I Novorussi controllano la gran parte di Debaltsevo (ufficialmente il 90% ufficialmente il 100% a mezzanotte GMT). Cosa più rilevante, non c’è più resistenza organizzata. Fonti russe dicono che circa 1000 soldati della giunta si sono rifiutati di arrendersi e si nascondono nella periferia o sono fuggiti all’estremo sud del calderone. I Novorussi non si sono neanche preoccupati di dar loro la caccia o di rispondere al loro fuoco sporadico (e impreciso): aspettano che la fame e il freddo li costringano ad arrendersi. Un portavoce dei Novorussi ha riferito che tutte le comunicazioni tra le forze della giunta nel calderone e i loro comandanti sono state interrotte. Le TV russe trasmettono filmati di soldati novorussi che issano la loro bandiere nel centro della città.

Che le forze nel calderone di Debaltsevo fossero condannate era già piuttosto chiaro da un po’, ma ciò che è realmente impressionante è la velocità a cui è avvenuta la loro sconfitta. Abbiamo chiaramente a che fare con un crollo catastrofico delle capacità di combattimento delle forze della giunta.

Bandiera novorussa su Debaltsevo

Bandiera novorussa su Debaltsevo

I media russi trasmettono anche molti filmati di soldati della giunta che si arrendono nei dintorni di Debaltsevo.  Quelli che si arrendono vengono curati, lavati, vestiti, nutriti, e saranno rimandati a casa prima possibile.

Nel corso della sua recente conferenza stampa in Ungheria, Vladimir Putin ha confermato che le forze ucraine a Debaltsevo erano state sconfitte. Ha anche confermato che gli Stati Uniti hanno mandato armi alla giunta ed ha aggiunto che lui era assolutamente sicuro che, nonostante ciò possa causare l’uccisione di più persone, non farà alcuna differenza perché i soldati ucraini non hanno voglia di combattere, mentre il morale dei Novorussi è altissimo.

Il calderone di Debaltsevo

Il calderone di Debaltsevo

L’evento più stupefacente del giorno, comunque, è la continua negazione da parte di Petro Poroshenko che un calderone di Debaltsevo esista. In apparenza, gli eventi recenti hanno messo la giunta in uno stato di shock tale che i freak di Kiev hanno semplicemente deciso di negare del tutto la realtà.  Questa è una strategia totalmente malaccorta perché anche se i media russi sono stati banditi dalle trasmissioni ucraine, e sono stati annullati gli accrediti all’intero corpo di stampa russo in Ucraina, le fonti russe continuano ad essere accessibili su Internet e informazioni su ciò che sta succedendo sono facilmente trasmesse via telefono (comprese le telefonate delle forze della giunta dentro il calderone). Quindi, anche se i freak nella Rada e nel governo possono sprofondare in uno stato di negazione della realtà, la popolazione è informata sulla reale situazione e le voci e le indiscrezioni, se non altro, avranno l’effetto di amplificare la grandezza del disastro.

[Non sarei molto sorpreso se tutto il nocciolo duro di pazzi à la Iarosh & Co. adesso si rivoltassero contro  Poroshenko.  Sarà interessante vedere come si posizioneranno “Iats” and Turchinov – la mia sensazione è che costoro presto si rivolteranno tutti contro Poroshenko.]

gorlovka_debaltsevo_ao-Feb-19-2015

Penso che ciò di cui stiamo dando testimonianza in questi giorni sia veramente un evento storico. Anche se la sconfitta di Debaltsevo è tattica nelle sue dimensioni, avrà sicuramente delle importanti conseguenze operative e perfino strategiche.  Anche se non posso affermarlo con una qualche sicurezza, ho sempre più forte la sensazione che tutte le forze armate ucraine abbiano raggiunto il famoso “punto di rottura” di cui ho parlato spesso in passato: il punto in cui, senza nessuna considerazione delle tue capacità residue, l’intera organizzazione delle tue forze armate viene meno all’improvviso e velocemente. Sì, lo so, il resto del fronte attualmente è stabile, ma penso che la sconfitta a Debaltsevo avrà un effetto paralizzante sul morale delle forze della giunta. Non solo, ma inoltre, non appena il calderone sarà completamente eliminato, le forze novorusse che lo hanno preso saranno utilizzabili altrove per successive operazioni.

Pensateci: un certo numero di punti chiave ha assorbito una enorme quantità di forze novorusse, specialmente l’aeroporto di Donetsk (che è stato utilizzato per bombardare Donetsk), la sacca di Debaltsevo (che è stata usata per bombardare Gorlovka, che minacciava l’asse Donetsk-Gorlovka-Lugansk e che poteva essere utilizzata per attaccare sia Donetsk sia Lugansk) e la città di Peski che è stata utilizzata per dare supporto alle forze della giunta nell’aeroporto di Donetsk.  Adesso sono tutte nelle mani dei Novorussi. La domanda è: dove si dirigeranno dopo?

