La speranza della Russia era quella di stabilire legami di lunga data con l’UE e assicurarsi che la sicurezza strategica ai suoi confini occidentali fosse garantita attraverso la cooperazione economica, non la forza militare. Tuttavia, Washington aveva altri piani e le élite compiacenti di Bruxelles hanno l’hanno seguita.
Da anni, l’Occidente politico accusa la Russia della cosiddetta “trasformazione in arma” [weaponizing] delle sue risorse naturali [in inglese], in particolare del gas e del petrolio. Mosca è stata accusata di aver utilizzato queste risorse essenziali per presumibilmente “ricattare” l’Unione Europea, mentre Bruxelles, in parte spinta dalla belligeranza imperialista statunitense, in parte dalla propria ambizione (neo)colonialista, ha continuato ad insinuarsi nel cortile geopolitico della Russia, creando tensioni con il gigante eurasiatico. Mosca non avrebbe mai permesso il ripetersi dell’invasione nazista tedesca che ha causato decine di milioni di vittime russe, oltre alla devastazione senza precedenti lasciata sulla sua scia. A peggiorare le cose, “Barbarossa” è stato l’ennesimo nella lunga lista di tentativi dell’Occidente politico di distruggere la Russia. Per oltre mille anni, molti in Europa hanno cercato di neutralizzare il gigante eurasiatico. La Russia ha prevalso ogni volta, ma ha dovuto farlo con la forza delle armi.
Tuttavia, negli ultimi decenni, Mosca ha cercato con forza di stabilire una cooperazione reciprocamente vantaggiosa con l’Occidente politico, in particolare la sua parte europea. Ciò includeva la conclusione di accordi a lungo termine con l’UE, in particolare quelli relativi alla fornitura di materie prime essenziali come gas naturale, petrolio, cibo e altre materie prime, che hanno contribuito ad alimentare la crescita di intere industrie in Europa e altrove. La speranza della Russia era quella di stabilire legami di lunga data con l’UE e assicurarsi che la sicurezza strategica ai suoi confini occidentali fosse garantita attraverso la cooperazione economica, non la forza militare. Tuttavia, Washington aveva altri piani, e l’élite compiacente di Bruxelles l’ha seguita, assicurandosi che le infrastrutture militari della NATO (in particolare le strutture militari statunitensi di impatto strategico) continuassero ad espandersi verso est, avvicinandosi sempre di più al cuore della Russia.
Anche in questa situazione, Mosca ha provato a ridurre l’escalation. Sebbene continuasse a lavorare sui modi per contrastare questa strisciante invasione militarmente, specialmente attraverso lo sviluppo e la messa in campo di capacità strategicamente impareggiabili [in inglese], la Russia sperava che le “menti più fredde” alla fine avrebbero prevalso a Bruxelles e in altre importanti capitali dell’UE, in particolare Parigi e Berlino. Questa speranza è rimasta in qualche modo anche dopo il disastroso colpo di Stato del Maidan del 2014, che ha portato al potere la giunta neonazista a Kiev. Per quasi un decennio Mosca ha continuato a cercare di riportare in sé l’Occidente politico. Sfortunatamente, inutilmente, poiché questo approccio è stato visto come una debolezza a Washington e a Bruxelles [in inglese]. Il 24 febbraio la Russia ha deciso di porre fine a tutto questo.
Ora, dopo mesi di assedio economico fallito del gigante eurasiatico, soprattutto dopo che il boomerang delle sanzioni ha iniziato a devastare le economie occidentali, l’Occidente politico sta cercando di giocare un gioco della colpa piuttosto comico, accusando Mosca di “trasformare in armi” le proprie risorse naturali. Di fronte alla prospettiva di un inverno disastroso, l’UE è ora intrappolata tra la sua subordinazione suicida a Washington e la necessità di semplicemente sopravvivere. Mentre gli Stati Uniti continuano ad importare materie prime russe (con un volume di circa 1 miliardo di dollari al mese) [tutti e quattro i link in inglese], stanno costringendo Bruxelles ad imporre efficacemente un embargo autoimposto che sta causando danni incalcolabili al settore produttivo dell’UE, già in diminuzione, causando un effetto a cascata di devastazione su altri settori apparentemente non correlati.
