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Il sito web del canale televisivo russo “Tvzvezda” ha pubblicato una serie di articoli sulla Grande Guerra Patriottica del 1941-1945 dello scrittore Leonid Maslovsky, basati sul suo libro “Russkaya Pravda”, uscito nel 2011.

In questi articoli d’autore, Maslovsky rivela “i miti di un nemico immaginario, la Russia, e gli eventi della Grande Guerra Patriottica che mostrano la grandezza della nostra vittoria”. L’autore dice poi che nei suoi articoli “svelerà l’inutile ruolo tenuto dagli Stati Uniti nei preparativi tedeschi per la guerra contro l’Unione Sovietica”.

Tvzvezda


Prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, si erano verificati i seguenti eventi: la guerra di Spagna, l’occupazione della Germania (da parte del partito nazista), l’Italia e il Giappone alla conquista dei territori di altri stati, la formazione di un’alleanza militare contro l’Unione Sovietica, il rifiuto di Inghilterra e Francia di firmare un patto di mutua assistenza con l’URSS, la capitolazione della Cecoslovacchia nei confronti della Germania tramite l’accordo di Monaco. Nel 1931 in Spagna era stata rovesciata la monarchia e proclamata la repubblica. La Repubblica Spagnola non era durata a lungo. Nel 1936 i fascisti spagnoli, sotto la guida del generale Francisco Franco avevano operato una secessione, preparata e sostenuta da Italia e Germania.

Inghilterra e Francia avevano optato per una politica di non intervento, che in pratica aveva il valore di un’alleanza con i nazisti. Nel 1939 in Spagna si era installata la dittatura del generale Franco. In Spagna erano arrivati volontari da tutto il mondo per combattere i fascisti, ma questo non era stato sufficiente, perché non potevano vincere. Anche l’Unione Sovietica aveva mandato in Spagna dei volontari che, prima avevano combattuto contro i nazisti e poi li avevano sconfitti in terra e in cielo. Quando però i Tedeschi avevano incominciato a far affluire i loro armamenti di ultima generazione, i volontari si erano convinti che il materiale militare tedesco, specialmente gli aerei, fosse superiore a quello dei Sovietici.

I nostri caccia “I-16” e “I-15” erano stati fino ad allora i migliori del mondo, ma di colpo era diventato evidente come appartenessero ormai ad una generazione di armi obsolete. Alle stesse conclusioni si era arrivati riguardo ad altri tipi di armamento, in particolar modo i carri armati. Il Governo Sovietico aveva preso allora tutte le misure per accelerare lo sviluppo e la messa a punto di tutta una serie di armi di nuova generazione, che non fossero inferiori, ma in certi casi anche superiori ai modelli analoghi delle altre nazioni.

Ancora una volta la Russia fece il miracolo, e già nel 1941 avevamo nuove armi per le truppe e, cosa più importante, eravamo in grado di aumentarne la produzione, come si è verificato poi nel corso di tutta la guerra. Dalla fine del 1942, la produzione bellica era di gran lunga superiore a quello che riusciva a fare la Germania, pur con tutta l’Europa a disposizione. Per quanto riguarda gli altri eventi, bisogna ricordare che nel 1935 l’esercito italiano aveva invaso l’Abissinia (Etiopia) e che il 7 marzo del 1936 alcuni battaglioni nazisti avevano occupato, senza trovare resistenza, la regione smilitarizzata della Renania.

Nell’aprile del 1939 l’Italia aveva occupato l’Albania. Nel marzo del 1938 c’era stata l’annessione, o piuttosto la conquista dell’Austria da parte della Germania. Il 29-30 settembre 1938, in seguito agli accordi di Monaco, la Cecoslovacchia era stata divisa e i Sudeti ceduti alla Germania che, nel marzo 1939, aveva poi occupato il resto della Cecoslovacchia.

Il Giappone nel 1931 aveva occupato la Manciuria e catturato una larga parte del territorio cinese. Stalin, nel suo discorso al 17° Congresso del Partito, aveva detto: “La guerra si è insinuata silenziosamente in mezzo alle nazioni e ha trascinato nella sua orbita cinquecento milioni di persone, estendendosi in un vasto territorio, da Tietsin a Shangai, attraverso l’Abissinia, fino a Gibilterra…la nuova guerra imperialista è diventata un fatto”.

Contro L’Unione Sovietica si era formata un’alleanza militare che comprendeva le potenze mondiali più aggressive, Germania, Giappone e Italia. Oltre a questi ultimi due paesi, si erano alleati con la Germania anche Ungheria, Romania e Finlandia. Il Governo Sovietico era preoccupato dall’intenzione dell’Occidente di innescare un conflitto militare fra la Germania e i suoi alleati e l’Unione Sovietica, con il possibile coinvolgimento di Inghilterra, Francia e Stati Uniti in questa guerra contro l’URSS.

