Da otto anni noi di Donetsk siamo abituati ai bombardamenti, ma anche per noi il 13 giugno è stato un giorno straordinario.
La città è stata colpita simultaneamente da diverse direzioni e con una quantità record di colpi: quel giorno Donetsk ha ricevuto più di 300 razzi e proiettili. Questo non è mai successo nel 2014 o nel 2015.
Sei seduto nel tuo appartamento e non sai se il prossimo proiettile volerà su casa tua o di qualcun altro. Se sei fortunato, il frammento farà semplicemente saltare i vetri delle finestre, altrimenti finirai in un ospedale o in un cimitero. Ognuno reagisce a queste situazioni in modo diverso. Personalmente provo un senso di distacco dalla realtà e un fatalismo divorante. Niente dipende da te – che sarà, sarà. Il 13, durante il bombardamento infernale, stavo guardando una serie comica.
Alcuni miei conoscenti si siedono nel corridoio o in bagno durante i bombardamenti. Da un lato, questo è razionale, poiché non ci sono finestre, il che significa che ci sono meno possibilità che una scheggia o semplicemente un vetro rotto voli dentro. Dall’altro, questo dà una certa sensazione psicologica di assenza di una minaccia, anche se falsa, perché le mura non possono proteggere da un missile. Durante i bombardamenti, tutti cercano il loro punto d’appoggio psicologico – per me è una serie, per qualcuno è un corridoio.
Ma è molto peggio per chi ha figli. Il 13, un amico ha chiamato e ha detto che sua moglie stava mettendo a letto il figlio di cinque anni nel corridoio. Il ragazzo non voleva, voleva dormire nel suo letto. E come spiegargli che nel corridoio sul pavimento è più sicuro? Come spiegare che i nazisti ucraini stanno terrorizzando le città del Donbass? Tutto questo è difficile da capire non solo per un bambino di cinque anni, ma anche per un adulto, perché è impossibile per una persona normale capire la logica di chi ci spara.
Il 13 giugno è stato il culmine dei bombardamenti di Donetsk. In effetti, il terrore dell’artiglieria è iniziato il 29 maggio, e continua ancora oggi. Lo stato delle persone può essere definito un misto di paura e stupore, alcuni hanno una sensazione di disperazione. È molto fastidioso quando, negli spettacoli politici russi, gli esperti iniziano a parlare di quanto siano forti le persone nel Donbass, che possono resistere a tutto. Nella situazione attuale, questo non suona più lusinghiero, a Donetsk è percepito come un suggerimento che dovremo sopportare a lungo.
Sì, ci sono persone forti nel Donbass, ma è improbabile che saremo in grado di continuare ad esserlo ancora, ma i nervi sono tesi al punto che sono probabilmente adatti a farne corde di chitarra. Non è questo quello che vogliono sentire le persone forti e coraggiose del Donbass, i residenti di Donetsk, Makeevka, Gorlovka, Stakhanov (LPR), ma quando finirà il terrore dell’artiglieria ucraina. Ecco la domanda principale.
Abbiamo bisogno di misure che costringano Zelenskyj a fermare la violenza contro i civili. Forse si tratta di attacchi missilistici su ponti ferroviari e stradali oltre il Dnepr e nell’Ucraina occidentale. E quindi, tutti gli occhi degli abitanti del Donbass sono rivolti alla Russia, solo lei, nella situazione attuale, con la forza o con la parola, può costringere i nazisti ucraini a non organizzare un inferno di artiglieria.
I residenti del Donbass non possono assolutamente contare sull’aiuto della comunità mondiale o delle organizzazioni internazionali. Per otto anni, il mondo intero non si è preoccupato del destino del popolo dell’LDPR, e ora nulla è cambiato. La televisione tedesca ha accusato l’esercito russo di aver bombardato Donetsk il 13 giugno. Ed è stato ripreso da altri media occidentali. Bene, di cosa puoi parlare con loro, e cosa puoi sperare? Per quanto riguarda la reazione delle organizzazioni internazionali, come ha osservato l’assistente presidenziale russo Jurij Ushakov, c’è stato un commento indistinto da parte delle Nazioni Unite, e basta.
Si ha l’impressione che i media occidentali parlino di una Donetsk virtuale, che è presumibilmente mentalmente ucraina e che viene bombardata dalla Russia. Non esiste una Donetsk del genere. Tuttavia, gli abitanti europei e americani non entreranno in questo, vivono nel paradigma informativo che disegnano i loro leader della stampa e dell’opinione pubblica. Pertanto, per loro esiste un Donbass virtuale e, tra l’altro, un’Ucraina virtuale, democratica e senza nazismo. Anche questo è un paese che non esiste. Pertanto, l’unica forza che può portare la pace nella nostra terra sofferente è la Russia.
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Articolo di Sergej Mirkin pubblicato su Newsfront il 27 giugno 2022
Traduzionein italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.