Al momento , i Novorussi stanno facendo i “bravi ragazzi”. Hanno persino iniziato il ritiro delle loro armi pesanti, anche se la giunta non lo ha fatto (avrebbero dovuto farlo contemporaneamente). Ma non facciamo gli ingenui: lo fanno perché sanno di poterselo permettere in sicurezza, non perché abbiano una qualche fiducia negli accordi di Minsk 2 (MA2), o ancor meno nella giunta. La fanteria novorussa (e i mezzi corazzati) è così superiore a quella della giunta che possono consentirlo, e ciò rappresenta per loro un costo veramente basso. Tuttavia, dato che tutti capiscono che MA2 non è sostenibile, è ovvio a tutti che il conflitto si riaccenderà. Quando cìò accadrà, il contesto sarà drammaticamente differente da quello di quest’inverno.

Per prima cosa, i Novorussi sono per la prima volta armati, equipaggiati e riforniti adeguatamente. Secondo, l’operazione di Debaltsevo ha dimostrato che per la prima volta le forze di LNR e DNR sono in grado di operare assieme. Persino Mozgovoi, che politicamente non è tenero riguardo a Zakharchenko o Plonitsky, opera militarmente in coordinamento con loro e sembra che tutte le forze novorusse siano state poste sotto una struttura di comando unitaria. Terzo, sono stati eliminati i due punti più deboli delle posizioni novorusse e questo libera molte truppe scelte per altri fronti.

Mariupol

Mariupol

Prendiamo per esempio il caso di Mariupol. Le forze della giunta lì hanno provato ad attaccare nella direzione di Novoazovsk. Tutto quello che sono riuscite ad ottenere, è stato penetrare un paio di chilometri nella terra di nessuno tra i due schieramenti, e dopo sono state facilmente bloccate. Adesso che saranno disponibili  truppe scelte novorusse, una loro controffensiva a Mariupol diventa una reale minaccia per le forze della giunta in città. Finora un tal genere di attacco da parte dei Novorussi era rischioso a causa della possibilità di una manovra della giunta ai fianchi, con il pericolo di essere tagliati fuori dal resto delle forze novorusse, ma questo pericolo adesso è diminuito, non solo per la disponibilità di nuove forze novorusse, ma anche perché il morale delle unità delle giunta è crollato.

Un’altra opzione interessante è stata menzionata dallo specialista militare anti maidan (molto bravo) Andrei Basketok, che prevede un attacco novorusso lungo la M4 e la N20 in direzione di Karlovka e Avdeevka, seguito da un attacco a tenaglia per circondare di nuovo le forze della giunta (in rosso in questa mappa):

Possibile offensiva su Karlovka-Avdeevka

Possibile offensiva su Karlovka-Avdeevka

Il vero problema per Kiev è che più o meno tutte le attuali linee di contatto possono diventare un potenziale punto di controffensiva per i Novorussi che, comunque, non hanno mai dissimulato il loro desiderio di riprendersi tutte le terre storiche novorusse; mentre l’attuale cessate il fuoco (più o meno per ora) va per il meglio, penso che entro questa primavera, quando i Novorussi avranno rinforzato la loro fanteria con circa 10.000 uomini in più, la situazione per il regime di Kiev diventerà assolutamente terribile e non ci saranno mai abbastanza armi americane sufficienti a cambiarla. Questo potrebbe ben essere l’inizio della fine dell’esperimento nazista a Kiev.
Le conseguenze per l’impero anglosionista sono abbastanza chiare: se nell’1% hanno ancora un qualche genere di senso della realtà, dovrebbero buttare fuori Poroshendo e il resto dei pazzi, promuovere un governo di tecnocrati che si incarichi di abbozzare una nuova costituzione e organizzare un referendum sulla federalizzazione, anche solo perché per quelli di Kiev è meglio negoziare quando ancora hanno qualcosa per farlo che ridursi a nascondersi in un bunker circondato come fu per Hitler, il loro eroe. Ahimè, non penso che lo zio Sam o gli Eurocretini posseggano più un briciolo di senso comune.

Qualunque sia il modo, con i voti, o con le pallottole, *noi* vinciamo.