Il Governo dell’Unione Sovietica aveva ben di che preoccuparsi. Negoziati con le nazioni occidentali, che non avevano stretto patti di alleanza con la Germania, erano iniziati fin dalla primavera del 1939, ma non avevano portato ad alcun risultato. Gran Bretagna e Francia si erano rifiutate di siglare un patto di mutua assistenza con l’Unione Sovietica. Non volevano neanche firmare un patto di mutua assistenza con la Polonia, che intanto bramava, insieme alla Germania, di attaccare l’Unione Sovietica. La Germania non aveva però voluto allearsi alla Polonia, C’è ragione di credere che un tale comportamento fosse dovuto alla decisione di liquidare la Polonia, sterminare i Polacchi e inglobare le loro terre nella Grande Germania. Forse è in questo modo che Hitler considerava la Polonia un alleato nei confronti dell’Unione Sovietica.

Naturalmente la questione del desiderio insoddisfatto della Germania di avere la Polonia come proprio alleato è interessante ma, per capire la storia della Seconda Guerra Mondiale, dobbiamo prendere in considerazione eventi globalmente più importanti: come mai, Gran Bretagna e Francia si erano rifiutate, nel maggio del 1939 di firmare un patto di mutua assistenza con l’Unione Sovietica, rinunciando così, quando non era ancora troppo tardi, a neutralizzare le ambizioni aggressive della Germania? Le avevano già regalato Austria e  Cecoslovacchia e, proprio per il loro rifiuto di firmare un trattato con l’Unione Sovietica, queste due nazioni possono essere definite come dirette responsabili dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale.

Inghilterra e Francia non avevano firmato un trattato di mutua assistenza con l’Unione Sovietica perché erano sicure che la guerra non sarebbe arrivata fino a loro: l’Inghilterra se ne stava sulla sua isola e la Francia dietro la Linea Maginot. L’Inghilterra e la Francia speravano nella distruzione reciproca, o almeno in un estremo indebolimento, di Russia, Germania e delle altre nazioni europee, con il conseguente proprio rafforzamento.

Alcuni leaders politici e membri del parlamento ne parlavano apertamente, in particolare il Ministro per la Produzione Aerea d’Inghilterra, Moore-Brabazon. Il figlio di Winston Churchill, Randolph raccontava di come avrebbe dovuto essere l’ideale riuscita della guerra nell’est: quando l’ultimo Tedesco fosse stato ucciso, l’ultimo Russo avrebbe dovuto giacere morto lì vicino. Sembra che il figlio avesse ereditato i sogni del padre.

E’ evidente che Inghilterra e Francia cercassero di rafforzare la Germania per usarla contro l’Unione Sovietica. In particolare, il patto di Monaco non aveva aumentato la loro sicurezza, a differenza di quello che avrebbe fatto di lì a poco il trattato firmato da Germania ed Unione Sovietica, e questo ha contribuito al diffondersi della teoria cospiratoria del rafforzamento della Germania in vista di un attacco all’URSS.

Il Patto di Monaco, proprio perché firmato da Inghilterra e Francia (naturalmente non senza la benedizione degli Stati Uniti) può essere definito un crimine, non solo nei riguardi di Cecoslovacchia ed Unione Sovietica, ma anche verso tutta l’umanità. Ma di questo tutti tacciono, parlano invece del Patto Molotov-Ribbentrop, che il Governo dell’Unione Sovietica aveva utilizzato per garantire al proprio popolo pace, sicurezza e lavoro, allo scopo di incrementare la produzione di massa di nuovi modelli di armamento, come i carri armati del tipo T-34 e KV.

Come aveva fatto la Germania a diventare più forte acquisendo Austria e Cecoslovacchia? Consideriamo quest’ultima. I soli impianti industriali “Skoda” fornirono ai Tedeschi, durante la Seconda Guerra Mondiale, tante di quelle armi che permisero loro di armare 40 divisioni. Nel 1938-1939 queste fabbriche avevano prodotto “la stessa quantità di articoli di tutti gli stabilimenti inglesi messi insieme… per il solo 1938”, scrisse Winston Churchill.

Lo storico inglese F. Rothstein ha scritto quanto segue: “Probabilmente, in tutta la storia della diplomazia (compreso l’indottrinamento politico della propaganda interna), non si ritrova un simile esempio di aiuto ad un aggressore (dal 1935 al 1939) per l’attacco ad un altro stato (l’Unione Sovietica) che sia stato scelto come obbiettivo da tutta la classe dirigente della Gran Bretagna”. Le azioni di Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia portarono allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.

Continua…

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Pubblicato su FortRuss il 20 gennaio 2016
Tradotto da Mario per Sakeritalia.it

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