Invece di cercare di fare un accordo con Mosca, Bruxelles si è unita alla guerra economica contro la Russia, spingendo il gigante eurasiatico a rispondere. Ora, quando i prezzi del gas naturale sono più alti del 400% rispetto ad appena un anno fa [in inglese], le potenze dell’UE, in particolare la Germania, si trovano di fronte alla prospettiva di una chiusura industriale quasi completa. E il problema scottante non viene solo dall’aumento dei prezzi del gas naturale, ma anche dalla sua carenza. Per mesi, i prezzi elevati hanno prosciugato la liquidità delle economie dell’UE, ma dopo che il Nord Stream ha smesso del tutto di pompare gas naturale, il problema è esponenzialmente peggiore [in inglese], poiché intere industrie rischiano di crollare completamente.
Oltre alla chiusura del settore produttivo, molti membri dell’UE si trovano ad affrontare l’impennata dei prezzi dell’energia, che sta esercitando un’enorme pressione sulle famiglie, che devono affrontare la prospettiva non solo del fallimento, ma anche del congelamento, dato che la stagione fredda nell’UE sta iniziando con gli impianti di stoccaggio del gas naturale al livello più basso di sempre. Pertanto, la pressione su Bruxelles è sia economica che sociale. Con il crollo dei governi di molti stati membri dell’UE, l’instabilità politica nel travagliato blocco è destinata a peggiorare molto nei prossimi mesi. Oltre alla carenza di gas naturale, c’è anche il problema dell’impennata dei prezzi dei generi alimentari, che potrebbe presto trasformarsi in carenze, causando ancora più instabilità sociale e politica in tutta l’UE.
La domanda è cosa farà l’UE? Dovrebbe chiedere aiuto ai suoi padroni a Washington? E gli Stati Uniti invieranno cibo, petrolio, gas e altri beni essenziali? Gli Stati Uniti ne hanno abbastanza per se stessi? In che modo “la statura morale di dare fastidio a Putin” aiuterà a riscaldare le case, sfamare centinaia di milioni di cittadini affamati (e arrabbiati) e alimenterà intere economie e paesi? In che modo i governi dell’UE spiegheranno ai loro elettori che “vale la pena di fare” tutto questo affinché la “giovane e vivace democrazia di Kiev” [in inglese] possa sopravvivere? Come sarà l’Europa nel 2023, dopo che avrà attraversato un completo disfacimento politico e sociale? L’UE diventerà mai abbastanza sovrana da rendersi conto che qualunque cosa accada, gli Stati Uniti continueranno ad importare beni di prima necessità dalla Russia mentre faranno pressioni su altri affinché non lo facciano? Il prossimo inverno sarà una perfetta cartina di tornasole della sovranità e un ottimo indicatore di chi avrà il privilegio di entrare a far parte del nuovo mondo multipolare delle nazioni sovrane [in inglese].
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Articolo di Drago Bosnic pubblicato su Global Research il 9 settembre 2022
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.
[le note in questo formato sono del traduttore]
__________
La redazione di Saker Italia ribadisce il suo impegno nella lotta anti-mainstream e la sua volontà di animare il dibattito storico e politico. Questa che leggerete è l’opinione dell’autore; se desiderate rivolgere domande o critiche purtroppo questo è il posto sbagliato per formularle. L’autore è raggiungibile sul link dell’originale presente in calce.
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Salve, mi potresti levare una curiosità, sei ucraino? Grazie
a chi ti rivolgi?
il disastro c’è stato, ma viene presentato diversamente:
I RUSSI LASCIANO IZJUM https://sinistrainrete.info/2-non-categorizzato/23715-provvisorio6.html
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mappe https://i.ibb.co/hCKm3qQ/10-09-ru.jpg https://i.ibb.co/MB6WL6m/10-09-RUS-1.jpg
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Alle 16:10 arriva il comunicato ufficiale del Ministero della difesa russo:
Al fine di raggiungere gli obbiettivi dichiarati dall’operazione militare speciale per la liberazione del Donbass, è stato deciso di raggruppare i soldati russi che si trovano nelle regioni di BALAKLEJA e IZJUM per intensificare gli sforzi in direzione di DONECK.
… Con questo comunicato si chiude, temporaneamente o no lo sapremo nel prossimo futuro, la presenza russa nell’area di IZJUM con ripiegamento delle truppe russe a ovest lungo il fiume OSKOL, che diventa nuova linea di confine e di fronte.
.
La decisione dello stato maggiore russo è sorta probabilmente in seguito alla valutazione di come le cose si stavano mettendo dopo lo sfondamento a BALAKLEJA. La linea sarebbe stato possibile tenerla a prezzo di perdite inaccettabili in questo momento, e coinvolgimento di forze che la RUSSIA, sempre in questo momento, non intende mettere in campo. In sei mesi l’unico decreto firmato circa l’aumento degli effettivi nell’operazione in Ucraina, riguarda 150.000 unità. Nessuna mobilitazione generale, nessuno stato di guerra. Questo, per ribadire ancora una volta in quali condizioni e con quali numeri stiano combattendo i russi.