The Saker

PS: per avere misura del livello di pazzia allucinata della giunta di Kiev, ecco la completa trascrizione delle ultime dichiarazioni di Poroshenko sulla situazione a Debaltsevo:

Sono in grado di informarvi che questa mattina le Forze Armate dell’Ucraina, assieme con la Guardia Nazionale hanno completato le operazioni pianificate di ritiro ordinato di parte delle unità da Debaltsevo. Possiamo dire che l’80% delle truppe si sono già ritirate.  Siamo in attesa di altre due colonne. I guerrieri della 128-esima brigata, parti di unità della 30-esima brigate, il resto dei battaglioni 25-esimo e 40-esimo, le Forze Speciali, a Guarda Nazionale e la polizia hanno già lasciato l’area.

Possiamo affermare che le Forze Armate dell’Ucraina hanno completamente svolto il loro compito. Questa posizione e questo successo erano urgentemente necessari per noi durante i negoziati di Minsk e dopo di essi. Siamo stati in grado di mostrare al mondo intero la vera faccia dei banditi separatisti appoggiati dalla Russia, che ha fatto da garante e diretto partecipante dei negoziati di Minsk.

Noi lo avevamo affermato e provato: Debaltsevo era sotto il nostro controllo, non c’era nessun accerchiamento, e le nostre truppe hanno lasciato l’area in modo ordinato con tutto il loro armamento pesante, carrarmati, APC, artiglieria semovente e veicoli.

I comandanti sono al lavoro col loro personale. Siamo in attesa di un’altra colonna, un’altra compagnia. Avendo arretrato le postazioni delle pattuglie di combattimento sulla nuova linea difensiva, abbiamo conservato la testa di ponte a difesa dello stato.

E’ una grande prova della prontezza al combattimento delle Forze Armate e dell’efficienza del comando militare. Posso dire che nonostante l’artiglieria ed i bombardamenti di MLRS secondo gli ultimi dati, noi abbiamo 30 feriti su più di 2000 guerrieri. Si stanno raccogliendo informazioni e potrebbero essere chiarite.

Vorrei dire che la Russia, che ieri richiedeva che i guerrieri ucraini cedessero le armi, issassero bandiera bianca e si arrendessero, è stata svergognata da queste azioni, i guerrieri ucraini hanno approvato con onore gli alti gradi dei Difensori della Patria Ucraini. Come ho promesso, hanno respinto chi provava ad accerchiarli ed hanno lasciato Debaltsevo secondo il mio ordine che ho dato ieri, quando i militari russi hanno impedito ai rappresentanti dell’OSCE di arrivare a Debaltsevo per riaffermare la nostra prontezza ad inizire il ritiro degli armamenti pesanti e dimostrare l’assenza di accerchiamento, sapevano che non era vero. Lo abbiamo dimostrato e provato con la nostra operazione.

Siamo sulla nuova linea di difesa. Nel corso dei negoziati coi leader di Stati Uniti ed EU, ho richiesto una ferma reazione del mondo alla brutale violazione della Russia agli accordi di Minsk, il regime di cessate il fuoco e il ritiro degli armamenti pesanti. Prepareremo assieme azioni organizzate e coordinate.

Ho concordato la riunione NSDC per questa sera. Adesso sono in partenza per il fronte per incontrare quelli che hanno lasciato Debaltsevo. Sono onorato di stringere le mani e ringraziare gli eroi ucraini.

Oggi, sarà proclamato il mio Decreto di assegnare l’alto titolo di Eroe dell’Ucraina al comandante Serhiy Shaptala della 128-esima brigata di fanteria-minatori Mukachevo. L’Ucraina è orgogliosa di questi eroi: La stabilità interna non verrà compromessa dai battaglioni “tutto è perduto” e “questa è la fine”, bugie su molti soldati assassinati ieri, blocchi stradali accerchiati e guerrieri ucraini senza munizioni, acqua e cibo. Non è uno scenario ucraino. Sono sicuro che coloro che lo propagandavano si aspettavano uno scenario differente. Per fortuna, noi abbiamo portato a termine l’operazione con successo e avremo la possibilità di continuare a difendere lo stato.

AGGIORNAMENTO: la cosa interessante è che li New York Times ha una visione molto differente di ciò che è successo. In un articolo intitolato “Una ritirata sanguinosa da Debaltsevo dopo l’improvviso arretramento delle forze ucraine” il NYT scrive che

“Mr Poroshenko ha cercato di mettere la ritirata sotto una luce positiva, ma la perdita della città è stata chiaramente un problema devastante per l’esercito”.

Il fatto che persino il NYT abbia una posizione più realistica di quella di Poroshenko rispetto a quanto è accaduto è un potente indice di quanto la propaganda della giunta sia completamente distaccata dalla realtà.

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Traduzione a cura di Mario B. per SakerItalia.it

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