Cari Amici,
Mi sono imbattuto su Sputnikpogrom in una interessante raccolta di citazioni tratte da dichiarazioni fatte da Igor Strelkov tra il 2011 e il 2013 e considerandola di un una certa importanza, ho richiesto al Team Russo un traduzione da poter condividere con voi. (Traduzione di Gideon; Editing di Heather e Kristin – Molte grazie ragazzi, siete grandi!) . Si fanno molte stupide congetture su quelle che siano le idee personali di Strelkov e per cosa si batta. Così, invece di tentare di confutare la loro veridicità creandone di altre, ho pensato che la cosa migliore sia di lasciare parlare Strelkov stesso.
Una volta ricevuta la traduzione, ho eliminato alcune delle citazioni presenti nel testo russo originale in quanto non chiaramente traducibili. In più, ho deciso di rimuoverne delle altre in quanto non sembravano particolarmente rilevanti anche nel contesto del testo originale. Come ultima cosa ho aggiunto un breve paragrafo conclusivo di commento.
Saker
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Strelkov – Le Regole del Gioco
Fonte: http://sputnikipogrom.com/rules/11695/rules-of-strelkov/#.VGk3esm5j3C
Il testo che segue è stato messo insieme partendo da materiale scritto tra il 2011 e il 2013 da Igor Strelkov, il leader a capo della milizia popolare del Donbass per un certo periodo.
I crediti editoriali di “Sputnik and Pogrom” sono inseriti in parentesi.
“A riguardo della Grande Russia: Sfortunatamente, considerando I soggetti attualmente in posizione di potere, c’è sempre stata la possibilità di creare un Grande Honduras all’interno dei confini di quello che fu l’Impero Russo. Ho la sensazione che questo processo sia ora concluso”
Russi, Ucraini (Ruteniani) e bielorussi rappresentano tre ramificazioni dello stesso gruppo etnico. Lo scopo principale di questi Nazionalisti Ucraini e dei loro equivalenti Russi sembrerebbe quello di alimentare acrimonia. Non c’è nulla da capire, lo scopo primario è quello di impedire il riaffiorare di uno stato unitario basato su queste comuni radici Slave.
La guerra è, innanzitutto, paura, una stanchezza che ti anestetizza, sporcizia ineludibile. In più la Guerra per quelli che vi partecipano direttamente e’ una colossale esplosione di emozioni e sensazioni dopo di che la vita da civili sembra perdere di significato. In guerra i migliori e più degradanti aspetti della condizione umana assumono la loro forma più vivida.
Questo può manifestarsi in problemi di alcolismo ed altre forme di degradazione personale. Comunque, una persona può anche realizzarsi in maniera positiva. Le disciplinate forze di un grande Impero da un punto di vista morale e spirituale non potranno mai essere comparate ad una semplice plebaglia.
Ai tempi del collasso dell’Unione (Sovietica) ero già un adulto di 20 anni. Nonostante al tempo fossi già un monarchico convinto, una volta soggetto all’isteria anti-Sovietica mi trovai sopraffatto da emozioni contraddittorie. Da un lato provavo soddisfazione per essere testimone della distruzione di ciò che nella sostanza era un’istituzione inumana con forte carattere anti-Cristiano e anti-Russo. Dall’altro lato avevo la consapevolezza che lo Stato stava venendo demolito completamente e non ci si poteva illudere che dalle sue rovine potesse rinascere la vecchia Russia. C’era anche la sensazione che gli stessi che guidavano la rivoluzione fossero nient’altro che i peggiori elementi della Nomenclatura Sovietica e che questi agissero solamente ai fini dei propri interessi economici. Sfortunatamente quel presentimento divenne subito realtà.
Se nel mondo contemporaneo scoppiasse una grande guerra (e non mi sento di escluderne la possibilità), pensi veramente che ognuno possa uscirne immacolato? Dalla mia esperienza personale posso testimoniare che una persona che serve nelle moderne Forze Speciali non resta santo troppo a lungo.
Dopo aver capito che io sono un soldato, tutti questi “giovani studenti” (come poi si è poi capito!) hanno iniziato ad accusarmi di “essere al servizio del regime satanico di Medvedev & Putin” e di essere un “nemico della Russia”. Fui comunemente apostrofato come una “canaglia” o un’“ignorante” o con altri “simpatici” epiteti (alcuni dei quali non possono essere riportati per motivi di decenza).