In tali condizioni, L’area di IZJUM diventava indifendibile ed è così stata lasciata. I camion e gli elicotteri venivano a PRENDERE e TRASFERIRE SOLDATI, non a PORTARNE. Le forze recuperate serviranno a tenere l’area della LNR che si trova immediatamente a ovest, difesa dal fiume OSKOL e dal SEVERSKIJ DONEC, area anch’essa sotto attacco, in particolare nelle zone di LIMAN e JAMPOL’
.
A NORD il fronte si arresta a KUPLJANSK. Si, a Kupliansk, checché ne dicano i cinegiornali luce questa è attualmente la situazione della città. La città, udite udite, è anch’essa attraversata dal fiume OSKOL. La parte a OVEST, ormai indifendibile, è stata progressivamente evacuata. La parte a EST, tiene. Oggi, il fiume OSKOL è diventato linea di fronte.
Russia non perde. Se Russia perde il nazismo anche Italia e tutta Europa.. Forza Russia, nazismo non pasara.
sempre interessanti i video di un preoccupato Stefano Orsi
https://www.youtube.com/watch?v=FIjwIFXwHSQ
I Mastini della guerra ep 14 del 11 9 2022 Le conseguenze dell’offensiva NATO su Karkov
ai piagnistei di alcuni utenti ero abituato, a Orsi e il suo ospite sommo poeta che parlano di resa e capitolazione invece no. Chi scappa al primo abbaiare o al primo graffio è più un cagnolino da compagnia, altro che mastini…
La situazione è già cambiata, nel giro di appena qualche ora, adesso a doversi difendere sono i natonazi.
Mi dispiace per la deriva di questo sito, era l’unico rifugio sano.
[Perché accusa anche noi? Non ci sembra di aver mai detto che i russi han vinto-perso o chissà che altro. Ciò che dicono gli altri riguarda solo loro. Se ai commentatori prende il panico o capita ad altri osservatori, non ci riguarda. Son giorni che diciamo come stanno le cose, il canale notizie mostrava cambiamenti dal primo momento dell’offensiva. Eppure tutti a criticare dai loro comodi divani o a piangere sconfitte inesistenti. Comprendiamo lo sfogo, il resto no. D’altronde bastava leggere il Saker, ascoltare Andrei Martyanov e così via, e un po’ meno di propaganda ucraina. Molti accusano i comandi militari di essere incapaci, i vertici di non essere all’altezza. Ma vi siete guardati in casa? Fine del discorso.]
@Mario… mi permetto di suggerire la differenza fra trattica e strategia.
un eventuale controsuccesso tattico russo sul fronte nord andrebbe ben apprezzato.
il problema strategico invece rimarrebbe non risolto…
riconquistare 15 km persi non sblocca l’impasse di una Operazione Speciale che non è una guerra, essa poteva andare bene contro l’esercito ucro del 24 febbraio che non esiste più, sostituito dall’esercito moderno, ben rifornito, ben istruito e cmq più grande numericamente del 10 settembre.
Le discussioni sul sito non è fra piagnoni e leoni.
E’ fra chi pone il problema della evoluzione, della metamorfosi del conflitto che ha richiesto per gli ucro un necessario adeguamento non avvenuto ancora nei Russi.
O meglio, sembra che qualcosa finalmente stia cambiando, e che abbiano preso la decisione di quei ipermenzionati bombardamenti strategici che solo ora, dopo 6 mesi, si iniziano a fare.
Io, insieme ad altri piagnoni, sono sempre stato della opinione che la mancanza di essi era essenziale per comprendere la inadeguatezza della Operazione Speciale al raggiungimento degli obiettivi.
Va ammesso che le motivazioni addotte dalla dirigenza russa per evitare quei bombardamenti strategici erano nobili.
Ma purtroppo la realtà ha la sua autonomia esistenziale e reclama sempre di essere rispetatta.
chiedo scusa per l’incomprensione, intendevo dire il forum, non gli articoli, né i moderatori, né ovviamente il fondatore.
Stefano Orsi ed il suo ospite non mi sembra che parlino affatto si resa e capitolazione;
la presentazione del video dice: “Virgilio” di Geopoliticalcenter ed io, abbiamo dato uno sguardo al risultato dell’offensiva ucraina e NATO su Karkov e valutato i suoi effetti e ciò che ora ne potrebbe conseguire dal lato Russo, momento in cui si devono necessariamente trarre delle conclusioni e compiere scelte non procrastinabili.
