Dovreste averne sentito parlare – Putin sta “perseguitando i Testimoni di Geova” in Russia [in Inglese]. Ahimè, questo è vero. Beh, forse non è così terribile come lo fanno sembrare i media Sionisti, ma è comunque una cattiva politica, fondamentalmente errata.

Perché il governo russo ha preso una decisione così drastica?

Il Dipartimento di Giustizia russo ha bandito i Testimoni di Geova come organizzazione sulla base del fatto che i Testimoni di Geova sono “una setta totalitaria con un orientamento anticristiano, i cui principi contengono insegnamenti e pratiche che possono danneggiare la personalità e la salute dell’adepto e della sua famiglia, così come la spiritualità nazionale tradizionale e gli interessi pubblici” (fonte) [in Russo]. Un’altra fonte [in Inglese] riferisce che: “La Corte Suprema della Russia ha affermato che l’organizzazione religiosa dei Testimoni di Geova ha violato sistematicamente i diritti umani attraverso la dirigenza centrale, e ha calpestato le libertà di chi apparteneva a questa confessione. La setta pone molti divieti alle famiglie, rifiuta molti tipi di principi educativi e limita i trattamenti medici”. Lo stesso autore conclude che “Quindi, in linea di principio, si tratta da un lato di proteggere i diritti e le libertà dei Russi, e dall’altra parte impedire l’infrazione delle leggi che regolano le attività delle Chiese. Ai Testimoni di Geova sono stati dati avvertimenti e avvisi che chiedevano loro di riformarsi, ma senza risultati. Pertanto, fate come fanno i Romani, o andatevene da Roma”.

Per voi ha senso?

Per me non ha alcun senso.

Innanzitutto, se i Testimoni di Geova sono veramente colpevoli di danneggiare le personalità o la salute delle persone, o se violano sistematicamente i diritti umani, allora portateli in tribunale per questi crimini e puniteli. Perché un’associazione/organizzazione come i Testimoni di Geova dovrebbe essere esautorata per aver commesso dei crimini quando ognuno di questi crimini può essere perseguito in tribunale? Se i Testimoni di Geova infrangono la legge, dovrebbero essere puniti secondo la legge, ma perché metterli al bando? Perché sequestrare i loro beni?

Ho sentito la teoria secondo la quale i Testimoni di Geova sono probabilmente gestiti dagli Stati Uniti, dalla CIA e dagli altri “portatori di democrazia”. Probabilmente è vero. E allora? Costringeteli a registrarsi come “agenti di una potenza straniera” e, ancora una volta, se infrangono la legge puniteli secondo la legge.

Poi arriva l’argomento che chiude la discussione: i Testimoni di Geova non accettano le trasfusioni di sangue. Anche qui non vedo dove sia il problema: che gli adulti accettino o rifiutino tutte le procedure mediche che vogliono, per quanto riguarda i bambini si può facilmente far passare una legge che afferma che, in caso di traumi gravi o di una necessità assoluta di trasfusione, i bambini possono essere trasfusi senza il consenso dei genitori. Viola i diritti dei genitori o la libertà di religione? Beh, sì, certo che lo fa, ma ogni società ha il diritto di imporre norme minime di diritti civili e umani che violano i diritti religiosi o dei genitori. Dopo tutto, secondo la logica di coloro che affermano che i diritti dei genitori sono al di sopra di tutto, anche le mutilazioni genitali femminili dovrebbero essere accettate finché i genitori sono d’accordo. Ma in realtà ogni società traccia i limiti da qualche parte, ed è per questo che in quasi tutti i paesi sono consentite le circoncisioni, ma le mutilazioni genitali femminili sono vietate. Stessa cosa per quanto riguarda la poligamia, che alcune religioni permettono ma che molti paesi vietano. In fin dei conti, i gruppi religiosi devono anche rispettare la legge del paese in cui si trovano, e in nessun luogo ci può essere una libertà religiosa assoluta e incondizionata. Tutto quello che il governo russo doveva fare in questo caso era contattare le principali organizzazioni dei Testimoni di Geova e dire loro che ai bambini verranno effettuate trasfusioni anche se i loro genitori non sono d’accordo. Ciò darebbe ad ogni membro dei Testimoni di Geova il tempo e l’opportunità di decidere cosa fare in questo contesto.

