La reazione della dirigenza ucraina lo scorso 28 gennaio, dopo la conversazione del presidente russo Vladimir Putin col presidente degli Stati Uniti Donald Trump, è stata un’immediata escalation del conflitto armato nel Donbass.
Nella notte del 29 gennaio è iniziata un’azione militare in piena regola dell’esercito ucraino. Ma, soprattutto, l’offensiva militare ucraina ha ricevuto un notevole supporto mediatico: nel Donbass, infatti, sono “sbarcati” vari collaboratori di media occidentali.
Dal 31 gennaio al 3 febbraio, un team di giornalisti e fotografi ha percorso in lungo e in largo tutta la zona del conflitto armato col fine di mostrare l’”aggressione russa.”
Ecco l’elenco degli operatori dell’informazione di questa “squadra” [sono comparse informazioni dettagliate sul loro itinerario nei link di seguito riportati, a cui ci si richiama per approfondimenti: addirittura su quale auto, con quale targa si sono spostati n.d.t.]:
- Il corrispondente dell’agenzia “Associated Press” Inna Varenitsa, ha realizzato un reportage, si è mossa nella zona ATO su un Mercedes Vito [targa dell’auto omissis n.d.t.].
- I dipendenti dell’agenzia “France Presse”: il giornalista Y. Surkov, il fotografo A. Filippov, il cameraman S. Vol’skij, l’operatore audio E. Maksimova, sulle auto: Seat Ibiza, Нyundai Accent e Daewoo Matiz [targhe delle auto e itinerario omissis n.d.t.].
- Il fotografo corrispondente dell’agenzia “France Presse” A. Stepanov che ha prodotto materiale fotografico [itinerario omissis n.d.t.].
- Il corrispondente di “Radio Liberty” A. Egorov che ha girato un reportage, sulla vettura ZAZ 110380 [targa dell’auto e itinerario omissis n.d.t.].
- Il giornalista B. Ivanov, con il cameraman E. Golovin, su un Volkswagen Transporter [targa dell’auto e itinerario omissis n.d.t.].
- Il corrispondente di “Radio Liberty” O. Kalenichenko, con il cameraman E. Kliment’ev, su una Citroen C4 e un Mitsubishi Galant [targhe delle auto e itinerario omissis n.d.t.].
- I collaboratori di una press- agenzia fotografica europea S. Vaganov e I. Gorbasova, hanno prodotto materiale fotografico, su una Renault [targa dell’auto e itinerario omissis n.d.t.].
- I collaboratori della “BBC“: il corrispondente T. Baridzh, il produttore D. Majer e il cameraman A. Shpigunov, hanno preparato un reportage, si sono mossi su un Mercedes-Benz [targa dell’auto e itinerario omissis n.d.t.].
I risultati del loro lavoro sono stati pubblicati sui media più importanti a livello mondiale al fine di creare un conflitto tra Russia e Stati Uniti, e in parallelo per lanciare un appello per l’estensione delle sanzioni contro la Russia.
Il loro effetto non si è fatto aspettare a lungo: la notte del 5 febbraio il Presidente dell’Ucraina Poroshenko ha avuto un primo colloquio telefonico con il Presidente degli Stati Uniti Trump, durante il quale hanno discusso sul rafforzamento del “partenariato strategico tra Ucraina e Stati Uniti”, così come sulla regolarizzazione della situazione nel Donbass per il raggiungimento della pace in modo politico-diplomatico.
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Articolo di Iskander per sakeritalia.it
Materiale comparso su Politiko.ua il 5 febbraio 2017
C’è un particolare strano,che mi incuriosisce parecchio,i giornalisti ed i fotocine reporter i cui nomi sono citati nell’articolo,stando ai cognomi sono tutti o quasi di origine Russa,o di qualche paese dell’ex URSS x caso?
Se é così é forse dovuto al fatto che tutti o quasi parlano correntemente il Russo o l’Ucraino?
Chi mi può cortesemente dare una risposta esauriente?
Grazie,un saluto
Alexfaro
Buona sera alexfaro,
Le testate occidentali assumono spesso persone di madrelingua russa per risolvere il problema linguistico. Fra liberali russi, nazionalisti ucraini ed espatriati c’è solo l’imbarazzo della scelta, come ben illustra il caso della Zafesova, o della Nemtsova che ora fa la giornalista per la Deutschwelle.
Cordiali saluti
La Redazione