–
Scelte non procrastinabili non vuol dire arrendersi ma il contrario.
–
Inoltre l’ospite accennava al loro articolo
http://www.geopoliticalcenter.com/attualita/escalate-to-de-escalate-una-pericolosa-teoria-della-limited-nuclear-war-e-la-sua-applicazione-al-giorno-doggi-in-ucraina/
Escalate to De-Escalate: una pericolosa teoria della Limited Nuclear War (e la sua applicazione al giorno d’oggi in Ucraina)
che è opportuno leggere.
– p.s. non condivido la valutazione “Questo nel nostro pensiero è lo schema mentale che guida Vladimir Putin, nella volontà di ripristinare quella che era l’area geografica sotto il controllo dell’Unione Sovietica e nel tentativo di far tornare la Russia una potenza imperiale in Europa”: la Russia si sta difendendo, altro che impero!
altra rettifica e altre scuse: è vero, non parlano di resa e capitolazione, ma solo di deposizione di Putin. Tuttavia la mia reazione è simile…quale deposizione? dove vede questa possibile “opzione1”? per una battaglia persa? Hanno già demilitarizzato l’Ucraina, stanno cominciando a demilitarizzare la nato, la denazificazione è a buon punto, tra un po’ assaggeremo tutti concretamente le conseguenze di questo conflitto…questa opzione1 è invece già cominciata in europa, e spero i popoli contribuiranno ad accelerarla. Quindi, quale deposizione?
la domanda è per l’ospite, non per Stefano, che ho tirato in mezzo erroneamente.
Ad ogni modo, è dall’inizio dell’operazione che leggo commenti disfattisti, vivo in un paese dove la propaganda è addirittura maggiore di quella che c’è in Italia, dove almeno la voce di Lavrov e altre voci prorussia si sono sentite.
Non sempre riesco a trattenermi..
Ribadisco la mia stima e ammirazione verso il sito.
Noi che siamo paese occupato dall’impero del male statunitoide-occidentaloide – di fatto governati da collaborazionisti dei criminali neocon usa – sappiamo bene che con la Russia avremmo potuto avere ottimi e proficui rapporti, non solo sul piano dell’energia con contratti vataggiosi a lungo termine per il gas naturale, ma anche a livello industriale (sì, va bene, anche un po’ di turismo … Sappiamo anche che le sanzioni anti-russe sono anche contro di noi – per immiserirci, controllarci e saccheggiarci – anzi, colpiscono soprattutto noi.
Il nostro drammatico probelema sono non di certo i russi, che ora giustamente usano più che mai il gas come un arma, ma le stramaledette “alleanze occidentali” di cui siamo prigionieri e, a livello locale, i collaborazionisti sempre al governo, sempre nei media, ovunque.
Che i russi usino pure l’arma energetica contro l’impero del male occidentaloide, se questo servirà a liberarci in futuro.
Cari saluti
In 2 ore serali si sono distrutta la produzione e distribuzione elettrica di Ucraina e forse di Molavia.
2 ore!
Si fosse fatto il 24 Febbraio, forse era meglio.
Ora che non si fermassero… così, giusto per daaaare un segnaaaale politico di…
No, mazzate su mazzate, in modo continuativo su Tutto ciò che dà servizi e lavoro.
Forse non tutti mali vengono per nuocere, ma per svegliare!
Ci voleva il disastro del fronte Nord sguarnito anzi vuoto di linee secondarie di supporto dietro la sottile linea di fronte per decidere ciò che era premessa di ogni azione militare.
Aspettiamo.
Ah, Russia Unita ha vinto le elezioni in tutti i 14 governatori regionali.
In 2 ore serali si sono distrutta la produzione e distribuzione elettrica di Ucraina e forse di Molavia.
2 ore!
Si fosse fatto il 24 Febbraio, forse era meglio.
Ora che non si fermassero… così, giusto per daaaare un segnaaaale politico di…
No, mazzate su mazzate, in modo continuativo su Tutto ciò che dà servizi e lavoro.
Forse non tutti mali vengono per nuocere, ma per svegliare!
Ci voleva il disastro del fronte Nord sguarnito anzi vuoto di linee secondarie di supporto dietro la sottile linea di fronte per decidere ciò che era premessa di ogni azione militare.
Aspettiamo.