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Se velocizzassero la liberazione di Avdeevka, molto prossima alla capitale Donetsk, dove sono incistati sembrerebbe almeno 4.000 nazi-ukrainofoni, forse la situazione migliorerebbe e non ci sarebbero più bombardamenti indiscriminati – chiaramente contro i civili – su Donetsk …
Cari saluti
L’art.di Serghei ha il dono di far comprendere ,anche alle persone non coinvolte in una precedente adesione di appartenenza per una parte, che ci sono alcuni pericoli incombenti sulla popolazione di Donetz e nel Donbass in generale;
a)- sfiducia nella capacità di sopportazione e rassegnazione nel conflitto ad alta intensità su cui punta Kiev, che significa- se non posso o non sono in gradi di combattere ad armi pari e difendermi, allora mi lascio morire;
b)- sfiducia nell’esito dell’intervento di salvataggio della Russia che, a più di tre mesi ,dal 24 febbraio, non è riuscita ancora di trovare ed applicare una strategia o tattica che imbrigli, scoraggi ed impedisca agli ucraini di ammazzarli da lontano senza riguardo alle popolazioni civili .
c)- sfiducia nella capacità delle forze della F.Russa di applicare il principio di reciprocità verso i civili ucraini per timore delle conseguenze della propaganda occidentale sulle rispettive opinioni pubbliche;
d)- timore che la Russia cerchi veramente la pace, senza vittoria ,che impedirebbe ai civili del Donbass di programmare la loro vita nel futuro.
Quento ho descritto qui sopra, penso e credo sia il pensiero di molti russi e simpatizzanti della Russia che si domandano se veramente la Russia non ha le risorse tecniche, militari e scientifiche per avere ragione sul terreno dei barbari d’occidente.
( sono persuaso che la maggioranza dei russi tema un cedimento di Putin e della sua cerchia di collaboratori nei riguardi delle pressioni psicologiche dell’occidente cumulativo.)
Io nelle parole della dirigenza russa vedo determinazione solo che se non riescono ad impedire lo stillicidio di colpi sul donbass alla finfine dobbiamo pensare ad una difficolta’ di tipo militare. Ammetto che desidererei di vincere facile almeno nelle due repubbliche, perche’ e’ quello il risultato importante. A questo punto si deve veramente pensare che questa non puo’ piu’ essere un’ operazione speciale ma solo un pezzo di una lunga guerra e questa sara’ la vittoria degli atlantici che la terranno in piedi quanto vorranno. questo articolo esprime un punto limite della sopportazione dei russofoni. Allo stesso modo con cui hanno anticipato una guerra contro di loro dovranno adesso anticipare un innalzamento del livello della battaglia…colpire la cricca nazi nella capitale (?)
Preservare i civili ucraini fu la cornice assoluta e incondizionata in cui Putin obbligò le Forze Armate.
Ieri ha ribadito: no ad assalti contro la fabbrica di Severodonetzk… la città è presa, quei drogati sono circondati finiranno acqua, viveri e munizioni… aspettare la resa.
Piuttosto…
Invito a riflettere su una apparrente incoerenza…
Sul terreno si è scelto il minimalismo, poco appariscente sì, ma anche poco costoso però, e sicuramente lento…
Eppure Tutti, dico Tutti, i dirigenti politici russi ripetono una prospettiva sicurissima: non ci sarà più Ucraina se non ridottissima, non più rivierasca sul Mar Nero, sicuramente denazificata nella società e nella classe politica, e sicuramente neutralizzata militarmente seppur nella UE.
E ancora ieri Putin, poi Medvedev, Lavrov, Riabkov, Volodin, Pushkov…
Allora, o non sanno ciò che dicono…
oppure sanno i piani che cmq, anche nel corso di un altro anno di guerra, verano realizzati, e che solo accennano…
Propendo per la seconda risposta.
La resistenza a Severodonetsk è non ulteriormente ripetibile.
Il grilloide cocainomane oggi dice sì a trattative… ma solo da posizioni di forze e dopo Agosto dopo la Grande Controffensiva gialloblu in preparazione…
Sono nella medesima situazione di Hitler nel secondo semestre del 44….
Arruolamento forzato dei 17/18enni, poi si arriverà a 10/11enni, delle ragazze 18/enni…
Fiducia! Anche io sono talvolta scoraggiato quando legho del martirio di Donetsk… crolla Severodonetsk, dovranno arretrare sino al Dniepr che a Kerson è già superato stabilmente.
Metekino villaggio a fianco di Severodonetsk è stato conquistato, ucraini morti per difenderlo ammontano a 700.
