7 Marzo 2015 – Attorno alle 17:00 qualcuno ha tentato di far esplodere la macchina di Alexei al checkpoint di Mikhailovka. Fortunatamente ha riportato solo ferite lievi.

Poco dopo il tentativo di assassinio, Alexei Borisovich ha registrato questo appello:

Commento di Kotaro Kazzura:

Adesso un commento da parte mia, non leggetelo se non avete una vostra opinione, non conoscete i fatti ecc., gli eventi che stanno capitando in Donbass e gli eventi che li hanno causati, solo perché non desidero che la mia opinione sia (non intenzionalmente o intenzionalmente) imposta a qualcuno.

Mozgovoi dice apertamente che sa chi c’è dietro tutto questo (e non sono gli ucraini) – ovviamente si tratta delle stesse forze che sono intervenute nel caso dell’uccisione di “Batman” altrimenti detto Bednov, ha realizzato che azioni di questo genere servono allo scopo di dividere la milizia, provocare combattimenti nel cuore della LPR, tra la Milizia del Popolo “obbediente” (che riceve rifornimenti dalla Federazione Russa e fa tutto ciò che vuole il Kremlino) e i comandanti “non obbedienti” come Alexei, che riescono a resistere nonostante la mancanza di rifornimenti dalla Federazione Russa e sono liberi di non seguire ogni stupido ordine ricevuto dal Kremlino (come assaltare l’aeroporto solo perché gli ucraini hanno promesso di restituirlo in cambio di territori attorno a Mariupol, aeroporto che hanno tenuto, quindi era giusto attaccarlo, ma solo quello, non Peski e Avdeyevka, le posizioni chiave dalla quale bombardano l’aeroporto, cosa che succede ancora oggi). Quindi il piano è probabilmente quello di dividere la milizia, dichiarare tutte le truppe delle milizie “indipendenti” – “traditori” e liquidarle, mantenendo sul campo solo forze obbedienti senza particolare ideologia, che si unirebbero all’Ucraina senza problemi e diverrebbero qualcosa come battaglioni di difesa territoriali, solo perché il Kremlino pensa che sia più conveniente forzare il Donbass a unirsi nuovamente all’Ucraina in cambio di una cancellazione di alcune sanzioni e dispensarsi dal dover dare supporto. Ieri un altro comandante – Bondar, ha sofferto un attentato simile alla sua vita (sono state usate mine MON [mine simili alle claymore NdT]), fortunatamente anche lui è sopravvissuto.

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Traduzione a cura di Sascha per SakerItalia.it

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