E così, il Papa e Putin si sono incontrati. E i media (quelli di regime e quelli liberi) sono pieni di opinioni di ogni genere, analisi, interpretazioni, ecc. Francamente, non ho nessun interesse a commentare la visita (anche se, naturalmente, ho una mia opinione a riguardo) o, ancora di meno, le analisi puerili o male informate che ne hanno parlato. Ciò che voglio proporvi è un punto di vista totalmente differente rispetto a quello cui normalmente siete abituati. E allora, partiamo per questo viaggio nell’“estremo altrove”.

Nei giorni nostri, il cosiddetto Mondo Cristiano comprende svariati “rami” o “denominazioni” della Cristianità che si distinguono tra loro per dogma, riti, tradizioni, cultura, storia, ecc. Al contrario di ciò che a molte persone piace dire, queste differenze sono tutt’altro che banali e, in special modo, quelle dogmatiche. In effetti, sono enormi. Al punto che il solo significato politicamente corretto della parola “cristiano” è “chiunque affermi di credere in Cristo, qualsiasi cosa ciò voglia dire”.  Piuttosto vago come concetto, vero?

Quest’ambiguità, o opacità, è desiderata. L’ideologia adesso in voga richiede che noi annuiamo in accordo con il solito cliché riguardo a quei “trascurabili e oscuri concetti di alta teologia”. Bene! Nonostante io sia in totale disaccordo con quest’affermazione, non voglio discuterne oggi (forse un altro giorno). Oggi voglio concentrarmi su qualcosa di differente: la memoria collettiva di alcune, non tutte, fra le Chiese Ortodosse.

Molte Chiese Cristiane moderne hanno una memoria collettiva molto breve, un centinaio d’anni al massimo. Perfino i Cristiani Latini, che pretendono di essere “La Chiesa”, in genere non hanno nessuna idea circa il Concilio Vaticano I°, per non parlare del Medio Evo o dell’Antichità. La maggior parte dei Cristiani Ortodossi, che pretendono pure loro di essere “La Chiesa”, non sono messi meglio. La maggior parte dei russi ha alcune buone conoscenze sulla storia della Chiesa Ortodossa Russa, la maggior parte dei greci sulla storia dell’Ortodossia Greca, la maggior parte dei serbi sui santi della Serbia, eccetera. In verità, la triste realtà è che la maggior parte delle cosiddette Chiese “Ortodosse” sono disconnesse dalle radici della Cristianità non meno delle loro controparti Protestante o Latina. Ancor peggio, la maggior parte delle Chiese Ortodosse “ufficiali” partecipano al cosiddetto “dialogo ecumenico dell’amore” con gli altri Cristiani, e talvolta perfino con tutte le altre religioni o confessioni non-Cristiane. Il risultato finale è che se provi ad andare alla più vicina chiesa “Ortodossa”, è facile trovare una parrocchia molto simile a qualsiasi altra Protestante o Latina, tenuta da un “Padre Bob”, e forse con canti o rituali esotici, ma con molta poca differenza nell’ethos. La gente che partecipa a questa chiesa sarà molto simile alle sue controparti non-Ortodosse: cerca di vivere con un’etica Cristiana, in genere è rispettosa di quello che pensa essere le “tradizioni Ortodosse” (che, in alcuni casi, non arrivano al secolo di vita!) ed è spesso molto concentrata sulla sua identità nazionale o etnica. Un termine per descrivere questo tipo di “Ortodossia” è “Ortodossia Mondiale”. Questa definizione regge, non solo perché questo tipo di “Ortodossia” è molto mondana, ma anche perché è accettata, sostenuta e perfino protetta dai poteri secolari che correttamente non hanno visto alcuna minaccia al loro potere da parte di essa.

Ma c’è ancora un’altra “Ortodossia” là fuori. Molto più piccola, molto più povera, non riconosciuta da alcuno (almeno nel mondo occidentale), completamente marginalizzata e, spesso, ostracizzata. Io la chiamo “Ortodossia Tradizionale” oppure “Ortodossia Patristica”.

