Ci sono voluti gli sforzi congiunti di FSB/SKR/MVD [servizi di sicurezza russi, NdT], per una settimana, per effettuare i primi arresti nel caso dell’omicidio di Nemtsov: un gruppo di 7 uomini, tutti del Caucaso settentrionale, sono stati arrestati. Un sesto uomo si è ucciso con una bomba a mano a Grozny, quando stava per essere arrestato.
I russi hanno utilizzato la combinazione della rete di monitoraggio via telecamera HD “Potok” e dell’intercettazione di tutte le chiamate dei cellulari fatte dal centro della città quella sera. In tal modo hanno concentrato la ricerca sull’auto usata dal killer per fuggire – e da questo sono prontamente risaliti a tutto il gruppo.
Le autorità sembrano abbastanza sicure di avere preso gli uomini giusti. Che sono:
Zaur Dadaev (Заур Дадаев) – l’assassino presunto che, secondo voci non confermate, è stato il vice comandante del battaglione ceceno per le operazioni speciali “Vostok”.
Shagit Gubashev (Шагит Губашев)
Anzor Gubashev (Анзор Губашев)
Khamzat Bakhaev (Хамзат Бахаев)
Tamerlan Eskerkhanov (Тамерлан Эскерханов)
Shagid Gubashev (Шагид Губашев)
Ramzan Bakhaev (Рамзан Бахаев)
Gli ultimi due, al momento non sono accusati di nulla.
Si tratta di un notevole numero di persone e sembra che i servizi di sicurezza abbiano catturato, se non la rete completa, almeno la maggior parte della banda.
Secondo le ultime notizie da Mosca, il principale indiziato, Zaur Dadaev, ha confessato di essere stato lui a uccidere Nemtsov.
Il rapido arresto di tutti questi uomini è, naturalmente, una buona notizia per i servizi di sicurezza, ma considerando che Nemtsov è stato assassinato in una delle località più controllate e protette di Russia, non c’è da stupirsi. Mi aspettavo un arresto entro 48 ore, e scommetto che i russi hanno saputo fin dall’inizio chi fosse l’assassino, ma volevano arrestare la rete completa.
Se questi arresti forniranno le risposte vere è, ahimè, molto incerto. Possiamo, ad esempio, ricordare il caso dell’omicidio di Anna Politkovskaya, anche quello inizialmente attribuito a Putin e a Ramzan Kadyrov. Che poi si tradusse in due processi (insieme a parecchi altri omicidi). Alla fine, un gruppo di ceceni fu ritenuto colpevole e condannato a lunghe pene detentive, ma l’identità dei mandanti non è mai stata scoperta.
Mi preoccupa molto che, anche in questo caso, si stia verificando lo stesso scenario. I ceceni, specialmente chi ha servito nelle forze di sicurezza cecene, sono colpevoli ideali, perchè possono essere presentati sia come teppisti criminali, o come fanatici religiosi, o tutti e due. Aggiungete a ciò il fatto che i mafiosi ceceni hanno legami molto stretti con gli oligarchi ucraini, e che i ceceni stanno combattendo da entrambe le parti del conflitto nel Donbass, e se ne otterrà immediatamente il quadro: sarà estremamente difficile dimostrare chi ha ordinato l’omicidio e perché.
Finora la mia previsione, che dei capri espiatori sarebbero stati trovati, si è verificata; sono stati trovati i colpevoli ideali. Voglio sperare che questo sia solo l’inizio e non la fine di una vera e propria indagine.
Il Saker
AGGIORNAMENTO: fonti russe hanno ora comunicato che i servizi di sicurezza stanno cercando altri 4 uomini sospettati di aver fornito le armi usate per l’omicidio.
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