Ah, Russia Unita ha vinto le elezioni in tutti i 14 governatori regionali.
https://www.msn.com/it-it/notizie/mondo/ucraina-lo-scenario-putin-%C3%A8-in-difficolt%C3%A0-svolta-grazie-a-servizi-americani-e-inglesi/ar-AA11H9S8
…
“Dietro ogni mossa militare di Kiev ci sono le intelligence americane e inglese dotate di mezzi sofisticatissimi”
…
gli ucraini sono tecnologicamente più preparati … “Hanno a disposizione la tecnologia satellitare occidentale che è più sofisticata. Hanno sistemi di geolocalizzazione che consentono loro di valutare le mosse degli avversari in tempo reale”
…
(il resto sono balle)
–, certamente o probabilmente è così ,tuttavia in certi ambiti tali superiorità non garantiscono il successo. Ci si domanda qui sul sito come mai i russi non hanno reso difficoltosa o impossibile agli ucraini/Nato l’utilizzo della struttura ferroviaria. Se lo domanderanno anche le teste d’uovo dello stato maggiore Nato.
A mio avviso i russi credono che impedire i movimenti su rotaia e dunque il trasporto di uomini e mezzi bellici significhi distruggere l’infrastruttura mentre invece non lo è ma bisognerebbe che esistesse un reggimento del Genio ferrovieri che fosse interpellato in proposito. La Russia ha tante risorse inutilizzate ma se continua così dovrà retrocedere sempre più.
intanto in Italy… ci si prepara ad una guerra?
.
https://www.imolaoggi.it/2022/09/10/gazzetta-ufficiale-decreto-legge-conferisce-poteri-speciali-al-presidente-del-consiglio/
Gazzetta Ufficiale: Decreto legge conferisce poteri speciali al Presidente del Consiglio 10 Settembre 2022
https://www.democrazia-atea.it/entriamo-in-guerra.htm
ENTRIAMO IN GUERRA? 11-09-2022
… Un fascista ci ha trascinato in guerra lo scorso secolo e rimasero solo macerie.
L’Agenda Draghi prevede che dobbiamo ripetere la storia con una fascista al Governo?
Perché?
intanto in Italy… ci si prepara ad una guerra?
.
https://www.imolaoggi.it/2022/09/10/gazzetta-ufficiale-decreto-legge-conferisce-poteri-speciali-al-presidente-del-consiglio/
Gazzetta Ufficiale: Decreto legge conferisce poteri speciali al Presidente del Consiglio 10 Settembre 2022
https://www.democrazia-atea.it/entriamo-in-guerra.htm
ENTRIAMO IN GUERRA? 11-09-2022
… Un fascista ci ha trascinato in guerra lo scorso secolo e rimasero solo macerie.
L’Agenda Draghi prevede che dobbiamo ripetere la storia con una fascista al Governo?
Perché?
sì, io sono preoccupato, il popolo basso No! discute solo di calcio e di gossip in TV.
Il popolo medio che si crede e si credeva istruito con spirito critico appare instupidito anch’esso ma esige di essere protetto da una crisi che non sanno come affrontare.Inetto a tutto ma con tante pretese.
Si sveglieranno quando si osserveranno le copie degli stessi eventi che segnarono il periodo fra le prime due guerre mondiali,La terza ,che è partita a bassa intensità e si sta estendendo poco a poco, è in effetti la logica continuazione della seconda che serve alle élite occidentali per espandersi ad est alla conquista dello spaziano vitale che non era solo di Hitler ma della Germania borghese imperialista che ora opera su mandato degli USA.
I media id regime distolgono l’attenzione ai soprusi e alla distruzione del diritto e proteggono l’esecutivo che ne garantisce la sopravvivenza con finanziamenti all’editoria.
Tutto il sistema è corrotto e la verità dei fatti è tenuta nascosta.
Joseph e Geomath vi do ragione.
Nel mio paese cominciano ad arrivare bollette super…
La gente si accapiglia su juventus e inter… persino il parroco ieri a messa chi elogia come esempio cristiano di dedizione agli altri?
Vi giuro è la verità…
La Reggggiiina Elisabetta!
Sempre al servizio del suo popolo… pensate… teneva alla sua età 91 appuntamenti al giorno!
Questa è l’Italia…
Io bollivo, non sapevo se saltargli addosso o prenderlo a parolacce…
Io penso che quando per la Fame dovremo fare 2 o 3 buchi in più alla cintura dei pantaloni noi italiani torneremo a ragionare in modo serio.
Che poi, era anche capo spirituale di una religione eretica. Boh…