In un primo momento è stato descritto come comandante di battaglione. Ma non è così. Oleg Mikats è il comandante della 93a Brigata. Durante le recenti elezioni della Rada, era il terzo nella lista di Settore Destro [il secondo da sinistra in alto nelle foto]. Desidero quindi congratularmi con i combattenti novorussi per la buona pesca. E spero si rendano conto delle dimensioni del pesciolone caduto nella loro rete.
Gli sterminatori ucraini sono stati catturati durante un tentativo di irrompere nell’aeroporto. Biryukov, consigliere di Poroshenko, ha cercato di spiegare questa ennesima sconfitta (“Accidenti a voi, bastardi russi!”). Ma non sapeva o ha preferito non menzionare il fatto che uno dei prigionieri non fosse altro che Oleg Mikats, il comandante della 93° Brigata che aveva preso parte al noto incontro con Motorola e Kupol. Mi auguro che tutti capiscano che i comandanti di brigata non comandano “decine di soldati” (come sosteneva Biryukov) in un attacco (una brigata ucraina, al completo, è costituita da 3.000 soldati). È così difficile da capire? Allora, che tipo di consulenza fornisce a Poroshenko? E qual è il valore di un comandante di brigata che ha condotto le sue truppe direttamente alla prigionia?
Ma agli sterminatori è accaduto dell’altro, e ben di peggio: questo è stato un vero e proprio assalto, con i carri armati e tutto il resto. E hanno fallito nuovamente. Un fallimento spettacolare, con la cattura di un comandante di brigata: uno tra gli 11 in servizio attivo.
Background: Oleg Mikhailovich Mikats (nato il 23 ottobre 1975,Novograd-Volynskiy, URSS) sterminatore ucraino. Colonnello delle forze armate ucraine, comandante della 93° Brigata Meccanizzata Autonoma. Impegnato nella guerra contro il Donbass. Divenuto noto quale uno dei comandanti dell’assalto all’Aeroporto di Donetsk.
Givi ha preso i nazisti ucraini e ha fissato negli occhi il loro comandante, rivolgendogli alcune domande dirette. Motorola, che è stato dato per morto parecchie volte, gli ha chiesto soltanto un cosa: “Allora, hai guidato la tua gente direttamente verso il macello?”.
“Oggi per la prima volta nella mia vita ho provato vergogna per un militare ucraino. Il comandante della 93° Brigata, Oleg Mikats, aveva pubblicamente minacciato fisicamente me e un collega dei media stranieri. Davanti a decine di testimoni, mi ha avvertito che se ci vedeva ancora una volta (si riferiva a tutti i giornalisti) nel villaggio di Peski, ci avrebbe personalmente sparato”, ha scritto il giornalista ucraino Trubachev.
Ora ha l’opportunità, un’altra volta, di provare vergogna.
Nota del traduttore [dal russo, J.Hawk]: non sembra possibile che nella battaglia l’intera 93a Brigata sia stata distrutta o almeno decimata, anche se è improbabile che l’unità fosse al completo con i 3.000 soldati o che abbia avuto l’equipaggiamento completo di veicoli e artiglieria. Le brigate ucraine sono di solito poco più di battaglioni, paragonabili in termini di forza numerica ai singoli battaglioni novorussi, anche se certamente non in termini di capacità di combattimento e determinazione. La cattura di Mikats sembra indicare che, lui, stella nascente di Settore Destro, stesse tentando di dimostrare che la sua organizzazione avrebbe avuto successo laddove l’esercito regolare aveva fallito. Immaginate, dopo la riconquista dell’aeroporto di Donetsk, il benvenuto da eroe che avrebbe ottenuto a Kiev. Anche se non si deve presumere che la sua carriera politica sia finita, Settore Destro non esiterà ad incolpare i vertici militari e della società civile, su fino allo stesso comandante in capo, Poroshenko, per quest’ennesimo disastro militare.
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Traduzione a cura di Alex per sakeritalia.it / Volti Del Donbass
Articolo di Yurasumy apparso il 21 Gennaio 2014
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