Sono divertito e stupefatto davanti alla superentusiastica reazione della maggior parte dei commentatori che hanno seguito quello che potremmo anche chiamare l’Accordo Minsk-2 (M2A). Apparantemente, le analisi serie sono state abbandonate e rimpiazzate da dichiarazioni ampollose e roboanti ma vuote di significato. Leggendo alcuni dei commenti fatti su questo blog [Vineyardsaker, NdT], si potrebbe anche pensare che la guerra in Ucraina sia finita e che l’Impero Anglo-Sionista, aiutato da Putin, Surkov, e da un maligno manipolo di oligarchi russi, abbia appena sferrato un colpo terribile e definitivo al sogno di una Novorussia indipendente.
Che cosa sta succedendo? Sono impazziti tutti?
Questo è dovuto in parte al fatto che in un accordo di questo tipo ci può stare niente, tutto e il contrario di tutto ( di questo parleremo poi), e inoltre, anche al fatto che i media occidentali devono per forza presentare un accordo del genere come un trionfo tutto occidentale di potenza e diplomazia, reso possibile dall’efficacia delle sanzioni imposte alla Russia. Tutte sciocchezze naturalmente, ma questo è ciò che si ottiene quando si seguono solo i media corporativi. Mettiamo quindi da parte tutto lo schiamazzo, usiamo il nostro cervello e cerchiamo di *pensare*.
Per prima cosa vorrei ricordare a tutti che la giunta ha infranto tutti gli accordi che aveva sottoscritto. Tutti quanti. Per cui non c’è nessuna ragione per credere che questa volta sarà diverso.
Seconda cosa, Poroshenko può promettere tutto quello che vuole, ma il potere vero nell’”Ucraina indipendente” ce l’ha lo Zio Sam e ce l’hanno i “Maidaniti” che lui controlla.
Terzo, perchè credete che la Merkel e Hollande abbiano improvvisamente avuto il bisogno di “grattarsi il prurito diplomatico” e deciso di intervenire? Questo improvviso bisogno di negoziare potrebbe in qualche modo essere dovuto ad una località chiamata Debaltsevo? Se sì, che cosa dice l’M2A del Debaltsevo? Esattamente. *Nulla*.
Quarto, l’accordo non è neanche stato firmato a nome dell’Ucraina da Poroshenko, ma da Kuchma.
Quinto, date un’occhiata a questo paragrafo:
9. Ripristino del pieno controllo sui confini statali da parte del governo dell’Ucraina in tutta la zona del conflitto, ripristino che dovrà cominciare nel primo giorno dopo le elezioni locali e terminare dopo l’accordo politico complessivo (elezioni locali in determinate zone delle regioni ucraine di Donetsk e Lugansk sulla base della Legge Ucraina e di una riforma costituzionale) verso la fine del 2015, stante la condizione dell’adempimento del punto 11 – in consultazione e con l’accordo dei rappresentanti di determinate zone delle regioni di Donetsk e Lugansk nell’ambito del Gruppo di Contatto Trilaterale.
Vedete anche voi quello che vedo io? Lasciando perdere il fatto che il confine dovrebbe tornare sotto il controllo di Kiev solo dopo che è successo “qualcosa”, guardate che cosa dovrebbe essere quel “qualcosa”: una riforma costituzionale in consultazione e accordo con i leaders della Novorussia!!! C’è qualcuno che crede seriamente che la Rada [Parlamento ucraino, NdT] possa partecipare a qualcosa che assomigli anche vagamente a questo? Liashko? Farion? Tsiagnibok e Iarosh che lavorano insieme con i ”rossi subumani” del Donbass per cambiare la costituzione ucraina? Naturalmente no!
Giusto per riassumere. L’M2A è stato:
1) ratificato da una persona senza autorità
2) in nome di una giunta senza poteri
3) non dice una parola sul motivo principale dell’incontro di Minsk
4) contiene paragrafi chiaramente impossibili da attuare
E questo sarebbe un testo intelligente?
