trasportavano formidabili missili AIM-9 a corto raggio, le capacità aria-aria del velivolo erano inferiori a quelle dei modelli di terza generazione anche a medio raggio, come il MiG-23MLD ed F-4E. Il Tornado avrebbe potuto essere considerato un successo maggiore se classificato fin dall’inizio come aereo d’attacco, in qualche modo simile all’A-10 americano e al Su-25 sovietico, ma sotto la designazione di caccia era surclassato quasi su tutto lo spettro nelle sue capacità.

*****

Pubblicato su Military Watch Magazine l’1 novembre 2020
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.

[le note in questo formato sono del traduttore]

__________

La redazione di SakerItalia ribadisce il suo impegno nella lotta anti-mainstream e la sua volontà di animare il dibattito storico e politico. Questa che leggerete è l’opinione dell’autore; se desiderate rivolgere domande o critiche purtroppo questo è il posto sbagliato per formularle. L’autore è raggiungibile sul link dell’originale presente in calce.

 L’opinione dell’autore non è necessariamente la nostra. Tuttavia qualsiasi commento indecente che non riguardi l’articolo ma l’autore, sarà moderato, come dalle regole in vigore su questo sito.

Condivisione: