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La portaerei “Admiral Kuznetsov”sarà dispiegata da quest’autunno nel Mediterraneo, vicino alle coste della Siria. Secondo fonti militari accertate, i suoi aerei attaccheranno le posizioni appartenenti all’ISIS e ad altri gruppi militanti in Siria dal Ottobre 2016 al Gennaio 2017. È interessante notare come le voci riguardanti il primo impiego dell”Admiral Kuznetsov” circolassero già da tempo, ma nonostante ciò, furono smentite immediatamente dopo il parziale ritiro dell’Aviazione militare Russa dalla base di Hmeimim in Siria. Ebbene, sembra che i piani siano cambiati ancora.

Una nave “complicata” necessita di essere testata prima di subire profonde modernizzazioni.

L’ “Admiral Kuznetsov” che entrò in servizio nel 1991, rivelò di possedere molti problemi. La causa principale di quest’ultimi fu il fatto che l’imbarcazione fu progettata per essere multifunzionale – essa infatti può svolgere la funzione di incrociatore lancia missili (l'”Admiral Kuznetsov” è armata con 12 missili anti-nave modello P-700 “Granit”) e di portaerei. Paragonandola con le portaerei americane di classe Nimitz, la portaerei Russa risulta più piccola (con un dislocamento pari a 59,000 tonnellate, contro le 101,000 delle controparti americane) e con una capacità di caricare a bordo un numero inferiore di velivoli da combattimento – 50 (tra aerei ed elicotteri) contro 66 (inoltre,se necessario, sono in grado di trasportare fino a 90 velivoli).

In primo luogo la nave da guerra russa è equipaggiata con un trampolino di lancio al posto di una catapulta a vapore, ciò fa si che l'”Admiral Kuznetsov” non sia in grado di inviare aerei a lungo raggio, ostacolando la radio localizzazione e comando, a causa di queste caratteristiche essa riesce a controllare un’area piu piccola rispetto alle portaerei USA. Il più grande problema dell’unica portaerei Russa è la propulsione: a differenza delle portaerei Ninitz munite di reattori nucleari, l'”Admiral Kuznetsov” è equipaggiata con un complesso sistema di caldaie e turbine, che si è rivelato non essere affidabile. Guasti frequenti e successive riparazioni sono all’ordine del giorno. Un’altro problema riguardante l’inaffidabilità del sistema di propulsione è che la nave non può muoversi alla massima velocità per molto tempo, di conseguenza i caccia non riusciranno a decollare a pieno carico di carburante e armamenti.

In secondo luogo il numero di aerei a bordo non si è mai avvicinato al nominale – di  norma, la nave potrebbe trasportare tra i 7/8 caccia pesanti SU-33. Quest’ultimi però possono essere utilizzati solo per ottenere la superiorità aerea, mentre se si parla di obbiettivi terrestri sono in grado semplicemente di utilizzare bombe a caduta libera e missili aria-terra non guidati. Per quanto riguarda la comunicazione sono muniti  di un Equipaggiamento Radio Elettronico (REE), lo stesso del precedente SU-27, e questi aerei non sono stati modernizzati.

La situazione è parzialmente migliorata grazie al caccia leggero MIG-29K, che è stato  progettato dapprima per la marina Indiana e successivamente  vennero ordinati dalla  Marina russa. Questo aereo è dotato della versione modernizzata del REE, che consente l’utilizzo di varie munizioni aria-terra. Fonti militari ci dicono che l'”Admiral Kuznetsov” farà rotta verso la Siria con 15 aerei (probabilmente, 8 SU-33 e 7 MIG-29K) e circa 10 elicotteri (elicotteri d’attacco KA-52, multi ruolo KA-27 e da sorveglianza elettronica KA-31). Con questa configurazione la nave sarà al 50-60% della sua capacità di trasporto ma sarà comunque in grado di adempiere alle missioni da svolgere in Siria. Il numero di aerei limitato è dato dalla mancanza di piloti addestrati per gli aerei della Marina.