In reatà c’è un piccolo paragrafo del documento che contiene un elemento realistico: un cessate il fuoco seguito dal ritiro delle armi pesanti. Tutto qui. Il resto non esiste. Guardate voi stessi.
#4: elezioni locali organizzate congiuntamente dalla giunta e dalla Novorussia. Non esiste.
#5: grazia ed amnistia. Amnistia completa per tutti i crimini di guerra (incluso l’MH-17 e la “grigliata” di Odessa). Disgustoso.
#6: scambio “tutti per tutti”. Salvo il fatto che molti dei prigionieri in mano alla giunta sono ormai morti.
#7: assistenza umanitaria. Dichiarazione inutile, l’assistenza è già in atto.
#8: pagamento delle pensioni: la giunta non ha comunque soldi. Non succederà.
#9: riforma della costituzione. Non ci sarà.
#10: ritiro di tutte le truppe straniere. Un nonsense: quelle che ci sono (nazioni NATO) rimarranno, quelle che non ci sono (9000 soldati russi), non possono andarsene per il semplice fatto che non ci sono.
#11: la riforma della costituzione che riguarda la “creazione della milizia popolare”. Che ridere, sembra il nuovo nome delle forze armate novorusse.
#12: elezioni solo se prima sarà attuato quanto scritto sopra. Siccome non succederà, non ci saranno elezioni.
#13: creazione di “gruppi di lavoro”. Va bene, continuate a sognare.
Il fatto è che la cosa più interessante dell’ M2A non è quello che dice, ma quello che NON dice:
1) non una parola sul Debaltsevo
2) non una parola sul fatto che la giunta sta negoziando con le autorità novorusse
3) non una parola sul futuro status dell’Ucraina
4) non una parola sull’economia ucraina (che è in caduta libera)
5) non una parola sulle forze di interposizione (che sono indispensabili per rendere effettivo ogni cessate il fuoco)
6) neanche una parola sul fatto che i novorussi non sono “terroristi” ma un popolo alla ricerca dell’indipendenza. Poroshenko non ha ancora parlato direttamente con loro.
E’ possibile che, di fatto, queste problematiche siano state discusse, ma la discussione tenuta nascosta all’opinione pubblica. Nell’M2A ci possono essere clausole segrete. Comunque è altrettanto probabile che questi punti siano stati dibattuti senza il raggiungimento di alcun accordo, da qui il loro accantonamento.
Ma se non è stato deciso nulla di importante, perchè hanno partecipato tutti a questo evento? Semplice: tutti ne hanno ricavato qualcosa (supponendo che si voglia attuare l’M2A in qualcuna delle sue parti).
1) I novorussi:
a) l’interruzione degli attacchi terroristici della giunta alle città novorusse
b) Il riconoscimento della linea di contatto
c) l’assicurazione che il Voentorg [canale di rifornimento dalla Russia, NdT] rimanga aperto (controllo della linea di confine)
d) il tempo per mobilitare ed addestrare un supplemento di 100.000 uomini, come pianificato
e) il riconoscimento, da parte di tutti gli interessati (europei compresi) del loro status privilegiato.
2) Poroshenko:
a) un sostegno simbolico e di pura apparenza da parte dei leaders mondiali
b) l’arresto dell’avanzata novorussa
c) una vaga speranza che alle forze della giunta sia permesso lasciare la sacca del Debaltsevo
d) soldi dal Fondo Monetario Internazionale (non abbastanza, ma sempre meglio di niente)
3) Merkel e Hollande:
a) l’illusione di contare qualcosa nella politica estera europea
b) la speranza (probabilmente malriposta) di poter fermare quei pazzi degli americani
c) la speranza di un alleggerimento della guerra economica con la Russia (affare Mistral?)