Questa è l’Ortodossia le cui radici storiche e culturali affondano direttamente nei primi secoli, la cui idea di ciò che è Cristiano e ciò che non lo è, è la stessa di quella dei Padri della Chiesa nei primi dieci secoli di storia Cristiana, e la cui vita quotidiana (la orto-prassi) cerca di emulare il più possibile quella dei primi Cristiani. Ci sono molte differenze fra questa “Ortodossia Tradizionale” e la “Ortodossia Mondiale” dei “Padre Bob”,  ma non entrerò adesso in questi dettagli. Ma una di queste differenze è la memoria collettiva e corporativa di questi antichi Cristiani. Oggi voglio condividere con voi uno di questi aspetti: la comprensione e l’interpretazione del cosiddetto “Scisma del 1054” da parte dei Cristiani Ortodossi.

Poiché il Papa e Putin si sono incontrati, ci saranno un sacco di (completamente insulse) discussioni sullo Scisma, su come “riconciliare l’Est e l’Ovest” e questo tipo di discorsi senza senso. Perciò io credo che sia importante per voi, miei lettori, sapere perché tutto ciò è spazzatura e come vedono questo argomento i veri Cristiani Ortodossi.

Per prima cosa, voglio condividere con voi un video prodotto dal Canale Youtube dei Cristiani Greco-Ortodossi, un canale gestito dai membri della Chiesa dei Veri Cristiani Ortodossi in America, che a sua volta fa parte della Chiesa dei Veri Cristiani Ortodossi di Grecia.  Questa chiesa è una delle quattro Chiese Ortodosse tradizionaliste che hanno riunito la maggior parte, ma non tutti, i Cristiani Ortodossi tradizionalisti di tutto il mondo (le altre tre sono la la Chiesa Ortodossa Rumena dell’Antico Calendario, la Chiesa Ortodossa Russa all’Estero e la Chiesa Ortodossa Bulgara dell’Antico Calendario).

E’ una serie di nove brevi video, intitolata “Franchi e Romani“. Per facilitarne la visione, li ho concatenati tutti in un unico video che ho postato qua sotto.

La tavola rotonda, coordinata da Padre Christodulos, è incentrata sul libro “Franchi, Romani, Feudalesimo e Dottrina” di Padre John Romanides. Ho reso questo libro – come anche quest’altro, “Introduzione alla Romanità, Romania, Roumelia” – scaricabile da qui [NdT:in inglese].

E’ un unico file zippato che contiene entrambi I libri di Padre John in tre formati: PDF, DOCX e ODT.

Qua c’è il video [NdT:in inglese]:

Potreste pensare che leggere un libro (o due) e guardare un video di ottanta minuti richieda troppo impegno, ma questo è il minimo indispensabile per darvi una prima indicazione di quanto sia differente la visione del mondo e la memoria collettiva dei “Cristiani Ortodossi Tradizionali” da quella della “Cristianità” ordinaria che si vede tutti i giorni, comprendendo in quest’ultima anche i rappresentanti dell’“Ortodossia Mondiale”. Infatti, se andate nella vostra parrocchia ortodossa “ufficiale” e chiedete a “Padre Bob” cosa pensa del punto di vista illustrato qui, lo taccerà di “zelo eccessivo”, o, molto probabilmente, vi dirà di non averne mai sentito parlare. E comunque, la questione non è così semplice.

Prima ho detto che l’Ortodossia Tradizionale forma un piccolo sottoinsieme dell’enorme mondo ortodosso là fuori. Ciò è vero solo in parte. La realtà è che all’interno  delle Chiese Ortodosse “ufficiali” si ritrovano tante persone che spiritualmente si sentono molto più vicini ai loro fratelli tradizionalisti che al loro clero modernista. Non solo, ma anche tra il clero delle Chiese Ortodosse “ufficiali” qualche volta si incontrano ecclesiastici che personalmente sono rimasti molto vicini all’Ortodossia antica. L’esempio più evidente è quello di Padre John Romanides, il quale non solo faceva parte (molto “a parole”) dell’Arcidiocesi Greco Ortodossa dell’America e della Chiesa di Grecia (“ufficiale”). Era persino membro del Comitato Centrale del Consiglio Mondiale delle Chiese. Una biografia quanto meno distante da quella del tipico tradizionalista!