Sto parlando di quelle persone che non sono semplicemente capaci di stare incollati ad un maledetto televisore ma di quelle persone che pensano ed agiscono. In ogni società questo gruMi pare che Fabio abbia fatto un ottimo riepilogo, mi permetto solo di richiamare il pulsante in fondo a destra nel menu (immagine 1) che apre una tendina (immagine 2) che permette di intervenire in diversi modi nel testo.ppo costituisce il 5-6 percento della popolazione (nel nostro caso probabilmente meno dati i terribili effetti che ha avuto l’esperienza Sovietica sulle menti dei Russi). La lotta deve essere portata avanti per loro (questa lotta è già iniziata).
Lo stesso status quo vacilla sull’orlo della catastrofe. Il collasso potrebbe avvenire nel giro di anni. Se non evitato per puro miracolo, si verificherà inevitabilmente seppellendo per sempre ciò che è rimasto della nostra civiltà Russa dalla quale riceviamo giornalmente nutrimento perfino quando facciamo grandi sforzi per ignorare quello che accade intorno a noi. È essenziale che si verifichi un rinascita della Russia affinché si possa sfuggire a questa trappola e si mantenga la speranza di preservare le nostre tradizioni.
Se il popolo è armato e organizzato, il piano dei nostri governanti di appoggiarsi sui sostenitori di Kadyrov si trasformerà in polvere. Questi uomini sono eroi solamente nelle loro stesse leggende (essendo in pratica solo un gruppo di traditori e disertori di precedenti guerre) ed è improbabile che si mettano veramente in gioco. Loro sono capaci di tendere un’imboscata e sparare alla schiena ma non si metteranno mai in situazioni di vero pericolo. Nell’Eventualità di un scontro, è molto probabile che se ne freghino e invece se ne vadano a rapinare qualche gioielleria.
Da un punto di vista ideologico mi considero un convinto sostenitore di un’autocrazia (monarchia) in Russia. Un tempo fui tra i primi a giurare fedeltà a Vladimir Kirillovich. Ero giovane e facilmente influenzabile e il mio disappunto fu amaro [Vladimir Kirillovich Romanov (1917 – 1992) il figlio del principe Vladimir Kirillovich, cugino di Nicola II; Capo della famiglia imperiale Russa e pretendente al trono].
Signori! Tutte le elezioni in realtà si svolgono all’interno della FAPSI (Agenzia Federale Governativa per l’Informazione e Comunicazione). Non importa quante persone abbiano votato e come abbiano votato. Nel sistema elettorale del GIS (Sistema Informatico Statale) i risultati sono predeterminati dal fatto che i “favoriti” non possono ricevere una percentuale di voti inferiore ad un certo input. Il candidato prescelto semplicemente non può andare sotto il 60% dei voti anche se solo un paio di persone in tutto il paese lo hanno effettivamente votato.
Dio potrebbe essere clemente con la Russia e permetterle di avere un presidente con pieni poteri di sovranità. Purtroppo nessuno tra i nostri attuali politici risponde a queste caratteristiche.
La patria è un concetto astratto. Per ognuno questa parola ha un significato diverso. Per alcuni essa rappresenta un valore per cui sacrificarsi. Per altri è giusto una parola vuota e una comoda scusa per coprire i loro spregevoli traffici. Al contrario lo Stato ha un significato assolutamente concreto. Non c’è nessun vantaggio nel mischiare Stato e Società, essi sono due cose completamente differenti. A Kadyrov è stato attribuito l’appellativo di “Eroe di Russia” dallo Stato (in realtà lo governo da lui stesso nominato) per servizi offerti al governo (di nuovo, il suo governo). Per lui la Russia non rappresenta assolutamente la sua Società.
L’Idea Bianca è un concetto indefinito. Sono portato a considerare che la sua migliore espressione si trovi nei lavori di Solonevich e Illyin. Ci sono molte persone che hanno su questo un’opinione differente dalla mia.
Sono convinto al 100% che i Bolscevichi mantengono a tutt’oggi il potere in Russia. Sono anche convinto che l’ideologia Bolscevica è cambiato così tanto da diventare irriconoscibile. È chiaro che la loro reale ideologia sia diventata l’antitesi dell’originale. Comunque nella sua essenza essa conserva ancora i suoi aspetti più critici, è anti-Russa e non patriottica. Le sue eresie originali rimangono completamente intatte. I suoi aderenti sono i diretti eredi di coloro che condussero la Rivoluzione d’Ottobre nel 1917. Hanno cambiato il proprio marchio ma l’essenza e’ assolutamente la stessa. Ora visto che hanno eliminato quegli elementi dell’ideologia che ostacolavano l’arricchimento personale e la ricerca dei piaceri materiali, sono rimasti al potere. La controrivoluzione a tutt’oggi non è ancora stata ancora combattuta.
