Ancora una volta, Aleksej Kudrin, candidato per il secondo posto più potente nel governo russo dopo il Presidente Vladimir Putin, si è ritrovato con le ambizioni circoncise. L’agenzia di stampa statale Tass ha riferito che Kudrin ha confermato ieri di aver accettato la nomina a nuovo capo della Corte dei Conti, il revisore dei conti e controllore del bilancio della Russia. Kudrin sostituisce una sua giovane protetta quando era ministro delle finanze, Tatjana Golikova; è stata promossa dal Primo Ministro Dmitrij Medvedev perché diventi il suo vice primo ministro con delega alle politiche di assistenza sociale.
Ad una settimana dall’inaugurazione di Putin, Medvedev ha bandito due uomini capaci di rivaleggiare con lui per la successione alla presidenza di Putin – Dmitrij Rogozin, che rappresenta il settore militare-industriale e statale dell’economia, e Kudrin, che rappresenta il settore oligarchico e la campagna degli Stati Uniti per il cambio di regime.
Tra il 2013 e quest’anno, la Corte dei Conti è stata un sanatorio per la Golikova, una specialista in finanza di bilancio, per recuperare la reputazione dopo le accuse di corruzione che l’hanno costretta a lasciare la carica di ministro della sanità. Tra il 2000 e il 2013 la Corte è stata il luogo di sepoltura per le ambizioni di Sergej Stepashin. Era stato Primo Ministro sotto Boris Eltsin nella primavera del 1999, in sostituzione di Evgenij Primakov, all’epoca una forte minaccia politica a Eltsin, solo per ritrovarsi sostituito dopo meno di 90 giorni dal novizio politico Putin.
A sinistra, Tatjana Golikova; a destra, Sergej Stepašin.
La Corte non ha mai avuto alcuna influenza sulle politiche statali. Non importa quanti ammanchi nelle spese scoprono i revisori della Camera, questi non hanno mai dato il via ad un procedimento giudiziario importante. Non hanno l’autorità per controllare la Banca Centrale e altre banche statali, e non possono contestare i salvataggi commerciali dello Stato. Non emettono rapporti sulle politiche di qualità pari a quelli del Servizio della Riserva del Congresso degli Stati Uniti; non hanno il potere del General Accounting Office americano di rettificare i conti dello Stato.
Kudrin, che è stato licenziato [in inglese] da Medvedev per aver minacciato di abbandonarlo in favore di Putin nel settembre 2011, ha cercato di resistere alla sconfitta della scorsa settimana, dopo che i sostenitori di Medvedev hanno pubblicato la voce che Kudrin avrebbe preso il posto della Golikova. Stava “pensando ancora all’offerta”, ha detto [in inglese] alla Tass il portavoce di Kudrin venerdì.
La reprimenda di Medvedev ha seguito il tentativo di Kudrin di promuovere sé stesso nel Financial Times, dove ha detto [in inglese] ad un reporter, che lui era la scelta di Putin per “il ruolo di protagonista nell’attenuare la tensione e ripristinare la crescita… il rappresentante del presidente nella cooperazione economica internazionale… Kudrin è l’unico dei vertici con cui parleranno in Occidente, e verso il quale c’è una certa fiducia”. Kudrin ha emesso [in inglese] ancora una volta la propria condanna a morte; Medvedev l’ha firmata; Putin l’ha messa a registro. Nel suo nuovo incarico, Kudrin avrà un accesso meno diretto a Putin rispetto agli ultimi due anni passati a guidare un centro di ricerca finanziato dallo stato chiamato Centro per la Ricerca Strategica [in inglese].
Kudrin ha descritto la caduta come una sua missione per salvare il paese. “La questione non è solo se i soldi siano stati spesi in conformità con le procedure”, ha affermato nell’annuncio di lunedì, “ma anche se la spesa ci avvicini ai nostri obiettivi nazionali e porti a cambiamenti significativi nella vita dei cittadini del paese”. Per vent’anni al governo con lo slogan delle riforme, Kudrin ha promosso la privatizzazione guidata dagli oligarchi dei beni dello Stato, e il salvataggio finanziato dallo Stato dei debiti dell’oligarchia. Ora alla Corte, ha annunciato ieri, “la lotta alla corruzione dovrebbe concentrarsi non solo sulla cattura dei criminali in flagrante, ma soprattutto sulla creazione di meccanismi per prevenire la corruzione, per ridurre al minimo le opportunità”.
Il futuro di Sergej Shoigu, ministro della Difesa e rappresentante della Difesa della Russia contro gli Stati Uniti, deve ancora essere annunciato [alla data del 23 maggio 2018, Shoigu risulta riconfermato nel suo incarico di ministro della Difesa].
*****
Articolo di John Helmer pubblicato su Dances with Bears il 15 maggio 2018.
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia.
[Le note in questo formato sono del traduttore]
Sarebbe interessante se la lod. Redazione pubblicasse un resoconto dimostrante in che proporzione le profezie del nostro Guru Saker a riguardo della 5. colonna atlantista anti-putin si sono avverate col nuovo governo Medvedev.
Ricordo che il capo della Corte dei conti avra’ poche competenze decisionali……ma vede e sente tutto!
La nomina di Kudrin potrebbe essere una mossa strategica del Bigboss….Chi e’ informato da persone di fiducia….dorme sogni d’oro!!!!!