La verità è che il confine tra Ortodossia “mondiale” e “tradizionale” può essere molto permeabile e anche se i tradizionalisti “visibili” sono una piccola minoranza nel mondo ortodosso, ce ne sono molti anche all’interno delle Chiese Ortodosse “ufficiali”. Non solo, ma la presenza di una minoranza tradizionalista molto istruita e motivata costringe la maggior parte degli ecclesiastici (spesso modernisti) a “guardarsi alle spalle” e stare molto attenti a ciò che dicono per non rischiare di essere accusati di apostasia.

E tutto ciò mi porta, finalmente, a Putin ed il Papa.

Putin ed il Papa possono incontrarsi tutte le volte che vogliono, e il Papa può anche incontrare il Patriarca Cirillo, l’attuale capo della Chiesa Ortodossa Russa “ufficiale”. Non è una novità, incontri similari sono avvenuti molte volte nel passato, e non solo con i russi, ma anche con i greci ed altri vescovi e patriarchi ortodossi. Nel 1993 alcuni prelati Latini ed Ortodossi firmarono quella che può essere solo considerata un “unione”, la cosiddetta “Dichiarazione di Balamand”. Diamine, nel 15° secolo, vescovi Latini e Ortodossi firmarono perfino una unione ufficiale fra le due Chiese, quella che fu chiamata la “Falsa Unione di Firenze”. Solo un delegato ortodosso, San Marco di Efeso, si rifiutò di firmarla. Ed anche questo progetto collassò rapidamente. Perché?

Perché la realtà è quella che conta in materia di fede, i vescovi ortodossi non hanno la esclusiva responsabilità di mantenere “quello che il Signore ci ha dato, che fu predicato dagli Apostoli e che fu preservato dai Padri. Su questo fu fondata la Chiesa, e se chiunque devia da questo, non può più definirsi Cristiano” come dice San Atanasio. Quella responsabilità è a carico personalmente di ogni ortodosso, compresi i laici, le donne e perfino i bambini! Volendo usare una immagine mutuata dall’Iran, ogni Cristiano Ortodosso è un “guardiano della fede”. Ed in molte occasioni, nella storia della Chiesa, fu una piccola minoranza, o perfino una singola persona (come San Marco di Efeso o San Massimo il Confessore) che difese la verità.

Certo, ci saranno apostati e vescovi decaduti (la Storia della Chiesa è piena di esempi), ed i grandi capi verranno corrotti e comprati. Da questo punto di vista, la situazione nell’Ortodossia è molto simile a quella dell’Islam,  in cui tanti cosiddetti “leader” sono corrotti e sono stati pagati a lungo, ma dove le masse, il gregge, resta incorruttibile nonostante la corruzione delle “élite”. Quindi è possibile che la gran parte, se non tutte, le Chiese Ortodosse “ufficiali” firmino un giorno qualche tipo di documento di “resa” in cui, in sostanza, abbandonino la loro eredità Romana a favore di quella neo-Franca, ma perfino questo è piuttosto improbabile. In genere, non appena i modernisti cercano di portare a termine qualche brutta impresa dietro le spalle (o sulla testa, come preferite) del loro gregge, finisce con un rivolta della “base” contro i governanti, esattamente come accadde nel 1923 quando alcune Chiese Ortodosse decisero di passare al calendario del Papa (detto il “calendario Gregoriano”). Io dubito fortemente che l’attuale Chiesa Ortodossa Russa (il “Patriarcato di Mosca”) possa accettare qualsiasi tipo di unione con Roma, ma se questo dovesse accadere, vi posso garantire con certezza un enorme contraccolpo da parte di molti, e perfino della maggior parte, di vescovi, preti e laici. Perciò, è molto semplice: poiché la gente non accetterà mai un’unione con Roma, quel che fanno i loro “leader” conta poco. Dopo tutto se i Russi non ne vogliono sapere, allora è molto improbabile che gli altri osino farla da soli.

