Introdotto per la prima volta in servizio nell’esercito sovietico nel 1973, il carro armato T-72 è stato utilizzato dagli alleati sovietici in tutto il mondo, e da allora ha subito diversi round di modernizzazione, con dozzine di varianti prodotte solo dall’URSS e dalla Russia, oltre ad una dozzina di altri operatori che hanno modificato e potenziato i propri carri. Con i più moderni carri armati russi che da allora sono entrati in servizio, tra cui il T-80 del 1976, il T-90 del 1993 e il T-14 di quarta generazione più recentemente, il T-72 ha richiesto un ampio ammodernamento per portarlo allo standard delle nuove generazioni di blindati e impedire che l’enorme inventario di veicoli russo diventi obsoleto. Le più avanzate di queste varianti del T-72 aggiornate oggi sono il T-72B3 russo, entrato in servizio dal 2010, e il più recente T-72B3M, che si è unito alle forze armate del paese dal 2017.
Lo stesso T-72B3 rappresenta un ulteriore aggiornamento del design del T-72B, introdotto per la prima volta nel 1985 con capacità che superano di gran lunga quelle del T-72 originale. Questi includevano l’aggiunta di un sistema di controllo del tiro 1A40-1, armature più spesse e composite notevolmente migliorate, inclusi 20 mm di corazza aggiunta nella parte anteriore dello scafo, oltre a mirini migliorati e capacità di sparare missili a guida laser. Negli anni ‘90 sono stati ulteriormente aggiornati con corazze reattive esplosive, sensori per il vento trasversale e motori V-92S2 migliorati. Con tali miglioramenti il divario tra le capacità dei carri armati T-72B russi e quelle dei più moderni modelli di carri armati di terza generazione si è ridotto notevolmente.

T-72B3 dell’esercito russo.
Un ulteriore ammodernamento, il T-72B3, ha portato i miglioramenti a un ulteriore stadio, fornendo la capacità che per molti versi ha superato quelle delle prime varianti di carri armati più moderni come i modelli originali T-80 e T-90. Il T-72B3 vanta motori migliorati che più che compensano il suo peso maggiore e gli garantiscono una mobilità migliore rispetto al T-72 originale. Altri aggiornamenti includono un nuovo sistema di sterzata, nuovi cingoli universali a doppio perno, sistemi di soppressione del fuoco migliorati, sistemi radio superiori e schermi anti-cumulativi che proteggono la parte posteriore dello scafo. Tuttavia, i principali miglioramenti delle capacità del T-72B3 sono stati nel campo della potenza di fuoco e dei sistemi di controllo del tiro. Il carro ha ricevuto l’avanzato sistema di controllo del tiro Kalina, un nuovo pannello di controllo della torretta, mirini migliorati, sensori panoramici multispettrali PNM Sosna-U con telemetri laser integrati e moduli di guida compatibili con i missili 9M119M. Nel frattempo, il nuovo cannone principale 2A46M5 da 125 mm ha capacità alla pari di quelle di alcuni dei carri armati moderni più sofisticati al mondo, inclusa una stabilità notevolmente migliorata, e può schierare una vasta gamma di nuovi tipi di munizioni sviluppati per le nuove generazioni di carri armati. Il T-72B3 beneficia anche dell’integrazione della corazza reattiva esplosiva Relikt, che è la stessa utilizzata dalle ultime varianti dei carri armati T-90 e T-80, e fornisce una sopravvivenza notevolmente migliorata.

T-72B3 dell’esercito russo.
Il T-72 era ampiamente considerato in anticipo sui tempi quando venne schierato per la prima volta, e anche le varianti inferiori per l’esportazione dell’esercito iracheno si sono dimostrate quasi completamente invulnerabili, e hanno avuto un vantaggio schiacciante in termini di prestazioni rispetto agli ultimi carri armati occidentali disponibili per l’esportazione, il Chieftain e l’M-60, durante la Guerra Iran-Iraq. Il progetto del carro armato sovietico era così capace che la sua presenza spesso impediva alle forze iraniane di ingaggiare le forze irachene sul terreno, e subì pochissime perdite a causa dei carri nemici durante la guerra durata otto anni, mentre fece strage dei blindati iraniani. Il carro si è anche dimostrato molto efficace in combattimento durante la Guerra del Libano negli anni ‘80, dove affrontò i carri armati Merkava I e M-60, ed è stato definito “il miglior carro armato del mondo” dal presidente siriano Hafez al-Assad per le sue prestazioni. Ciò ha fornito una solida base per la Russia per mantenere la piattaforma fruibile attraverso la modernizzazione, con il T-73B3 che ha dimostrato fino a che punto i modelli di carri armati più vecchi possono essere aggiornati per raggiungere o addirittura superare le capacità dei progetti più recenti.

T-72B3 dell’esercito russo.
Il T-72B3 è attualmente il carro armato più utilizzato nell’esercito russo, con oltre 1300 esemplari in servizio. Poiché gli aggiornamenti sono relativamente semplici da applicare e la Russia ha oltre 7000 carri armati T-72 in deposito, la possibilità di aumentare considerevolmente questo numero in caso di una grande guerra modernizzando rapidamente e mettendo in servizio i carri armati più vecchi, rimane considerevole. Il T-73B3 è il principale carro armato delle forze armate bielorusse, ed è stato fornito come aiuto all’Esercito Arabo Siriano per equipaggiare il suo 5° Corpo, che è stato istituito con un ampio supporto e supervisione dei russi per combattere l’insurrezione nel paese dal 2016. Il T-72B3 è stato anche esportato come pacchetto di aggiornamento per migliorare i vecchi T-72 schierati dall’Esercito Nicaraguense. La fiducia della Russia nelle capacità del T-72B3 è dimostrata dal fatto che si affida a questi carri armati per la difesa di Kaliningrad, un’enclave pesantemente militarizzata nei Paesi Baltici, separata dal territorio russo e circondata su tutti i lati da territorio NATO, cosa che ha reso prioritario il dispiegamento dei sistemi d’arma più capaci della Russia. Ulteriori esportazioni del T-72B3 come pacchetto di aggiornamento rimangono molto probabili nei prossimi anni, considerando quanto ampiamente il T-72 viene messo in campo e l’entità del miglioramento che il pacchetto di aggiornamento può fornire. Si prevede che il numero di carri armati T-72B3 in servizio russo continuerà a crescere ad un ritmo considerevole, parallelamente allo spiegamento dei nuovi carri armati T-14 e T-90M [entrambi i link in inglese] attualmente in produzione.
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Pubblicato da Military Watch Magazine il 22 febbraio 2021
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.
[le note in questo formato sono del traduttore]
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