L’argomento più importante è, credo, l’accusa che i Testimoni di Geova “danneggiano (…) la spiritualità nazionale tradizionale e gli interessi pubblici”. Quello che afferma questo argomento è che la Russia ha una “spiritualità nazionale tradizionale” e che ciò che è contrario ad essa deve essere contenuto, limitato o in qualche modo inibito. Sono in gran parte d’accordo, ma il diavolo sta nei dettagli. Lasciatemi spiegare.

In questo momento storico la Russia è principalmente un paese agnostico. Anche se la maggioranza dei Russi dichiara una sorta di affiliazione religiosa, solo una piccola minoranza è veramente religiosa. Ufficialmente, il Cristianesimo, l’Islam, il Buddismo ed il Giudaismo sono considerate le religioni “storiche” della Russia, e il Cristianesimo Ortodosso si distingue per il contributo speciale che ha avuto nella storia russa. A me sembra piuttosto semplice e ragionevole: anche se la maggior parte dei Russi non sono molto religiosi, la loro visione del mondo e i loro valori sono stati in gran parte plasmati dall’influenza delle religioni tradizionali della Russia. La letteratura russa, per esempio, è piena di dibattiti etici che nascono chiaramente dalla fede Ortodossa. Un altro esempio di questa visione del mondo ispirata dalla religione è il rigetto da parte di una vasta maggioranza dei Russi dell’omosessualità come “variazione normale e sana della sessualità umana”: la maggior parte dei Russi considera l’omosessualità come una patologia sessuale che non dovrebbe essere limitata legalmente, ma alla quale non dovrebbe essere dato uno status “uguale” a quelli che i Russi definiscono orientamenti sessuali “naturali”. Non si deve essere d’accordo con l’opinione della maggioranza dei Russi su questa o su qualsiasi altra questione, ma sostengo che i Russi hanno il diritto di definire ciò che è giusto e sbagliato, sano o malato, nel proprio paese. Proprio come le nazioni occidentali attualmente dispongono di leggi che vietano i rapporti sessuali con i bambini, la Russia ha il diritto di adottare leggi che vietano l’adozione di bambini da parte degli omosessuali. A meno che non si sia a favore di una spietata “compattazione” di tutta l’umanità in un unico stampo culturale degno di Procuste, è piuttosto ovvio che ogni nazione sovrana dovrebbe avere il diritto di mantenere i valori che vuole.

La Russia ha deciso che il Cristianesimo, l’Islam, il Buddismo ed il Giudaismo sono le religioni tradizionali della Russia che svolgono un ruolo centrale nella “spiritualità nazionale tradizionale”. Bene. Ma allo stesso tempo, in Russia rimane ancora una separazione formale tra religione e Stato, e la Costituzione russa vieta anche l’adozione di qualsiasi forma di ideologia ufficiale dello Stato. Inoltre, la Costituzione proclama anche la libertà di religione. Come si combinano leggi così apparentemente del tutto contraddittorie?

In verità, non si può. La Russia è bloccata da leggi che ha ereditato dai “democratici” anni ‘90 e dalla graduale formulazione del moderno consenso sociale. La religione non è l’unico esempio. Prendete per esempio la pena di morte, che la Russia ha sospeso per essere accettata nel Consiglio d’Europa. Problema: la maggior parte dei Russi è a favore della pena di morte, soprattutto se utilizzata contro individui corrotti, come fanno in Cina. Potrei fare tantissimi esempi di contraddizioni tra l’eredità degli anni ‘90 e la Russia di oggi.

La scelta reale che devono fare i Russi è tra due ordini sociali e politici fondamentalmente diversi: uno, che come la Repubblica Islamica dell’Iran, subordina il dominio della maggioranza/il potere democratico ad una serie di valori più alti (in questo caso, leggi e spiritualità Islamiche), e uno in cui la volontà del popolo non ha alcun limite, libera da ogni precetto morale, filosofico, religioso o etico. E per favore non fatevi sconvolgere o fuorviare dal mio riferimento alla Repubblica Islamica dell’Iran. Prendete ad esempio la Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti [in Inglese] che comprende le famose parole “Noi riteniamo che sono per se stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità; che per garantire questi diritti sono istituiti tra gli uomini governi che derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati”. Queste parole sono accettate come assiomatiche, delle ovvietà, parole che non possono essere abolite o ignorate anche da un voto popolare. La maggior parte delle Costituzioni ha anche questa doppia funzione di 1) proclamare alcune credenze fondamentali e 2) limitare l’ambito di ciò che è permesso. Naturalmente, negli Stati Uniti c’è ancora la possibilità di una Convenzione Costituzionale, ma avrete capito: la Russia moderna non ha alcuna forma di valori sovra-democratici o di spiritualità nazionale tradizionale, almeno non protetti dalla legge.