4) Putin:
a) Il controllo della frontiera fino all’attuazione delle riforme costituzionali, cioè per sempre
b) Il riconoscimento che, senza la sua presenza, non è possibile trovare soluzioni al problema
c) la speranza di un alleggerimento delle sanzioni
Tutti hanno ottenuto ciò che volevano e se ne sono andati sorridendo. Buon per loro, ma nulla di tutto questo serve veramente a risolvere il conflitto o anche solo ad iniziare la ricerca di una soluzione.
La realtà è che a Minsk non è successo nulla, o almeno niente di importante. I novorussi hanno vinto l’ultima battaglia (di nuovo), arrivando ad una posizione di forza tale da ottenere dalla giunta la promessa della sospensione dei folli bombardamenti e, dal momento che non si è neanche parlato di Debaltsevo, credo che alle forze della giunta intrappolate sarà permesso ritirarsi ma senza le armi pesanti che dovranno essere abbandonate. Così la sacca di Debaltsevo sarà controllata dalla Novorussia. Putin ha ottenuto un riconoscimento politico e la speranza che almeno non siano applicate nuove sanzioni (ricorderete che immediatamente dopo Minsk 1, alla Russia ne vennero subito imposte di nuove). Anche gli europei hanno ottenuto qualcosina, soprattutto hanno migliorato un po’ le relazioni pubbliche, e il grosso sconfitto è sicuramento Poroshenko, che ora ha il poco invidiabile compito di “vendere” i risultati dell’M2A ad una Rada completamente fuori controllo (che, tra l’altro, sta discutendo una legge proposta dal partito di Poroshenko intesa a rendere la negazione dell’aggressione russa all’Ucraina un reato perseguibile penalmente).
Conclusione:
Come negli scacchi, il tempo è un fattore critico. L’M2A ne ha dato un po’ di più a tutti, ma il conflitto è destinato a riprendere e l’unica cosa che potrà fermarlo sarà il doppio collasso economico e militare dell’Ucraina, collasso che ritengo assai probabile entro la prossima estate.
Fino ad allora i combattimenti rimarranno più o meno sospesi, anche se io crederò ad un ritiro delle armi pesanti da parte della giunta solo e se lo vedrò. Ricordate anche che si combatte bene solo con blindati, artiglieria e fanteria.
Novorussia e Banderastan nazista sono due progetti di civiltà talmente differenti che non possono e non potranno mai coesistere sotto lo stesso tetto. Certo, per ragioni tattiche si può fingere che ciò sia possibile, ma in realtà non lo sarà mai. Il solo modo di mantenere la Novorussia nei confini dell’Ucraina è denazificare quest’ultima e se questo non avverrà, la Novorussia non accetterà mai un ritorno all’Ucraina. Questi sono i fatti nudi e crudi, che nessuno in Occidente è disposto ad accettare. A Kiev questo lo capiscono bene, ma la loro “soluzione” è quella di svuotare la Novorussia dai novorussi e di dare il tanto agognato lebensraum [spazio vitale, NdT] alla Razza Padrona “Ukra” dell’ovest Ucraina. Questo è qualcosa che la Russia non permetterà mai. Non rimangono quindi che due possibilità: o l’Europa si arrende e denazifica l’Ucraina o gli Stati Uniti iniziano una guerra totale contro la Russia in un disperato tentativo di impedire un tale risultato.
Voglio ricordare altre due cose.
In termini esclusivamente militari, il ritiro delle armi pesanti va completamente a vantaggio dei novorussi. Ricordate che Kiev ha usato questo tipo di armamento per terrorizzare la popolazione novorussa, mentre i novorussi hanno utilizzato la loro artiglieria allo scopo di sopprimere le postazioni di fuoco della giunta. I novorussi non hanno mai potuto far uso dell’artiglieria nella fasi di attacco perchè stavano liberando il loro stesso territorio e non volevano colpire i loro civili. In altre parole, se le due parti arretreranno veramente le loro armi pesanti, la giunta perderà un vantaggio cruciale mentre i novorussi perderanno qualcosa che per loro è comunque completamente inutile.