Nel caso di Putin, non ho dubbi che quest’incontro col Papa non abbia niente a che vedere con eventuali piani di “unione”, ma poiché l’“unione” è menzionata tutte le volte che un politico di alto profilo o un  esponente del clero russo incontra il Papa, ho pensato di spiegare anch’io il perché ciò non succederà.

Se vi prendete il tempo di guardare i video qui sopra, o meglio ancora, leggere i libri di Romanides, capirete immediatamente perché tutte queste chiacchiere sulla “riconciliazione” sono del tutto prive di qualunque fondamento, giacché ignorano totalmente l‘aspetto principale di ciò che separa l’Oriente e l’Occidente di oggi, che erano il Nord e il Sud di ieri:

L’“Occidente”, la cosiddetta “civiltà occidentale”, non ha assolutamente niente a che fare, nessun genere di connessione con l’antica Roma, o ancora meno, con l’antica Grecia. La “nostra” civiltà moderna, non ha in alcun modo origine nell’antica Grecia. L’Europa moderna, l’“Occidente” è il prodotto della civiltà dei Franchi e l’attuale Europa Occidentale è stata costruita sulle rovine e sul sangue della civiltà romana. Ci sono voluti secoli ai Franchi per eradicare completamente la civiltà romana (ortodossa) dell’Europa Meridionale e sostituirvisi come i “nuovi Romani”. Di contro, la Russia è a tutt’oggi l’erede diretto della civiltà romana e anche se l’Ortodossia in Russia è debole, in special modo l’Ortodossia tradizionale, è comunque forte abbastanza da rendere qualunque tentativo di sottomettere la Russia al mondo neo-franco del tutto inutile. Quindi tutti questi sogni latini di “dedicare i Russi alla Vergine Maria” e tutti gli altri modi di sottomettere la Russia al Papa (che, naturalmente, è il vero obiettivo) hanno assolutamente zero possibilità di riuscire, almeno finché una porzione abbastanza grande degli Ortodossi russi (non solo il clero!) terrà in vita le loro memorie tradizionali riguardo alla vera storia della Chiesa di Cristo e delle radici dell’Ortodossia russa.

Per finire, voglio dirvi che non ho intenzione di fare polemiche con quelli che si sentiranno offesi da quanto ho scritto qui sopra. Mi rendo conto che è in diretta contraddizione con quel che è stato insegnato alla maggior parte di noi sin dall’infanzia. Per questo avevo detto che oggi volevo portarvi in un viaggio nell’“estremo altrove”. Che per “estremo altrove” si deve intendere “non di questo mondo”, e per questo San Paolo ha scritto che “ la saggezza del mondo è stoltezza davanti a Dio”. Il mio unico scopo è condividere con voi quello che mi è stato passato, perché credo fermamente che sia molto utile per la reale comprensione della Russia moderna. Anche se vi offro di condividere un punto di vista molto diverso da quello del media ufficiali, non ho intenzione di provocare conversioni o vendere nulla. Desidero darvi gli strumenti, che io credo siano indispensabili, per capire il motivo per cui queste continue chiacchiere riguardo ad un qualche genere di “riconciliazione” siano del tutto prive di senso, ma se preferite la versione dei media ufficiali, ignorate ogni singola parola scritta qua sopra. Spero che per il resto di voi questo post sia di aiuto.

Cari saluti

Saker

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Articolo di The Saker apparso su Vineyard of the Saker l’11 giugno 2015


Traduzione in italiano a cura di Mario B., Fabio_San per SakerItalia.it

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