Questo ha a che fare con la messa al bando dei Testimoni di Geova? Totalmente.

I Russi vedono i Testimoni di Geova come un’entità straniera, i cui valori e azioni sono in contraddizione con le tradizionali norme russe. Percepiscono anche correttamente, anche se non lo capiscono perfettamente, che le organizzazioni religiose straniere vengono spesso utilizzate da varie potenze ostili (in gran parte gli Stati Uniti e l’Arabia Saudita) per infiltrarsi nella società russa con, chiamiamoli “agenti amichevoli”, la cui vera lealtà (e spesso la busta paga) dipende da interessi stranieri ostili.

Su questo i Russi hanno sicuramente ragione. Quello che non hanno è una strategia solida su come affrontare questo problema. Permettetemi di fare un esempio: la dichiarazione che il Cristianesimo, l’Islam, il Buddismo e l’Ebraismo sono le religioni tradizionali della Russia. Ottimo – ma quale genere/versione di, diciamo, Cristianesimo o Islam meritano questo status? Cristianesimo Latino e Wahhabismo vanno inclusi? Anche all’interno dell’Ortodossia esistono molte giurisdizioni diverse, quella “ufficiale” (il Patriarcato di Mosca) è solo una di esse, anche se è di gran lunga la più grande, per cortesia del sostegno (spesso violento) dei poteri laici durante e dopo l’epoca Sovietica, e questo non è proprio un criterio di vera legittimità spirituale. I Vecchi Credenti russi, ad esempio, meritano di essere considerati come una “religione tradizionale russa”? Se si guarda alla storia, vorrei sottolineare che essi hanno più di un motivo di pretendere di essere la versione russa tradizionale dell’Ortodossia rispetto ad una qualsiasi delle giurisdizioni del “Nuovo Rito” (ovvero i “Nikoniani[in Inglese]). Come potete vedere, tutto si è complicato molto velocemente.

Infine, sostengo che gli interventi dello stato in materia religiosa hanno avuto un ruolino di marcia piuttosto disastroso nella storia russa, soprattutto negli ultimi 300 anni. Ma una società come stabilisce le norme sociali senza coinvolgere lo Stato?

Questi sono argomenti difficili che non offrono soluzioni semplici.

La Russia è nata come principato, poi è diventata una monarchia, poi un impero, poi un’unione di repubbliche Sovietiche, poi una plutocrazia pseudo-democratica e adesso è una miscela piuttosto bizzarra di tutto quanto sopra elencato, che sta cercando di impersonare una moderna federazione democratica con valori tradizionali. Non c’è da meravigliarsi che il risultato spesso sembri un totale pasticcio! Non c’è da meravigliarsi che lungo la strada i Russi commettano alcuni errori piuttosto ridicoli.

Il conflitto con i Testimoni di Geova è chiaramente un errore del genere, e spero che col tempo la società russa diventi più matura e sofisticata nel modo di affrontare questioni simili. Probabilmente vedremo altri disastri pubblici, buoni nelle intenzioni, ma rovinati da una fondamentale mancanza di capacità di spiegare al grande pubblico, in particolare all’Occidente, la vera natura e l’intenzione delle misure giuridiche adottate (ad esempio, la maggior parte delle persone in Occidente crede ancora erroneamente che gli omosessuali in Russia vengono perseguitati).

Sì, la Russia ha fatto un casino, ma non credo che sia giusto condannarla duramente per i suoi goffi tentativi di recuperare una vera identità di civiltà. Almeno ci sta ancora provando, quando tanti altri ci hanno semplicemente rinunciato e hanno ceduto al sistema ipocrita e falso degli pseudo-valori dell’Impero Anglo-Sionista. Vorrei che tutti i paesi del nostro sofferente pianeta avessero il coraggio e l’opportunità di riscoprire le proprie identità di civiltà.

Il Saker

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Articolo pubblicato su The Saker il 28 aprile 2017.

Traduzione in Italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia.

[Le note in questo formato sono del traduttore]

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