Considerando che nella primavera del 2017 l’imbarcazione sarà oggetto di una lunga e completa modernizzazione, le operazioni in Siria sono un’ ottima occasione per identificare i suoi punti deboli. Questa esperienza consentirebbe una modernizzazione ottimale della nave e dei suoi velivoli. L’esperienza in azione dei piloti è anch’essa molto importante. Questo spiega la comparsa sull'”Admiral Kuznetsov” degli elicotteri d’assalto KA-52K originalmente e sfortunatamente destinati alla portaerei francese Mistrales ma non consegnati, poiché non ritenuti adatti per una portaerei. Fondamentalmente, il motivo di tutto ciò è quello di testare il velivolo in un combattimento reale.

Prendendo in considerazione che il numero  di aerei da combattimento ora presenti nella base di Hmeimim è molto inferiore rispetto all’inizio dell’operazione, sortite di MIG-29K darebbero un contributo positivo per ri-bilanciare il potere d’attacco, ma difficilmente sarebbero un punto di svolta. Per quanto riguarda i SU-33, probabilmente garantiranno la copertura aerea durante le operazioni di attacco. Il loro potenziale d’attacco non è adatto al conflitto siriano.

Cos’altro?

Nel suo stato attuale, la portaerei “Admiral Kuznetsov” non è un mezzo efficiente.Considerando che sia improbabile che la Marina Russa riesca ad ottenere un’altra portaerei prima della metà del 2030 (il cantiere adibito alla costruzione di portaerei  non sarà ultimato per i prossimi 10 anni) perciò è importante rendere l’ “Admiral Kuznetsov” pronta al combattimento, anche solo per conservare il personale che può servire e combattere su tale nave. Se tutto procederà per il meglio, l'”Admiral Kuznetsov” sarà un’imbarcazione in grado di rispondere a tutte le esigenze dei combattimenti, non solo ad Hmeimim, ma in qualsiasi punto del  mondo. Ciò richiederebbe diverse modifiche nel corso della sua modernizzazione:

  1. Cambiare il sistema di propulsione. L’ideale sarebbe installare un reattore nucleare. Questo permetterebbe alla nave di mantenere la velocità massima, così gli aerei potrebbero decollare a pieno carico, incrementando il loro potenziale d’attacco.
  2. Modernizzare il caccia SU-33 munendolo con un moderno REE, come il SU-30CM o SU-35C. Con questa configurazione 14 SU-33 e 12 MIG-29K saranno in grado di adempiere al meglio a tutte le funzioni, dall’attacco al suolo alla superiorità aerea.
  3. Alleggerire il peso della nave rimuovendo i lanciamissili P-700 “Granit”, i quali si credono non funzionanti dopo un incidente. È meglio che una portaerei sia soltanto una portaerei.
  4. Installare un moderno Equipaggiamento Radio-Elettronico.
  5. Contemporaneamente alla revisione e modernizzazione, cominciare ad addestrare piloti in modo tale da essere imbarcati sulla portaerei e migliorare le navi da cui la stessa si dovrà approvvigionare. Altrimenti sarebbe impossibile mantenere attivi tutti e 50 i velivoli trasportati.
Questo processo durerà almeno 4 anni. Tuttavia, il risultato raggiunto farà si che davanti a noi si presenti una nuova macchina da combattimento. Considerando vaghe prospettive riguardanti la costruzione di nuove portaerei (tra le altre cose, non è chiaro se questa operazione è necessaria, considerando lo stato dei cantieri navali e la geografia Russa),la modernizzazione sarà in grado di ricreare l’ “Admiral Kuznetsov” come una nave che riesca a soddisfare tutte le necessità per i prossimi 40 anni.
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Articolo di Leonid Nersisyan pubblicato da TheSaker.is l’8 Luglio 2016
Traduzione in Italiano a cura di Davide per SakerItalia.it

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