Visto l’imperativo assoluto dei paesi occidentali (di destabilizzare la Russia), gli attacchi a Putin non cesseranno. Continueranno con rinnovato vigore. Questo significa che si debba sostenere Putin? Certamente no! Per essere precisi si potrebbe verificare la possibilità di un nostro sostegno a condizione che lui cambi lo stato delle cose e decida di allontanare quel circolo criminale e puramente banditesco che gli ruota intorno. Comunque la possibilità che cambi marcia è estremamente piccola. Le sue politiche oscillano come un pendolo. Egli ha provato ad essere accomodante con i paesi occidentali e al contempo basare il suo potere sul Patriottismo. Questa è la tipica politica associata ad una dittatura di una “Repubblica delle Banane” sudamericana dove chi ha lottato duramente per accedere al potere tenta di mantenerlo ad ogni costo.
In linea con le proiezioni demografiche, nel giro di 15 anni in ogni singola scuola di Mosca, Tagiki, Kirghisi e Kazaki rappresenteranno della metà ai due terzi dei bambini iscritti. Azeri e Caucasici costituiranno un altro quarto. Gli iscritti Russi saranno solamente il 10–15%. Osserviamo negli asili (sono a conoscenza di uno specifico caso per motivi di esperienza personale e di altri casi perché informato da insegnanti) dove il numero dei Kazaki e Asiatici è più grande di quello dei Russi. Seriamente, pensi che queste persone possano avere a cuore esibizioni e musei che commemorano qualche lontana guerra civile (dove Russi hanno ucciso altri Russi?)
È profondamente deplorevole che Russi onesti e patrioti che hanno a cuore il destino della nostra terra, interpretano il nostro epico e doloroso cammino nella storia come un’ispirazione per il ritorno all’odio e alla faziosità. Sono esattamente quell’odio e quella faziosità’ che hanno devastato la nostra patria.
Rogozin è semplicemente un progetto di pubbliche relazioni. Vuoi il Nazionalismo? Eccolo qua! Guarda qui! È un diversivo messo a punto da Surkov, nient’altro. È semplicemente una distrazione per evitare l’emergere di un vero leader. L’amministrazione del presidente produce regolarmente di questi personaggi.
Il popolo è una totalità indivisibile. In realtà, non è possibile separarlo tra persone semplici e persone educate. Quando il popolo inizia a dividersi, allora si creano situazioni di confusione e guerre civili. Solo quando queste barriere artificiali sono rimosse queste guerre potranno terminare.
Il Commento di Saker:
Sono stupito dal fatto che nonostante Strelkov si consideri un sostenitore dell’Idea Bianca e un monarchico nel solco politico di Illyin e Solonevich, mi trovo in disaccordo con molte delle sue opinioni. Immagino che il mio punto di vista sia cambiato più di quanto sospettassi. Infatti c’è una quantità di cose per cui non sono d’accordo incluse le sue opinioni su Putin, Rogozin, Kadyrov, le minoranze di etnia non Russa, le elezioni in Russia e molto altro. Sono addirittura in disaccordo quando afferma che i Bolscevichi siano ancora al potere in Russia (sono al contrario dell’opinione che i Bolscevichi abbiano perso il potere in Russia con la morte di Stalin. Khrushchev non era un Bolscevico e nemmeno i suoi successori). Francamente, Strelkov mi ricorda il caso di qualcuno che è stato un mio caro amico e da cui ho dovuto separarmi a causa di profonde e inconciliabili differenze in valori ma di cui provo ancora un forte affetto. Vedo Strelkov come un idealista, un uomo d’onore e di integrità, un soldato e un patriota. Ho il più alto rispetto per lui. Ma leggendo le citazioni qui sopra, non posso sinceramente immaginare un futuro politico per lui. Francamente, trovo questo tipo di personalità eccessivamente “ideologico” e so bene a cosa porta questa mentalità: dalle migliori intenzioni, le peggiori possibili conseguenze. Un altro problema con questo tipo di personalità e’ che invece di unire porta ad una polarizzazione. Per tutte queste ragioni, mi duole rispettosamente ammettere che sono in profondo disaccordo con la maggior parte delle opinioni di Strelkov e che non credo che lui possa essere un convincente portavoce per la Novorussia.
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