Non vorrei che questa strana guerra, in cui un esercito di una Paese che 77 anni fa ha spezzato la spina dorsale alle potentissime armate tedesche che avevano conquistato tutta l’Europa si trova a balbettare (volutamente!) contro un esercito assolutamente inferiore, seppure rimpinzato di armi da USA e codazzo di satelliti, non vorrei (ripeto) che alla fine delle operazioni belliche ci si ritrovasse punto a capo, con le milizie ucronazi che sparacchiano contro le popolazioni civili del Donbas come era prima del 24 febbraio scorso! Magari con confini modificati (a vantaggio delle popolazioni russofone). Insomma Putin, dopo il cessate il fuoco, deve far capire al pagliaccio di Kiev ed al suo manovratore (sleeping Joe Biden) che rendere insicure le regioni conquistate, sparacchiando sui civili, costerà molto caro al pagliaccio stesso. Non un fuoco di controbatteria si dovrà levare, in caso di proditorio attacco contro le popolazioni civili, ma pesantissimi bombardamenti direttamente sui palazzi del potere di Kiev. Il pagliaccio dovrà rendersi conto che la sua vita (e quella dei suoi compari) sarà sempre in pericolo e che i centri di potere di Kiev verranno ridotti in cenere. Non colpi di spillo, ma mazzate! Sembra che Putin non voglia mai forzare la mano con questa gentaglia e questo proprio non lo capisco!
https://www.youtube.com/watch?v=3UAYOjIN-oY
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Conflitto in Ucraina, la situazione dei fronti al 17 6 2022
aggiornamento di Stefano Orsi a solo ieri
https://www.youtube.com/watch?v=TzqdPfmJTSI
De Martini: l’Ucraina non può vincere
interessante per il ruolo della Turchia e del Papa, della Monsanto spadroneggia col grano OGM in Ucraina,
infine, Tracce di vaiolo delle scimmie in grano proveniente dall’India?
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https://www.youtube.com/watch?v=Tx35IcXrgMA
Draghi ci porta guerra e recessione
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https://www.politicanews.it/politica-estera/ucraina-johnson-se-putin-potesse-dichiarare-vittoria-sarebbe-una-catastrofe-78469
Sarebbe “una catastrofe” se il presidente russo Vladimir Putin potesse dichiarare vittoria. Ad affermarlo è stato il premier britannico Boris Johnson dopo il suo ritorno da Kiev, dove ha compiuto una visita a sorpresa. Il capo del governo di Londra ha quindi messo in guardia dalla tentazione di incoraggiare Kiev ad accettare una “cattiva pace” che non sarebbe altro che il preludio ad una rinnovata offensiva russa…
-In pratica è andato ad accertarsi che i tre EU non avessero putacaso convinto Zelensky a trattare,,,
non si può escludere che i capetti europei abbiano voluto verificare personalmente la costituzione del’ influenza ideologica e politica degli uomini influenti del governo Zelensky.E ciò perché all’interno di esso possono esserci elementi che fanno un loro propria politica di guerra totale ,senza riguardi alla natura del coinvolgimento diretto degli europei , e considerando che l’occidente tiene sulla graticola il governicchio controllato dagli USA.
Telegram di ANNA News oggi pubblica un articolo scritto da un corrispondente mercenario USA chiuso a Severodonetsk con un filmato +18 su mercenari americani feriti e uccisi.
Qui l’articolo:
NOTIZIA
I mercenari americani subiscono pesanti perdite nelle battaglie per Severodonetsk
Il giornalista americano Seth Harp dipinge un quadro deprimente dei combattimenti nella zona industriale di Severodonetsk dalle parole di uno dei mercenari stranieri.
🔹I ponti sul fiume (Seversky Donets) sono stati fatti saltare in aria, non c’è quasi nessun collegamento con quella sponda.
🔹Non c’è comunicazione tra le unità, il che porta a casi costanti di “fuoco amico”
🔹Per due ore, i mercenari hanno combattuto con le forze speciali ucraine. Entrambe le parti hanno subito pesanti perdite.
🔹Il corazzato da trasporto corazzato ucraino ha sparato a un cecchino-mercenario della SAS britannica
🔹Come “rinforzo”, i mercenari ricevono reclute ucraine che non hanno alcuna esperienza di combattimento.
🔹Gli ucraini non vinceranno mai se useranno le loro risorse come fanno.
🔹Gli ucraini sono coraggiosi, ma la loro morte è assolutamente vana.
https://www.youtube.com/watch?v=tk70lKbvUG8
La Pintadera episodio n 3 del 18 6 2022 con Stefano ORSI
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Giuseppe Masala, ci parla delle decisioni della Fed statunitense, del Consiglio di Stato cinese sugli scambi in valute nazionali, della Germania e le opzioni che ha, della crisi del gas metano che la Russia inizia a tagliare, della crisi tra Grecia e Turchia, dell’alleanza militare parallela tra GB, Ucraina, Polonia, Finlandia e Paesi Baltici.
ADESSO IL RISCHIO DI UNA GUERRA CHE COINVOLGA L’EUROPA È CONCRETO
❗”Se l’Unione Europea non risolverà la situazione relativa al blocco dei trasporti di Kaliningrad, attuato attraverso lo sfacciato trucco di Vilnius, Mosca avrà “mano libera” per risolvere il problema del transito della merce, creato dalla Lituania, con qualsiasi mezzo disponibile” ha affermato Andrey Klimov, capo della commissione del Consiglio della Federazione per la protezione della sovranità statale.
🇱🇹 LITUANIA – Il ministero degli esteri lituano ha detto che il divieto di transito commerciale da/per Kaliningrad è stato introdotto in accordo con la Commissione Europea e su suo suggerimento. (Fonte: RIA Novosti, via Marco Bordoni)