Un breve messaggio per quelli che “Putin ci ha svenduto”. Ragazzi, fino ad ora ho ignorato tutti i vostri slogan, infondati e ripetuti a cantilena su Putin che ha “svenduto”, “pugnalato alla schiena “ e tutto il resto, ma vi dirò che nessuno è stato capace di formulare un’analisi coerente, logica e basata su fatti a sostegno di questa teoria. I mantra vanno bene per lo Yoga, ma non su questo blog, dove non vi fanno certo sembrare più intelligenti. Il motivo per cui vi lascio scrivere qui è “perchè no?”, ma, per favore, non prendetelo per un segno di rispetto per le stupidaggini che sputate fuori. La ragione principale per cui non confuto le vostre cavolate è che il tempo lo farà molto meglio di me, e che a voi brucerà molto di più essere stati smentiti non dai miei ragionamenti ma dai fatti concreti (proprio come quelli che gridavano che Putin aveva tradito Assad e la Siria facendoli, quoto, “rinunciare all’unico loro deterrente contro le atomiche israeliane”). In ogni caso, se proprio non potete, continuate pure con il mantra ma sappiate che così dimostrate solo la vostra immaturità. E visto che in giro ci sono ancora alcuni blog che la pensano in questo modo (anche se sempre meno), potreste prendere in considerazione l’idea di scrivere lì, dove ogni bello slogan, soprattutto se espresso con virile e categorica ripetitività, vi procurerà applausi scroscianti. Perchè soffrire qui quando fuori è pieno di “paradisi del consenso”? Pensateci 🙂
The Saker
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Traduzione a cura di M.B. per Sakeritalia.it
“I novorussi hanno vinto l’ultima battaglia (di nuovo), arrivando ad una posizione di forza tale da ottenere dalla giunta la promessa della sospensione dei folli bombardamenti e, dal momento che non si è neanche parlato di Debaltsevo, credo che alle forze della giunta intrappolate sarà permesso ritirarsi ma senza le armi pesanti che dovranno essere abbandonate. Così la sacca di Debaltsevo sarà controllata dalla Novorussia.”
Faccio un’ipotesi diversa.
La sacca su Debaltsevo rimarrà tale e quale fintanto che non verranno riprese le ostilità generali o non verrà negoziata una pace.
Qualora militari ed eventuali civili intrappolati arrivassero alla fame verrà consentita la filtrazione di limitate quantità di alimenti contro l’evaquazione dei civili. Come a Homs l’anno scorso.
Il “problema Debaltsevo” è utile a Putin ed alla Novorussia finché esisiste.
Non sappiamo chi, esattamente, ci sia intrappolato all’interno, ma sappiamo che nell’eventualità che la sacca si chiudesse, senza che la junta riuscisse ad impedirlo, la Merkel è zompata a Mosca con l’Hollande al seguito.
Credo che i due avranno ancora di che zompare finché la sacca rimane.
La Russia di Putin ora manovra per ufficializzare la sua interpretazione del M2A non davanti ad un Poroschenko o un Lukašenko, ma davanti al Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
Putin può farlo, la Merkel no.
Obama deve trangugiare (Cameron segue, comunque). Hollande deve, per forza, avallare quanto fatto da Putin assieme a lui. Avrebbe anche la convenienza a farlo, ma, considerando l’uomo, potrebbe pure cercare di evadere.
Ebbene, qualcosa mi suggerisce che fintanto che rimarrà aperto il “problema Debaltsevo”, Hollande, al C.S dell’ONU si schiedrerà, sostanzialmente, con Putin.
Si potrebbe persino arrivare ad una “scontro” del tipo: Russia, Cina e Francia a favore, con veto di USA e UK.
Sarebbe per Putin un grande successo diplomatico.
Avrebbe ripercussioni in Grecia, Ungheria e, probabilmente, anche a Kiev.
Già oggi, infatti, – ed è questo il grande risultato del M2A – qualcuno a Kiev incomincia a considerare i limiti del “grande appoggio” offerto da McCain, Nuland, Kerry, Geoffrey Pyatt e personaggi del genere.